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Cronaca

Pedemontana delle Marche, aperto al traffico il primo tratto da 8,1 km

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ANCONA (ITALPRESS) – E’ stato aperto al traffico il primo tratto della Pedemontana delle Marche, un’arteria strategica destinata a rivoluzionare la mobilità locale dando maggior respiro ai centri abitati attraversati, con lo spostamento del traffico industriale su un asse viario più efficiente. La tratta, pari a 8,1 km tra Fabriano e Matelica Nord, è stata consegnata da Webuild, che ha in carico il progetto – di cui la Pedemontana Marche è parte essenziale – noto come “Asse Viario Quadrilatero Marche-Umbria”, progettato per collegare Perugia, Ancona, Civitanova Marche e Foligno e dare impulso allo sviluppo economico della dorsale centro-orientale del Paese.
A breve, il primo tratto della nuova infrastruttura stradale verrà collegato al secondo lotto Matelica Nord-Castelraimondo, per arrivare a congiungersi a Muccia nel giugno 2023 e completare così i 36 km totali della Pedemontana delle Marche.
La percorribilità di questo primo tratto, sempre nei pressi dello snodo industriale di Fabriano, andrà ad aggiungersi alla recente apertura delle quattro corsie della SS- 76 tra Genga e Serra San Quirico.
I lavori per la Pedemontana Marche, commissionati dall’ANAS, cui fa capo la Quadrilatero Marche Umbria S.p.A, sono andati avanti grazie all’impegno di oltre 200 fra tecnici e operai, nel rispetto dei vincoli imposti dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Sul primo tratto della Pedemontana Marche sono stati costruiti sei viadotti, tre svincoli e una galleria. La strada è a carreggiata unica larga 10,5 metri con 2 corsie e due banchine.
Fondamentale anche il ruolo delle Istituzioni territoriali e di governo, che in sinergia con Anas, hanno promosso e permesso la realizzazione di un’opera così strategica per il Centro Italia.
Il Quadrilatero, per la sola tratta riferita al Maxi Lotto 2 realizzato da Webuild, prevede un investimento complessivo pari a circa 1 miliardo e un impatto significativo sul tessuto economico locale. La sua realizzazione ha coinvolto ad oggi 450 persone (dipendenti diretti e indiretti) con una lunga filiera di fornitori.
L’opera garantirà il collegamento tra le regioni Umbria e Marche, integrandole nella rete viaria italiana e liberandole dall’isolamento infrastrutturale rispetto al sistema delle principali dorsali del Paese ed Europee, da quella adriatica a quella tirrenica.
Oltre al beneficio economico in ambito nazionale, il Quadrilatero, nei piani delle amministrazioni pubbliche, ha come obiettivo il rilancio imprenditoriale delle aree interessate, che potranno acquisire dopo gli eventi sismici del 2016 la centralità necessaria per lo sviluppo di servizi, insediamenti produttivi e commerciali, nonchè infrastrutture per l’istruzione e la salute.
Le tecniche progettuali e costruttive impiegate per la realizzazione del Quadrilatero e del primo tratto della Pedemontana di recente apertura hanno tenuto conto della sismicità dell’area, con soluzioni innovative in tutte le fasi del progetto, dal risanamento delle vecchie gallerie esistenti sulla SS-76 alla sicurezza relativa al gas nello scavo dei tunnel della Pedemontana. Webuild, che ha fatto propri gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), ha stretto accordi con alcune università italiane per favorire l’impiego di un numero sempre crescente di giovani tecnici, in questo caso dagli atenei di Bologna, Perugia, Ancona, Camerino.
(ITALPRESS).

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Italia-Israele 3-0, azzurri certi dei play-off mondiali

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UDINE (ITALPRESS) – E’ un’Italia che sa segnare e fare un piccolo passo avanti verso i Mondiali americani. Ma è anche l’Italia che dà l’idea di non essere ancora solida come Gennaro Gattuso vorrebbe. La sicurezza aritmetica del secondo posto del girone che vale i playoff è accompagnata dalla doppietta di Retegui, dal primo gol azzurro di Mancini e da qualche fragilità: finisce 3-0 contro Israele davanti ai 9.965 spettatori di Udine in un ‘Friulì blindato per le proteste dei movimenti pro-pal, che si sono parzialmente manifestate anche sugli spalti con i fischi al momento dell’inno degli ospiti. E’ la quarta vittoria consecutiva da ct per Gattuso, sicuramente la più importante finora, anche se il primo posto sembra essere saldo nelle mani di una Norvegia dominatrice del girone I con 18 punti e una differenza reti di +26. L’Italia ha tre lunghezze in meno e sa bene che lo scontro diretto del 16 novembre a San Siro difficilmente metterà in palio il primo posto utile per la qualificazione diretta. Per ora il Ct si gode i pregi dei suoi azzurri: la manovra, la riaggressione e la produzione offensiva (16 gol segnati in 4 gare). Non sempre però la distanza tra i reparti è giusta, anzi al 28′ serve il miglior Donnarumma per negare il gol a Solomon dopo una rapida ripartenza israeliana. La pressione azzurra non è sfilacciata come quella che produsse il rocambolesco 4-5 di Debrecen, ma le occasioni di Israele sono tante. Anche i tifosi se ne accorgono. La partita – iniziata con il minuto di silenzio in memoria dei tre carabinieri rimasti uccisi nell’esplosione a Castel d’Azzano – si chiude con gli applausi che sanno anche di sospiro di sollievo per il risultato. Gattuso non ama la retroguardia a 3, ma senza Bastoni (squalificato) non esita a schierarla, affidandosi alle marcature preventive di Mancini contro i dribblomani israeliani. In attacco, senza Kean infortunato, spazio a Raspadori e Retegui. E’ l’ex Atalanta a sbloccare il risultato nel recupero del primo tempo, guadagnandosi e trasformando il rigore che cancella l’errore con l’Estonia. E’ il decimo gol azzurro del bomber dell’Al-Qadisiyya, che nella ripresa fa coppia con Pio Esposito, entrato al posto di uno spento Raspadori. Al 59′ serve il solito Donnarumma per salvare l’Italia con un gran intervento d’istinto sul diagonale di Gloukh. L’estremo difensore non si prende la copertina solo perchè Retegui decide di chiudere la gara in grande stile al 74′: scippa il pallone a Toriel, si coordina e lascia partire un tiro che si infila all’incrocio dei pali. Nel finale si aprono gli spazi, ma Pio Esposito spreca l’occasione a due passi dalla porta su assist del solito Retegui. Ci pensa Mancini a firmare il tris nel recupero: colpo di testa e palla in rete. Festa anche per Piccoli e Cambiaghi, che si godono l’esordio. Forze fresche in più per un’Italia che tornerà in campo a novembre contro Moldavia e Norvegia.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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