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Cronaca

A Catania un polo sanitario di riferimento per il Sud e il Mediterraneo

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MISTERBIANCO (CATANIA) (ITALPRESS) – Un polo sanitario per il Sud Italia e per il Mediterraneo, centro di riferimento non solo per le cure oncologiche, ma anche per la Neurochirurgia, l’Ortopedia e la Riabilitazione. Humanitas Istituto Clinico Catanese si è presentato ufficialmente oggi al territorio dopo il trasferimento avvenuto ad aprile dello scorso anno, in piena emergenza pandemica, di fronte al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, all’assessore alla Salute Ruggero Razza, al sindaco della Città Metropolitana di Catania Salvo Pogliese e a quello di Misterbianco Marco Corsaro.
L’ospedale con sede a Misterbianco, che trae origine dal Centro Catanese di Oncologia, si prende cura dei pazienti con la massima qualità clinica, percorsi personalizzati ed un’organizzazione innovativa e sostenibile. Lo fa grazie ad un team di 400 persone tra medici, infermieri, tecnici e staff, potenziato di oltre il 40% rispetto alla sede precedente: una crescita che ha consentito a molti professionisti siciliani di rientrare nella propria terra, mettendo a disposizione le proprie competenze in una struttura dotata di tecnologie biomediche avanzate che la rendono un centro all’avanguardia per la cura e l’assistenza.
“La Sicilia oggi nel settore delle Life Sciences può ambire ad un ruolo fondamentale nel Mediterraneo, favorendo la crescita di centri di eccellenza per la cura, la ricerca e la formazione che si proiettano nel mondo – spiega Gianfelice Rocca, presidente di Humanitas – I fondi del PNRR rappresentano un’importante occasione per attrarre talenti e competenze che permettano a questi centri di cura e ricerca di distinguersi. In questa sfida Humanitas vuole essere un acceleratore di crescita: con il suo modello che coniuga sostenibilità e responsabilità sociale integrando assistenza clinica, ricerca e formazione universitaria, risponde ai bisogni di salute dei cittadini non solo del territorio. Offre loro cure di qualità vicino alle loro famiglie, ma anche – sempre più – di altre regioni e nazioni. Così da rendere la Sicilia, dal punto di vista della Sanità, un riferimento per tutto il Mediterraneo”.
“Fare di tutto per combattere la migrazione sanitaria – quelli che vengono chiamati ‘viaggi della speranzà ma che sono dolorosi, amari e costosissimi percorsi verso il Nord Italia o altri Paesi – è stata, sin dall’inizio, una delle priorità del nostro governo – sottolinea il presidente della Regione Musumeci – Oggi, l’alta chirurgia, le tecnologie biomediche avanzate, la specializzazione in metodiche d’avanguardia – prima appannaggio esclusivamente di centri distanti diverse centinaia di chilometri oltre lo Stretto – sono a disposizione di tutti i siciliani i quali sanno che nell’Isola possono fruire di tutti i percorsi diagnostici, chirurgici e terapeutici delle diverse specializzazioni”. “Lavoriamo senza sosta – aggiunge – per una sanità d’eccellenza, con abilità professionali di alta e comprovata esperienza, a tutti i livelli. Intanto, formiamo le nuove leve con l’obiettivo che mai più nessuno debba essere, a sua volta, costretto a lasciare la Sicilia per una affermazione professionale fino a ieri negata. La nostra Isola si candida ad essere centro d’eccellenza sanitaria aperto all’area del Mediterraneo, con una sana programmazione e vantando numerosi centri d’eccellenza come quello che oggi qui viene inaugurato ma che ha al suo attivo molti anni di operatività, efficienza, esperienza per la cura, la ricerca e la formazione in campo sanitario. Un’altra prestigiosa bandierina nella mappa di una Sicilia che cambia. Anche nella sanità”.
Humanitas Istituto Clinico Catanese, frutto di un investimento privato di oltre 100 milioni di euro – il più elevato negli ultimi anni a beneficio della sanità siciliana – sta già consentendo di ridurre la mobilità dei pazienti verso gli ospedali del Nord o di Paesi europei (che solo nel 2018 è costata alla Regione Siciliana 210 milioni di euro), creando fiducia, grazie a professionalità e competenza in campo non solo oncologico ma anche ortopedico e neurochirurgico. Solo nel primo anno di attività sono oltre 40mila i pazienti che hanno effettuato visite ed esami ambulatoriali, 11.000 terapie in Day Hospital Oncologico e più di 4.000 interventi chirurgici.
Il polo sanitario è stato progettato secondo le più moderne tecnologie, in campo strutturale e medico, con l’obiettivo di mettere il paziente al centro: la qualità delle cure offerte è certificata da Joint Commission International (ente internazionale che certifica la qualità degli ospedali in tutto il mondo) ed emerge dalle classifiche Agenas (Agenzia nazionale di valutazione e monitoraggio dei servizi sanitari).
L’ospedale è inoltre impegnato in attività di ricerca, in collaborazione con centri nazionali e internazionali, e in corsi di formazione specialistica medica post Laurea. “In particolare – spiega il professor Alessandro Repici, Direttore scientifico – stiamo sviluppando progetti che prevedono innovazione tecnologica e il rientro in Sicilia di ricercatori di talento. Sono già stati attivati i primi studi, di Molecular Pathology e Precision Medicine, sul tumore della mammella, malattia ad elevata diffusione in Sicilia. Sul fronte della formazione, Humanitas è impegnata in attività sia in ambito specialistico oncologico sia con i medici del territorio, con un programma di aggiornamento per una maggiore sensibilizzazione e diffusione di prevenzione e screening, che porterà in Sicilia alcuni tra i più importanti esperti al mondo”.
Humanitas Istituto Clinico Catanese, che ospita 178 posti letto, si estende su una superficie di 24mila mq ed è costituito da una piastra e due torri, realizzate secondo le più recenti normative in ambito energetico e antisismico. Tutti i reparti sono stati potenziati dal punto di vista della tecnologia biomedica con nuove dotazioni per garantire ai pazienti risposte sempre più precise in ogni fase della malattia: una nuova Risonanza Magnetica; due Tac di ultimissima generazione in grado di fornire indagini particolareggiate delle patologie oncologiche; una nuova Pet/Ct per diagnosi e stadiazione di tumori e un Mammografo 3D per l’esecuzione di biopsie e di tomosintesi 3D, in grado di rilevare il cancro al seno anche in fase precoce.
Un’eccellenza di Humanitas Istituto Clinico Catanese riconosciuta a livello nazionale è rappresentata dai percorsi terapeutici integrati e personalizzati per la diagnosi e cura del tumore al seno. “Se la sopravvivenza al tumore alla mammella è significativamente aumentata – spiega il dottor Francesco Caruso, responsabile del Dipartimento di Oncologia – lo si deve anche e soprattutto all’approccio multidisciplinare che accompagna il percorso di cura: un approccio adottato nella nostra Breast Unit, Certificata Eusoma insieme ad altre 24 strutture italiane, che mette al centro la donna con tutte le sue esigenze, cliniche e psicologiche”.
Nel 2020, inoltre, è arrivato anche il riconoscimento della Regione Siciliana come polo di riferimento regionale per la Senologia.
“Sostenibilità, multidisciplinarietà e personalizzazione delle cure – conclude Caruso – sono i tre concetti attorno ai quali si sviluppa la moderna oncologia. La sinergica collaborazione con i centri oncologici siciliani e con quelli del panorama internazionale consente un arricchimento professionale e un innalzamento dell’obiettivo principale: prolungare la sopravvivenza e ampliare la percentuale di guarigioni in patologie oncologiche altrimenti poco trattabili. E oggi l’impiego di cure più sofisticate, quali l’immunoterapia, rappresenta la nuova sfida nei confronti del tumore”.
(ITALPRESS).

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Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

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Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

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MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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