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Cronaca

Turismo, Mangia “2022 ancora in altalena ma le prospettive sono buone”

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PALERMO (ITALPRESS) – Una stagione turistica che si prospetta buona dopo anni di altalena dovuti al Covid e alla pandemia. Un cambiamento di “pelle” necessario per rispondere alle sfide dell’attualità. Ecco il 2022 che verrà secondo Marcello Mangia, presidente di Mangiàs, il brand del gruppo Aeroviaggi che con oltre 1200 dipendenti, 9 strutture in Sicilia e 4 in Sardegna, tra premium resort e club, e oltre 10.000 posti letto, rappresenta il primo operatore alberghiero in due tra le regioni più amate d’Italia. “Sarà un anno ancora in altalena. Stiamo ripartendo dopo questa ennesima ondata pandemica e le prospettive sono molto buone ma, come lo scorso anno, probabilmente un pezzo di bassa stagione, si perderà. Ma le prospettive sono migliori del 2021 e in alcuni casi arriveremo ai numeri del 2019”, dice in un’intervista all’Agenzia Italpress.
Al momento il gruppo ha già all’attivo il 75% delle prenotazioni rispetto allo scorso anno, ma la stagione deve ancora partire con le strutture che apriranno tra marzo e aprile. “Le nostre prenotazioni già registrate – spiega Mangia – sono pari al 75% rispetto a quelle dello scorso anno. Incrociamo le dita”. Nel frattempo i lavori per la nuova stagione sono in dirittura di arrivo e il 4 marzo si aprirà a Sciacca mare la nuova scuola di formazione destinata al personale (già assunto e da assumere) della società. “Teniamo tantissimo al fattore umano – spiega ancora Mangia – e siamo arrivati alla 17esima edizione della nostra accademia di formazione che si avvale di importanti collaborazioni internazionali”. Il 2021 è stato l’anno in cui il gruppo ha deciso di cambiare la propria identità: a partire dal nome, da Aeroviaggi a Mangiàs, puntando al cognome come i grandi gruppi dell’hotellerie mondiale.
“Abbiamo reagito al periodo di crisi, per noi è stato un enorme stress test – sottolinea Mangia -. Abbiamo compreso che l’unico modo di reagire era cambiare il nostro modello di business e rivolgerci direttamente al mercato e non più alle grandi organizzazioni internazionali totalmente bloccate dalla impossibilità di fare viaggiare i loro clienti. Abbiamo inaugurato un nuovo brand con una assonanza più accattivante verso il pubblico”. Nel frattempo si è puntato anche ad una nuova offerta riqualificando gli alberghi e cercando il segmento più alto del mercato, ovvero quello dei 4-5 stelle.
E lo ha fatto tramite l’accordo siglato con Blackstone, che prevede una newco in joint venture, nella quale la famiglia Mangia mantiene la gestione di tutte le strutture alberghiere e un ruolo di azionista di riferimento. Oggetto della nuova società 6 dei 13 resort della collection Mangiàs situati in località di pregio in Sicilia e Sardegna. La joint venture consentirà nei prossimi anni investimenti per circa 85 milioni di euro che porteranno a un’ulteriore valorizzazione dei resort – che continueranno ad operare sotto l’insegna Mangiàs – e al loro riposizionamento nel segmento premium del mercato.
“Non potevamo trovare di meglio al mondo come partner – evidenzia Mangia -. Hanno creduto in noi e hanno fatto una operazione mai fatta prima con la creazione di una joint venture destinata a svilupparsi in Italia”. Nuove acquisizioni in vista? “Non saremo protagonisti al 100% degli acquisti immobiliari, loro acquistano sistema e portano a reddito. Noi siamo un partner gestionale, andremo a fare la gestione degli asset che hanno in Italia”. “Ci sono tantissimi progetti – conclude -. Siamo interessati alla Puglia ma ancora a Sicilia e Sardegna che sono delle destinazioni in forte crescita”.
(ITALPRESS).

Cronaca

BREAKING NEWS LOMBARDIA – 9/7/2025

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In questa edizione: Risucchiato da motore aereo, indagine per istigazione a suicidio – Negato programma giustizia riparativa a Impagnatiello  – Dimissioni in massa alla cantina Terre d’Oltrepo – Nordio sul caso Garlasco: “Da rivedere modo di fare indagini” – Accoltellato per rapina a Milano, grave in ospedale – Incendio in appartamento, 12 famiglie evacuate – Pronto Meteo Lombardia per il 10 Luglio.

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Fabio Fognini si ritira a 38 anni “Questo è il miglior modo per farlo”

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Fabio Fognini si ritira all’età di 38 anni. Lo ha annunciato il tennista ligure in una conferenza stampa organizzata a Wimbledon. “E’ un un qualcosa che avevo già in testa e ne ho parlato con la mia famiglia. La prima settimana a Wimbledon è stata impegnativa e non ho avuto molto tempo per riflettere, ma credo che questo sia il miglior modo per dire addio”, sono le prime parole pronunciate dall’ex numero 9 al mondo nel corso della conferenza. “Amo questo sport e la motivazione è ancora alta, il tennis mi ha accompagnato per tutta la vita e continuerà a farlo. Ho tantissimi bei ricordi che conservo nel cuore. Questo giorno, però, sapevo che sarebbe arrivato”, ha ammesso Fognini, reduce dalla sconfitta contro Carlos Alcaraz a Wimbledon. “Il mio sogno sarebbe stato finire a Monte-Carlo, questo era l’obiettivo, ma la vita è così. Sono comunque felice di dire addio, ho fatto del mio meglio. Oggi sono qui per lavoro e per seguire Flavio (Cobolli, impegnato contro Djokovic, ndr) che è della nostra agenzia. Lui fa già parte di questo piacere-lavoro. E’ difficile dire cosa farò, ora voglio godermi l’estate con la famiglia”, le parole di Fognini, tagliando corto sul tema futuro.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Libia, Piantedosi “Nessun respingimento, avanti su buone relazioni”

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ROMA (ITALPRESS) – “I giornali hanno parlato di respingimento, in realtà non c’è stato nessun respingimento. Si è trattato di un incontro annullato all’ultimo momento per un risentimento da parte libica su qualche eccesso di zelo da parte di qualche funzionario della delegazione europea”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ai microfoni del Tg1.
“La prima parte della missione a Tripoli è andata benissimo con un incontro proficuo e ricco di spunti costruttivi. Se qualche appassionato dell’immigrazione incontrollata crede di compiacersi dell’accaduto e di festeggiare, ritengo che sia sulla strada sbagliata perchè noi andiamo avanti nelle buone relazioni con entrambe le parti libiche anche per condividere la lotta contro i trafficanti di esseri umani”, ha aggiunto Piantedosi.
“C’è un rapporto strutturato che si sta fondando sempre più su basi solide e un incidente, pur serio, non gestito dalla parte italiana, credo che non potrà minare quella che è la collaborazione che da tempo abbiamo avviato”, ha sottolineato infine il ministro sul rapporto con Bengasi e su possibili ripercussioni sulla questione migratoria.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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