Cronaca
Tennis Trophy Fit Kinder Joy of Moving, il 28/2 parte la 17^ edizione
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3 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Cinque mesi di tennis senza soste, 191 tornei programmati, migliaia di partecipanti e il Master finale di Roma a impreziosire come tradizione il programma. Il 28 febbraio prossimo parte la 17esima edizione di Tennis Trophy Fit Kinder Joy of Moving, il circuito nazionale giovanile organizzato da Erregi Italia in collaborazione con la Federazione Italiana Tennis, che con i suoi consueti numeri da record si inserisce a pieno titolo nella crescita costante e duratura del tennis italiano. Numeri che negli anni sono progressivamente cresciuti, confermando Tennis Trophy come tour imprescindibile per gli Under italiani che si avviano all’attività agonistica.
“Avviare i più piccoli al tennis all’insegna del divertimento e dei valori dello sport si è rivelata una formula vincente – ha spiegato Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis -; Il circuito “Tennis Trophy FIT Kinder Joy of Moving” è il miglior prodotto della collaborazione in ambito tennistico tra pubblico e privato. Siamo soddisfattissimi di questa sinergia e come ormai accade da diversi anni la Federazione stessa offre il suo contributo alla promozione dell’evento anche grazie al canale televisivo SuperTennis che racconterà la manifestazione”.
Si parte, quindi. I primi due tornei si disputeranno in Puglia, a Grottaglie, al TC San Francesco de Geronimo e, in contemporanea, al CT Tricase, dal 28 febbraio al 6 marzo. Poi, man mano, si giocherà in Campania, in Liguria e via via le altre tappe del tour che coinvolgerà ben 17 regioni d’Italia.
Nella settimana di inizio estate, dal 19 al 25 giugno, il calendario di Tennis Trophy sarà interamente dedicato agli appuntamenti del Centri Estivi federali. Si giocherà in contemporanea a Bardonecchia, a Brallo, a Castel di Sangro, a Scoglitti e a Serramazzoni. Infine, dal 23 al 31 luglio il tradizionale Master finale di Roma, anticipato di alcune settimane rispetto alle scorse stagioni. Anche nel 2022 i tornei ospitati dai vari circoli saranno divisi in Mini, per i più piccoli (under 9,10, 11, 12) e in Junior (under 13, 14, 15, 16), che si disputeranno in due settimane consecutive e diverse, una variazione organizzativa rispetto al passato, doverosa in anni pandemici come quelli vissuti e che stiamo vivendo.
Spazio anche quest’anno sarà attribuito al circuito Junior Wheelchair, che celebra la quarta stagione di un progetto in grande espansione, all’insegna dell’inclusività. In calendario sette appuntamenti: Maserà, Massa Lombarda, Milano, Palermo, Rivoli, Roma, Sulmona. La conclusione, anche per il Wheelchair, prevede un gran finale al Master Nazionale che si disputerà a Roma, nelle stesse date previste per il circuito giovanile.
SuperTennis, l’emittente televisiva della Federazione Italiana Tennis, racconterà la manifestazione con servizi e curiosità; è visibile gratuitamente sul canale 64 del digitale terrestre, in HD sulla piattaforma satellitare SKY canale 224 e sul numero 30 di Tivùsat, oltre che in simulcast streaming su www.supertennis.tv.
Il successo di Tennis Trophy cresce quindi senza soste, spinto dalla filosofia della manifestazione che inserisce il Fair play nello sport, e quindi nel tennis, come valore più rilevante nella pratica agonistica.
La centralità del Fair Play per Tennis Trophy è evidenziata da alcune imprescindibili direttive che tutti i giovani partecipanti della competizione devono impegnarsi a fare proprie e mettere in pratica durante le partite: dire bravo al proprio avversario quando fa un punto vincente, ringraziarlo e stringergli la mano alla fine dell’incontro, non esultare di fronte a un suo errore, non ‘rubarè mai un punto, non lanciare la racchetta, impegnarsi affinchè i propri genitori e parenti non intervengano durante la partita e accettare le decisioni degli arbitri e dei giudici, con la consapevolezza che tutti hanno diritto all’errore, anche se fanno di tutto per non commetterli.
“Giocando lealmente, si vince sempre”, una lezione di vita caposaldo di Tennis Trophy che, in queste stagioni così difficili per le nostre comunità, rappresenta ancora di più valore da rispettare e da coltivare.
Un sodalizio forte e duraturo quello tra FIT e Kinder da sempre con un obbiettivo comune, i giovani.
Kinder Joy of moving, il progetto di Responsabilità sociale del Gruppo Ferrero coinvolge alcuni milioni di ragazzi in oltre 30 paesi con l’obiettivo di avvicinare all’attività motoria bambini e famiglie in modo coinvolgente e gioioso, nella convinzione che un’attitudine positiva nei confronti del movimento e dello sport possa rendere i giovani di oggi adulti migliori domani. Per il raggiungimento di questo fine in tutto il mondo Ferrero stringe partnership con istituzioni sportive e scolastiche, collaborando con qualificati esperti.
(ITALPRESS).
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Cronaca
Crosetto “Investire nella Difesa è una necessità ineludibile”
Pubblicato
2 ore fa-
11 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Il tema della Difesa di una nazione non è, a mio avviso, da affrontare come un mero “problema” finanziario e neppure come occasione di scontro politico. La Difesa è un pilastro portante di qualsiasi Stato, di qualsiasi comunità nazionale, ma è anche, per noi, presidio della libertà, della democrazia e delle libere istituzioni: con un facile gioco di parole, la loro ‘difesà dipende dalla Difesa della Repubblica. Il compito di chi guida il dicastero della Difesa è, dunque, quello di costruire le condizioni migliori possibili affinchè le Forze Armate possano assolvere questo compito”. Lo scrive su X il ministro della Difesa Guido Crosetto.
“Le condizioni migliori possibili non sono, tuttavia, sempre le stesse perchè mutano quando mutano gli scenari intorno a noi, quando cambiano le condizioni esterne e internazionali che influenzano la vita della nazione – prosegue –. Oggi viviamo una realtà profondamente diversa da quella che avevamo immaginato anche solo pochi anni fa. Questa nuova realtà, e cioè la mutazione dei rapporti di forza tra nazioni, il nuovo ‘Disordine Globalè, lo stravolgimento delle più elementari regole del diritto internazionale e della convivenza civile, le (troppe) guerre in corso, l’accelerazione nella crescita di arsenali ed eserciti da parte di alcuni stati e la trasformazione in economie di guerra di alcune grandi potenze mondiali, ci obbligano ad adeguare la nostra strategia di Difesa e Sicurezza. E ci obbligano a reagire. Ad adeguarci alle nuove possibili minacce”.
“Se qualcuno pensa che si possano affrontare tempi così complessi (e, lo dico senza voler apparire drammatico, tremendi) senza una Difesa nazionale e senza la cornice di difesa, sicurezza, pace e diritti che la Difesa italiana assicura a tutti i cittadini, anche e soprattutto grazie alla nostra adesione alla NATO e poi alla costruzione e al consolidamento del pilastro europeo della nostra difesa collettiva, ebbene, questo qualcuno lo deve dire ed esplicitare chiaramente – sottolinea Crosetto -. Ma attenzione. Dirlo significa dire chiaramente che questo ‘qualcunò non vuole che l’Italia abbia una sua Difesa. Che è cosa ben diversa dal dire: non voglio “il riarmo” o “le armi” perchè voglio altro. Non è così semplice, come alcuni la mettono. Qui non stiamo parlando di ‘riarmare il nostro Paese o di mostrare, al Mondo, presunte velleità aggressive o di conquista o di predominio. Come pure fanno, invece, altre nazioni e potenze”.
“Qui parliamo di costruire la Difesa italiana. Non come desidera il suo Ministro, peraltro pro tempore, ma come ci viene chiesto dalle persone che abbiamo delegato a proteggerci, e cioè le nostre Forze Armate. Le quali non hanno (e non devono avere) un colore politico e non devono leggere i tempi che viviamo con gli occhi del consenso elettorale, ma solo con la necessità di prevenire ogni possibile scenario futuro – conclude Crosetto -. Fare di un tema così importante il terreno di polemiche è a mio avviso un grave danno all’Italia. La risposta da dare oggi è quella, purtroppo, di dover impegnare risorse maggiori per la nostra Difesa. E’ una necessità ineludibile, storica, obbligata. Almeno lo è per chi ha a cuore la nostra sicurezza. E io non posso accettare di non poter assolvere il mio mandato senza fare tutto ciò che serve per difendere l’Italia. Servono investimenti, servono maggiori risorse, serve una revisione normativa, serve una maggior cooperazione e maggiore sinergia tra tutti gli attori che si occupano di difesa e sicurezza. Serve anche una profonda riforma del ‘sistema Difesa, con la rapida eliminazione di sprechi e ridondanze inutili. Non solo maggiori risorse, ma una maggiore efficienza, dunque, che non può che partire da un serio rinnovamento dello ‘strumentò Difesa. Questo è l’obiettivo che stiamo cercando di perseguire. Non come maggioranza politica o come Governo Meloni, ma come nazione. Perchè la Difesa non è di un Governo o di un Ministro, ma di una nazione intera”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
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2 ore fa-
11 Aprile 2025di
Redazione
Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.
Cronaca
Omicidio di Vittorio Boiocchi, arrestati mandanti ed esecutori
Pubblicato
3 ore fa-
11 Aprile 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 6 persone gravemente indiziate di essere promotori, mandanti ed esecutori dell’omicidio di Vittorio Boiocchi, ucciso a colpi d’arma da fuoco il 29 ottobre 2022 a Milano.
I due esecutori materiali sono ritenuti essere un uomo di 41 anni e un 30enne, entrambi italiani, rintracciati e arrestati rispettivamente in provincia di Vibo Valentia e nella città di SvetiVlas in Bulgaria. Quest’ultimo è stato bloccato dalla Polizia bulgara dopo quattro giorni di ricerche svolte con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo e su specifica attivazione della Divisione Sirene del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia, che si è avvalsa del costante supporto del suo Esperto per la Sicurezza di stanza a Sofia. Per quanto riguarda gli ulteriori quattro indagati, la misura cautelare è stata notificata a tre cittadini italiani di 40,50 e 62 anni presso gli istituti di pena ove erano già detenuti perché tratti in arresto nell’ambito del procedimento noto come “doppia curva” e, a un 51enne italiano, arrestato nella fase successiva e a riscontro delle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia.
Il provvedimento restrittivo, che contesta agli indagati anche l’aggravante della modalità mafiosa, scaturisce dagli approfondimenti investigativi condotti dalla Squadra Mobile e dalla Sisco di Milano che, nell’ultima fase, sono stati finalizzati, principalmente, a raccogliere precisi riscontri alle dichiarazioni auto ed etero accusatorie del collaboratore di giustizia. Le dichiarazioni di quest’ultimo hanno permesso, al contempo, di valorizzare anche gli elementi già raccolti nel corso delle investigazioni eseguite subito dopo l’omicidio e, successivamente, nel più ampio contesto del progetto investigativo “Doppia Curva”.
Così come già ipotizzato e poi confermato dal collaboratore, l’omicidio, per la cui organizzazione e realizzazione egli avrebbe pagato 50 mila euro, sarebbe stato ordito e condiviso, come atto strategico, nell’ambito delle dinamiche del tifo organizzato interista. In particolare, il delitto costituisce la risposta alle aspre contestazioni mosse dalla vittima sulla corretta contabilizzazione e quindi divisione dei proventi derivanti dalle attività economiche ed illecite connesse al tifo ultras. Non meno complessa e significativa è stata, infine, l’attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato nelle ultime settimane, che ha portato a localizzare uno degli indagati in Bulgaria, dove si era trasferito, assumendo già da tempo atteggiamenti tipici di chi vive in latitanza.
Così la procuratrice aggiunta della Direzione distrettuale antimafia di Milano, Alessandra Dolci, nel corso di una conferenza stampa. “Beretta ha riferito il movente di ordine economico – ha spiegato – e ha detto di aver commissionato l’omicidio per 50mila euro per eliminare quello che era stato fino a quel momento il leader della Curva Nord e prenderne il posto, al fine di dividere i profitti, sia leciti che illeciti, legati all’indotto dello stadio di San Siro”.
L’operazione della polizia di Stato, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia milanese, ha portato all’arresto di sei persone con l’accusa di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e da modalità mafiose. Oltre a Beretta, sono finiti in carcere Marco Ferdico, il padre Gianfranco, Daniele D’Alessandro, Pietro Andrea Simoncini e Cristian Ferrario. Due dei soggetti arrestati sono stati fermati all’estero: uno in Calabria e uno in Bulgaria.
Secondo il procuratore capo di Milano, Marcello Viola, con questi arresti “l’ufficio ritiene di aver ricostruito e accertato tutti i fatti di sangue commessi nell’ambito delle curve”. Il pm Paolo Storari ha parlato di “vicenda totalmente ricostruita”.
– foto xp2/Italpress –
(ITALPRESS).


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