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Cronaca

Mostre, a Roma “London Calling: British Contemporary Art Now”

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ROMA (ITALPRESS) – Dal 17 marzo al 17 luglio 2022, le sale di Palazzo Cipolla a Roma ospitano una delle più particolari mostre di arte contemporanea mai realizzate in Italia: “London Calling: British Contemporary Art Now. From David Hockney to Idris Khan”: una mostra che attraverso oltre 30 opere riunisce il lavoro di 13 grandi artisti britannici di diverse generazioni, per la cui carriera artistica la città di Londra ha svolto un ruolo molto importante.
La mostra presenta un parterre d’eccezione di artisti nati nell’arco di cinque decenni, tra il 1937 e il 1978: David Hockney, Michael Craig-Martin, Sean Scully, Tony Cragg, Anish Kapoor, Julian Opie, Grayson Perry, Yinka Shonibare, Jake e Dinos Chapman, Damien Hirst, Mat Collishaw, Annie Morris e Idris Khan.
Una sequenza di artisti la cui carriera è stata in qualche modo influenzata dalla capitale britannica, o perchè vi sono nati, oppure vi si sono recati durante la propria formazione, o magari trasferiti in un secondo momento in modo da essere vicini alle grandi gallerie e musei, quando non semplicemente per andare alla ricerca di nuovi orizzonti creativi. Nomi che hanno contribuito a collocare Londra nell’Olimpo delle avanguardie artistiche, così come lo erano state in precedenza Firenze nel Rinascimento, Parigi con l’Impressionismo o New York nella seconda metà del XX secolo. Artisti che innestano le loro radici su una Londra di inizio anni Sessanta, in piena trasformazione economica e sociale e che si preparava a diventare una delle capitali indiscusse dell’arte contemporanea.
Partendo dal più anziano, David Hockney, fino a giungere al più giovane, Idris Khan, il percorso espositivo propone uno spaccato dell’attuale scena artistica londinese attraverso una serie di opere iconiche selezionate dai curatori Maya Binkin e Javier Molins in collaborazione con gli artisti stessi. Ideata dalle collezioni/studi personali degli artisti, la mostra è supportata da gallerie e collezioni internazionali come Gagosian Gallery, Goodman Gallery, Galerie Lelong, Lisson Gallery, Modern Forms, Victoria Mirò Gallery, Galerie Thaddaeus Ropac, Sean Kelly Gallery, New York, Tim Taylor Gallery, London, Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea.
La varietà degli artisti presenti consente, inoltre, di contemplare tecniche compositive assai diverse tra loro, come pittura, scultura, disegno, ceramica, fotografia, video e molto altro, esprimendo una molteplicità di temi quali la vita quotidiana, il confino, l’esplorazione dell’essere umano, il paesaggio, la politica, la religione, la storia dell’arte, la letteratura, la musica, il genere, la violenza o il rapporto tra la vita e la morte.
La mostra è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, ed è realizzata da Poema con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia.
Commenta il Prof. Emmanuele Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro, che ha fortemente voluto questa mostra: “Dopo lo straordinario successo di pubblico e critica ottenuto dalla mostra “Re-coding” di Quayola, italiano londinese d’adozione, oggi Palazzo Cipolla ospita un’intera mostra dedicata proprio all’arte contemporanea figlia della “swinging London”, presentando – per la prima volta in Italia – una variegata selezione di opere di 13 artisti appartenenti a diverse generazioni, che hanno tutti respirato il fermento creativo della capitale britannica dai “Sixties” in avanti e a Londra si sono formati artisticamente negli ultimi decenni. Da Hockney a Scully, da Kapoor ai fratelli Chapman, da Hirst a Khan, gli artisti che danno vita a questa esposizione – seppur di età e provenienze diverse fra loro – hanno tutti in comune il fatto di aver vissuto intensamente Londra e di averne assorbito il dinamismo e l’anticonformismo in una determinata fase della loro carriera. A Palazzo Cipolla si è scelto di esporre le loro produzioni più recenti (fatta eccezione per qualche pezzo iconico, come ad esempio il Glen Matlock di Hirst del 1997 o il vaso in ceramica di Grayson Perry del 1995) per dare conto dell’assoluta vitalità, originalità e dirompenza del messaggio di cui sono portatori ancora oggi, nel secondo decennio degli anni Duemila. Il percorso di mostra conduce il visitatore lungo un viaggio ideale in grado di condensare, in pratica, in poco più di una trentina di opere, la storia dell’arte contemporanea europea e occidentale, sia dal punto di vista delle sperimentazioni stilistiche che da quello delle ricerche di tipo concettuale, inserendosi a buon titolo nella programmazione più che ventennale di Palazzo Cipolla, che la Fondazione, su mio preciso impulso, ha fin dal principio rivolto ad indagare le tendenze e le manifestazioni più si-gnificative dell’arte in tutte le sue forme ed epoche”.
Così la curatrice Maya Binkin: “Londra è una città unica nel suo genere. Per avere successo qui, un artista deve essere il migliore nel suo campo: un’eccellenza, questa, che ha un impatto diretto sulla città elevandone gli standard, così da garantire che sia solo l’arte migliore a entrare nelle sue gallerie. E’ un ciclo che si alimenta da solo, perfezionandosi di volta in volta. La mostra “London Calling” presenta al pubblico una selezione di artisti che sono riusciti a sfondare malgrado la concorrenza spietata”.
Le fa eco il curatore Javier Molins: “Per trovare una città con una tale concentrazione di talenti artistici bisogna risalire indietro nel tempo fino alla Firenze del Rinascimento. L’arte di quel periodo dovette la sua nascita a una serie di fattori, tra cui il progresso scientifico, economico e politico che portò le città a competere tra loro per attrarre i migliori artisti. Allo stesso modo, la rivoluzione dei costumi e il grande sviluppo economico che investirono Londra negli anni Sessanta hanno dato vita a un vivace ambiente artistico nel quale scuole d’arte e gallerie si contendevano i migliori studenti e gli artisti di spicco mentre i musei si sfidavano a colpi di mostre sensazionali. Non solo, le stesse istituzioni facevano a gara per premiare gli artisti più meritevoli e i collezionisti per acquistare le opere migliori. Lo scopo di questa mostra è di presentare il lavoro degli artisti di quel periodo, cercando di spiegare le ragioni che hanno decretato il primato di Londra sulla scena dell’arte con-temporanea globale”.
(ITALPRESS).

Cronaca

MORTARA, CAPOTRENO PRESA A SCHIAFFI DA UN NORDAFRICANO SUL TRENO

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Una capotreno è stata aggredita su un convoglio della linea Milano-Mortara, che stava per arrivare a destinazione. La 48enne è intervenuta per chiedere a un passeggero, di origini nordafricane, di spegnere la sigaretta. Il giovane si è rifiutato, ha risposto in malo modo e ha preso la capotreno a schiaffi. A quel punto è partita la chiamata al 112. I carabinieri sono arrivati in stazione a Mortara, ma l’aggressore è riuscito a scendere e a fuggire.
Siamo di fronte all’ennesimo episodio di aggressione nei confronti di un lavoratore delle ferrovie: giusto Lunedì i colleghi di lavoro di un capotreno accoltellato su un treno regionale ligure perché chiedeva il biglietto a un immigrato a Rivarolo (Genova) si sono fermati in segno di solidarietà. Sono passati pochi giorni e ci troviamo di fronte ad un altro episodio, che per fortuna non è sfociato in tragedia, ma sempre di aggressione si tratta. Senza entrare in questioni politiche (perché sappiamo bene che con le dichiarazioni di parte non si va nessuna parte, se non cogliere la palla al balza per fare propaganda politica, da una parte e dall’altra) io credo che il problema vada risolto con un aumento della sicurezza, per i cittadini e per i lavoratori, gente onesta che sale su un treno per compiere il proprio dovere e viene aggredita, come degli ultimi episodi che si sono verificati, da cittadini che non rispettano le leggi di questo Paese. Le leggi ci sono, non bisogna crearne ulteriori, vanno solo fatte rispettare. Oggi abbiamo per fortuna anche più strumenti a disposizione per le indagini, le immagini delle telecamere di videosorveglianza: sfruttiamole adeguatamente per fare indagini serrate e prendere i responsabili di questi episodi, che devono pagare per le violenze, gli episodi di criminalità che commettono. E che la giustizia sia un po’ più solerte in questo Paese, sì, quello proprio è necessario, come pure potenziare le forze dell’ordine sui treni, magari utilizzando anche l’esercito, come era avvenuto in passato, ai tempi del Covid. Tutti siamo chiamati in questo Paese a fare di più e meglio, a partire dalla classe politica, che non può limitarsi a semplici dichiarazioni di facciata e cavarsela così facilmente.

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Milano, controlli Polizia Locale in zona Corvetto. Denunce e sequestri

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MILANO (ITALPRESS) – Ieri notte la polizia locale di Milano ha effettuato servizi di controllo territoriale specifici in zona Corvetto e Gabrio Rosa, nei quali sono stati controllati 203 veicoli, elevati 49 verbali, tre sequestri di veicoli, fatti 190 pretest alcool e 4 pretest droga. Quattro persone sono state denunciate per guida in stato d’ebbrezza e una per guida sotto effetto droga. 6 le patenti ritirate, una segnalazione di consumatore stupefacenti, denunce per detenzione ai fini di spaccio, un indagato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale. Elevate 96 multe per eccessi di velocità di cui 2 ritiri patente. Infine, un arresto per furto con strappo ai danni di cittadino tedesco in via Stelvio. Marco Granelli, assessore alla Sicurezza del Comune di Milano ha detto: “Avevamo ricevuto diverse segnalazioni, da Municipio 4 e dai cittadini. Vogliamo essere presenti per un maggiore controllo nei quartieri di giorno, di sera e di notte”. Gianluca Mirabelli, comandante della Polizia Locale di Milano ha aggiunto: “Operazioni come queste servono a controllare il territorio soprattutto in zone della città che presentano alcune criticità”.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Comune di Milano

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Cina, Mattarella “Riequilibrare rapporti commerciali e investimenti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Anche sul piano economico, lo abbiamo visto ieri con il presidente Xi, abbiamo una volontà di intensificare la collaborazione in maniera intensa. Noi abbiamo un interscambio che nell’arco di sei anni, tra il 2106 e il 2022, si è sostanzialmente raddoppiato passando da 38 miliardi a quasi 74 miliardi. Con due osservazioni: la prima è che è ancora al di sotto del potenziale della collaborazione commerciale tra Cina e Italia e quindi la volontà di ampliare il flusso commerciale e la collaborazione, e l’altra l’esigenza di un riequilibrio nello sviluppo dei rapporti commerciali tra importazioni ed esportazioni tra Cina e Italia. Così come anche per quanto riguarda gli investimenti. Noi abbiamo molto a cuore gli investimenti cinesi in Italia e incoraggiamo quelli italiani in Cina che sono cresciuti in maniera piuttosto veloce. Sono arrivati a 15 miliardi nel 2023 e auspichiamo che anche quelli cinesi possano crescere in Italia velocemente così come quelli italiani, anche questi sono al di sotto del potenziale possibile”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso dell’incontro con il premier cinese Li Qiang.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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