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Cronaca

Covid, finisce lo stato d’emergenza. Nuove regole da aprile

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ROMA (ITALPRESS) – Termina oggi lo stato d’emergenza per la pandemia da Covid-19 e da domani, 1 aprile, cambiano le regole con un allentamento delle misure.
Il superamento delle restrizioni anti-Covid sarà graduale e prevederà alcuni step, tra cui la fine del sistema delle zone colorate e il progressivo superamento del green pass.
In particolare, dall’1 aprile resta la misura dell’isolamento per chi è positivo mentre tutti coloro che hanno avuto contatti stretti con persone contagiate dovranno rispettare il regime dell’autosorveglianza, ovvero indossare mascherine Ffp2 “al chiuso o in presenza di assembramenti” fino “al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto”.
Fino al 30 aprile è obbligatorio indossare la mascherina chirurgica in tutti i luoghi al chiuso. In alcuni luoghi, però, è obbligatorio proteggersi con la FFP2, come sui mezzi di trasporto (ad esempio aerei, navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, treni, autobus che collegano più regioni, scuolabus), per l’accesso a funivie, cabinovie e seggiovie, se utilizzate con la chiusura delle cupole paravento, nei cinema, teatri, sale da concerto, locali per l’intrattenimento e per le competizioni sportive. Nelle discoteche, fino a tutto il mese di aprile, è obbligatorio indossare la mascherina ad eccezione del momento del ballo.
Per quanto riguarda il green pass, sarà ancora necessario possedere la certificazione rafforzata, ottenuta per vaccinazione o guarigione, per piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e di contatto, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, per le attività che si svolgono al chiuso, spogliatoi e docce, convegni e congressi, centri culturali, sociali e ricreativi al chiuso, feste, sale gioco, sale scommesse, bingo e casinò, discoteche e sale da ballo e anche per spettacoli, eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso.
Per i servizi di ristorazione al chiuso, al tavolo o al banco, è sufficiente il green pass base, mentre l’obbligo di esibire la certificazione verde cade per la ristorazione all’aperto e per i mezzi di trasporto pubblico locale o regionale.
Per tutti, compresi gli over 50, è possibile accedere ai luoghi di lavoro con il green pass base, che si ottiene anche con il tampone. L’obbligo vaccinale resta fino al 15 giugno 2022 per alcune categorie di lavoratori, come il personale scolastico e universitario, il comparto della difesa e le forze dell’ordine. Per il personale sanitario e per chi lavora negli ospedali e nelle RSA fino al 31 dicembre 2022 resta l’obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro.
Nelle scuole, se ci sono quattro casi di positività tra gli alunni le attività proseguono in presenza ma per docenti e studenti che abbiano superato i sei anni di età è previsto l’utilizzo delle mascherine FFP2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con un soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, “al quinto giorno successivo all’ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato”. Inoltre, gli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale, che si trovano in isolamento per aver contratto il Covid, possono seguire le attività nella modalità della didattica digitale integrata su richiesta della famiglia o dello studente, presentando specifica certificazione medica che attesti le condizioni di salute dell’alunno. Si potrà rientrare in classe dimostrando di “aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo”.
(ITALPRESS).

Cronaca

Sassuolo-Cagliari 0-2, i sardi restano in serie A

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Nel lunch match della penultima giornata di Serie A, il Cagliari vince 2-0 al Mapei Stadium contro il Sassuolo, guadagnandosi così l’aritmetica salvezza. Gli uomini decisivi per i sardi sono Prati, subentrato nel corso del secondo tempo, e Lapadula a segno nel finale su rigore. Il Sassuolo, invece, è ormai quasi condannato alla Serie B. Squadre contratte, ritmi bassi e tanti errori tecnici: la prima frazione al Mapei si rivela poco spettacolare e molto equilibrata. La miglior occasione del primo tempo ce l’ha indubbiamente il Sassuolo al 25′, quando Pinamonti di testa, su cross delizioso di Missori, spedisce la sfera di poco a lato. Dall’altra parte, il Cagliari è pericoloso soprattutto in contropiede e, al 40′, Lapadula, lanciato in profondità, sfiora col mancino il palo alla sinistra di Consigli. Il Sassuolo ha solo un risultato a disposizione e, sin dai primi minuti della ripresa, i ragazzi di Ballardini sono costretti a rischiare, alzando il proprio baricentro in campo. I neroverdi così si espongono alle ripartenze degli ospiti; in diverse occasioni, Luvumbo e Lapadula spaventano un Sassuolo troppo sbilanciato.
Oltre a Luvumbo e Viola, Ranieri pesca dalla panchina anche Prati: proprio il centrocampista italiano diventa l’eroe di giornata in casa Cagliari, risolvendo una mischia in area di rigore e segnando al 71′ la rete del 1-0. La luce in casa Sassuolo si spegne completamente e non arriva alcuna reazione allo svantaggio. A chiudere la partita, ad inizio recupero, ci pensa Lapadula su calcio di rigore. Con questa vittoria il Cagliari sale a 36 punti, garantendosi la permanenza in A: per la retrocessione del Sassuolo, invece, bisognerà ormai attendere solo la matematica.

– Foto: Image –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Europee, Meloni “Poniamo fine a maggioranze innaturali e controproducenti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Un cambio in Europa è possibile se i conservatori europei saranno uniti. Siamo il motore del rinascimento del nostro continente”. Lo ha detto Giorgia Meloni in collegamento video con la kermesse di Vox a Madrid. “Per la prima volta – ha aggiunto – l’esito delle elezioni europee potrebbe sancire la fine di maggioranze innaturali e controproducenti” ha aggiunto. “Fin dal primo momento hanno cercato di disprezzarci. Hanno cercato di isolarci. Hanno cercato di dividerci. E hanno finito per rafforzarci – ha aggiunto la premier -. Dicevano che non saremmo stati all’altezza. Che volevamo distruggere l’Europa. Dicevano che non saremmo mai diventati abbastanza credibili per contare, per essere decisivi. E mentre loro si godevano le loro rasserenanti certezze, noi abbiamo lavorato e guadagnato terreno, credibilità, spazio. Ed eccoci qui. Continuando insieme”. “Oggi Fratelli d’Italia è il primo partito italiano e ho l’onore di servire la mia nazione come capo del governo. E anche se alcuni non si sono ancora rassegnati, e altri si chiedono come sia potuto succedere, io sono il primo presidente del Consiglio della destra nella storia della Repubblica italiana, e sono addirittura una donna. Nel frattempo Vox è diventato il terzo partito più grande in Spagna. Un partito solido e ben radicato sul territorio nazionale. Una partita che ha un grande futuro davanti e che sarà decisiva per cambiare sia Madrid che Bruxelles” ha concluso Meloni.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Sicilia, Schifani “Non escludo di ricandidarmi, serve programmazione”

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CALTANISSETA (ITALPRESS)- “Sono stato chiamato a guidare la regione all’indomani di una lacerazione. Sono stato chiamato ad essere elemento di collante. Se dovessi essere ricandidato? Non lo escludo, è prematuro, ma il nostro progetto ha bisogno di una programmazione decennale”. Così a Caltanissetta, alla presentazione del candidato sindaco del centrodestra Walter Tesauro, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Il presidente della Regione Sicilia, a proposito delle comunali a Catanissetta, ha aggiunto che “Il centrodestra unito vince, noi puntiamo alla vittoria al primo turno. Siamo candidati a vincere, l’esperienza del sindaco Cinque stelle, come di tutto il movimento, è finita. Ci sono sfumature, ma uniti si vince. A Caltanissetta il modello funzionerà”. L’esponente di Forza Italia ha inoltre confermato che tornerà ad Agrigento, dopo il leggero incidente d’auto delle scorse settimane: “Ad Agrigento un incontro è saltato per un incidente, ma ci tornerò presto perchè sto partecipando alla presentazione dei candidati di Forza Italia, del mio partito. Quindi nei prossimi giorni tornerò sicuramente”. Infine, a proposito del Ponte sullo Stretto, Schifani ha detto: “Basta con la politica dei no che blocca la crescita. Il ponte si deve fare e si farà. Cambia la nostra vita e quella del Paese. Abbiamo stanziato fondi regionali per 1.3 miliardi. Anche se si trattano di risorse regionali abbiamo detto di si perchè crediamo nel progetto e perchè siamo una squadra”. (ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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