Cronaca
I Russi annunciano presa di Lysychansk ma Kiev smentisce, piovono missili
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3 anni fa-
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Redazione
KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – “Lysychansk è nostra”. “Non è vero niente”. E’ sull’ultima roccaforte ucraina nella provincia di Lugansk che si è concentrato oggi il botta e risposta non solo militare fra Mosca e Kiev. A dare per conquistata la città dirimpettaia di Severodonetsk, nel cuore del Donbass, è stato uno dei più fedeli sodali di Putin, il leader ceceno Kadyrov che con le sue truppe combatte a fianco del Cremlino fin dallo scorso 24 febbraio. “Le unità alleate sono già nella parte centrale” del capoluogo, ha riferito il rappresentante della repubblica caucasica, secondo il quale “i nostri combattenti stanno utilizzando nuove tecniche di assalto ai quartieri della città, che stanno dando ottimi risultati”. Quasi immediata la replica ucraina, che attraverso la Guardia nazionale smentisce la caduta di Lysychansk ammettendo però che le battaglie sono sempre più cruenti e gli edifici in fiamme aumentano di ora in ora.
“Negli ultimi giorni, come si evince dai rapporti dello Stato maggiore, la situazione è diventata più difficile – ha spiegato il portavoce Muzychuk – soprattutto nelle direzioni di Lysychansk, Bakhmutsk e nella regione di Kharkiv. Verso Sloviansk il nemico sta cercando di condurre operazioni di assalto e di migliorare la posizione tattica” ma le truppe di Kiev starebbero comunque resistendo.
Resta il fatto che, pur lentamente, Mosca avanza ormai in tutto il Lugansk con attacchi aerei e di artiglieria, anche se i progressi sul campo appaiono meno repentini del previsto e la situazione potrebbe invertirsi con l’arrivo in Donbass delle nuove armi.
Proprio oggi il presidente Zelensky ha ringraziato gli Stati Uniti per le forniture annunciate che comprendono sistemi missilistici antiaerei “che rafforzeranno in modo significativo la nostra difesa”. Si tratta di un pacchetto del valore di 820 milioni di dollari, nel quale sono inclusi anche radar, munizioni e artiglieria pesante.
Nel frattempo i russi hanno accentuato gli attacchi anche a nord. Nelle ultime ventiquattr’ore sarebbero stati sparati 270 missili nella regione di Sumy contro infrastrutture e abitazioni che risultano pesantemente danneggiate; problemi anche alle linee elettriche e al sistema acquifero. L’altro fronte caldissimo, in questi giorni, è quello di Mykolaiv, dove anche oggi si sono udite esplosioni a ripetizione. La città meridionale è strategica, per Mosca, per difendere i territori conquistati a sud e per non abbandonare il sogno proibito che rimane la presa di Odessa. Missili, nel tardo pomeriggio, hanno colpito anche la cittadina di Pavlohrad, nella regione di Dnipro.
Infine cresce il bilancio degli ultimi spaventosi attacchi contro i civili. A Kremenchuk, nei resti del centro commerciale colpito da diversi missili, sono ben 29 i corpi ritrovati ma non è escluso che la stima possa aumentare ulteriormente. Nell’attacco di ieri al condominio nella regione di Odessa, invece, è salito a 21 il numero delle persone che hanno perso la vita. Solamente nell’ultima settimana sono oltre 20 i bambini rimasti uccisi dalle bombe in Ucraina.
L’unica buona notizia è l’annuncio che il 1 settembre a Kiev le scuole dovrebbero aprire regolarmente. Si provvederà alle bonifiche nelle zone adiacenti agli istituti, i rifugi verranno quasi ovunque resi idonei ad accogliere i ragazzi e per tutti gli studenti e gli insegnanti verranno organizzati corsi ad hoc sul comportamento da tenere in caso di attacco. Una situazione ancora lontana dalla normalità ma per i giovani della Capitale è un segnale importante.
foto agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).
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Cronaca
51 arresti a Milano per spaccio di droga, sequestrati 730 kg di hashish
Pubblicato
14 minuti fa-
20 Dicembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato ha concluso una vasta operazione nazionale ad alto impatto coordinata dal Servizio Centrale Operativo finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei reati connessi di criminalità diffusa. A Milano e provincia, l’attività condotta dai poliziotti della Squadra Mobile, delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e dei Commissariati cittadini, ha permesso di arrestare 51 persone di cui 29 stranieri e 3 minori e deferirne in stato di libertà altre 47 per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacente. All’esito dei controlli, che si sono concentrati nelle aree delle movida e nei quartieri con elevata densità di soggetti pregiudicati, sono stati sottoposti a sequestro oltre 730 kg di hashish, 745 grammi di cocaina e 220 grammi di chetamina oltre a 20 grammi di eroina, compresse di rivotril, 95 grammi di Mdma, 74 dosi di Lsd e una serra per la coltivazione della marijuana. Le perquisizioni operate hanno permesso poi di rinvenire e sottoporre a sequestro diverse armi bianche, tra cui un machete, alcune bombolette di spray al peperoncino, materiale provento di furto quali tablet e bici elettriche e 140 proiettili di vario calibro.
In particolare, a Quarto Oggiaro è stato arrestato un cittadino italiano di 33 anni, con precedenti di polizia, trovato in possesso di oltre 715 kg di hashish. Lo scorso 13 dicembre l’uomo è stato sottoposto ad un controllo mentre era intento ad uscire da un box a Novate Milanese ritenuto un “imbosco” dove si riteneva potesse occultare la sostanza stupefacente. Dopo avere vanamente tentato una fuga, è stato fermato e la perquisizione personale ha permesso di rinvenire 13 grammi di cocaina già suddivisa in dosi pronte per la vendita e altre numerose dosi per un totale di oltre 86 grammi custodite all’interno del box. La perquisizione è stata poi estesa a tutti i luoghi riconducibili al pregiudicato: un ulteriore box a Bollate (MI), all’interno del quale sono stati trovati circa 100 kg di hashish e 115 grammi di cocaina e un deposito auto sito sempre a Bollate e di pertinenza di una società di noleggio di autovetture di cui il 33enne, poi tratto in arresto, era titolare. Qui, la perquisizione ha permesso di rinvenire altri 615 kg di hashish suddivisi in panette contenute in borsoni. L’italiano, con alle spalle numerosi precedenti per reati di spaccio e reati contro la persona è stata arrestata e condotta a San Vittore.
– foto di repertorio Polizia di Stato –
(ITALPRESS).
Cronaca
Immobile decisivo dal dischetto: Inter ko, Bologna in finale di Supercoppa
Pubblicato
11 ore fa-
19 Dicembre 2025di
Redazione
RIYADH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Il Bologna vince ai calci di rigore contro l’Inter e conquista per la prima volta nella sua storia la finale della Supercoppa italiana (1-1 al 90′, 4-3 dopo i rigori). Decisivo il rigore trasformato da Immobile, tre gli errori dagli undici metri per i nerazzurri. Lunedì sera, alle ore 20.00, i felsinei sfideranno il Napoli di Antonio Conte. Ritmi alti e tanti errori sin dai primi minuti. L’Inter, senza Lautaro Martinez nell’undici titolare (ma con Bonny accanto a Thuram), ha trovato il gol del vantaggio dopo appena 70 secondi, merito di un recupero alto da parte di Bastoni: decisivo il cross sul secondo palo per l’attaccante francese, che al volo è riuscito a sbloccare il risultato. Il Bologna ha subito abbozzato una reazione creando problemi soprattutto sulle corsie esterne. Al 33′ della prima frazione è arrivato un tocco di mano in area di Bisseck durante un contrasto di gioco con Castro, dopo una revisione al Var Chiffi ha deciso di assegnare il calcio di rigore poi trasformato da Orsolini. Qualche minuto più tardi Italiano è stato costretto al cambio forzato per via di un problema alla clavicola accusato da Bernardeschi, caduto male dopo uno scontro. Nella ripresa gli uomini di Chivu hanno provato ad alzare il ritmo, ma Ravaglia ha disinnescato subito la conclusione dalla distanza di Dimarco. Al quarto d’ora Chiffi ha assegnato un calcio di rigore, questa volta all’Inter, per un contatto tra Heggem e Bonny, ma dopo essere stato richiamato all’on field review, il direttore di gara ha cambiato la propria decisione. I nerazzurri hanno collezionato diverse occasioni nel finale, Ravaglia ha salvato ancora una volta sulla conclusione di Lautaro, entrato al posto di Thuram. Allo scadere Joseph Martinez si è inventato una parata decisiva sulla conclusione di prima intenzione di Fabbian, dopo una serie di carambole in area interista. La gara si è decisa ai calci di rigore (non previsti i supplementari), ci sono stati cinque errori consecutivi, tre dell’Inter (Bastoni, Barella e Bonny) e due del Bologna (Moro e Miranda): decisivo il tiro dagli undici metri di Ciro Immobile, tornato dopo un lungo infortunio.
– foto Image –
(ITALPRESS).
Cronaca
Cina, nel 2024 agenzia nazionale CHINADA ha svolto oltre 23.000 test antidoping
Pubblicato
11 ore fa-
19 Dicembre 2025di
Redazione
PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – La Cina ha condotto 23.604 test antidoping nel 2024 e ha individuato 34 violazioni delle norme antidoping, ha dichiarato l’Agenzia cinese antidoping (CHINADA) nel suo rapporto annuale pubblicato giovedì.
Nel corso dell’anno, la CHINADA ha raccolto 27.384 campioni, indica il rapporto, con i controlli fuori dalle competizioni che hanno rappresentato oltre 19.000 casi. Tra le violazioni, 30 casi hanno riguardato risultati analitici avversi, mentre 4 casi sono emersi grazie ad attività di intelligence e indagini.
Negli ultimi anni, le indagini basate sull’intelligence hanno svolto un ruolo sempre più importante negli sforzi antidoping della Cina. La CHINADA ha dichiarato di aver ampliato la promozione dei canali per le segnalazioni e rafforzato la cooperazione con le federazioni sportive nazionali per migliorare la raccolta di informazioni.
Nel 2024 l’agenzia ha ricevuto 80 segnalazioni, con un aumento del 90% rispetto all’anno precedente e un tasso di verifica del 2,5%.
L’agenzia ha inoltre riferito progressi negli sforzi legati all’istruzione e alla prevenzione. Nel 2024 ha realizzato 634 programmi di accesso all’istruzione, 1.186 attività di sensibilizzazione e 2.714 lezioni antidoping in tutto il Paese. Sono state ricevute 116 richieste di esenzione a fini terapeutici (TUE), di cui 39 approvate.
In aggiunta, l’agenzia ha testato 4.081 campioni di carne e 578 campioni di integratori alimentari nell’ambito delle misure di prevenzione dei rischi. Alla fine del 2024, il Paese contava 405 addetti del personale antidoping a tempo pieno, 1.234 ufficiali per il controllo antidoping e 1.959 formatori per l’educazione allo sport pulito, precisa il rapporto.
La CHINADA ha evidenziato diversi risultati raggiunti nel 2024, tra cui il completamento del lavoro antidoping in preparazione ai Giochi olimpici di Parigi, garantendo zero casi di doping all’interno della delegazione sportiva cinese, nonchè operazioni antidoping di alto livello in grandi eventi multisportivi nazionali come la 14esima edizione dei Giochi nazionali invernali.
L’agenzia ha inoltre affermato di aver affrontato questioni di opinione pubblica a livello internazionale, cooperando con l’Agenzia mondiale antidoping nelle valutazioni di conformità, ampliando gli scambi internazionali e proseguendo il rafforzamento delle capacità interne per promuovere uno sviluppo di alta qualità del lavoro antidoping in Cina.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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