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Cronaca

I Russi annunciano presa di Lysychansk ma Kiev smentisce, piovono missili

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – “Lysychansk è nostra”. “Non è vero niente”. E’ sull’ultima roccaforte ucraina nella provincia di Lugansk che si è concentrato oggi il botta e risposta non solo militare fra Mosca e Kiev. A dare per conquistata la città dirimpettaia di Severodonetsk, nel cuore del Donbass, è stato uno dei più fedeli sodali di Putin, il leader ceceno Kadyrov che con le sue truppe combatte a fianco del Cremlino fin dallo scorso 24 febbraio. “Le unità alleate sono già nella parte centrale” del capoluogo, ha riferito il rappresentante della repubblica caucasica, secondo il quale “i nostri combattenti stanno utilizzando nuove tecniche di assalto ai quartieri della città, che stanno dando ottimi risultati”. Quasi immediata la replica ucraina, che attraverso la Guardia nazionale smentisce la caduta di Lysychansk ammettendo però che le battaglie sono sempre più cruenti e gli edifici in fiamme aumentano di ora in ora.
“Negli ultimi giorni, come si evince dai rapporti dello Stato maggiore, la situazione è diventata più difficile – ha spiegato il portavoce Muzychuk – soprattutto nelle direzioni di Lysychansk, Bakhmutsk e nella regione di Kharkiv. Verso Sloviansk il nemico sta cercando di condurre operazioni di assalto e di migliorare la posizione tattica” ma le truppe di Kiev starebbero comunque resistendo.
Resta il fatto che, pur lentamente, Mosca avanza ormai in tutto il Lugansk con attacchi aerei e di artiglieria, anche se i progressi sul campo appaiono meno repentini del previsto e la situazione potrebbe invertirsi con l’arrivo in Donbass delle nuove armi.
Proprio oggi il presidente Zelensky ha ringraziato gli Stati Uniti per le forniture annunciate che comprendono sistemi missilistici antiaerei “che rafforzeranno in modo significativo la nostra difesa”. Si tratta di un pacchetto del valore di 820 milioni di dollari, nel quale sono inclusi anche radar, munizioni e artiglieria pesante.
Nel frattempo i russi hanno accentuato gli attacchi anche a nord. Nelle ultime ventiquattr’ore sarebbero stati sparati 270 missili nella regione di Sumy contro infrastrutture e abitazioni che risultano pesantemente danneggiate; problemi anche alle linee elettriche e al sistema acquifero. L’altro fronte caldissimo, in questi giorni, è quello di Mykolaiv, dove anche oggi si sono udite esplosioni a ripetizione. La città meridionale è strategica, per Mosca, per difendere i territori conquistati a sud e per non abbandonare il sogno proibito che rimane la presa di Odessa. Missili, nel tardo pomeriggio, hanno colpito anche la cittadina di Pavlohrad, nella regione di Dnipro.
Infine cresce il bilancio degli ultimi spaventosi attacchi contro i civili. A Kremenchuk, nei resti del centro commerciale colpito da diversi missili, sono ben 29 i corpi ritrovati ma non è escluso che la stima possa aumentare ulteriormente. Nell’attacco di ieri al condominio nella regione di Odessa, invece, è salito a 21 il numero delle persone che hanno perso la vita. Solamente nell’ultima settimana sono oltre 20 i bambini rimasti uccisi dalle bombe in Ucraina.
L’unica buona notizia è l’annuncio che il 1 settembre a Kiev le scuole dovrebbero aprire regolarmente. Si provvederà alle bonifiche nelle zone adiacenti agli istituti, i rifugi verranno quasi ovunque resi idonei ad accogliere i ragazzi e per tutti gli studenti e gli insegnanti verranno organizzati corsi ad hoc sul comportamento da tenere in caso di attacco. Una situazione ancora lontana dalla normalità ma per i giovani della Capitale è un segnale importante.
foto agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).

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BREAKING NEWS LOMBARDIA – 11 NOVEMBRE 2025

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I fatti del giorno: Inaugurato l’Anno Accademico a Pavia con il nuovo Rettore Reali – Schianto in Ferrari a Vigevano, Bettanti resta grave – Nuovi treni, con orario invernale più corse tra Milano e Tortona – Fontana conferma Picchi Sottosegretario allo Sport, tensione al Pirellone – Aggredisce gruppo ebrei ortodossi a Milano, arrestato – Milano, studenti del Bottoni occupano il liceo – Previsioni Pronto Meteo Lombardia 12 Novembre.

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Da Intesa Sanpaolo E AICCON XIV edizione Osservatorio su Finanza e Terzo Settore

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MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo e AICCON hanno pubblicato la XIV edizione dell’Osservatorio su Finanza e Terzo Settore. L’indagine 2025 restituisce l’immagine di un settore in evoluzione, e più consapevole del proprio ruolo economico e sociale, attento alla sostenibilità e con aspettative crescenti nei confronti del sistema bancario.
Dopo anni di tendenze stabili, emergono alcuni segnali di discontinuità: la relazione banca-impresa sociale resta complessivamente positiva con oltre il 76% che si dichiara soddisfatto, sebbene la percentuale sia in leggero calo. A dichiararsi maggiormente soddisfatte della relazione con i propri istituti di credito sono soprattutto le realtà presenti nelle regioni al Sud (80%), nonchè quelle con anzianità operativa superiore ai 20 anni (79,9%). Il fattore più apprezzato si conferma la presenza di personale dedicato e formato e aumenta la richiesta di servizi specifici e personalizzati.
Le organizzazioni che hanno investito nel triennio 2021-2024 rappresentano il 52% del totale delle 250 intervistate (in flessione del 15% rispetto al 2024) e 4 su 10 hanno previsto nuovi investimenti nel 2025. Cresce l’autofinanziamento (48%) e si riduce il ricorso al credito bancario (26,2%).
L’analisi dell’Osservatorio evidenzia come le banche abbiano un ruolo chiave nel sostenere la crescita e la resilienza del Terzo Settore. Oltre all’erogazione di credito, possono agire come veri e propri partner promuovendo strumenti ad impatto su misura per i diversi segmenti del Terzo Settore, una maggiore flessibilità nelle valutazioni creditizie e semplificazione delle procedure di accesso al credito.
La formazione resta una leva importante: quasi il 40% delle organizzazioni chiede percorsi formativi in particolare su valutazione d’impatto (+30% rispetto al 2024) e progetti di raccolta fondi (+4,5%). Altro ambito molto richiesto è la consulenza e l’accompagnamento verso i servizi di welfare aziendale per circa il 30% degli enti, dato che raggiunge il 40% per le realtà di recente costituzione.
Fondamentale inoltre la collaborazione pubblico-privato, per rafforzare le relazioni territoriali e convogliare risorse verso i bisogni sociali emergenti. Tra le priorità su cui il Terzo Settore chiede collaborazione al sistema bancario emergono la lotta alla povertà (26,8%), l’occupazione (21%) e l’accesso ai servizi di cura e assistenza (22,3%).
In questo scenario si inserisce il ruolo di Intesa Sanpaolo quale istituzione che vuole dare un reale contributo alla riduzione dei divari sociali. Attraverso un modello distintivo con due strutture dedicate e complementari, Intesa Sanpaolo per il Sociale e la Direzione Impact, che opera nell’ambito della Divisione Banca dei Territori, il Gruppo guidato dal CEO Carlo Messina, rafforza l’obiettivo di essere un punto di riferimento nella sostenibilità sociale, promuovendo i temi dell’inclusione e della coesione nel quadro della propria strategia complessiva. Un impegno che si traduce anche nel raccontare e valorizzare, grazie allo strumento della Banca di valutazione d’impatto sociale delle iniziative finanziate, i risultati concreti e le storie di cambiamento generate dal Terzo Settore.
“La nuova edizione dell’Osservatorio restituisce un Terzo Settore che evolve, seleziona e ripensa le proprie priorità. La sfida per il futuro è costruire una finanza più generativa, misurabile e di impatto, capace di accompagnare le imprese sociali nelle transizioni digitale, ambientale e organizzativa, rafforzando il legame tra banca e comunità – spiega Andrea Lecce, responsabile Direzione Impact della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo -. Ogni anno grazie all’impegno delle 600 persone della Direzione Impact eroghiamo circa 300 milioni di euro di credito agevolato a oltre 100.000 realtà del Terzo Settore”.
Per Paolo Venturi, Direttore AICCON Research Center, “i segnali, ormai non più deboli, di una discontinuità presente nella domanda di finanza delle imprese sociali indicano la necessità di un secondo tempo anche nell’offerta di servizi e di strumenti finanziari. La nuova fase ha come caratteristica principale quella di definire e proporre strumenti sempre più pragmatici e legati ai bisogni e, allo stesso tempo, di guardare non più solo alle singole organizzazioni, ma ai sistemi territoriali che oggi, più che mai, sono fondamentali per una nuova stagione di investimenti legati alle transizioni”.
L’Osservatorio si arricchisce per il quinto anno dell’Outlook Intesa Sanpaolo dell’Impresa Sociale, un’analisi curata da Ipsos Italia e AICCON, in collaborazione e con il patrocinio di Confcooperative-Federsolidarietà e Legacoopsociali e CGM, volta a rilevare il sentiment, lo stato di salute e le prospettive future di sviluppo su un campione di 100 cooperative sociali.
Anche da questo report – che si affianca all’Osservatorio e lo integra – emerge un Terzo Settore in evoluzione tra consolidamento e rinnovata spinta innovativa. Si conferma l’importanza di rafforzare la propensione alla collaborazione e volgere alla costruzione di un solido ecosistema tra i principali soggetti ed operatori dell’economia sociale: Enti del Terzo Settore, Pubblica Amministrazione e banche/finanziatori. In particolare, si consolida il ruolo degli istituti bancari come partner di sviluppo sostenibile e digitale: 8 imprese su 10 ritengono utile o indispensabile il loro contributo, in particolare attraverso strumenti finanziari di impatto e co-investimenti.

– Foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

(ITALPRESS).

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Raffaele Palladino nuovo tecnico dell’Atalanta

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BERGAMO (ITALPRESS) – L’Atalanta ha ufficializzato l’ingaggio di Raffaele Palladino come nuovo allenatore dopo l’esonero di Ivan Juric. Il club nerazzurro, in un comunicato stampa, ha annunciato “che il ruolo di responsabile tecnico della prima squadra è stato affidato a Raffaele Palladino, 41enne allenatore che ha al suo attivo – dopo gli inizi nelle squadre Under 15 e Primavera del Monza – 126 panchine fra i professionisti, di cui 73 con il Monza e 53 con la Fiorentina, alla guida della quale è arrivato al sesto posto con 65 punti nello scorso campionato di Serie A, raggiungendo anche la semifinale d Conference League 2024/2025. Raffaele Palladino si è legato al club nerazzurro con un contratto fino al 30 giugno 2027. Lo seguiranno in nerazzurro Stefano Citterio (allenatore in seconda), Federico Peluso (collaboratore tecnico), Fabio Corabi (preparatore atletico), Nicola Riva (collaboratore preparatore atletico), Andrea Ramponi (match analyst) e Mattia Casella (match analyst)”.
“Palladino – prosegue la nota dell’Atalanta – si avvarrà anche dei seguenti collaboratori già presenti sin da inizio stagione: Cristian Raimondi (collaboratore tecnico), Marco Savorani (preparatore dei portieri), Sabino Oliva (collaboratore preparatore dei portieri), Marcello Iaia (specialist analyst of performance), Stefano Brambilla (match analyst) e Andrea Vigni (collaboratore preparatore atletico). La famiglia Percassi, quella Pagliuca e tutto il club rivolgono un caloroso benvenuto nella famiglia nerazzurra a mister Raffaele Palladino e ai suoi collaboratori”. La Dea, dunque, riparte dall’ex attaccante che eredita una squadra 13esima in classifica, con 13 punti in 11 gare frutto di due vittorie, 7 pareggi e due sconfitte. In Champions l’Atalanta ha raccolto sette punti in 4 gare.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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