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Economia

Aboca, da Cdp e Crédit Agricole Italia 33,5 mnl garantiti da Sace

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AREZZO/ROMA (ITALPRESS) – Incrementare gli investimenti in ricerca e sviluppo (R&S) e aumentare le capacità produttive e l’export in tutto il mondo di prodotti per la salute made in Italy: questi gli obiettivi al centro del nuovo accordo sottoscritto da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e Crédit Agricole Italia (Cai) a favore di Aboca SpA, tra le realtà leader in Italia nel settore dei dispositivi medici a base di sostanze naturali. L’intesa prevede un finanziamento da 20 milioni da parte di Cdp, a cui si aggiungono ulteriori 13,5 milioni messi a disposizione da Cai, tutti garantiti da Sace che, intervenendo con i suoi strumenti a sostegno dei piani di internazionalizzazione e della liquidità, conferma il suo ruolo di istituzione al fianco delle imprese per la crescita del Sistema Paese. L’operazione permetterà ad Aboca un ampliamento delle proprie attività di R&S e una maggiore capacità di produzione e distribuzione, in particolare verso i mercati esteri, in linea con la strategia di internazionalizzazione prevista dal piano di investimenti 2022-2024, che punta a garantire un miglior posizionamento competitivo del gruppo a livello globale, anche attraverso lo sviluppo del processo produttivo, che avviene interamente in Italia. Aboca, con sede a Sansepolcro (AR), è una healthcare company italiana che realizza prodotti 100% naturali per la cura della salute, tra cui dispositivi medici e integratori alimentari. Con oltre 1.400 dipendenti, 32 brevetti registrati e una produzione che raggiunge 26 Paesi nel mondo, l’azienda opera su un ciclo produttivo verticalmente integrato: a partire dalle piante – coltivate in circa 1.700 ettari destinati alla produzione biologica – sviluppa complessi molecolari naturali basati su evidenze scientifiche e sviluppati nei propri laboratori di R&S secondo l’approccio della System Biology e Systems Medicine, discipline che studiano il potenziale delle sostanze vegetali in relazione alle esigenze dell’organismo nel suo complesso e dell’ambiente in cui esso vive. L’azienda è una Società benefit certificata B-Corp, standard internazionale che garantisce il rispetto di rigorosi criteri di sostenibilità ambientale e sociale. Il finanziamento è coerente con il Piano Strategico 2022-2024 di Cassa Depositi e Prestiti, che punta ad attivare investimenti sempre più basati su stringenti criteri di selettività e di sviluppo in ottica ESG. “Investire nella ricerca e nella cura della salute significa puntare sullo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese”, ha dichiarato Andrea Nuzzi, Responsabile Imprese e Istituzioni Finanziare di Cassa Depositi e Prestiti “in linea con quanto previsto dal nostro Piano Strategico 2022-2024, le operazioni nel settore healthcare e nei comparti collegati rivestiranno una valenza sempre crescente. Tale sostegno si rivela ancor più strategico nei casi in cui, come Aboca, mettiamo a disposizione risorse a favore di eccellenze territoriali che si impegnano a crescere perseguendo una visione sistemica ispirata all’innovazione e alla sostenibilità”. “Siamo orgogliosi – dichiara Marco Perocchi, Responsabile Direzione Banca d’Impresa di Crédit Agricole Italia – di sostenere i piani di crescita di un’eccellenza italiana con una forte vocazione all’export e all’internazionalizzazione come Aboca. Questa operazione conferma il nostro impegno a supporto di una filiera strategica come quella dell’healthcare e della sua crescita sostenibile, da cui non si può prescindere per essere competitivi in Italia ed all’estero”. “Il sostegno da parte di Cdp e Cai è un’ulteriore spinta alla crescita della nostra azienda – afferma Massimo Mercati, Amministratore Delegato di Aboca – e conferma l’interesse crescente del mondo finanziario verso quelle realtà imprenditoriali che fanno della sostenibilità e dell’impegno verso il bene comune un elemento base della propria competitività, soprattutto nel settore della salute”. “Siamo orgogliosi di essere a fianco di Aboca, una storica eccellenza del Made in Italy riconosciuta in tutto il mondo – ha dichiarato Mario Bruni, Responsabile Mid Corporate di Sace – La nostra missione è sostenere le aziende, in un gioco di squadra virtuoso, con l’obiettivo di contribuire al rilancio dell’economia italiana. Con questa operazione confermiamo ancora una volta il nostro impegno in questa direzione, supportando i progetti di crescita e internazionalizzazione del gruppo”.

-Foto Agenziafotogramma.it-

(ITALPRESS).

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Economia

Domani al via i Saldi, Resca “C’è ottimismo, fiducia nel turismo straniero”

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ROMA (ITALPRESS) – Confimprese richiama i cittadini a sostenere il commercio fisico e ad approfittare dei saldi che partono domani in tutta Italia, salvo la provincia autonoma di Bolzano. “Confidiamo nella resilienza del commercio – sottolinea Mario Resca, presidente Confimpreseche guarda con cauto ottimismo al periodo dei saldi e nella fiducia dei consumatori che sapranno cogliere le offerte e i saldi proposti nei negozi tradizionali. Il sentiment delle reti di vendita è positivo anche grazie all’arrivo nel nostro Paese di milioni di turisti stranieri, che possono aiutare a salvare gli incassi degli esercenti e impedire la desertificazione delle città. La clientela troverà nei negozi prezzi vantaggiosi, conveniente rapporto qualità-prezzo, comunicazione geo-targettizzata e relazioni più autentiche tra brand, rivenditore e consumatore. Auspico e chiedo al Governo che tutti gli attori del commercio moderno, compresi quelli dell’online, seguano le stesse normative sia per la definizione del periodo dei saldi sia per l’imposizione fiscale diretta e indiretta”. 

“Bisogna normare e fare rispettare anche all’online le regole e le molteplici tassazioni che devono pagare i negozi fisici, senza che le piattaforme online facciano accordi di favore con Stati esteri – aggiunge Resca -. L‘e-commerce, grazie ai meccanismi dei prezzi dinamici, riesce ad adeguare il prezzo di vendita al profilo del cliente che ‘visita’ la vetrina, cosa che il retail fisico non può fare”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Banche, nel 2024 +45% incidenti operativi e di sicurezza

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ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 il numero totale di incidenti operativi e di sicurezza segnalati dagli intermediari (188) è in deciso aumento rispetto all’anno precedente (+45%); sebbene il numero di singoli eventi a cui questi si riferiscono risulti in diminuzione (-9%), indice del fatto che i singoli eventi hanno coinvolto, in media, più intermediari. E’ quanto emerge dal report della Banca d’Italia “Framework segnaletico di Vigilanza degli incidenti operativi o di sicurezza – Analisi orizzontale 2024” che sintetizza le principali evidenze provenienti dalle segnalazioni dei “gravi incidenti operativi o di sicurezza” notificati all’Istituto nel 2024 da banche, istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica.

La gran parte delle segnalazioni riguarda incidenti operativi (79% del totale), in deciso aumento rispetto al 2023 (+59%). La causa principale è rappresentata da malfunzionamenti, principalmente legati a problemi software. Gli incidenti operativi dovuti ai cambiamenti (cosiddetti IT changes) hanno rappresentato circa il 30% del totale.
Anche gli incidenti cyber segnalati nel 2024 sono in leggero aumento rispetto all’anno precedente (+8%).

Tra questi, gli attacchi di tipo DDoS sono in decisa diminuzione rispetto all’anno precedente (-75%), mentre aumentano tutte le altre tipologie di attacchi, tra cui gli attacchi di tipo malware, che comprendono anche i ransomware, gli attacchi condotti tramite accesso non autorizzato e gli attacchi di social engineering. La maggior parte degli attacchi cyber è riconducibile a threat actor noti e in sporadici casi gli attacchi informatici hanno provocato impatti economici non trascurabili.

Nel 65% del totale degli incidenti segnalati (operativi e cyber) è coinvolto un fornitore di servizi (era circa il 45% nel 2023), in misura maggiore per gli incidenti operativi rispetto a quelli cyber (per cui rispettivamente il 72% e il 40% ha coinvolto un fornitore) e per le banche less significant (86%), IP e IMEL (71%) rispetto alle banche significant (44%). L’elevato numero di incidenti che coinvolgono un fornitore di servizi conferma come l’interconnessione tra i vari soggetti nel mercato rappresenti un rischio per gli intermediari, data la possibilità che problemi sulle terze parti esterne al perimetro di supervisione si ripercuotano sui soggetti vigilati.

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Anche nel 2024 la maggior parte degli incidenti (circa l’80%) ha interessato i servizi di pagamento (ATM, web e mobile banking, pagamenti all’ingrosso, ecc.), che continuano a essere principalmente affetti da incidenti operativi. L’interruzione della disponibilità e della continuità dei servizi rappresenta la principale conseguenza degli incidenti. Gli incidenti hanno prodotto mediamente circa 21 ore di interruzione dei servizi, un dato in deciso aumento rispetto alle 9 ore del 2023, principalmente a causa di eventi relativi a fornitori. Gli incidenti che hanno impatti sulla disponibilità dei servizi rilevanti e su un significativo numero di clienti rappresentano il 22% del totale.

Gli impatti economici degli incidenti sono di norma non rilevanti, tranne in 7 segnalazioni (sulle 188) che hanno riportato un impatto economico superiore a 2 milioni di euro. Si tratta in particolare di conseguenze di attacchi di social engineering diretti verso gli organi apicali degli intermediari, di attacchi malware diretti ai sistemi degli intermediari, di IT change errati o di errori operativi.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Inps e Corte dei Conti firmano il protocollo per la prevenzione degli illeciti

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ROMA (ITALPRESS) – Un protocollo d’intesa tra l’Inps e la Procura generale presso la Corte dei Conti che punta a rafforzare la collaborazione in materia di assegno d’inclusione e supporto per la formazione e il lavoro, con l’obiettivo di prevenire comportamenti illeciti che minacciano l’integrità delle finanze pubbliche.

L’intesa è stata presentata dal presidente dell’Inps, Gabriele Fava, e dal procuratore generale della Corte dei conti, Pio Silvestri. “Dobbiamo tutelare l’erogazione di danaro e lo dobbiamo fare anche con controlli ex ante, a differenza un pò di quanto è avvenuto in passato – afferma Fava -. L’Adi e il supporto formazione del lavoro sono erogazioni di danaro e sono tutela degli interessi dei cittadini, vogliamo che questa erogazione vada a chi ne ha diritto. Da oggi parte questa nuova collaborazione in chiave propositiva e in via anche preventiva. Questo protocollo fa incontrare per la prima volta due istituzioni che hanno delle responsabilità altissime e hanno l’obiettivo di tutelare la fiducia dei cittadini”, aggiunge.

“Oggi non è un punto di arrivo, ma è un inizio, un inizio di questa collaborazione virtuosa in chiave propositiva ed è, secondo me, un esempio da portare avanti, un esempio anche per altre istituzioni dello Stato”, conclude Fava.

Il procuratore Silvestri evidenzia che il protocollo ha l’obiettivo di “migliorare la fase di controllo e di individuare delle best practice per verificare che l’erogazione delle provvidenze pubbliche, oggi assegno di inclusione, siano tutte erogate nel migliore dei modi. Sono soldi della collettività, sono soldi pubblici e quindi è giusto che non sia lasciato nulla di intentato a che si possano evitare frodi, illeciti o semplicemente si eviti che disattenzioni e malagestio possano creare dei buchi di bilancio e poi sottrarre risorse alle persone che ne hanno veramente bisogno. Io confido che l’accordo, che poi prevederà anche la collaborazione della Guardia di Finanze e dei Carabinieri, possa raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissi”, conclude.

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– Foto xb1/Italpress –

(ITALPRESS)

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