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Politica

Pd, Provenzano “Basta governismo, costruiamo l’alternativa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ora basta governismo, costruiamo l’alternativa”. Lo dice il vicesegretario del Pd, Giuseppe Provenzano, in un’intervista a “La Stampa” in cui ribadisce di non volersi candidare alla guida del partito. “Siamo stati sconfitti, ma non siamo vinti. Dobbiamo discutere a fondo, anzi forse dovremo farlo per la prima volta. E non da soli. Non c’è stata un’onda nera, la destra ha preso i suoi voti ma attenzione, l’onda potrebbe arrivare adesso se lasciamo sguarnito il fronte dell’opposizione”. Secondo Provenzano “bisogna costruire un nuovo Pd, affrontare finalmente il nodo della sua identità. Si riparte dalle fondamenta, non dal nome. E l’opposizione può essere un’opportunità”. Il governismo è stato “l’errore di fondo” del Pd.
“Ogni volta c’è stata una ragione, una giustificazione, però alla lunga questo toglie credibilità. Se non hai un’identità riconoscibile è il governo stesso la tua identità. Non possiamo dire, come Jessica Rabbit, che ci disegnano così. Perchè noi siamo così, a tutti i livelli, dal nazionale al locale. Svolgiamo una funzione di governo, ma non una funzione politica. Quella per cui le persone o i gruppi sociali ti affidano le loro istanze e sanno che le porti avanti”, prosegue Provenzano.
Il partito, osserva Provenzano, non deve sciogliersi ma “solo sciogliere le contraddizioni. In 11 anni di governo, su 15 di vita, abbiamo detto tutto e il contrario di tutto. Un grande partito dev’essere plurale, ma su alcuni punti fondamentali non puoi avere due linee”. “Peggio della sconfitta, è stata la reazione della sconfitta”, evidenzia. “Io non mi candido” alla segreteria, “è un nome in meno. Voglio confrontarmi sulla politica”.

– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

Politica

Italia-Argentina, Sangiuliano “Forte sintonia per il rilancio delle relazioni culturali”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ho trovato in Argentina una forte sintonia con le autorità di governo per un rilancio delle relazioni culturali. Vogliamo valorizzare meglio il ricchissimo patrimonio creato da due secoli di emigrazione italiana e alimentare questa amicizia con nuovi progetti di collaborazione culturale”.
Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano al termine della sua missione a Buenos Aires, svoltasi dal 25 al 27 marzo.
Il Ministro ha incontrato la Ministra per il Capitale Umano, Sandra Pettovello, con la quale ha definito un programma di lavoro per intensificare gli scambi nel settore museale, lirico-sinfonico, editoriale e del cinema-audiovisivo.
Il Ministro Sangiuliano ha sottolineato l’importanza di tutelare e rafforzare i legami creati dalla comunità di emigrati italiani in Argentina, auspicando che il governo sostenga il progetto del museo dell’emigrazione italiana a Buenos Aires e continui a promuovere l’insegnamento della lingua e della cultura italiane nel sistema educativo nazionale.
I due Ministri hanno concordato di tenere riunioni annuali per monitorare lo sviluppo delle relazioni culturali.
Il Ministro Sangiuliano ha inoltre partecipato, su invito della Ministra per le Relazioni Estere, il Commercio Internazionale e il Culto, Diana Mondino alla presentazione del padiglione argentino alla Biennale d’Arte di Venezia, che si aprirà il prossimo 20 aprile.
Nell’occasione, egli ha evidenziato che la Biennale è una straordinaria piattaforma di diplomazia culturale, che costruisce ponti e favorisce il dialogo. La prossima edizione renderà un omaggio speciale agli artisti dell’America Latina, tra cui molti Argentini.
Accompagnato dall’Ambasciatore d’Italia a Buenos Aires, Fabrizio Lucentini, il Ministro ha visitato il teatro Coliseo, l’unico teatro di proprietà dello Stato italiano fuori dai confini nazionali.
Dopo aver incontrato le maestranze, si è riunito con la dirigenza della Fundacion Cultural Coliseum, che ha in concessione lo spazio culturale, per discutere della programmazione delle attività affinchè il teatro sia sempre più un faro della cultura italiana in Argentina.
Con l’Ambasciatore e il Console Generale a Buenos Aires, Carmelo Barbera ha visitato il monumento dedicato a Cristoforo Colombo, per sottolineare la sua vicinanza alla comunità italo-argentina che ne difende la memoria contro i tentativi di mistificazione e rimozione ispirati dalla “cancel culture”.
Nell’occasione ha incontrato il Presidente del Com.It.Es di Buenos Aires, Dario Signorini che gli ha illustrato il progetto del “Museo dell’Emigrazione Italiana in Argentina” per rendere omaggio al contributo degli emigrati italiani alla vita della nazione argentina.
Accolto dal presidente Franco Livini, il Ministro Sangiuliano ha visitato la scuola italiana paritaria “Cristoforo Colombo” e ha discusso con gli studenti del valore della lingua, della cultura e dell’identità italiane nel mondo di oggi.
Infine, ha partecipato alla inaugurazione della mostra “L’influenza italiana nel patrimonio architettonico di Buenos Aires” organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura diretto da Livia Raponi.
-foto ufficio stampa Mic-
(ITALPRESS).

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Politica

Ilaria Salis, respinti i domiciliari

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ROMA (ITALPRESS) – A Budapest il giudice ha respinto l’istanza di Ilaria Salis per ottenere gli arresti domiciliari. La donna, detenuta in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due militanti neonazisti, è arrivata stamani in Aula al Tribunale di Budapest per un’udienza, ancora in manette e catene, come era avvenuto a gennaio. “Ilaria Salis – afferma la segretaria del Pd Elly Schlein – resterà in carcere a Budapest. Dopo essere stata portata ancora una volta in Aula catene ai polsi, alle caviglie e guinzaglio, oggi i giudici ungheresi hanno deciso anche di negarle gli arresti domiciliari. Uno schiaffo irricevibile ai diritti di una persona detenuta, di una nostra connazionale. Ci aspettiamo che il governo di Giorgia Meloni reagisca, subito”.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Politica

Meloni in Libano “Pace è soprattutto impegno e deterrenza”

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SHAMA (LIBANO) (ITALPRESS) – “Voi rinunciate a tutto per costruire e garantire quella pace della quale in tanti soprattutto in questo momento si riempiono la bocca comodamente seduti dal divano di casa loro. Perchè la pace non si costruisce con i buoni sentimenti e le belle parole. La pace è soprattutto deterrenza, è impegno, è sacrificio”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, incontrando alla base Millevoi di Shama i militari italiani in Libano.
“Non può esserci pace se non c’è anche rispetto, e il rispetto che l’Italia è riuscita a costruire in nazioni e territori come questi è garantito dalla professionalità e dall’umanità, dalla capacità di essere competenti ma anche di saper guardare al bisogno degli altri, ed è la carta d’identità del nostro orgoglio”, ha aggiunto.
Meloni ha rivolto al contingente italiano “la riconoscenza e la vicinanza del Governo e dell’Italia per l’impegno profuso in un quadro di sicurezza fortemente deteriorato, a tutela della pace e della sicurezza internazionali, in linea con le Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”. Il premier ha incontrato le forze impiegate nell’ambito della Missione UNIFIL e una rappresentanza di militari della Missione Militare Italiana Bilaterale in Libano (MIBIL).

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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