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Economia

È morto Franco Tatò, il “Kaiser filosofo” che gestiva le aziende

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ROMA (ITALPRESS) – È morto all’età di 90 anni Franco Tatò. Dopo gli inizi alla Olivetti, nella sua lunga carriera di dirigente d’azienda era stato, fra l’altro, ai vertici di Mondadori, Fininvest ed Enel.

Nato a Lodi il 12 agosto del 1932, era soprannominato “Kaiser Franz” per la durezza impiegata nel risanamento economico dei molti gruppi aziendali che nella sua carriera era stato chiamato ad amministrare, ma anche “Manager filosofo” per i suoi studi giovanili. Si era infatti laureato in Filosofia al Collegio Universitario Ghislieri di Pavia. A 24 anni, nel 1956, comincia una lunga gavetta all’interno del Gruppo Olivetti, lavorando per i primi sei mesi come operaio alla linea di montaggio dello stabilimento di Ivrea. Poi scala le posizioni nel gruppo fino a ricoprire incarichi di vertice. Dal 1970 al 1973 è Amministratore Delegato di Austro Olivetti a Vienna. Dal 1974 al 1976 l’azienda lo invia in Gran Bretagna come Amministratore Delegato di British Olivetti a Londra. Questo fu il primo di una lunga serie di incarichi di risanamento di realtà aziendali in crisi. Nel 1976 Tatò diventa Amministratore Delegato della Deutsche Olivetti Gmbh di Francoforte, dove rimane fino al 1980, anno in cui assume la carica di Direttore Vendite Estere del Gruppo Olivetti. Dal 1982 al 1984 lascia temporaneamente la Olivetti. Dal 1984 al 1986 Carlo De Benedetti lo vuole alla Arnoldo Mondadori Editore. Nel giro di pochi mesi ne diventa vicepresidente e amministratore delegato.

Nel 1986 il ritorno in Olivetti con l’incarico di realizzare la ristrutturazione della Triumph Adler. Per un anno, il 1990, si occupa di amministrare la Olivetti Office, specializzata nella produzione di macchine da ufficio. Alla fine dell’anno, a causa di divergenze organizzative e strategiche, lascia l’azienda. Tatò viene chiamato per la seconda volta alla guida di Mondadori da Silvio Berlusconi nel 1991 che gli affida il compito di riorganizzare la struttura aziendale. Manterrà l’incarico di Amministratore Delegato di Mondadori fino al 1996, affiancandolo a quello di amministratore del gruppo Fininvest, carica che ricopre dal 1993. Nel giugno del 1996 passa all’Enel, su iniziativa del governo di Romano Prodi. Franco Tatò diventa così una figura chiave della privatizzazione dell’azienda. Resterà in Enel fino al 2002. Poi altri incarichi, tra cui amministratore delegato delle Cartiere P.Pigna, presidente e amministratore delegato della IPI Spa Torino, e dal 2011 al 2014 presidente del consiglio di amministrazione del gruppo Parmalat. Dall’agosto 2003 al 2014 è stato amministratore delegato dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. Nel marzo del 2013 è diventato vicepresidente del colosso metalmeccanico Berco, facente parte del gruppo ThyssenKrupp.

– foto Agenziafotogramma.it –

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(ITALPRESS).

 

Economia

Buoni pasto, Ancd “Positivo il tetto massimo del 5% alle commissioni”

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Associazione Nazionale Cooperative Dettaglianti (ANCD), che rappresenta le cooperative del mondo Conad, esprime soddisfazione per l’introduzione di un tetto massimo del 5% alle commissioni applicate ai buoni pasto. “Accogliamo con soddisfazione l’introduzione nel DDL Concorrenza di un tetto massimo del 5% alle commissioni delle società emettitrici sul valore dei buoni pasto, così come già avvenuto per quelli usati dai dipendenti degli enti pubblici – ha dichiarato Alessandro Beretta, Segretario Generale di ANCD – I commercianti associati alle cooperative Conad potranno così avere le stesse condizioni per ogni buono pasto, mettendo i loro oltre 3.500 punti vendita a disposizione delle persone che utilizzano questo importante strumento di welfare aziendale”, ha concluso Beretta.
“L’introduzione del tetto alle commissioni non avrà alcun impatto per i dipendenti delle società che li ricevono – spiega ANCD – e darà un nuovo impulso all’impiego di questo strumento perchè amplia il numero degli esercizi che li riceveranno, consentendo ai commercianti e agli operatori della ristorazione di non vedere compromessa la sostenibilità economica delle loro attività., consentendo ai commercianti e agli operatori della ristorazione di non vedere compromessa la sostenibilità economica delle loro attività”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Andrea Orcel premiato come “Inseader of the year 2024”

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MILANO (ITALPRESS) – Andrea Orcel, CEO di UniCredit Group, è stato votato e premiato come “Inseader of the year 2024” per l’Italia, ovvero la personalità dell’anno tra gli alumni dell’Insead, una delle più prestigiose business school al mondo, con sede a Fontainebleau, in Francia, e campus a Singapore, Abu Dhabi e San Francisco.
Orcel è stato premiato – come recita la motivazione del premio – “per la sua visione, leadership e straordinario percorso professionale che hanno avuto un impatto profondo sul settore bancario internazionale, guidando uno dei maggiori istituti bancari europei attraverso sfide complesse, promuovendo l’innovazione e l’eccellenza”.
Il CEO di UniCredit è stato premiato nella serata di ieri, nel corso di un evento a Milano organizzato dall’Associazione italiana degli alumni dell’Insead; l’appuntamento ha avuto inoltre lo scopo di raccogliere fondi per sostenere una borsa di studio MBA per uno studente italiano.
Orcel è Group Chief Executive Officer di UniCredit; guida la banca paneuropea attraverso un processo di digitalizzazione e semplificazione, sostenuto da un’attenzione continua verso i suoi clienti. E’ uno dei principali esperti nel settore bancario in Europa, con una comprovata esperienza di successo in ruoli di alto livello in diverse importanti istituzioni finanziarie in tutto il mondo. Durante la sua carriera come senior investment banker, Andrea Orcel ha lavorato su alcune delle più innovative e complesse fusioni e acquisizioni e transazioni di mercato dei capitali a livello globale.

– foto ufficio stampa Insead –
(ITALPRESS).

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Economia

Ascensori, Consorzio per l’Italia “No alla riduzione dei controlli”

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PALERMO (ITALPRESS) – “La proposta di ridurre la frequenza dei controlli obbligatori semestrali e biennali sugli ascensori a un anno e tre anni non ci trova assolutamente d’accordo”. E’ quanto dichiara all’agenzia Italpress Salvatore Nasca, imprenditore palermitano, da oltre 35 anni nel settore, co-fondatore del “Consorzio per l’Italia”, organismo no profit al quale aderiscono oltre 120 imprese del settore ascensoristico.
La proposta di alcuni deputati altoatesini prevede di modificare il Decreto del Presidente della Repubblica numero 162 del 20 aprile 1999 passando così a controlli annuali per gli ascensori, biennali per i montacarichi e da due a tre anni quelli dell’ente super partes, nominato dai proprietari, che si occupa della verifica sulla sicurezza.
“Il Consorzio per l’Italia si sta battendo per bloccare questo scempio! E’ a rischio la sicurezza di oltre 50 milioni di persone – afferma Nasca -. Tra l’altro, parliamo di un risparmio di una manciata di euro a famiglia. E’ una scelta che non si giustifica. Ricordiamo che l’Italia è il secondo paese al mondo con circa 500 incidenti in un anno e che circa la metà degli ascensori presenti, oltre 500 mila, possono essere considerati obsoleti, quindi i controlli andrebbero fatti ancora più spesso. L’ascensore è a tutti gli effetti un mezzo di trasporto, così come dice lo stesso decreto e quindi in un momento in cui si parla tanto di patente a punti e di aumentare la sicurezza in tutti i settori dimezzare i controlli sarebbe un controsenso”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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