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Cronaca

Salutequità “Rifinanziare misure per il recupero delle liste di attesa”

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ROMA (ITALPRESS) – Nonostante il progressivo miglioramento della gestione del Covid-19 da parte del Servizio sanitario nazionale e lo stanziamento dal 2020 ad oggi di circa 1 miliardo di euro per il recupero delle liste di attesa, l’attuale capacità del SSN di garantire ai cittadini l’accesso alle prestazioni sanitarie è ancora inferiore al periodo pre-pandemico (2019) e con inaccettabili differenze tra le Regioni. E’ quanto emerge dall’analisi “Cure mancate e PDTA per la Cronicità” realizzata da Salutequità.
Nel primo semestre 2022 sono saltate in media a livello nazionale circa una prima visita specialistica su 5 rispetto allo stesso periodo del 2019, con punte di oltre una prima visita su due nella PA di Bolzano (-55,2%); circa una su tre in Valle d’Aosta, Sardegna, Calabria Molise; circa una su 4 in Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Abruzzo e Sicilia.
A rimetterci sono anche le cure per i malati cronici, che hanno visto saltare a livello nazionale circa una visita di controllo su cinque e fino a oltre una su tre rispetto al 2019 in Molise (-36,78%), Sardegna (-36,38%), PA Bolzano (-36,67%), Valle d’Aosta (-38,05%).
“Il recupero e il governo delle liste di attesa rappresentano una priorità per cittadini e Servizio sanitario nazionale, sulla quale tutte le Regioni devono continuare a lavorare con molta attenzione. Infatti, sono diverse le Regioni che ad oggi non hanno ancora raggiunto gli obiettivi programmati di recupero. Inoltre, le risorse stanziate a questo fine si riferiscono al 2022, mentre per il prossimo anno non vi è alcun stanziamento specifico. Per questo nella prossima Legge di Bilancio chiediamo che siano rifinanziate le misure per il recupero delle liste di attesa da parte delle Regioni. Le risorse dovranno essere finalizzate all’obiettivo specifico e, differentemente da quanto previsto oggi, erogate solo contestualmente alla certificazione del raggiungimento degli obiettivi di recupero concordati tra Stato e Regioni”, afferma Tonino Aceti, presidente di Salutequità.
La pandemia ha penalizzato anche il rispetto dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali, soprattutto per ciò che riguarda l’aderenza alle terapie e alle prestazioni necessarie per un buon controllo della malattia e della qualità di vita.
Per quanto riguarda ad esempio il controllo annuale dell’occhio per le persone con diabete, tra il 2017 e il 2020 la riduzione della percentuale di pazienti che l’hanno eseguita è stata di circa il 50%, con punte fino a oltre il 68% in Piemonte.
Guardando alla percentuale di pazienti che nel 2020 ha eseguito visite pneumologiche post-ricovero per riacutizzazione di BPCO a fronte di un valore mediano nazionale pari al 46,72%, si pongono al di sopra del 50% Friuli-Venezia Giulia (56,97%), Lombardia (55,82%), Puglia (55,52%), Piemonte (54,32%), Umbria (53,98%), Emilia-Romagna (51,94%). La percentuale più bassa si riscontra in Molise (0) e Basilicata (22,46%).
Anche l’aderenza al trattamento farmacologico per le persone affette da cronicità ha subito variazioni nel periodo pandemico.
Il livello di alta aderenza è molto differenziato tra pazienti affetti da diverse patologie croniche: risulta più alta nelle persone con ipertensione, scompenso cardiaco (hanno alta aderenza oltre il 50%, 1 persona su 2) e si riduce progressivamente tra le persone con asma e BPCO (alta aderenza per meno di una persona su 4) e quelle con diabete (alta aderenza per meno di un paziente con diabete su 3).
La pandemia ha incrementato il numero di persone con bassa aderenza ai farmaci per scompenso cardiaco e ipertensione negli adulti over 45 e nel 2021 le distanze con i livelli del 2019 ancora non sono state recuperate; si è passati dal 17,7 al 18% nel 2021. Il numero dei basso-aderenti è presente specialmente al sud 19,3% e tra le donne (20,8% rispetto a 14,8 basso-aderenti uomini). Nel 2021 è stato recuperato lo 0,1% di basso aderenti rispetto al 2020 (dove la perdita era stata dello 0,4%).
Guardando all’aderenza alle terapie farmacologiche nelle persone con BPCO e asma è molto basso il numero di persone con alta aderenza (24,2%), mentre c’è stato un miglioramento tra il 2019 e il 2021 sulle persone basso-aderenti che passano dal 49,9% del 2019 al 43,5% nel 2021. Al sud solamente si assiste ad un peggioramento tra il 2020 e il 2021, passando dal 46,8% al 47,5%. Problematico, secondo i dati di una revisione sistematica, il tasso di aderenza alla terapia entro l’anno di trattamento nelle persone affette da psoriasi compresa tra il 21,6% e il 66,6%.
“Ora è urgente rilanciare una strategia per la corretta presa in carico delle cronicità. Per questo chiediamo che la prossima Legge di Bilancio preveda un finanziamento finalizzato all’attuazione e all’aggiornamento del Piano Nazionale della Cronicità alla luce delle novità intercorse in termini di politiche del personale, modelli organizzativi e investimenti/riforme PNRR (es. sanità digitale, DM 77) anche integrando le patologie non ricomprese (es. Sclerosi Multipla, Psoriasi, Cefalea cronica, OSAS, Poliposi Nasale, Asma anche nell’adulto, etc.)”, ha concluso Tonino Aceti.
I dati dell’analisi e le proposte dell’ “Osservatorio permanente assistenza pazienti Non-Covid. Focus su cronicità” sono state presentate nel corso di un incontro a porte chiuse con i rappresentanti delle Regioni e i principali stakeholder del SSN, realizzato grazie al contributo non condizionato di UCB, Bristol Myers Squibb, Gruppo Menarini, Sanofi e Beigene.
Ecco le proposte di Salutequità nel dettaglio.
1. Rifinanziare nella prossima Legge di Bilancio il fondo per la riduzione delle liste d’attesa (per corrispondere tempestivamente alle richieste di prestazioni ambulatoriali, screening e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell’emergenza epidemiologica), ancorando l’erogazione dei finanziamenti al raggiungimento (verificato) degli obiettivi secondo le tempistiche preventivamente individuate. I dati sulle prestazioni recuperate devono essere forniti e resi pubblici trimestralmente, per ogni area specialistica.
2. Attuare e aggiornare il PNC alla luce delle novità intercorse in termini di politiche del personale, modelli organizzativi e investimenti/riforme PNRR (es. sanità digitale, DM 77) anche integrando le patologie ricomprese (es. Sclerosi Multipla, Psoriasi, Cefalea cronica, OSAS, Poliposi Nasale, Asma anche nell’adulto, etc.).
3. Rivedere il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) rendendo indicatore core quello sui PDTA, prevedere tra gli indicatori core sull’attuazione del Piano Nazionale Cronicità e del Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa.
4. Aggiornare i PDTA indicando dove/per chi/quando/come sono consigliate le prestazioni di telemedicina, supportando i clinici/operatori sanitari nelle valutazioni sulle modalità erogative più opportune (tele o tradizionali).
5. Misurare gli esiti dei PDTA e della telemedicina anche con un aggiornamento del PNE, guardando agli esiti di salute e dimensioni quali ad esempio equità e qualità di vita di pazienti e caregiver (i PREMS e i PROMS devono diventare un valore assoluto per il SSN), impatto sul territorio, umanizzazione, etc.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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PRONTO METEO – PREVISIONI PER IL 29 GIUGNO 025

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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Inghilterra U21 sul tetto d’Europa, Germania ko 3-2 ai supplementari

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BRATISLAVA (SLOVACCHIA) (ITALPRESS) – Inghilterra ancora sul tetto d’Europa: la nazionale Under 21 degli Young Lions vince per la seconda volta consecutiva l’Europeo di categoria battendo la Germania. Un successo travolgente della formazione di Carsley, che sembra anche poter sfiorare la goleada ma invece viene recuperata dai tedeschi, prima di vincere ai supplementari: 3-2 il risultato finale. Il primo tempo è spettacolare, giocato su ritmi altissimi e con l’Inghilterra che crea diverse occasioni da gol, passando in vantaggio alla prima, al 5′: Atubolu chiude bene sul tiro di Hutchinson, liberato da una deviazione della difesa avversaria, ma Elliott raccoglie palla e ribadisce in rete. Dieci minuti dopo, McAtee sfiora il raddoppio con un diagonale che esce non di molto. La seconda rete inglese arriva al 25′, quando lo stesso McAtee prima perde palla e poi la riconquista servendo Hutchinson, che con un rasoterra potente la fa passare in mezzo alle gambe di Atubolu. Alla mezz’ora arriva il primo tentativo tedesco con il colpo di testa fuori misura di Weiper, che accorcia al 46′ sempre di testa sul preciso cross di Nebel dopo un movimento a eludere il pressing. L’Inghilterra sembra cominciare al meglio anche il secondo tempo con una splendida azione personale di McAtee, ma la Germania cresce minuto dopo minuto. Il meritato gol del pareggio arriva al 61′ con Nebel, che raccoglie una palla vagante dopo un calcio d’angolo, si accentra e scarica all’angolino opposto un bel tiro a giro. I ritmi calano, l’Inghilterra appare stanca e con il rammarico delle occasioni sbagliate nel primo tempo. Norton-Cuffy, che ha faticato ad entrare in partita, ha un’occasione all’81’ ma ne esce un tiro debole, un passaggio a Atubolu. Risponde Nebel con un tiro dalla distanza fuori misura. Quando tutto sembra pronto per i supplementari, ancora Nebel sfiora la rete con un tiro che, dopo la deviazione di Norton-Cuffy, si stampa sulla traversa. Cominciano i supplementari, e dopo appena un minuto e mezzo Rowe, entrato al posto di Elliott, segna di testa muovendosi alla perfezione sul cross di Morton. L’Inghilterra si abbassa a difendere il risultato ma, soprattutto in alcune fasi del secondo tempo supplementare, rischia di concedere troppo l’iniziativa alla Germania, che però non trova sbocchi e non riesce a pareggiare, venendo fermata ancora una volta dalla traversa al 121′ con Rohl.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Norris pole in Austria davanti a Leclerc, Hamilton in seconda fila

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SPIELBERG (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Sarà Lando Norris a partire davanti a tutti nel Gran Premio d’Austria. Sul Red Bull Ring di Spielberg, il pilota della McLaren ferma il cronometro a 1’03″971, centrando la 12esima pole della carriera e la terza stagionale dopo Melbourne e Montecarlo. Al suo fianco scatterà Charles Leclerc, che accusa oltre mezzo secondo di ritardo ma riporta la Ferrari in prima fila dopo il Principato mentre l’altra McLaren del leader del Mondiale, Oscar Piastri, finisce sulla terza casella della griglia di partenza (+0″583), affiancata in seconda fila dall’altra Rossa di Lewis Hamilton, che col quarto posto eguaglia il suo miglior risultato ottenuto col Cavallino a Imola. Alle spalle del sette volte iridato ci saranno George Russell su Mercedes e un sorprendente Liam Lawson con la Racing Bulls, grande delusione per la Red Bull di Max Verstappen, che scatterà soltanto dalla settima casella con a fianco Gabriel Bortoleto su Kick Sauber, altro exploit di queste qualifiche. A chiudere la top ten della griglia di partenza di domani l’altra Mercedes di Andrea Kimi Antonelli e la Alpine di Pierre Gasly.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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