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Cronaca

Gli Ersu siciliani compiono 20 anni “Sempre al fianco degli studenti”

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PALERMO (ITALPRESS) – Una giornata all’insegna dell’attenzione verso gli studenti, quella che si è svolta oggi a palazzo dei Normanni, a Palermo, sede dell’Ars, nell’ambito delle celebrazioni del ventennale della legge regionale istitutiva degli Ersu siciliani – enti regionali per il diritto allo studio universitario. Al centro del confronto i risultati ottenuti ed i traguardi da raggiungere per migliorare i servizi offerti ai ragazzi con difficoltà economiche, ma meritevoli di sostegno per il profitto accademico raggiunto.
“Voglio instaurare una collaborazione tra il neo governo e gli Enti di diritto allo studio – ha detto Augusta Montaruli, sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Università e della Ricerca -. Agli studenti voglio dire che sono la spina dorsale del mondo accademico scientifico. La loro prima casa è il ministero dell’Università e della Ricerca, lì possono trovare sempre degli interlocutori franchi e seri. Questi 20 anni non devono essere momento di celebrazione, ma di proiezione. Bisogna valorizzare gli studenti e le loro eccellenze. Non possiamo fallire”.
Un percorso virtuoso quello degli Ersu siciliani che, se pur non con poche difficoltà, sono riusciti a raggiungere numeri importanti in termini di borse di studio, alloggi e servizi offerti: “I dati di questa regione ci proiettano sulla giusta strada e per questo voglio complimentarmi con gli Ersu siciliani – ha sottolineato Montaruli -. Troppo spesso parliamo di fuga di cervelli. Ogni cervello che fugge – magari con una borsa di studio all’estero – è un fallimento per chi non l’ha erogata qui. Con i fondi stiamo provando ad aumentare il numero e l’entità di borse e gli alloggi, ma non possiamo ragionare più solo con l’ottica del Pnrr, ma pensare anche al dopo Pnrr. Siamo qui per provare a superare le criticità. L’orizzonte non è il Pnrr, ma i prossimi 20 anni. Bisogna far sì che questo investimento non vada disperso. Dobbiamo riuscire a dare ad ogni ragazzo la libertà di mettere al servizio della propria nazione la competenza acquisita. Rinnovo l’impegno del Mur a far in modo che tutto ciò accada. Deve esserci un filo lungo che sostiene i nostri ragazzi dalla scuola al mondo del lavoro”.
Dialogo, confronto e idee per migliorare e crescere, a questo servirà una cabina di regia regionale che è pronta ad essere costituta: “Sono convito che, con un rapporto di leale collaborazione, possiamo colmare alcuni gap con i quali la Sicilia si scontra – ha affermato l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione Professionale, Mimmo Turano -. Stiamo lavorando su tutto quello che possiamo per fortificare gli Ersu siciliani. Oggi firmerò un decreto che istituirà una cabina di regia tra gli Ersu regionali per coordinare il tutto e costruire un meccanismo in cui poter trovare un punto di equilibrio per attuare una strategia complessiva”.
Nel corso dell’evento grande apprezzamento per la relazione del professor Giuseppe Laneve, docente di diritto Costituzionale dell’università di Macerata, dal titolo “Il Diritto allo Studio Universitario tra disciplina costituzionale e interventi del legislatore” e per gli spunti forniti dal presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Siciliane (CRUS), Giovanni Puglisi.
“Oggi più che mai è importantissimo parlare di diritto allo studio – ha dichiarato Alessio Pontillo, presidente dell’Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario (ANDISU) -. Le recenti evoluzioni del quadro europeo in virtù della guerra e l’aumento delle utenze e la crisi economica minacciano la coesione sociale. La tutela del diritto allo studio è fondamentale per garantire il nostro sviluppo sociale ed economico a medio e lungo termine. Il governo ha fatto un grande investimento col Pnrr per le borse di studio, tuttavia rischia di essere insufficiente per raggiungere il risultato che gli enti per il diritto allo studio hanno ottenuto, ovvero poter dare la borsa a tutti gli studenti aventi diritto. In alcune regioni italiane le risorse potrebbero non essere sufficienti per questo risultato. La speranza è che ci sia un ulteriore investimento per gli enti di diritto allo studio”.
Grande attenzione e vicinanza anche delle istituzioni locali, con la presenza del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno e il sindaco di Palermo, nonchè ex rettore dell’Università degli Studi di Palermo ed ex assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla. “L’obiettivo deve essere quello di far trovare agli studenti gli stessi servizi che ci sono fuori, bisogna incentivare il diritto allo studio – ha sottolineato il primo cittadino palermitano -. Da questo punto di vista l’amministrazione comunale è pronta a cogliere spunti e idee per riuscire a sviluppare ulteriormente questo settore che va incentivato e portato ai più alti livelli”.
Ad intervenire per tracciare un bilancio e rivolgere lo sguardo al prossimo futuro anche tutti i rappresentanti degli Ersu siciliani: “L’obiettivo è quello di vedere il futuro nel medio e nel lungo periodo – ha spiegato il presidente dell’Ersu Palermo, Giuseppe Di Miceli -. Il dialogo tra le istituzioni e tutti gli Ersu regionali lo reputo fondamentale, sono felice e contento della costituzione di una cabina di regia regionale. Secondo me, più che le risorse, il problema è il confronto, l’organizzazione e l’ottimizzazione delle risorse: questi sono gli strumenti che permettono di superare difficoltà e ottimizzare il sistema”.
foto xd6 Italpress
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Cronaca

Ue, Foti “Con ddl Delegazione 2025 meno infrazioni e più competitività”

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ROMA (ITALPRESS) – “Attualmente sono aperte 66 procedure d’infrazione contro l’Italia, di cui 12 riguardano il mancato recepimento delle direttive comunitarie (di cui 7 sono già state notificate all’UE come recepite) e 54 per violazioni del diritto europeo. Dal 2012, la nostra Nazione ha pagato complessivamente 1,205 miliardi di euro a seguito di queste condanne. Per questo è indispensabile agire con tempestività e responsabilità, recependo le direttive e adeguando l’ordinamento nazionale ai regolamenti comunitari. Il disegno di legge di Delegazione Europea 2025, presentato oggi in Consiglio dei Ministri, si muove in questa direzione”. Lo afferma in una nota Tommaso Foti, ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr.

“Non si tratta di un passaggio burocratico quindi, ma di una scelta politica e strategica puntuale. Il testo prende in considerazione gli atti europei pubblicati tra aprile 2024 e giugno 2025 e permette il recepimento di 2 direttive e l’adeguamento a 10 regolamenti europei – aggiunge -. Il DdL è articolato in 13 articoli, suddivisi in tre capi, e include un allegato con ulteriori 16 direttive da recepire senza necessità di criteri specifici di delega. Con questo provvedimento interveniamo su settori fondamentali per la crescita e l’innovazione, a partire dalla proprietà industriale, con norme che garantiscono la tutela di disegni e modelli, a vantaggio soprattutto delle PMI e dei settori creativi”.

“Sul fronte della tutela dei consumatori, viene rafforzato il diritto alla riparazione dei beni anche oltre la garanzia legale, promuovendo così modelli di consumo più sostenibili. Nel settore industriale, si aggiornano le regole per la progettazione e costruzione delle macchine, assicurando maggiore sicurezza per lavoratori e consumatori, senza ostacolare l’innovazione – conclude Foti -. La misura coinvolge inoltre altri ambiti di grande rilievo quali: fiscalità, diritto societario, protezione dei dati, sostenibilità ambientale, sicurezza stradale e tutela dei cittadini. Il Disegno di Legge conferma l’impegno dell’Italia nella partecipazione positiva all’Unione europea, nel rispetto della sovranità nazionale, con l’obiettivo di rafforzare la competitività e l’innovazione delle imprese italiane”.

– Foto IPA Agency –

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Cronaca

PA, Zangrillo “Con il Vademecum ambienti digitali più sicuri”

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ROMA (ITALPRESS) – Via libera dal Consiglio dei Ministri al vademecum sulle buone pratiche di cyber hygiene rivolto ai dipendenti pubblici. “In uno scenario caratterizzato da un contesto geopolitico in rapido cambiamento e da uno sviluppo sempre più intenso e massivo delle nuove tecnologie è fondamentale promuovere ambienti digitali sicuri per garantire servizi sempre più efficienti ai nostri utenti, cittadini e imprese”, commenta il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.

Negli ultimi anni circa il 20% degli attacchi subiti dall’Italia hanno riguardato le Pubbliche amministrazioni. Nel 2024 si sono verificati 756 eventi cyber ai danni delle istituzioni pubbliche nazionali, in sensibile raddoppio rispetto al 2023. Più del 50% degli eventi cyber sono partiti da errori umani. “Abbiamo la responsabilità di sensibilizzare le nostre persone, in un’ottica di collaborazione, per contrastare e prevenire gli attacchi cyber. E’ evidente che per rafforzare la sicurezza digitale non serve solo avere una struttura digitale avanzata, ma serve definire comportamenti e regole, spingendo verso una cultura della cyber sicurezza”, aggiunge il ministro.

Il Vademecum, approvato dal Consiglio dei ministri, “contiene 12 regole semplici e concrete che ogni dipendente pubblico dovrà applicare – spiega il ministero in una nota -. Tra queste, le prime indicazioni da seguire sono riferite alle credenziali invitando il personale ad attivare l’autenticazione a più fattori e ad avere password robuste e diverse. Si aggiungono, poi, suggerimenti sull’utilizzo dei sistemi dell’intelligenza artificiale, sui software, sull’utilizzo di reti pubbliche e su una corretta gestione della casella e-mail di lavoro. Per una diffusione capillare in tutte le amministrazioni, è prevista la pubblicazione del vademecum, oltrechè sui siti istituzionali, tra cui quello dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e del Dipartimento della funzione pubblica, anche sul portale NoiPA, gestito dal MEF e utilizzato dai dipendenti pubblici per la gestione del personale e dei relativi trattamenti economici. Allo stesso tempo, sul portale Syllabus del Dipartimento della funzione pubblica, che eroga corsi di formazione a tutti i dipendenti pubblici, sono previste delle pillole video sul contenuto delle buone pratiche. In arrivo anche uno spot curato dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria”.

“A tutto questo si aggiunge l’incontro previsto con la comunità di pratica dei responsabili delle risorse umane e della formazione che ho istituito con l’obiettivo di condividere idee, soluzioni e progetti per innovare le nostre amministrazioni. Il prossimo incontro sarà dedicato alla cybersicurezza per fare in modo che tutti i dipendenti pubblici siano responsabilizzati su un tema così strategico per la sicurezza delle reti e del Paese” conclude il ministro.

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– Foto IPA Agency –

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BREAKING NEWS LOMBARDIA – 22/7/2025

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In questa edizione: A Milano delega Urbanistica alla Vicesindaca – Precipita ultraleggero nel Bresciano, due morti – Turista accoltellato in treno, due fermi nel varesotto – I disagi per i lavori al Ponte di Bressana sono per i bus – A Vigevano altri due negozi presi di mira dai ladri in centro – Rubano la bici del parroco a Stradella – Pronto Meteo Lombardia per il 23 Luglio.

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