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Scelto il XV azzurro per sfidare la Francia nel Sei Nazioni

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ROMA (ITALPRESS) – Kieran Crowley, commissario tecnico della Nazionale italiana maschile di rugby, ha ufficializzato la formazione che domenica, alle 16, allo Stadio Olimpico di Roma, affronterà la Francia nel primo match degli azzurri nel Guinness Sei Nazioni 2023. La partita sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su TV8.
Sarà il confronto numero 48 tra le due squadre, il ventunesimo giocato in Italia e che assegnerà il Trofeo Garibaldi istituito tra le due compagini durante gli incontri nel Sei Nazioni dal 2007. Triangolo allargato inedito formato da Capuozzo-Bruno-Menoncello con quest’ultimo che torna nella formazione titolare dopo il Tour Estivo 2022 ed essere subentrato a gara in corso durante le Autumn Nations Series. Coppia di centri formata da Brex e Morisi che hanno giocato dal primo minuto tutti i test Match di Novembre, mentre le chiavi della mediana saranno affidate a Allan e Varney, arrivati alla terza partita consecutiva giocata insieme da titolari.
In terza linea assieme a Michele Lamaro – che giocherà il suo secondo Sei Nazioni con i gradi di capitano – ci saranno Negri e Lorenzo Cannone. Seconda linea di stampo Benetton con il duo Niccolò Cannone-Ruzza, mentre in prima linea scenderanno in campo Ferrari, Nicotera e Fischetti.
Pronti a subentrare dalla panchina Luca Bigi – al rientro in lista gara dopo la storica vittoria a Cardiff in chiusura dell’edizione 2022 del Sei Nazioni – Zani, Ceccarelli, Iachizzi – unico esordiente che ha conquistato il posto in Nazionale Maggiore dopo aver giocato con l’Italia A a gennaio – Pettinelli, Zuliani, Fusco, Padovani.
“Abbiamo lavorato bene in queste due settimane di raduno. Affronteremo la squadra che ha vinto l’ultimo Sei Nazioni. Stiamo cercando di costruire il lavoro sulla nostra identità e sul modo in cui giochiamo concentrandoci sulla nostra performance con l’obiettivo di mostrare la migliore versione di noi stessi”, ha dichiarato Kieran Crowley.
Dirigerà la partita l’inglese Matthew Carley. Questa la formazione azzurra che scenderà in campo: 15 Ange Capuozzo (Stade Toulousain, 7 Caps), 14 Pierre Bruno (Zebre Parma, 7 Caps), 13 Juan Ignacio Brex (Benetton Rugby, 18 Caps), 12 Luca Morisi (London Irish, 39 Caps), 11 Tommaso Menoncello (Benetton Rugby, 6 Caps), 10 Tommaso Allan (Harlequins, 66 Caps), 9 Stephen Varney (Gloucester Rugby, 15 Caps), 8 Lorenzo Cannone (Benetton Rugby, 3 Caps), 7 Michele Lamaro (Benetton Rugby, 21 Caps) – Capitano, 6 Sebastian Negri (Benetton Rugby, 40 Caps), 5 Federico Ruzza (Benetton Rugby, 36 Caps), 4 Niccolò Cannone (Benetton Rugby, 25 Caps), 3 Simone Ferrari (Benetton Rugby, 40 Caps), 2 Giacomo Nicotera (Benetton Rugby, 7 Caps), 1 Danilo Fischetti (London Irish, 25 Caps). A disposizione: 16 Luca Bigi (Zebre Parma 42 Caps), 17 Federico Zani (Benetton Rugby, 16 Caps), 18 Pietro Ceccarelli (Brive, 24 Caps), 19 Edoardo Iachizzi (Vannes, Esordiente), 20 Giovanni Pettinelli (Benetton Rugby, 8 Caps), 21 Manuel Zuliani (Benetton Rugby, 6 Caps), 22 Alessandro Fusco (Zebre Parma, 5 Caps), 23 Edoardo Padovani (Benetton Rugby, 40 Caps).
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Programmazione e linea verde, così il Parma è tornato in Serie A

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PARMA (ITALPRESS) – Dopo 1094 giorni, il Parma ritrova la serie A. Tre anni di Purgatorio, spazzati via da una cavalcata trionfale. Il pari del San Nicola in casa del Bari sancisce la matematica promozione con 180′ d’anticipo e suggella un cammino da record: 74 punti – frutto di ventuno vittorie e undici pareggi a fronte di sole quattro sconfitte, accompagnati da 64 gol fatti e 33 subiti – regalano il terzo salto di categoria al tecnico Fabio Pecchia, che in passato aveva già centrato lo stesso traguardo alla guida del Verona nel 2017 e della Cremonese due stagioni fa. Questo, se possibile, è ancora più meritato perchè la squadra crociata è stata la più continua del lotto, non ha mai ceduto il comando della classifica nonostante alle sue spalle le inseguitrici, a turno, provassero invano a tenere il passo e, soprattutto, è riuscita a raccogliere i frutti di un lavoro iniziato fin dallo scorso anno, in cui conobbe l’amara delusione dell’eliminazione in semifinale play-off ad opera del Cagliari. Da lì l’ambiente è ripartito grazie a pochi ma significativi ritocchi (il doloroso addio ai “senatori” Buffon e Vazquez e gli arrivi di Hernani, richiamato alla base, e Di Chiara, le uniche due sostanziali novità nell’undici titolare), alla crescita esponenziale dei molti giovani in rosa, Bonny e Circati su tutti, e alla maggior consapevolezza del gruppo, coinvolto interamente nelle rotazioni dall’allenatore di Formia. Al resto hanno provveduto le qualità dei singoli, in primis Man, capocannoniere con undici reti, e Bernabè, la costanza di capitan Delprato ed Estevez e, non ultimi in ordine d’importanza, gli investimenti e la passione del presidente Kyle Krause, in carica dal settembre 2020, che testimoniano la forza e la bontà del progetto di un club ambizioso. C’era anche il massimo dirigente americano nella grande festa allestita, sotto una pioggia battente, in piazza Garibaldi, dove il Parma, accolto da migliaia di tifosi, è arrivato attorno alla mezzanotte direttamente da Bari. Il tempo di intonare qualche coro e mostrare la maglietta celebrativa “ParmAgain” ma già da oggi è il momento di pensare al futuro: nel mirino le rimanenti due partite con Cremonese e Reggiana per chiudere il campionato al primo posto, mai conquistato finora in serie B nella storia ultracentenaria, poi ci sarà da pianificare la nuova avventura tra i “grandi” del calcio italiano che avrà come punti fermi il condottiero Pecchia e i tanti talenti che la società sta blindando da ormai alcuni mesi. Programmazione e linea verde: così il Parma è tornato in alto.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Zanetti “Seconda stella storica, Inter resterà competitiva”

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MILANO (ITALPRESS) – Non un punto d’arrivo ma solo un’altra tappa di un grande percorso che può regalare altre gioie. Seconda stella, per Javier Zanetti, “vuol dire scrivere una delle pagine più importanti del nostro club: questi ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario – le parole del vicepresidente dell’Inter ai microfoni di Radio TV Serie A con RDS – Questo scudetto è stato voluto, dal primo giorno di allenamento tutti noi eravamo concentrati su questo obiettivo, consapevoli di avere una squadra forte. Poi lo devi dimostrare sul campo e così è stato: dall’inizio alla fine abbiamo dominato il campionato affrontando avversari difficili, mostrando sempre anche un grande gioco. L’Inter di quest’anno ha fatto delle partite incredibili e i nostri tifosi si sono divertiti. Se la seconda stella è mai stata un’ossessione? Questo mai, non fa parte dei nostri valori, credo che sia stato un sogno che domenica dopo domenica è diventato realtà, soprattutto vedendo giocare la squadra”. Uno dei grandi artefici di questo successo è sicuramente Simone Inzaghi. “E’ stato bravo a rimanere calmo e sereno nei momenti di difficoltà, restando consapevole di quello che poteva fare, credendo sempre nel suo lavoro al di là del risultato”. “L’anno scorso – ricorda Zanetti – ci sono stati momenti difficili in cui è stato molto criticato dall’esterno, ma lì si vede la forza della società: supportare l’allenatore in momenti come quelli. Credo che Simone ci porterà a tanti successi, non siamo neanche a metà del ciclo. Mi auguro rimanga per tanto, lui si trova bene con noi e noi con lui”. Fra le sliding doors anche il “tradimento” di Lukaku: “Perdonarlo? Non so se la parola giusta sia perdonare, siamo rimasti male per la tempistica e perchè non è stato chiaro fin dall’inizio, se lo fosse stato avremmo optato per una strategia differente. E’ andata così, gli auguro una grande carriera”. L’Inter ha saputo far fronte anche a una situazione societaria non facile nell’affrontare il mercato: “si gestisce con grande chiarezza sapendo quello che dobbiamo fare, avendo una strategia ben precisa e cercando di aggiungere giocatori funzionali al progetto dell’allenatore. Ci siamo messi alla prova, in questo incastro vanno via giocatori importanti e bisogna prenderne di nuovi, è stata una grande sfida. Steven Zhang? E’ mancato solo fisicamente, siamo sempre in contatto, era molto felice e ci teneva tantissimo ad essere qui. Si parla di Marotta League? Questo fa ridere: quando vedi una squadra che ha dominato dall’inizio alla fine c’è poco da dire”. Ma, come detto, il ciclo non è finito. “Dovremo rimanere competitivi, cogliendo le opportunità per aggiungere giocatori funzionali. L’obiettivo del prossimo anno sarà difendere la seconda stella e andare più avanti possibile anche in Champions League. Ci sarà anche il Mondiale per Club, avremo bisogno di una rosa ampia. L’intenzione – conferma Zanetti – è di tenere questa squadra, vediamo in tutti i ragazzi la voglia di continuare, vuol dire che si è creato qualcosa di importante e che c’è una base molto forte. Chi potrebbe arrivare? Se ci sono opportunità che il mister valuterà importanti per continuare la crescita le coglieremo volentieri stando nei nostri parametri. Zirkzee? Parliamo di un grandissimo campione, giovane talentuoso e intelligente, forte fisicamente. Vediamo se si presenterà questa opportunità, magari un pensierino ce lo potremo fare. Lautaro e Barella? Rinnoveranno sicuramente, sia da parte nostra che da parte loro c’è questa predisposizione a continuare insieme”. E se al Mondiale per Club l’obiettivo è “essere protagonisti, sarebbe bello arrivare nelle fasi finali”, in Champions il sogno è “poterla alzare da vicepresidente, non sarebbe male. Vedendo le altre squadre è difficile dire che siamo favoriti. Possiamo dire che ce la giochiamo, questo sì. Con questo gruppo di giocatori non dobbiamo avere paura di nessuno”.
– foto Ipa Agency –
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Sinner si ritira da madrid per colpa dell’anca, Alcaraz out

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MADRID (SPAGNA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner non scenderà in campo giovedì contro il canadese Felix Auger-Aliassime nei quarti di finale del “Mutua Madrid Open”, quarto Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 7.877.020 euro, che si sta disputa sulla terra battuta della “Caja Magica” della capitale spagnola. Il motivo è il fastidio all’anca accusato nei giorni scorsi.
“Mi dispiace di non scendere in campo per il mio prossimo match a Madrid – ha annunciato l’azzurro – L’anca mi sta dando problemi questa settimana e le cose sono andate gradualmente peggiorando. Ascoltando le indicazioni dei medici abbiamo deciso che sarebbe stato meglio non giocare per non peggiorare la situazione”. Il 22enne di Sesto Pusteria aveva accusato problemi durante il match di terzo turno di lunedì contro il russo Kotov (n.72 Atp) ma poi aveva offerto una prestazione piuttosto convincente contro l’altro russo Khachanov. Auger-Aliassime si trova così la porta spalancata verso la semifinale dove attende uno fra Daniil Medvedev e Jiri Lehecka, mentre dall’altra parte del tabellone sarà sfida fra Andrey Rublev e Taylor Fritz. Il russo, settimo favorito del seeding, stoppa a sorpresa Carlos Alcaraz, che andava a caccia a Madrid del suo terzo successo di fila: 4-6 6-3 6-2 dopo due ore e un minuto di gioco. Rublev, che ha firmato così la sua prima vittoria contro un Top 3 dal 2022 ed è arrivato almeno una volta tra i migliori quattro in sette dei nove Masters 1000 in calendario, per un posto in finale se la vedrà con Taylor Fritz, 12esima testa di serie, che ha la meglio su Francisco Cerundolo per 6-1 3-6 6-3. Per lo statunitense, alla prima semifinale in un 1000 della stagione, si tratta della vittoria numero 250 nel circuito.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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