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Dal Cdm via libera al decreto sul Pnrr. Stop alla cessione dei crediti del superbonus

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ROMA (ITALPRESS) – Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge sulla nuova governance per il Pnrr e al decreto sulla cessione dei crediti relativi al Superbonus. “E’ stato fatto un buon lavoro, intervenendo con il decreto in materia di Pnrr rendiamo più efficace l’azione della struttura che deve mettere in campo i progetti e utilizzare fondi europei. Non vogliamo che neppure un euro venga perduto. C’erano delle disfunzioni ed è giusto in corso d’opera migliorare la situazione organizzativa”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa al termine del cdm assieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, al ministro degli Affari Europei e per il Pnnr Raffaele Fitto.
Assente la premier, Giorgia Meloni, ancora influenzata. “Sulla cessione dei crediti si è deciso di intervenire perchè c’è stata una lievitazione dei crediti, ed è mancata nel governo precedente una pianificazione e si è lasciato lievitare il numero dei crediti senza controllo e senza verifiche. Il governo Draghi, dove due forze politiche dell’attuale maggioranza erano parte, ha tentato di bloccare e mettere delle regole ma la situazione era ormai praticamente fuori controllo”, evidenzia Tajani. Il ministro Fitto spiega che sulla politica di coesione con questo decreto “il governo procede alla soppressione dell’Agenzia della coesione e alla riorganizzazione di queste competenze all’interno del Dipartimento delle Politiche di Coesione. Sul Pnrr si è fatto un lavoro complesso in questa prima fase, ci sono dei dati oggettivi legati al cambio di scenario. Il Pnrr è stato immaginato prima dello scoppio della guerra. Quanto fatto oggi – prosegue il ministro – è un primo e importante passo sul quale poi poggerà un lavoro complessivo che avrà una valutazione di insieme rispetto alle scelte da portare avanti. Noi oggi ragioniamo sapendo che il Pnrr ha il 2026 come scadenza e noi dobbiamo discutere su quella scadenza, non ci sono valutazioni diverse su questo e non le possiamo in alcun modo fare. Ribadisco che per quanto riguarda il governo, nel confronto con la Commissione non emergendo in alcun modo una apertura rispetto ad altre richieste di altri governi sullo spostamento della data del 2026, per noi resta il 2026 e lavoreremo per quella data”, assicura.
Dure le parole del titolare del Mef, Giorgetti, che nello spiegare il duplice obiettivo del decreto “cercare di risolvere il problema dei crediti fiscali incagliati e mettere in sicurezza i conti pubblici”, sottolinea che si tratta di una misura di impatto che “si rende necessaria per bloccare gli effetti di questa politica scellerata, utilizzata anche in campagna elettorale, che ha posto un carico a ciascun italiano di 2mila euro a testa. Questo è il bilancio di questa esperienza. Dobbiamo sgonfiare questo fenomeno frutto di una politica poco avveduta o consapevole rispetto ai suoi effetti finanziari, forse costruita per creare consenso politico. Noi interveniamo sulla cessione dei crediti d’imposta e non sul Superbonus che rimane tale e quale. A quanto ammontano i crediti d’imposta? Direi 110 miliardi, credo che questo sia l’ordine di grandezza che deve essere gestito e l’obiettivo di questo decreto è dare la possibilità al governo di gestirlo”, conclude. Il sottosegretario Alfredo Mantovano, infine, annuncia che il governo “intende aprire da subito una interlocuzione con le associazioni che saranno invitate per il tardo pomeriggio di lunedì prossimo a Palazzo Chigi. Questo per ricevere i loro contributi propositivi rispetto a un intervento che aveva ragione, necessità ed estrema urgenza”.
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).

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Meloni “L’occupazione di Gaza aggraverà la situazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia segue con profonda preoccupazione gli sviluppi recenti relativi alle decisioni assunte dal Governo israeliano in merito alla situazione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania e riafferma con fermezza il proprio impegno a favore della pace, della sicurezza e del rispetto del diritto internazionale”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “In particolare, la decisione di procedere con l’occupazione di Gaza, in risposta al disumano attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, costituisce un’ulteriore escalation militare che non potrà che aggravare la già drammatica situazione umanitaria. Al contrario, sarebbe invece necessario un impegno collettivo per giungere a un cessate il fuoco e al rilascio degli ostaggi, rafforzando lo sforzo internazionale per assicurare l’assistenza umanitaria che è urgentemente necessaria alla popolazione civile della Striscia”, aggiunge.

“L’Italia continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori in questa direzione ed è pronta a fare la sua parte in uno scenario post-conflitto. L’Italia condanna inoltre la decisione israeliana di autorizzare nuovi insediamenti in Cisgiordania. Tale decisione è contraria al diritto internazionale e rischia di compromettere definitivamente la soluzione dei due Stati e, in generale, una prospettiva politica per giungere a una pace giusta e duratura”, conclude Meloni.

(ITALPRESS).
-Foto: Palazzo Chigi-

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Politica

Accordo sui dazi, Palazzo Chigi “Non è punto di arrivo, impegno per l’agroalimentare”

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ROMA (ITALPRESS) – “La dichiarazione congiunta Ue-Usa che ha formalizzato oggi l’intesa politica raggiunta lo scorso 27 luglio in Scozia tra la presidente von der Leyen e il presidente Trump, fornisce finalmente al mondo imprenditoriale un quadro chiaro del nuovo contesto delle relazioni commerciali transatlantiche”. Così in una nota Palazzo Chigi, secondo cui “non si tratta ancora di un punto di arrivo ideale o finale ma alcuni punti fermi importanti sono stati già raggiunti, a partire dall’aver evitato una guerra commerciale e dall’aver posto le basi per relazioni commerciali mutualmente vantaggiose. Di particolare importanza il carattere onnicomprensivo della tariffa orizzontale del 15%, che include il settore dell’auto e i settori strategici (farmaceutici, semiconduttori, legname) tuttora sotto indagine da parte statunitense, così come l’esenzione per settori quali aereonautica, farmaci generici, principi attivi e precursori chimici“.

“Il Governo – sottolinea ancora la nota – resta impegnato, insieme alla Commissione Europea e agli altri Stati membri UE, per incrementare ulteriormente nei prossimi mesi, come previsto dalla dichiarazione congiunta, i settori merceologici esenti, a partire dal settore agroalimentare. Particolare impegno sarà allo stesso tempo riservato alla conclusione di un’intesa in tema di acciaio e alluminio, anch’essa prevista nel quadro della dichiarazione congiunta”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Papa “La pace non è utopia spirituale, abbandonare idolatria del profitto”

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RIMINI (ITALPRESS) – “Non possiamo più permetterci di resistere al Regno di Dio, che è un Regno di pace. E là dove i responsabili delle Istituzioni statali e internazionali sembrano non riuscire a far prevalere il diritto, la mediazione e il dialogo, le comunità religiose e la società civile devono osare la profezia. Significa lasciarsi sospingere nel deserto e vedere fin d’ora ciò che può nascere dalle macerie e da tanto, troppo dolore innocente”. E’ il messaggio inviato da papa Leone XIV, a firma del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in occasione della 46ma edizione del Meeting di Rimini, al via domani. Il Pontefice ha raccomandato ai Vescovi italiani di “promuovere percorsi di educazione alla nonviolenza, iniziative di mediazione nei conflitti locali, progetti di accoglienza che trasformino la paura dell’altro in opportunità di incontro”.

E ha chiesto che “ogni comunità diventi una “casa della pace”, dove si impara a disinnescare l’ostilità attraverso il dialogo, dove si pratica la giustizia e si custodisce il perdono. La pace non è un’utopia spirituale: è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, più che mai, la nostra presenza vigile e generativa”.

Il Santo Padre ha apprezzato che “una delle mostre caratterizzanti il Meeting di quest’anno sia dedicata alla testimonianza dei martiri di Algeria. In essi risplende la vocazione della Chiesa ad abitare il deserto in profonda comunione con l’intera umanità, superando i muri di diffidenza che contrappongono le religioni e le culture, nell’imitazione integrale del movimento di incarnazione e di donazione del Figlio di Dio. E’ questa via di presenza e di semplicità, di conoscenza e di “dialogo della vita” la vera strada della missione. Non un’auto-esibizione, nella contrapposizione delle identità, ma il dono di sè fino al martirio di chi adora giorno e notte, nella gioia e fra le tribolazioni, Gesù solo come Signore”.

“Non mancheranno, come è consuetudine, dialoghi tra cattolici di diverse sensibilità e con credenti di altre confessioni e non credenti. Sono importanti esercizi di ascolto, che preparano i “mattoni nuovi” con cui costruire quel futuro che già Dio ha in serbo per tutti, ma si dischiude solo accogliendoci l’un altro”, ha evidenziato il Pontefice, secondo cui “disarmata e disarmante, la presenza di cristiani nelle società contemporanee deve tradurre con competenza e immaginazione il Vangelo del Regno in forme di sviluppo alternative alle vie di crescita senza equità e sostenibilità. Per servire il Dio vivente va abbandonata l’idolatria del profitto che ha pesantemente compromesso la giustizia, la libertà di incontro e di scambio, la partecipazione di tutti al bene comune e infine la pace. Una fede che si estranei dalla desertificazione del mondo o che, indirettamente, contribuisca a tollerarla, non sarebbe più sequela di Gesù Cristo”.

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“La rivoluzione digitale in corso rischia di accentuare discriminazioni e conflitti: va dunque abitata con la creatività di chi, obbedendo allo Spirito Santo, non è più schiavo, ma figlio. Allora – conclude – il deserto diventa un giardino e la “città di Dio”, preannunciata dai santi, trasfigura i nostri luoghi desolati”.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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