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Cronaca

Sondaggio Noto per Italpress, cresce dell’8% il consenso su Schifani

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PALERMO (ITALPRESS) – Aumentano ancora la fiducia ed il consenso dei siciliani nel presidente della Regione, Renato Schifani. E’ quanto emerge da un rilevamento realizzato da Noto Sondaggi per l’agenzia Italpress su un campione di mille residenti nell’Isola. Per gli intervistati il governatore, dopo i primi cento giorni di suo governo, ha dato prova di poter riuscire a migliorare le condizioni economiche e sociali della regione, accrescendo ulteriormente la reputazione dell’isola.
Se si dovesse votare oggi per eleggere il nuovo presidente, il 50% (+3% rispetto a dicembre 2022 e più 8 %rispetto alla sua elezione) sceglierebbe Schifani. Dal sondaggio, effettuato tra il 25 e il 27 febbraio, emerge che la fiducia per Schifani resta molta/abbastanza alta per il 53% (+4% rispetto a dicembre 2022) del campione, per il 97% dei suoi stessi elettori, per il 33% degli elettori di Cateno De Luca, per il 30% di quelli di Nuccio Di Paola e per il 28% di quelli di Caterina Chinnici. Per il 46% (+4%) del totale del campione il governatore nel corso dei prossimi anni riuscirà a migliorare le condizioni economiche della Sicilia, mentre il 32% la pensa in maniera opposta.
Per il 50% (+4% rispetto all’ultima rilevazione) degli intervistati, l’ex presidente del Senato ha le qualità per migliorare la reputazione dell’Isola a livello nazionale, mentre il 32% la pensa in maniera opposta.
Per poter governare bene, Schifani dovrà continuare a portare avanti le proprie idee indipendentemente dalle posizioni degli altri partiti, perchè evidentemente il suo decisionismo piace. Infatti il 58% degli intervistati ha risposto positivamente, per il 26% deve fare compromessi con altri partiti, mentre il 16% è senza opinione.
Alla domanda “se dovesse votare oggi per eleggere il nuovo Presidente della regione Sicilia”, il 50% del totale del campione darebbe il voto a Schifani (nel precedente sondaggio era il 47%, mentre il dato elettorale era stato il 42%).
Tra i temi più rilevanti degli ultimi mesi quello relativo al caro biglietti aerei: per il 76% Schifani ha fatto bene a sollevare la questione, per il 14% no.
“In questa prima fase di legislatura si sta stabilendo un pò un legame sentimentale tra la presidenza Schifani e la popolazione, che ha espresso un giudizio ancor più positivo rispetto a dicembre – dice all’Italpress il sondaggista Antonio Noto -. Questo vuol dire anche che aumentano un pò le attese da parte della popolazione. Probabilmente c’è la percezione che vi sia una Giunta che sta mettendo mano a tutti i temi. In questo momento si apprezza questo modo di amministrare”.
Questo, però, “è un credito molto importante che danno i cittadini ma è anche vero che l’attesa è molto alta – afferma Noto -. Quindi questa giunta nei prossimi anni dovrà rispondere anche con fatti concreti ad attese molto elevate”.
Secondo Noto, Schifani “ha dato ai cittadini la sensazione che si sta creando un progetto e un programma e quindi i siciliani ci credono. Vedremo nel tempo”

foto: xd7/Italpress

(ITALPRESS).

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Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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