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Cronaca

Humanitas University, al via il nuovo anno accademico

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MILANO (ITALPRESS) – Inaugurato oggi il nono anno accademico di Humanitas University. Presenti alla cerimonia anche il sindaco di Pieve Emanuele Pierluigi Costanzo, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Un’occasione per riflettere sulle sfide del futuro e sull’anno appena trascorso, che ha visto crescere i numeri dell’Ateneo dedicato alle Life Sciences e la sua vocazione internazionale, come dimostra il 38% di studenti stranieri che scelgono il Campus di Pieve Emanuele per diventare i medici di domani. Nel 2022 Humanitas University è entrata per la prima volta nel ranking Times Higher Education (THE), posizionandosi tra le prime 250 università al mondo su 1799 atenei presi in analisi, la migliore new entry. Inoltre si posiziona nella fascia tra le prime 176 – 200 migliori università di medicina. Si confermano così i risultati dell’università nei ranking internazionali, come già fotografato da Leiden CWTS e U-Multirank per il 2022: l’Ateneo, infatti, è al primo posto in UE per percentuale di pubblicazioni scientifiche, nel top 10% a livello mondiale per il Leiden CWTS Ranking, e ottavo in Europa per il corso di laurea in Medicina secondo U- Multirank.
Il nono anno dell’Ateneo segna anche la chiusura del rettorato del professor Marco Montorsi. “Non potrei essere più orgoglioso di chiudere i primi nove anni di vita della nostra Università – racconta Montorsi – e di aver visto realizzati gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Abbiamo costruito un’offerta didattica pre e post laurea in continuo ampliamento, un campus e le residenze universitarie; la nostra comunità è in costante crescita a livello di faculty e di studenti, connotandosi per una crescente multiculturalità. Infatti, fin dalla sua nascita il nostro progetto formativo era fortemente caratterizzato da una tensione verso l’internazionalità, per i dare ai giovani la possibilità di formarsi e di esprimersi non solo come professionisti ma anche come persone, e di poter tornare poi nel mondo e restituire alla società un’esperienza veramente aperta e multiculturale”.
“A noi come Università – aggiunge – spetta il compito di mettere gli studenti nelle migliori condizioni per raggiungere l’obiettivo finale attraverso percorsi che elevano la qualità della didattica e migliorano l’orientamento degli allievi, garantendo maggiore autonomia e flessibilità, seguendo modelli già presenti in altri Paesi europei, ma anche attraverso un’attenzione al benessere fisico e mentale. Per rispondere alle sfide che la Medicina è chiamata ad affrontare, è diventata cruciale l’apertura a percorsi sempre più transdisciplinari con alcuni focus su progetti didattici specifici in ambito di Computer Science nel settore delle Scienze della Salute”. Secondo il rettore “è un processo che andrà supportato dalla tecnologia, di pari passo con i progressi dell’Intelligenza Artificiale, che probabilmente diventerà il più grande alleato della didattica nei prossimi anni. Abbiamo infine visto come sia diventato cruciale attivare collaborazioni inter ateneo a livello nazionale e internazionale: mi auguro che si possa continuare in questa direzione e dimostrare così la competitività del sistema accademico italiano a livello europeo e globale”.
La Lectio Magistralis è stata affidata a Michael Snyder, direttore del Department of Genetics alla Stanford University School of Medicine. Snyder ha contribuito allo sviluppo e alla diffusione di una tecnologia ampiamente utilizzata per l’analisi simultanea di migliaia di geni, molecole di RNA e proteine.
Iniziando con gli studi sul lievito di birra e successivamente espandendosi agli esseri umani, il professore ha stabilito un elevato standard di servizio per la comunità e ha contribuito a gettare le basi della biologia dei sistemi. Ha anche aperto la strada all’applicazione delle tecnologie omiche e dei big data alla medicina personalizzata.
Nella prevenzione, anche grazie ai moderni wearables, è indicata la strada per affrontare le sfide della sanità del futuro: il progressivo aumento dei bisogni di salute di una popolazione sempre più anziana e la sostenibilità del sistema. La medicina di precisione, infatti, realizzata grazie all’analisi dei big data incrociando le informazioni sul genoma con quelle cliniche, ambientali e sociali relative a ogni persona, porta con sè un tema di sostenibilità delle cure, affrontabile solo prevenendo le malattie per le quali è possibile farlo.
In questo potranno venire in aiuto i wearables: un esempio di applicazione pratica dell’innovazione in medicina. Incoraggiando l’attività fisica e migliorando il riposo, i dispositivi tecnologici indossabili potranno aiutare le persone a rimanere in salute e prevenire il verificarsi di condizioni patologiche, riducendo di circa il 20% i costi sanitari.
“La nostra Università deve sviluppare i professionisti della Medicina del futuro, capaci di porsi i perchè, di curare; ma soprattutto di prendersi cura dei pazienti, portando le novità al loro letto, nelle case, negli ospedali di comunità, nei grandi ospedali di Ricerca e cura – ha sottolineato il presidente di Humanitas, Gianfelice Rocca -. Lo deve fare pensando che i nostri sono studenti di tutto il mondo, con valori ed esigenze anche diverse”.

– foto ufficio stampa Humanitas –
(ITALPRESS).

Cronaca

Immobile decisivo dal dischetto: Inter ko, Bologna in finale di Supercoppa

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RIYADH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Il Bologna vince ai calci di rigore contro l’Inter e conquista per la prima volta nella sua storia la finale della Supercoppa italiana (1-1 al 90′, 4-3 dopo i rigori). Decisivo il rigore trasformato da Immobile, tre gli errori dagli undici metri per i nerazzurri. Lunedì sera, alle ore 20.00, i felsinei sfideranno il Napoli di Antonio Conte. Ritmi alti e tanti errori sin dai primi minuti. L’Inter, senza Lautaro Martinez nell’undici titolare (ma con Bonny accanto a Thuram), ha trovato il gol del vantaggio dopo appena 70 secondi, merito di un recupero alto da parte di Bastoni: decisivo il cross sul secondo palo per l’attaccante francese, che al volo è riuscito a sbloccare il risultato. Il Bologna ha subito abbozzato una reazione creando problemi soprattutto sulle corsie esterne. Al 33′ della prima frazione è arrivato un tocco di mano in area di Bisseck durante un contrasto di gioco con Castro, dopo una revisione al Var Chiffi ha deciso di assegnare il calcio di rigore poi trasformato da Orsolini. Qualche minuto più tardi Italiano è stato costretto al cambio forzato per via di un problema alla clavicola accusato da Bernardeschi, caduto male dopo uno scontro. Nella ripresa gli uomini di Chivu hanno provato ad alzare il ritmo, ma Ravaglia ha disinnescato subito la conclusione dalla distanza di Dimarco. Al quarto d’ora Chiffi ha assegnato un calcio di rigore, questa volta all’Inter, per un contatto tra Heggem e Bonny, ma dopo essere stato richiamato all’on field review, il direttore di gara ha cambiato la propria decisione. I nerazzurri hanno collezionato diverse occasioni nel finale, Ravaglia ha salvato ancora una volta sulla conclusione di Lautaro, entrato al posto di Thuram. Allo scadere Joseph Martinez si è inventato una parata decisiva sulla conclusione di prima intenzione di Fabbian, dopo una serie di carambole in area interista. La gara si è decisa ai calci di rigore (non previsti i supplementari), ci sono stati cinque errori consecutivi, tre dell’Inter (Bastoni, Barella e Bonny) e due del Bologna (Moro e Miranda): decisivo il tiro dagli undici metri di Ciro Immobile, tornato dopo un lungo infortunio.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, nel 2024 agenzia nazionale CHINADA ha svolto oltre 23.000 test antidoping

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – La Cina ha condotto 23.604 test antidoping nel 2024 e ha individuato 34 violazioni delle norme antidoping, ha dichiarato l’Agenzia cinese antidoping (CHINADA) nel suo rapporto annuale pubblicato giovedì.

Nel corso dell’anno, la CHINADA ha raccolto 27.384 campioni, indica il rapporto, con i controlli fuori dalle competizioni che hanno rappresentato oltre 19.000 casi. Tra le violazioni, 30 casi hanno riguardato risultati analitici avversi, mentre 4 casi sono emersi grazie ad attività di intelligence e indagini.

Negli ultimi anni, le indagini basate sull’intelligence hanno svolto un ruolo sempre più importante negli sforzi antidoping della Cina. La CHINADA ha dichiarato di aver ampliato la promozione dei canali per le segnalazioni e rafforzato la cooperazione con le federazioni sportive nazionali per migliorare la raccolta di informazioni.

Nel 2024 l’agenzia ha ricevuto 80 segnalazioni, con un aumento del 90% rispetto all’anno precedente e un tasso di verifica del 2,5%.

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L’agenzia ha inoltre riferito progressi negli sforzi legati all’istruzione e alla prevenzione. Nel 2024 ha realizzato 634 programmi di accesso all’istruzione, 1.186 attività di sensibilizzazione e 2.714 lezioni antidoping in tutto il Paese. Sono state ricevute 116 richieste di esenzione a fini terapeutici (TUE), di cui 39 approvate.

In aggiunta, l’agenzia ha testato 4.081 campioni di carne e 578 campioni di integratori alimentari nell’ambito delle misure di prevenzione dei rischi. Alla fine del 2024, il Paese contava 405 addetti del personale antidoping a tempo pieno, 1.234 ufficiali per il controllo antidoping e 1.959 formatori per l’educazione allo sport pulito, precisa il rapporto.

La CHINADA ha evidenziato diversi risultati raggiunti nel 2024, tra cui il completamento del lavoro antidoping in preparazione ai Giochi olimpici di Parigi, garantendo zero casi di doping all’interno della delegazione sportiva cinese, nonchè operazioni antidoping di alto livello in grandi eventi multisportivi nazionali come la 14esima edizione dei Giochi nazionali invernali.

L’agenzia ha inoltre affermato di aver affrontato questioni di opinione pubblica a livello internazionale, cooperando con l’Agenzia mondiale antidoping nelle valutazioni di conformità, ampliando gli scambi internazionali e proseguendo il rafforzamento delle capacità interne per promuovere uno sviluppo di alta qualità del lavoro antidoping in Cina.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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Cina, galleria autostradale più lunga del mondo in funzione entro fine anno

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URUMQI (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Il tunnel Tianshan Shengli, il tunnel autostradale più lungo del mondo, sarà aperto al traffico entro la fine di quest’anno, consentendo un nuovo collegamento rapido tra le aree meridionali e settentrionali della regione autonoma uigura dello Xinjiang, nel nord-ovest della Cina.

Intervenendo a una conferenza stampa tenuta giovedì dall’Ufficio informazioni del governo regionale dello Xinjiang, Guo Sheng, vice direttore del dipartimento dei trasporti, ha affermato che l’autostrada Urumqi-Yuli, che attraversa i monti Tianshan tramite il tunnel, dovrebbe alleviare il congestionamento del traffico che da tempo ostacola lo sviluppo coordinato delle aree settentrionali e meridionali dello Xinjiang.

Il tunnel, lungo 22,13 chilometri, ridurrà il tempo necessario per attraversare in auto la sezione centrale dei monti Tianshan da diverse ore a circa 20 minuti.

Una volta operativo, il tempo di percorrenza dal capoluogo regionale Urumqi, a nord dei monti Tianshan, fino a Korla, a sud dei monti, sarà ridotto da sette ore a circa tre.
(ITALPRESS)
-Foto Xinhua-

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