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LA VOCE PAVESE – BUON 8 MARZO CON IL PENSIERO ALLE DONNE CHE SOFFRONO

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LA VOCE PAVESE – BUON 8 MARZO CON IL PENSIERO ALLE DONNE CHE SOFFRONO
Dopo la nascita di un figlio il 18% delle donne tra i 18 e i 49 anni non lavora più. È quanto emerge da un’indagine Inapp-Plus. La quota di quante non lavoravano né prima, né dopo la maternità è del 31,8% e del 6,6% quella di quante hanno trovato lavoro dopo la nascita del figlio. Ci sono poi le donne che soffrono nel silenzio, magari vittime della violenza. Un 8 marzo tra festa e impegno in provincia di Pavia dove cresce e si articola il lavoro della Rete Interistituzionale Territoriale Antiviolenza di Pavia. Un network che lavora in sinergia per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne. Coinvolge Enti e Istituzioni pubbliche, presidi ospedalieri e sanitari, forze dell’ordine, centri antiviolenza, sindacati, ordini professionali e collegi; tutti i Comuni della provincia sono rappresentati attraverso l’adesione dei Piani di Zona. Fa capo al Comune di Pavia e opera in modo coordinato su tutto il territorio provinciale con l’obiettivo di fornire sostegno alle donne che subiscono abusi e maltrattamenti. Tutti i servizi sono gratuiti.
La Rete svolge un’azione di lotta a tutti i tipi di violenza di genere:

maltrattamenti fisici (come schiaffi, pugni, calci, graffi, morsi, soffocamenti, percosse),
abusi e molestie sessuali (stupri, aggressioni, avance indesiderate, richieste di rapporti in cambio di vantaggi lavorativi o scolastici),
violenza psicologica (insulti, svalutazioni, umiliazioni),
prevaricazioni economiche (ad esempio essere obbligati dal partner a sottoscrivere contratti, il divieto o la costrizione al lavoro, il sequestro del salario),
stalking (situazioni di persecuzione, limitazioni delle libertà personali).
Se sei vittima anche solo di una fra queste forme di sopruso, hai diritto di ricevere sostegno dalla Rete Antiviolenza.
Se chiedo aiuto, verrà a saperlo anche qualcuno estraneo alla Rete?
No. La tutela dell’anonimato e della privacy è una delle priorità della Rete. Puoi rivolgerti ai Soggetti aderenti alla Rete in tutta sicurezza, senza correre il rischio di ripercussioni o vendette. Le procedure di accoglienza attivate sul territorio, infatti, mettono sempre al primo posto la tua incolumità.

Che tipo di aiuto riceverò?
Ascoltarti è il passo iniziale che ogni Soggetto della Rete è chiamato a compiere per darti l’assistenza di cui hai bisogno, così da formulare una corretta valutazione del tuo caso specifico. Dopo la richiesta di aiuto, se lo vorrai, potrà essere pianificato un percorso di sostegno e accompagnamento. Il progetto della Rete Antiviolenza si basa sulla cooperazione di figure professionali differenti e integrate: avrai la possibilità di ricevere supporto operativo, psicologico, sanitario e legale da parte di specialisti qualificati, che ti porteranno sulla strada migliore da seguire per favorire l’uscita dalla condizione di violenza. Qualora la tua situazione lo rendesse necessario, sarà inoltre presa in esame l’eventualità di accoglienza in una collocazione protetta.

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Chi mi accompagnerà nel mio percorso?
Il cuore della Rete è l’attività dei CENTRI ANTIVIOLENZA: all’interno delle strutture potrai usufruire di un percorso di accompagnamento e psicologico con operatrici specializzate e di una consulenza legale gratuita. I centri antiviolenza aderenti alla Rete di Pavia sono:

Cooperativa LiberaMente – PAVIA, corso Garibaldi 69 – numero verde 800 306 850, tel. 334.2606499 (h24) – centroantiviolenzapv@gmail.com – www.centroantiviolenzapavia.it
Associazione C.H.I.A.R.A. – VOGHERA, via Martinelli 4 – tel. 328.9556295 (h24) – gruppochiara@gmail.com – www.associazionechiara.com
Cooperativa KORE – VIGEVANO, corso Torino 36/B – tel. 349.2827999 (h24) – centroantiviolenzakore@gmail.com – www.korecooperativa.it

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TG UNIVERSITA’ ITALPRESS – 1 LUGLIO

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ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione: – Medicina, al via le iscrizioni per il semestre aperto – La Federico II compie 801 anni e celebra i laureati illustri – Riconoscimento internazionale per UnitelmaSapienza

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ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione: – Un’impresa su tre assumerà personale extra Ue entro il 2026 – In aumento la spesa dei turisti stranieri – Vino, cresce la produzione in Italia – Il nuovo concordato preventivo biennale entra nel vivo

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VIGEVANO, 27 CHILI DI DROGA IN CASA ARRESTATO TRENTENNE

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LA VOCE PAVESE – VIGEVANO, 27 CHILI DI DROGA IN CASA ARRESTATO TRENTENNE
La droga continua a circolare copiosa in provincia di Pavia ma le forze dell’ordine non abbassano la guardia. Un trentenne albanese è stato arrestato con l’accusa di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio dopo che nella sua abitazione a Vigevano i carabinieri hanno scoperto un ingente quantitativo di droga: 5 chili di cocaina e 22 chili di hashish.
L’operazione è scattata al termine di un’indagine dei carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Genova Centro, che da tempo monitoravano i movimenti dell’uomo nel capoluogo ligure. Gli investigatori lo hanno seguito fino a Vigevano, dove il trentenne risultava domiciliato, e qui è scattato l’appostamento.
Dopo ore di osservazione, l’uomo è stato fermato appena uscito dal condominio. Addosso aveva un involucro contenente circa 58 grammi di cocaina. La perquisizione domiciliare, effettuata con il supporto dei carabinieri della Compagnia di Vigevano, ha portato alla scoperta del grosso quantitativo di droga nascosto in diversi punti dell’appartamento.
Tre panetti di cocaina erano ancora sigillati, mentre il resto era già suddiviso in buste pronte per essere vendute. Parte della droga era nascosta tra i cuscini del divano, altra sotto un tavolo della cucina. All’interno del frigorifero, i militari hanno rinvenuto 122 panetti di hashish.
Oltre agli stupefacenti, sono stati sequestrati 7mila euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio, e materiale per il confezionamento delle dosi. L’uomo è stato arrestato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Un caso di cronaca che deve portare a riflessioni profonde, non solo a Vigevano ma su tutto il territorio provinciale. Servono campagne di prevenzione moderne, capillari e coinvolgenti contro l’uso di stupefacenti. Tema di cui non si parla quasi più.

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