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Cronaca

Cancro dell’endometrio, nuove speranze da immunoterapia più chemio

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TORINO (ITALPRESS) – La casa farmaceutica Gsk ha presentato a Torino la prima parte dello studio clinico di fase III Ruby in donne adulte con carcinoma endometriale primario avanzato o ricorrente. Dai risultati emerge che l’aggiunta dell’immunoterapia alla chemioterapia migliora l’intervallo libero da progressione (riduzione del 72%) e aumenta del 36% la sopravvivenza delle pazienti. “Questo dato – ha detto Giorgio Valabrega, professore associato Oncologia medica dell’Università di Torino – è molto significativo non solo in quei soggetti con deficit del mismatch repair, come ci aspettavamo, ma in tutte le pazienti. La rivoluzione è che portiamo un trattamento immuno-terapico in una fase precoce della malattia quindi con maggiori possibilità di curare queste pazienti”.
Fino a poco tempo fa, infatti, le pazienti con tumore dell’endometrio maligno avanzato potevano essere trattate solo con chemioterapia o con ormonoterapia con risultati non sempre ottimali. Di recente, i dati hanno invece dimostrato che alcuni tumori possono essere sensibili a farmaci innovativi come gli immunoterapici. “Questi risultati – ha dichiarato Hesham Abdullah, Senior Vice President, Global Head of Oncology Development, Gsk – ci avvicinano di un passo all’affrontare le significative esigenze insoddisfatte delle pazienti con cancro dell’endometrio e si aggiungono alle prove crescenti su ‘dostarlimab’, rafforzando la nostra convinzione nel suo potenziale per trasformare il trattamento del cancro in una terapia immuno-oncologica di base”.
Ruby fa parte di una collaborazione internazionale tra l’European Network of Gynecological Oncological Trial groups, una rete di ricerca della European Society of Gynecological Oncology, la Fondazione Gog e la Nordic Society of Gynecological Oncology – Clinical Trial Unit, organizzazioni senza scopo di lucro impegnate nella lotta ai tumori ginecologici.
“La pratica clinica ha atteso decenni per un significativo progresso nello standard di cura per il carcinoma endometriale primario avanzato o ricorrente – ha spiegato Mansoor Raza Mirza, capo oncologo presso l’Ospedale universitario di Copenaghen, Danimarca e ricercatore principale di Ruby -. I risultati dello studio clinico Ruby, in particolare considerando le caratteristiche istologiche delle neoplasie difficili da trattare incluse nello studio, dimostrano il supporto per un nuovo standard di trattamento con l’aggiunta di dostarlimab all’attuale chemioterapia standard di cura”.
L’intenzione di Gsk è che dostarlimab diventi la spina dorsale dell’attuale programma di ricerca e sviluppo basato sull’immuno-oncologia dell’azienda, se utilizzato da solo e in combinazione con lo standard di cura e le future nuove terapie antitumorali, in particolare per i pazienti che attualmente dispongono di opzioni terapeutiche limitate. “Quando auspicabilmente ci sarà un accesso allargato a questo farmaco – ha aggiunto Valabrega – tutte le pazienti tendenzialmente verranno trattate con l’immunoterapia fin dall’inizio, e cioè dal momento in cui verrà diagnosticato un tumore in fase avanzata o metastatica. Al momento, infatti, l’unica possibilità che le pazienti hanno di effettuare l’immunoterapia è dopo aver già fatto un trattamento precedente con una terapia a base di platino”.

– foto xb4/Italpress –
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Migranti, per Corte Ue giudici devono valutare scelta Paesi sicuri

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LUSSEMBURGO (ITALPRESS) – Secondo la Corte di Giustizia dell’Unione europea, il diritto dell’Unione non osta a che uno Stato membro proceda alla designazione di un paese terzo quale paese di origine sicuro mediante un atto legislativo, a condizione che tale designazione possa essere oggetto di un controllo giurisdizionale effettivo. Detto controllo deve vertere sul rispetto delle condizioni sostanziali di siffatta designazione enunciate all’allegato I a tale direttiva, in particolare quando un ricorso sia presentato avverso una decisione di rigetto di una domanda di protezione internazionale in esito alla procedura accelerata applicabile ai cittadini di paesi terzi così designati. La Corte sottolinea altresì che le fonti di informazione su cui si fonda siffatta designazione devono essere sufficientemente accessibili, sia per il richiedente che per il giudice competente. Tale prescrizione mira a garantire una tutela giurisdizionale effettiva, consentendo al richiedente di difendere efficacemente i suoi diritti e al giudice nazionale di esercitare pienamente il proprio sindacato giurisdizionale. Peraltro, il giudice può, quando verifica se siffatta designazione rispetti le condizioni previste all’allegato I alla direttiva, tener conto delle informazioni da esso stesso raccolte, a condizione di verificarne l’affidabilità e di garantire alle due parti del procedimento la possibilità di presentare le loro osservazioni su tali informazioni supplementari. Infine, la Corte precisa che, fino all’entrata in vigore di un nuovo regolamento destinato a sostituire la direttiva attualmente applicabile, uno Stato membro non può designare come paese di origine “sicuro” un paese terzo che non soddisfi, per talune categorie di persone, le condizioni sostanziali di siffatta designazione.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Scoperto un chilo di cocaina nascosto in mare a Ponza

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ROMA (ITALPRESS) – I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Ponza hanno individuato e recuperato 1 chilo di cocaina occultata nelle acque antistanti l’isola.

La sostanza stupefacente, già confezionata in 15 “panetti”, era custodita all’interno di una busta impermeabile, immersa in un’area laterale della zona ormeggi e accuratamente zavorrata con chiavi da meccanico e un martello, con ogni probabilità al fine favorirne il parziale inabissamento per poi provvedere al successivo recupero; è, questa, una tecnica verosimilmente adottata alla luce dell’intensificazione dei controlli sul territorio da parte delle forze di polizia e della Guardia di Finanza, svolti anche con l’ausilio delle unità cinofile del Gruppo di Formia, strategia che solo nello scorso fine settimana aveva portato alla segnalazione di 7 soggetti di età compresa fra i 17 e 35 anni alle competenti Prefetture (cinque a quella di Roma e due a Latina) per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale e, in un caso, al deferimento di una persona alla Procura della Repubblica di Cassino per la fattispecie di detenzione illecita per fini di spaccio, con il sequestro di oltre 40 grammi di sostanze di varia natura (cocaina, hashish e marijuana).

Secondo le prime stime, dal quantitativo scoperto e sequestrato si sarebbero potute ricavare circa 5.000 dosi, per un valore al dettaglio compreso tra 80 e 100 euro per singola dose, per un guadagno stimato tra 400.000 e 500.000 euro. La droga sequestrata è stata posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, le attività investigative proseguono, ed appare fondata l’ipotesi che si tratti di un carico abbandonato in mare da un corriere, destinato a essere recuperato successivamente per rifornire il mercato locale, particolarmente attivo nel periodo estivo in concomitanza con l’elevata presenza turistica.

-foto Gdf-

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Cronaca

Dazi, Trump firma ordine esecutivo per nuove tariffe dal 7 agosto

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato nella notte italiana l’ordine esecutivo con il quale vengono imposti i nuovi dazi a diversi Paesi, che variano dall’11% al 41%. Confermato l’accordo raggiunto in Scozia con l’Unione europea. Ai prodotti Ue, infatti, saranno applicati dazi pari al 15%. I nuovi dazi entreranno in vigore il 7 agosto, infatti fino ad allora rimarranno ai livelli attuali. Il presidente Usa ha anche annunciato un periodo di negoziazione di 90 giorni con il Messico, mantenendo le attuali aliquote tariffarie del 25%.
La maggior parte dei Paesi sarà soggetta a dazi del 15%, con alcuni Stati che si trovano ad affrontare aliquote più elevate, come il Sudafrica al 30%, la Serbia al 35% e la Svizzera al 39%.
L’India vedrà i suoi prodotti tassati al 25%, a cui si aggiungerà una sorta di “penalità” ulteriore perchè acquista petrolio da Mosca. “Alcuni partner commerciali hanno concordato, o sono sul punto di concordare, impegni commerciali e di sicurezza significativi con gli Stati Uniti, dimostrando così la loro sincera intenzione di porre rimedio in modo permanente alle barriere commerciali che hanno contribuito all’emergenza nazionale e di allinearsi con gli Stati Uniti su questioni economiche e di sicurezza nazionale”, ha spiegato Trump nell’ordinanza. “Altri partner commerciali, pur avendo avviato negoziati, hanno offerto condizioni che, a mio giudizio, non affrontano sufficientemente gli squilibri nelle nostre relazioni commerciali o non sono riusciti ad allinearsi sufficientemente con gli Stati Uniti su questioni economiche e di sicurezza nazionale. Vi sono anche alcuni partner commerciali che non hanno avviato negoziati con gli Stati Uniti o non hanno adottato misure adeguate per allinearsi sufficientemente con gli Stati Uniti su questioni economiche e di sicurezza nazionale”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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