Cronaca
Pichetto “Superata dipendenza del gas da Mosca, ora il Piano Mattei per crescere”
Pubblicato
2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Mentre prima il 40% del nostro fabbisogno di gas proveniva dalla Russia, oggi preleviamo poco più del 10%. Abbiamo quindi superato di fatto la dipendenza da Mosca, aumentando l’importazione di gas via tubo da Est col Tap, e dall’Africa grazie ai nuovi accordi con Algeria e Libia. Ma la vera garanzia è fornita dai rigassificatori, che ci consentiranno di comprare gas al miglior prezzo in tutto il mondo, in attesa di sviluppare sempre più l’energia prodotta da fonti rinnovabili e di capire quando si potrà realizzare il nucleare di quarta generazione”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che in merito al Piano Mattei, dichiara: “Il presidente Meloni ha ben definito le linee guida e l’obiettivo è quello non solo di far diventare l’Italia l’hub energetico del Mediterraneo, ma anche sviluppare progetti di crescita per i Paesi africani”. E sul G7 Energia e Ambiente di Sapporo, in Giappone, commenta: “Il vertice ha confermato il forte allineamento dei membri G7 nell’accelerare la transizione verso sistemi a emissioni neutre, garantire la necessaria sicurezza delle forniture e promuovere gli investimenti nelle filiere più strategiche. Le tre crisi globali rappresentate da cambiamento climatico, perdita di biodiversità e inquinamento vanno affrontate attraverso la condivisione con tutte le economie, sviluppate e no. Sul clima, ancora una volta i Paesi G7 hanno dimostrato la capacità di svolgere un ruolo di guida, traducendo in azioni concrete l’impegno a ridurre le emissioni e mantenere il limite di 1,5 gradi di aumento della temperatura globale”.
Per quanto riguarda il prezzo del gas, spiega: “Sappiamo bene che l’andamento dei prezzi è legato anche alle stagionalità e quindi è possibile immaginare un aumento del prezzo del gas nei prossimi mesi dovuto alla corsa di tutti i Paesi a ricostituire i propri stoccaggi per il prossimo inverno. Questo nonostante io possa garantire che per l’Italia lo stoccaggio è a un livello tale da lasciarci abbastanza tranquilli per il 2024. Però due terzi della nostra energia elettrica viene prodotta ancora col gas e quindi siamo fortemente condizionati dal suo prezzo. Sugli aiuti a famiglie e imprese a giugno decideremo”. “In questo momento – sottolinea – non è quantificabile quante risorse saranno necessarie. Ripeto, l’unica cosa certa è che non ci tireremo indietro di fronte all’eventuale esigenza di proteggere le famiglie e le imprese italiane”.
In merito alle rinnovabili, “col presidente Schifani siamo in costante contatto e l’interlocuzione tra il ministero e i rappresentanti del territorio ci sta permettendo di andare avanti spediti con i provvedimenti che individuano e incentivano gli impianti di produzione di energia rinnovabile. Il nostro obiettivo comune è di produrre sempre maggiore energia pulita e al minor costo per le famiglie e le imprese italiane. Credo che, a livello nazionale, vada trovata la giusta soluzione per compensare i territori”. E su altri due dossier delicati con Bruxelles: il divieto di immatricolare auto non a emissioni zero dal 2035 e la direttiva sulle case green, dice: “Si tratta di due battaglie che il governo ha portato avanti nell’interesse dei cittadini italiani. Sulle case green: se con 110 miliardi abbiamo efficientato 360 mila immobili come si pensa di poter intervenire su quasi undici milioni di unità immobiliari entro il 2033? Con quali fondi? Finanziati da chi? Stesso ragionamento sull’obbligo a imporre l’elettrico come unico sistema dal 2035. Non possiamo permetterci di sbattere la porta in faccia alla ricerca sull’e-fuel e i biocarburanti”.
credit photo agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).
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Cronaca
Poker nerazzurro a San Siro, l’Inter travolge la Cremonese 4-1
Pubblicato
5 minuti fa-
4 Ottobre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Un’Inter intensa e spumeggiante regala spettacolo e rifila un perentorio 4-1 alla rivelazione Cremonese. Per la formazione meneghina i marcatori di giornata sono Lautaro, Bonny, Dimarco e Barella: il gol della bandiera lo realizza Bonazzoli. A San Siro, di fatto, si è vista in campo una sola squadra e il risultato non è mai stato in bilico. Con questa vittoria i nerazzurri agganciano momentaneamente la vetta della classifica, a quota dodici punti. La Cremonese di Nicola, invece, torna così coi piedi per terra dopo un sorprendente avvio di stagione, incassando il primo ko in campionato. Un’Inter semplicemente famelica fa capire sin da subito che aria tira alla Cremonese, sfiorando il gol con Frattesi dopo appena trenta secondi. L’equilibrio nel punteggio, infatti, è destinato a durare ben poco e al 6′ Lautaro firma il vantaggio nerazzurro. Parte tutto da Barella che sradica il pallone dai piedi di Sanabria e verticalizza per Bonny, lanciato così in campo aperto assieme al bomber argentino: il francese serve l’assist per Lautaro che, solo davanti a Silvestri, sigla l’1-0 con facilità.
Dopo la rete annullata a Dimarco per fuorigioco al 12′, i nerazzurri continuano a sfornare occasioni da gol a ripetizione e Silvestri tra i pali è costretto a fare gli straordinari. Il portiere della Cremonese, incolpevole sulla prima rete, non può nulla nemmeno sul gol del raddoppio: al 38′, su cross di Dimarco, Bonny di testa realizza il 2-0, dopo aver rubato perfettamente il tempo alla retroguardia ospite. La musica non cambia nemmeno nella ripresa e il passivo per la Cremonese diventa ancora più pesante. Nel giro di due minuti, tra il 55′ e il 57′, l’Inter mette a segno altre due reti. Il 3-0 porta la firma di Dimarco che si riprende così la marcatura negata nel primo tempo, segnando con un bel tiro da fuori. Il poker, invece, lo realizza Barella che ritrova la gioia del gol dopo quasi dieci mesi: per il 4-0 Bonny mette a referto il terzo assist di serata e, al momento del cambio con Esposito, esce dal campo tra gli applausi scroscianti di San Siro. La mezz’ora finale è di pura amministrazione e Chivu ne approfitta per dare spazio ai giocatori meno impiegati. Tra di loro, però, non fa una bella figura Diouf, che nel finale perde un pallone sanguinoso, dal quale nasce il gol del 4-1 della Cremonese, segnato da Bonazzoli. Per l’Inter di Chivu arriva così il terzo successo di fila in campionato, la quinta contando anche la Champions.
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(ITALPRESS).
Cronaca
Emozioni, errori e gol, all’Olimpico Lazio-Torino 3-3
Pubblicato
4 ore fa-
4 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – La Lazio non riesce a dare continuità alla vittoria di Genova: la pazza sfida dell’Olimpico contro il Torino di Baroni, infatti, termina per 3-3 dopo un finale infuocato in cui il pareggio definitivo arriva al 103′ con un rigore di Cataldi dopo una rissa in campo. Al tecnico granata, al ritorno da ex in quello che fino a pochi mesi fa era il suo stadio, non riesce il colpaccio ma torna a fare punti dopo due sconfitte di fila. Scelte forzate per Sarri, che dopo Marusic e Pellegrini perde anche Zaccagni: al loro posto, ecco Hysaj, Tavares e Pedro. Nel Torino, invece, prima da titolare in campionato per Tameze. Partono meglio gli ospiti, con Ngonge che, lasciato solo al limite, fa partire un tiro centrale e facile da bloccare per Provedel. L’esterno è protagonista al 16′, dando il via all’azione che porta al gol dei granata: il tiro di Pedersen viene ribattuto a centro area da Provedel, Simeone è più reattivo di Hysaj e Basic e la mette dentro. La Lazio prova a reagire con qualche spunto individuale, ma crea poco. Al 24′, follia di Pedro, che con un passaggio arretrato serve Ngonge: reattivo Provedel a chiudergli lo specchio. Gol sbagliato, gol subito: lo stesso Pedro recupera palla e serve in profondità Cancellieri, che si accentra e scarica all’incrocio un sinistro potente su cui Israel non può nulla. Al 40′, dopo una palla recuperata sulla trequarti biancoceleste, Basic sceglie il lancio lungo per Cancellieri che controlla alla perfezione, vince il duello fisico con Lazaro, sterza e batte di nuovo Israel in uscita. Prima della fine del primo tempo c’è spazio per un’altra palla recuperata da Pedro sul disimpegno di Israel, ma Basic manda alto non di molto.
Nella ripresa, il Torino, a caccia del pareggio, si fa preferire su una Lazio troppo lenta e slegata. Ai granata manca la precisione, con un colpo di testa di Vlasic fuori misura e un tiro di Asllani alto. Baroni pesca bene dalla panchina, coi neoentrati subito protagonisti: Nkounkou salta in un colpo solo Hysaj e Isaksen e mette in mezzo per Adams, che allarga il piattone per battere Provedel. All’84’, Dembèlè, ben imbeccato in profondità, sbaglia la scelta tentando un tiro da posizione impossibile invece di mettere la palla in mezzo. Qualche lampo di Lazio si vede nel finale, con le azioni un pò confusionarie portate avanti da Castellanos e Tavares, che poi esce per far spazio al recuperato Lazzari. Il gol di Coco al 93′ sulla torre di Masina sembra regalare il ritorno alla vittoria al Torino, ma c’è ancora tempo per l’ultimo colpo di scena. Piccinini conclude la sua personalissima partita horror non vedendo un nettissimo fallo dello stesso Coco su Noslin dopo una palla persa in area da Dembèlè. A salvarlo c’è il Var: l’on-field review porta all’assegnazione del rigore. Contestualmente viene ammonito Maripan, il cui colpo rifilato a palla lontana allo stesso attaccante argentino sul successivo parapiglia che si è creato non viene ritenuto da rosso. Dal dischetto va Cataldi, che spiazza Israel e fa tirare un grosso sospiro di sollievo a Sarri e ai tifosi biancocelesti.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Prima gioia per il Lecce, battuto il Parma al Tardini
Pubblicato
4 ore fa-
4 Ottobre 2025di
Redazione
PARMA (ITALPRESS) – Colpo esterno del Lecce, che centra il suo primo successo in campionato. I ragazzi guidati da Eusebio Di Francesco espugnano 1-0 il Tardini di Parma: decide una rete messa a referto da Riccardo Sottil nel primo tempo.
Buon avvio di partita da parte dei padroni di casa, che vanno vicini al vantaggio dopo appena 5′ con una conclusione dalla distanza di Bernabè, terminata di poco a lato. La risposta della squadra giallorossa non si fa attendere, tant’è che al 9′ Berisha disegna un cross pericoloso su calcio di punizione per Stulic, che però viene anticipato da Circati. Tirato un sospiro di sollievo, il Parma torna a fare la partita costruendo delle azioni interessanti, ma senza riuscire a rendersi pericoloso dalle parti di Falcone. Al 26′ Carlos Cuesta è costretto ad effettuare la sua prima sostituzione in seguito all’infortunio di Valeri, che viene rilevato da Lovik. Sei minuti dopo Pellegrino lamenta un tocco di mano in area di rigore, ma per Doveri è l’attaccante a commettere fallo. Sul ribaltamento di fronte Berisha, sull’imbucata di Gallo, lascia partire un potente tiro da posizione defilata che viene deviato in corner. Il Lecce cresce con il passare dei minuti e al 38′ trova la rete del vantaggio con Riccardo Sottil. L’ex Milan lascia partire un tiro-cross che scavalca Stulic e beffa un colpevole Suzuki. In pieno recupero Britschgi ci prova da posizione defilata, ma trova un grande Falcone a dirgli di no con i piedi.
Nella ripresa la formazione gialloblù inizia ad attaccare a testa bassa, ma i ritmi di gioco non sono particolarmente alti e le occasioni da rete latitano da entrambe le parti. Al 63′ Tiago Gabriel compie un grande intervento in scivolata, strappando la palla dai piedi di Almqvist che sembrava pronto a volare verso la porta. Nonostante una squadra a forte trazione offensiva, il Parma non riesce a trovare gli spazi giusti per colpire gli avversari. Al 76′ Cutrone si rende pericoloso con una girata sull’assist di Lovik, ma la palla termina fuori. Nel finale di partita gli emiliani continuano a spingere, ma devono fare i conti con una buona fase difensiva dei pugliesi. All’89’ Danilo Veiga cade in area di rigore per un presunto contatto con Almqvist ma, dopo un check del Var, non viene ravvisato alcun fallo. Nel recupero ci pensa ancora Falcone a compiere una grande parata su Delprato, blindando il primo successo stagionale dei salentini. Il Lecce esce così dalla zona retrocessione e sale 5 punti in classifica, agganciando proprio il Parma.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).


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