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Economia

Assemblea Enasarco approva bilancio 2022, patrimonio in crescita

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L’assemblea dei delegati della Fondazione Enasarco ha approvato il bilancio consuntivo relativo al 2022. Il patrimonio cresce a 8,3 miliardi, +2% rispetto al 2021. La riserva legale, corrispondente al patrimonio netto, è pari a 5,6 miliardi, contro 5,4 miliardi del 2021 e rappresenta 5,3 volte il valore delle prestazioni previdenziali 2022. Il flusso contributivo è passato da 1,25 a 1,30 miliardi, a fronte di una spesa pensionistica complessiva pari a 1,085 miliardi, mentre continua a diminuire il numero dei contribuenti, -1.400 rispetto al 2021, e a crescere quello dei pensionati, +2.100 rispetto al 2021. Il contributo medio annuo pagato dall’agente è pari a 2.543 euro a cui si aggiunge in egual misura il contributo a carico della preponente, per un valore complessivo medio di 5.086 euro. Di contro la pensione media annua di vecchiaia è pari a 9.500 euro, mentre si arricchisce il welfare a favore degli iscritti con l’introduzione, accanto alla copertura per infortuni e malattia, di una polizza sanitaria. La spesa complessiva per il welfare degli iscritti è pari a 22,5 milioni. Sul fronte della gestione finanziaria, i proventi finanziari lordi sono passati da 86 a 145 milioni, con un incremento del 67%. A pesare sul bilancio 2022 sono state le stime e le svalutazioni riguardanti il patrimonio investito, principalmente quello immobiliare, per le criticità ampiamente note e resocontate nei bilanci precedenti, legate alla gestione dei fondi immobiliari ad apporto. Le svalutazioni e le stime hanno pesato sul bilancio 2022 per 256 milioni, di cui euro 139 milioni riguardanti i fondi immobiliari ad apporto, stimati da un esperto indipendente qualificato e 89 milioni riguardanti gli asset finanziari.
(ITALPRESS).
-foto Enasarco-

Economia

Domani al via i Saldi, Resca “C’è ottimismo, fiducia nel turismo straniero”

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ROMA (ITALPRESS) – Confimprese richiama i cittadini a sostenere il commercio fisico e ad approfittare dei saldi che partono domani in tutta Italia, salvo la provincia autonoma di Bolzano. “Confidiamo nella resilienza del commercio – sottolinea Mario Resca, presidente Confimpreseche guarda con cauto ottimismo al periodo dei saldi e nella fiducia dei consumatori che sapranno cogliere le offerte e i saldi proposti nei negozi tradizionali. Il sentiment delle reti di vendita è positivo anche grazie all’arrivo nel nostro Paese di milioni di turisti stranieri, che possono aiutare a salvare gli incassi degli esercenti e impedire la desertificazione delle città. La clientela troverà nei negozi prezzi vantaggiosi, conveniente rapporto qualità-prezzo, comunicazione geo-targettizzata e relazioni più autentiche tra brand, rivenditore e consumatore. Auspico e chiedo al Governo che tutti gli attori del commercio moderno, compresi quelli dell’online, seguano le stesse normative sia per la definizione del periodo dei saldi sia per l’imposizione fiscale diretta e indiretta”. 

“Bisogna normare e fare rispettare anche all’online le regole e le molteplici tassazioni che devono pagare i negozi fisici, senza che le piattaforme online facciano accordi di favore con Stati esteri – aggiunge Resca -. L‘e-commerce, grazie ai meccanismi dei prezzi dinamici, riesce ad adeguare il prezzo di vendita al profilo del cliente che ‘visita’ la vetrina, cosa che il retail fisico non può fare”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Banche, nel 2024 +45% incidenti operativi e di sicurezza

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ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 il numero totale di incidenti operativi e di sicurezza segnalati dagli intermediari (188) è in deciso aumento rispetto all’anno precedente (+45%); sebbene il numero di singoli eventi a cui questi si riferiscono risulti in diminuzione (-9%), indice del fatto che i singoli eventi hanno coinvolto, in media, più intermediari. E’ quanto emerge dal report della Banca d’Italia “Framework segnaletico di Vigilanza degli incidenti operativi o di sicurezza – Analisi orizzontale 2024” che sintetizza le principali evidenze provenienti dalle segnalazioni dei “gravi incidenti operativi o di sicurezza” notificati all’Istituto nel 2024 da banche, istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica.

La gran parte delle segnalazioni riguarda incidenti operativi (79% del totale), in deciso aumento rispetto al 2023 (+59%). La causa principale è rappresentata da malfunzionamenti, principalmente legati a problemi software. Gli incidenti operativi dovuti ai cambiamenti (cosiddetti IT changes) hanno rappresentato circa il 30% del totale.
Anche gli incidenti cyber segnalati nel 2024 sono in leggero aumento rispetto all’anno precedente (+8%).

Tra questi, gli attacchi di tipo DDoS sono in decisa diminuzione rispetto all’anno precedente (-75%), mentre aumentano tutte le altre tipologie di attacchi, tra cui gli attacchi di tipo malware, che comprendono anche i ransomware, gli attacchi condotti tramite accesso non autorizzato e gli attacchi di social engineering. La maggior parte degli attacchi cyber è riconducibile a threat actor noti e in sporadici casi gli attacchi informatici hanno provocato impatti economici non trascurabili.

Nel 65% del totale degli incidenti segnalati (operativi e cyber) è coinvolto un fornitore di servizi (era circa il 45% nel 2023), in misura maggiore per gli incidenti operativi rispetto a quelli cyber (per cui rispettivamente il 72% e il 40% ha coinvolto un fornitore) e per le banche less significant (86%), IP e IMEL (71%) rispetto alle banche significant (44%). L’elevato numero di incidenti che coinvolgono un fornitore di servizi conferma come l’interconnessione tra i vari soggetti nel mercato rappresenti un rischio per gli intermediari, data la possibilità che problemi sulle terze parti esterne al perimetro di supervisione si ripercuotano sui soggetti vigilati.

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Anche nel 2024 la maggior parte degli incidenti (circa l’80%) ha interessato i servizi di pagamento (ATM, web e mobile banking, pagamenti all’ingrosso, ecc.), che continuano a essere principalmente affetti da incidenti operativi. L’interruzione della disponibilità e della continuità dei servizi rappresenta la principale conseguenza degli incidenti. Gli incidenti hanno prodotto mediamente circa 21 ore di interruzione dei servizi, un dato in deciso aumento rispetto alle 9 ore del 2023, principalmente a causa di eventi relativi a fornitori. Gli incidenti che hanno impatti sulla disponibilità dei servizi rilevanti e su un significativo numero di clienti rappresentano il 22% del totale.

Gli impatti economici degli incidenti sono di norma non rilevanti, tranne in 7 segnalazioni (sulle 188) che hanno riportato un impatto economico superiore a 2 milioni di euro. Si tratta in particolare di conseguenze di attacchi di social engineering diretti verso gli organi apicali degli intermediari, di attacchi malware diretti ai sistemi degli intermediari, di IT change errati o di errori operativi.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Inps e Corte dei Conti firmano il protocollo per la prevenzione degli illeciti

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ROMA (ITALPRESS) – Un protocollo d’intesa tra l’Inps e la Procura generale presso la Corte dei Conti che punta a rafforzare la collaborazione in materia di assegno d’inclusione e supporto per la formazione e il lavoro, con l’obiettivo di prevenire comportamenti illeciti che minacciano l’integrità delle finanze pubbliche.

L’intesa è stata presentata dal presidente dell’Inps, Gabriele Fava, e dal procuratore generale della Corte dei conti, Pio Silvestri. “Dobbiamo tutelare l’erogazione di danaro e lo dobbiamo fare anche con controlli ex ante, a differenza un pò di quanto è avvenuto in passato – afferma Fava -. L’Adi e il supporto formazione del lavoro sono erogazioni di danaro e sono tutela degli interessi dei cittadini, vogliamo che questa erogazione vada a chi ne ha diritto. Da oggi parte questa nuova collaborazione in chiave propositiva e in via anche preventiva. Questo protocollo fa incontrare per la prima volta due istituzioni che hanno delle responsabilità altissime e hanno l’obiettivo di tutelare la fiducia dei cittadini”, aggiunge.

“Oggi non è un punto di arrivo, ma è un inizio, un inizio di questa collaborazione virtuosa in chiave propositiva ed è, secondo me, un esempio da portare avanti, un esempio anche per altre istituzioni dello Stato”, conclude Fava.

Il procuratore Silvestri evidenzia che il protocollo ha l’obiettivo di “migliorare la fase di controllo e di individuare delle best practice per verificare che l’erogazione delle provvidenze pubbliche, oggi assegno di inclusione, siano tutte erogate nel migliore dei modi. Sono soldi della collettività, sono soldi pubblici e quindi è giusto che non sia lasciato nulla di intentato a che si possano evitare frodi, illeciti o semplicemente si eviti che disattenzioni e malagestio possano creare dei buchi di bilancio e poi sottrarre risorse alle persone che ne hanno veramente bisogno. Io confido che l’accordo, che poi prevederà anche la collaborazione della Guardia di Finanze e dei Carabinieri, possa raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissi”, conclude.

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– Foto xb1/Italpress –

(ITALPRESS)

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