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Cronaca

Terrorismo, Mattarella “Battaglia vinta sul terreno della legalità”

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ROMA (ITALPRESS) – La guerra al terrorismo “è stata vinta combattendo sempre sul terreno della legalità costituzionale, senza mai cedere alle sirene di chi proponeva soluzioni drastiche, da regime autoritario, affidandosi al diritto e all’amministrazione della giustizia per proteggere la nostra comunità” e “rifiutando di porsi al di fuori della natura democratica della nostra Repubblica”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia per il Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo al Quirinale. “I terroristi e i loro complici hanno attentato alla vita di donne e uomini, con l’obiettivo dichiarato di scardinare l’ordinamento democratico” ma, “nonostante lo smarrimento iniziale, lo Stato e le forze politiche e sociali hanno saputo reagire con coraggio e decisione alla sfida dei terrorismi”, sottolinea Mattarella, ricordando che le vittime del terrorismo “parlano a tutti noi, parlano ai nostri giovani, sollecitandoli a fare delle istituzioni il luogo autentico del confronto politico, a non lasciarsi accecare dall’odio nè tentare dalla violenza per imporre le proprie convinzioni”.
Nella lotta al terrorismo “è stata la reazione morale del popolo italiano a fare la differenza, nella lotta ai terrorismi e all’eversione, facendo prevalere la Repubblica e la sua legalità”, spiega Mattarella, sottolineando che “la ferita inferta ai familiari” delle vittime “è una ferita inferta al corpo della Repubblica, fondata sulla nostra Costituzione. Una Costituzione che parla di libertà, di democrazia, di responsabilità, di solidarietà, di rispetto di ogni persona”.
Negli ultimi decenni “si è molto parlato dei terrorismi e dei terroristi”, mentre si è “scritto e parlato” meno “della reazione unanime del popolo italiano” e dei “servitori dello Stato”, oppure “di chi, nelle fabbriche, nelle università, nei vari luoghi di lavoro, ha opposto un ‘nò, fermo e deciso, a chi voleva ribaltare le regole democratiche”, oppure del “dolore, indicibile e irrecuperabile, delle famiglie a cui la lotta armata o i vili attentati hanno strappato un coniuge, un figlio, un genitore, un fratello o una sorella”, ma “sono state queste persone, non i terroristi, a fare la storia italiana, a scriverne la parte decisiva e più salda, a esprimere l’autentico animo della nostra società e non la sua patologia” e a “costituire un patrimonio collettivo di memoria e di esempio per tutte le generazioni”, prosegue Mattarella.
“L’odio e la violenza costituiscono il percorso dei regimi autoritari” e “rappresentano il fallimento dell’umanità, chiamata alla libertà e al rispetto reciproco”, mentre “la democrazia della nostra Repubblica si nutre di tolleranza, di pazienza, di confronto, di rispetto. E’ una strada che a taluno appare lunga e faticosa ma è l’unica di progresso della convivenza” ed è “l’unica capace di ottenere e mantenere nel tempo pace, serenità, benessere, diritti a tutti i cittadini”, conclude. “E’ questo l’insegnamento che ci proviene dalle tante, troppe vittime del terrorismo e dell’eversione. Intorno alla loro memoria ci stringiamo oggi commossi per ribadire con determinazione: mai più violenza politica, mai più stragi”.
Il capo dello Stato in precedenza aveva deposto una corona di alloro in via Caetani, a Roma, dove il 9 maggio 1978 venne ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro, il presidente della Democrazia cristiana rapito e ucciso dalle Brigate Rosse.
Alla commemorazione erano presenti anche, tra gli altri, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

– foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Vlahovic match-winner, la Juventus espugna Cagliari

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Dopo la cocente delusione in Champions, la Juventus torna a correre in campionato e lo fa battendo il Cagliari per 1-0 all’Unipol Domus. Animati da un enorme voglia di riscatto, i ragazzi di Thiago Motta giocano con determinazione e, a tratti, con qualità. A decidere la partita ci pensa Vlahovic, preferito a Kolo Muani e tornato titolare quasi due mesi dopo l’ultima volta. Un weekend, dunque, più che favorevole per la Juve, ora stabilmente quarta, anche grazie alle contemporanee sconfitte di Fiorentina e Milan e al pari della Lazio. Per i bianconeri la partita è già in discesa dopo appena dodici minuti del primo tempo. Mina viene sorpreso dal retropassaggio di Adopo e si fa ingenuamente anticipare da Vlahovic: il serbo si invola verso la porta, dribbla Caprile e deposita in rete la palla dell’1-0. La Juve non si ferma e approfitta di un Cagliari impreciso e ancora stordito dallo svantaggio subito. La formazione sarda fatica a superare la metà campo e viene tenuta a galla dalle parate di Caprile. Al 22′ l’ex portiere del Napoli nega il gol a Yildiz, coprendo lo specchio della porta in uscita: al 29′ Caprile para col piede anche il successivo tentativo del fantasista turco.
Juve ancora pericolosa al 35′, quando Conceicao davanti alla porta non riesce ad intercettare l’assist di McKennie. Un’innocua conclusione col mancino di Zortea, invece, è l’unico squillo del Cagliari nel corso della prima frazione.
Nella ripresa cresce il ritmo dei padroni di casa, anche grazie all’ingresso dalla panchina di un pimpante Luvumbo. Una Juve ora più stanca concede il pallino del gioco agli avversari per poi agire in contropiede. Al 78′ Vlahovic lanciato a rete si vede negare la doppietta dall’uscita di Caprile: il serbo, sbilanciato al momento del tiro da Luperto, protesta vivamente all’indirizzo dell’arbitro Colombo. Gli ospiti riescono, però, a concedere poche occasioni limpide ai sardi, la cui migliore chance è il tiro di Coman al 83′ di poco alto. Nel recupero Yildiz e Mbangula sfiorano il raddoppio. La Juve conquista così la quarta vittoria consecutiva in Serie A: il Cagliari, invece, torna a perdere in casa e rimane inchiodato al quindicesimo posto.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Le condizioni di Papa Francesco sono ancora critiche ma è vigile

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ROMA (ITALPRESS) – Le condizioni di Papa Francesco sono ancora  critiche e la prognosi resta riservata. Secondo il bollettino medico delle 19 di domenica 23 febbraio, il Santo Padre è vigile, da ieri sera non ha presentato ulteriori crisi respiratorie. Il pontefice presenta tuttavia “una lieve iniziale insufficienza renale, allo stato sotto controllo”, mentre prosegue l’ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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Cronaca

Maria Lorena Haz Paz nuova presidente della federazione Cricket

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ROMA (ITALPRESS) – Maria Lorena Haz Paz è la nuova presidente della Federazione Cricket Italiana per il quadriennio olimpico 2025-2028. Con 207 voti, ha sconfitto al ballottaggio il presidente uscente Fabio Marabini, che ha ottenuto 168 voti. L’elezione si è svolta oggi a Roma, nel Salone d’Onore del Coni, durante l’Assemblea Nazionale Elettiva della Fcri. Haz Paz, 47 anni, imprenditrice nata in Ecuador e residente in Italia da 24 anni, è attiva nel panorama del cricket italiano dal 2007. Fino a oggi vicepresidente della Federazione, è stata in passato anche presidente della Roma Cricket. Con questa elezione, diventa la seconda donna in carica a ricoprire la presidenza di una federazione sportiva nazionale.
“Sono profondamente orgogliosa di questo risultato che rappresenta il coronamento di anni di impegno e lavoro – le sue prime parole da numero 1 federale -. Oggi non si chiude solo un’assemblea, ma inizia un nuovo cammino, pieno di sfide e opportunità. Il lavoro da fare è tanto, ma affronteremo ogni passo con determinazione e passione”.
“Ringrazio di cuore tutti i club, gli atleti, le atlete e i dirigenti che hanno riposto in me la loro fiducia. Il mio impegno sarà quello di promuovere i valori del nostro sport nelle scuole e nella società, contribuendo alla crescita e alla diffusione del cricket in Italia”, ha concluso la nuova presidente Haz Paz.
– Foto Ufficio Stampa Federazione italiana Cricket –
(ITALPRESS).

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