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Palalic “La Serbia cresce, Italia naturale alleata”

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PALERMO (ITALPRESS) – I rapporti con l’Italia, le tensioni in Kosovo e nei Balcani, la guerra in Ucraina. Ne ha parlato in un’intervista all’Italpress Jovan Palalic, deputato e segretario del Partito popolare serbo e presidente del gruppo parlamentare di amicizia Italia-Serbia. “La mia prima missione è occuparmi dell’Italia”, dice Palalic, secondo cui quello guidato da Giorgia Meloni “è praticamente il primo Governo che vuole concentrarsi, dopo molti anni, sui Balcani occidentali – sottolinea -. Per noi in Serbia è molto importante vedere un Governo italiano che si comporta così, con i fatti e non solo a parole, perchè l’Italia è naturalmente alleata dei popoli balcanici, conosce bene come funziona la politica balcanica, che è molto complicata. La posizione dell’Italia è equilibrata e vuole ascoltare tutti i popoli, per soddisfare tutti gli interessi, senza conflitti”.
Con questo approccio “equilibrato”, evidenzia Palalic, “l’Italia può diventare politicamente il Paese vincitore nei Balcani e svolgere un ruolo importante, di pacificazione”.
Quella in Kosovo è una situazione “molto complicata e molto triste per noi”, con un’accelerazione della crisi “provocata dall’amministrazione Biden” allo scoppio della guerra in Ucraina. “E’ tutto collegato, gli Stati Uniti vogliono risolvere velocemente una crisi in Europa per poi concentrarsi sull’Ucraina”, afferma senza dubbi Palalic. “In Kosovo, che la Serbia considera suo territorio, vivono tanti serbi, specie al Nord – aggiunge -. Il primo ministro Kurti ha imposto decisioni che non sono in favore della popolazione serba, ha imposto risultati delle elezioni locali dove sono stati eletti quattro sindaci albanesi con solo il 3% di sostegno. Si trovano al potere senza alcuna legittimità e fanno pressioni e minacce contro i serbi. Lo scopo di Kurti e degli Stati che lo appoggiano, tra tutti Stati Uniti e Germania, è svuotare di serbi il nord del Kosovo. Non passa giorno senza che un serbo non venga arrestato. Pressioni insopportabili che nessun Governo di Belgrado potrà mai accettare”.
Palalic ribadisce che “tutti i negoziati sono guidati da rappresentanti dall’amministrazione Biden: c’è un piano, non è un segreto. Si deve risolvere tutto entro l’anno, poi comincia la campagna elettorale negli Usa e bisogna risolvere la questione dell’indipendenza del Kosovo. Secondo me è impossibile
che qualsiasi Governo di Belgrado accetti. Non ci ascoltano”. Sul conflitto in Ucraina la Serbia ha una posizione che “molti non possono capire”, una posizione “neutrale, unica”. Il deputato serbo ricorda che “siamo stati l’unico Paese europeo bombardato e sotto sanzioni per un decennio, l’unico Paese europeo cui si vuole togliere parte del suo territorio. Siamo dipendenti dal 100% di gas russo. Non vogliamo imporre sanzioni contro la Russia per questo, non possiamo farlo neanche moralmente. I Paesi occidentali lo hanno fatto nei nostri confronti, la Russia no.
Condanniamo la guerra e la violazione dell’integrità territoriale ucraina: rispettiamo l’integrità territoriale ucraina e condanniamo la guerra, del resto noi la guerra l’abbiamo subita e sofferta, ma non vogliamo imporre sanzioni”.
Al di là delle questioni politiche, la Serbia sta attraversando un periodo positivo a livello economico. “Siamo concentrati su nuovi investimenti, abbiamo delle ottime basi – assicura -. Abbiamo prezzi di gas ed elettricità bassissimi e favorevoli per gli investimenti. C’è un problema di inflazione che risolveremo entro la fine dell’anno”. La Serbia ha ottenuto l’organizzazione di Expo 2027, che si svolgerà a Belgrado. Un evento internazionale a livello mondiale che può dare grande slancio al Paese. “Belgrado sta crescendo anche con grandissimi investimenti da est e ovest, Cina, Emirati Arabi, Israele, Germania. Siamo pronti a raccogliere questa grande opportunità”. Nella capitale serba, nei mesi scorsi, “oltre 70 aziende italiane e serbe si sono scambiate idee per fare business. La politica del Governo di centrodestra non è solo parole, sono assolutamente fatti concreti. In autunno aspettiamo le visite dei presidenti di Regione Lombardia, Fontana, e Veneto, Zaia. E’ il momento dell’Italia nei Balcani occidentali”, conclude.

– fonte foto Jovan Palalic –

(ITALPRESS).

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Il Governo firma gli accordi di coesione, investimenti per 3,4 mld. Meloni: “Strumento fondamentale per ridurre i divari territoriali”

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo i 21 accordi sottoscritti con le Regioni e le Province autonome, che hanno liberato risorse per oltre 45 miliardi, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha firmato, su proposta del ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le Politiche di Coesione Tommaso Foti, i primi 7 accordi con i ministeri e le Amministrazioni centrali.

L’importo complessivo degli investimenti attivati è di circa 3,4 miliardi, di cui 2 miliardi finanziati direttamente attraverso risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 e 1,4 miliardi di ulteriori cofinanziamenti. Le risorse finanziano progetti e investimenti in settori strategici: dall’ambiente alla cultura, dall’agricoltura all’innovazione digitale, dalla valorizzazione dei territori alle politiche dedicate ai giovani e alle persone con disabilità.

“Facciamo un passo in avanti nel cammino intrapreso dal Governo per costruire una Nazione più forte e coesa, utilizzando al meglio i fondi della politica di coesione, strumento fondamentale per ridurre i divari territoriali. Inauguriamo una nuova fase operativa, che ci consente di liberare oltre 3,4 miliardi di euro per interventi concreti a favore dei territori, delle famiglie e delle imprese”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Con il Governo Meloni, la politica di coesione si trasforma in una leva concreta di sviluppo, innovazione e inclusione a livello nazionale. La piena attuazione è assicurata da cronoprogrammi rigorosi: meno burocrazia, più risultati. Su queste direttrici il Governo proseguirà il proprio impegno, monitorando ogni intervento per garantire tempi certi, rigore finanziario e piena realizzazione degli investimenti, affinché le risorse dedicate alla politica di coesione nazionale si traducano davvero in benefici per gli italiani”, ha aggiunto il ministro Foti.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Parma, cori fascisti nella sede di Fratelli d’Italia. Il Pd: “Meloni condanni senza esitazione”

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PARMA (ITALPRESS) – Canti fascisti, il “Me ne frego” che invoca “camicia nera trionferà”. Un tricolore che sventola mentre dentro e fuori il locale si celebra il duce Benito Mussolini. Sono i cori che si sono uditi nella sede di Fratelli d’Italia a Parma, in Borgo del Parmigianino, come testimonia un video diffuso su Instagram. Lo riporta il quotidiano la Repubblica.

PD “MELONI CONDANNI, HA GIURATO SULLA COSTITUZIONE ANTIFASCISTA”

“Questa volta la matrice è chiara: giovani inneggiano al duce in una sede di FdI. Per questo chiediamo alla Premier Meloni di condannare senza esitazione un episodio grave che offende una città e la storia di un paese. Meloni dovrebbe ricordare ai suoi, soprattutto ai più giovani, che governa democraticamente eletta perché qualcuno combatté il fascismo anche a costo della vita. E dovrebbe ricordare ai suoi giovani, di cui va tanto fiera, che la Costituzione su cui ha giurato è nata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione dal nazifascismo”. Così in una nota Chiara Braga e Francesco Boccia, Capigruppo PD alla Camera dei deputati e al Senato.

-Foto d’archivio IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Separazione delle carriere, arriva il via libera del Senato con 112 voti a favore

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OMA (ITALPRESS) – L’Aula del Senato, con 112 voti a favore, 59 contrari e 9 astenuti ha dato il via libera finale alla riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati. La riforma ottiene così la maggioranza assoluta richiesta dalla Costituzione per le seconde letture dei due rami del Parlamento.

“Oggi, con l’approvazione in quarta e ultima lettura della riforma costituzionale della giustizia, compiamo un passo importante verso un sistema più efficiente, equilibrato e vicino ai cittadini. Un traguardo storico e un impegno concreto mantenuto a favore degli italiani”. Così sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo il via libera definitivo del Senato. “Governo e Parlamento hanno fatto la loro parte, lavorando con serietà e visione. Ora la parola passerà ai cittadini, che saranno chiamati ad esprimersi attraverso il referendum confermativo. L’Italia prosegue il suo cammino di rinnovamento, per il bene della Nazione e dei suoi cittadini. Perché un’Italia più giusta è anche un’Italia più forte”, conclude Meloni, che poi in serata ha parlato anche al Tg1: “Penso che la riforma della giustizia rappresenti un’occasione storica di avere una giustizia più efficiente e più giusta”.

“E’ una giornata storica”, quella della giustizia è una riforma al servizio del cittadino. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti nel corso della sua visita presso la base militare italiana in Niger. Tajani ha così commentato il via libera del Senato alla riforma sulla separazione delle carriere dei magistrati. “E’ una riforma al servizio del cittadino, non contro i magistrati, ha detto Tajani, aggiungendo che saranno comunque i cittadini ad avere l’ultima parola attraverso un referendum. “Saranno i cittadini a decidere se vogliono il cambiamento o se preferiscono restare con la giustizia com’è oggi”, ha concluso.

“Ci sono vittorie che arrivano tardi, forse troppo tardi, ma che restano grandi e decisive. Quella di oggi è la vittoria di mio padre, Silvio Berlusconi. Sono la sua forza, il suo coraggio, la sua determinazione e, purtroppo, anche la sua sofferenza, ad aver reso possibile una giornata che segna un passo avanti importante per la democrazia e per la verità in questo Paese”. Così in una nota Marina Berlusconi, presidente di Fininvest.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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