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Politica

Alluvione, Figliuolo “Al via ordinanze per 289 e 449 milioni di euro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Rimborseremo immediatamente tutte le emergenze che hanno posto in essere o che stanno ponendo in essere tutti i Comuni e i soggetti attuatori come i consorzi di bonifica. Questo è importante per la messa in sicurezza del territorio e per ridare fiato alle casse, specie dei piccoli Comuni, che sono in sofferenza. L’ordinanza è pronta e sarà operativa nei prossimi giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale: parliamo di 289 milioni di euro. Inoltre, è appena terminata una riunione operativa per mettere in priorità tutti gli interventi urgenti che sono finalizzati alla messa in sicurezza del territorio e alla tutela pubblica e privata delle persone che vivono in quei luoghi: qui parliamo di 449 milioni di euro”. Così il commissario alla ricostruzione post alluvione, generale Francesco Paolo Figliuolo, nell’intervista di Susanna Lemma al Tg1.
“Il presidente Meloni ha la massima attenzione sulla emergenza e sulla ricostruzione post emergenza – ha sottolineato -. Proprio ieri c’è stato un vertice con il ministro Musumeci, con il sottosegretario Mantovano e l’ingegnere Curcio. I rapporti con il presidente Bonaccini, il presidente Acquaroli e il presidente Giani sono ottimi e questo deriva da una consuetudine nata durante l’emergenza Covid in cui sono stato commissario straordinario. Il primo pensiero in questo momento va alle 15 vittime dell’alluvione e a coloro i quali ancora soffrono. Noi dobbiamo rendere un servizio ai cittadini e questo è l’unico scopo di questo lavoro”. L’obiettivo “è quello di uscire il prima possibile dall’emergenza – ha aggiunto – . Nei prossimi giorni saranno emanate anche queste ordinanze in modo tale che quando riceveremo le richieste noi potremo perimetrare in maniera dettagliata qual è l’entità del danno da ristorare e io chiederò al governo le risorse da associare per poter rimborsare, con la massima rapidità possibile, sia le famiglie sia le imprese”, ha concluso.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Politica

Il senatore De Poli eletto segretario dell’Udc, le congratulazioni di La Russa e Fontana

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ROMA (ITALPRESS) – Il senatore Antonio De Poli è stato eletto nuovo segretario dell’Udc. “Da oggi vogliamo aprire una nuova stagione: di rinnovamento, radicamento e responsabilità. Una stagione che parte dal territorio e dalla nostra storia”, ha detto De Poli dopo l’elezione, annunciando il lancio di un grande tesseramento nazionale e la ripartenza, a settembre, della Festa nazionale del partito.

“È finito il tempo della comfort zone. Dobbiamo ricostruire una rete capillare, finanziare il partito, incontrare i cittadini. L’UDC sarà presente ovunque: nei municipi, nelle piazze e nei quartieri”, ha aggiunto De Poli, che ha anche annunciato la nomina di cinque vicesegretari territoriali e la nascita di un nuovo ufficio politico nazionale.

“Siamo alleati leali, ma non subalterni. Non siamo la brutta copia di nessuno – ha sottolineato De Poli -. Vogliamo costruire una strategia di differenziazione costruttiva: sosteniamo quando condividiamo le scelte, proponiamo quando servono correttivi, ci smarchiamo quando è giusto affermare la nostra cultura politica. Il nostro contributo è quello di una forza responsabile e coerente: siamo la coscienza del centrodestra”.

“Congratulazioni e auguri di buon lavoro ad Antonio De Poli per la nomina a Segretario nazionale dell’Udc. Un ringraziamento a Lorenzo Cesa per quanto fatto nel suo percorso alla guida del partito”. Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

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“Al senatore e amico Antonio De Poli giungano le mie più sincere e sentite felicitazioni per la nomina a Segretario nazionale dell’UDC. Sono certo che, con equilibrio, esperienza e spirito di servizio, saprà guidare il partito in una fase tanto delicata quanto ricca di sfide. Al contempo, rivolgo un sentito ringraziamento a Lorenzo Cesa per l’impegno, la dedizione e la coerenza dimostrati nel corso del suo lungo percorso alla guida dell’UDC, svolto sempre con senso delle istituzioni e profondo rispetto per la vita democratica del Paese”. Scrive invece su Facebook il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

CESA NOMINATO PRESIDENTE 

Lorenzo Cesa ha annunciato l’avvicendamento come segretario nazionale dell’Udc ed è stato nominato all’unanimità come presidente, su proposta del senatore Antonio De Poli. Dopo oltre vent’anni di impegno ininterrotto, Cesa ha scelto di compiere questo storico cambiamento nel segno della responsabilità e della continuità.

“È una transizione. Il nostro partito è forte, coeso, radicato e capace. Continuerò a essere presente, come Presidente, con costanza e discrezione per continuare a consigliare e supportare il partito”, ha detto Cesa nel suo intervento al Consiglio Nazionale riunito oggi a Roma, in cui ha ripercorso le tappe fondamentali di questi oltre venti anni alla guida dell’UDC: l’impegno per la famiglia, la giustizia sociale, la difesa delle categorie più fragili, l’ampliamento dell’accesso alle cure, lo sviluppo e sostentamento delle imprese, la valorizzazione dei territori, la difesa dei valori democratici europei e atlantici. Un’eredità politica e valoriale che ha contribuito a consolidare la presenza dell’Unione di Centro nel panorama politico italiano ed europeo.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Ucraina, a Montecitorio i vicepresidenti della Verkhovna Rada

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ROMA (ITALPRESS) – “Un meccanismo di monitoraggio parlamentare, con funzione di raccordo e valutazione periodica, per garantire il coordinamento delle diverse iniziative di ricostruzione dell’Ucraina e un’efficace verifica della loro attuazione e del conseguimento degli obiettivi prefissati”. È la proposta lanciata oggi dal presidente del gruppo di collaborazione parlamentare Italia-Ucraina, Giorgio Mulè, che ha introdotto la riunione parlamentare della Conferenza internazionale per la ripresa dell’Ucraina, in Sala del Mappamondo, a Montecitorio. In apertura è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime. Al tavolo anche i vicepresidenti della Verkhovna Rada, Oleksandr Kornienko e Olena Kondratjuk.

La riunione alla Camera si articola in due sessioni, la prima dedicata agli investimenti privati e alla ripresa economica, anche sul tema degli incentivi agli investimenti. La seconda sessione si concentra su capitale umano e resilienza sociale, con focus specifici sul ritorno e la reintegrazione dei rifugiati, la formazione e l’istruzione, il sostegno ai veterani e alle fasce più vulnerabili della popolazione.

“Con il conflitto in corso è impossibile stimare con esattezza danni ed esigenze complessive – ha detto Mulè -. Secondo le valutazioni più recenti, della Banca Mondiale, tra febbraio 2022 e dicembre 2024 il costo totale, nei prossimi anni, sarà di 524miliardi di dollari. La ricostruzione rappresenta uno degli assi portanti del sostegno complessivo dell’Italia a Kiev per far fronte agli urgenti bisogni umanitari generati dalla guerra e favorire le migliori condizioni possibili per la ricostruzione del tessuto socio-economico”. Mulè ha ricordato la missione del gruppo di collaborazione parlamentare Italia – Ucraina dal primo al 5 ottobre scorsi, con visite ai luoghi simbolo della resistenza ucraina e incontri con la popolazione. “In quell’occasione abbiamo ammirato la dignità e il coraggio con cui l’Ucraina continua a lottare per difendere dalla brutale aggressione russa la sua terra, la sua identità e i suoi valori. Le enormi difficoltà materiali, il terribile dramma umano, ma anche la dignità e il coraggio della resistenza Ucraina hanno dato ulteriore impulso alla nostra volontà di rendere concreti gli impegni presi per la difesa del Paese”.

– foto ufficio stampa Camera dei Deputati –

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(ITALPRESS).

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Politica

Mattarella “La triste stagione dei nazionalismi sia consegnata alla storia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Commemoriamo oggi il trentesimo anniversario del genocidio di Srebrenica. Una tragedia che, a dispetto delle migliori speranze, fu emblematica degli orrori indicibili in cui poteva sprofondare nuovamente l’Europa, sulla scorta di azioni che riprendevano l’orrendo vessillo della “pulizia etnica” sotto il pretesto di affermazioni nazionalistiche, in un’area – i Balcani – caratterizzata da sempre dall’essere crogiolo di incontro e convivenza tra i popoli e le culture”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Gli anni trascorsi da quella terribile strage non attenuano l’urlo di dolore delle vittime, che continua a risuonare attraverso le testimonianze dei familiari che sono loro sopravvissuti – prosegue il capo dello Stato -. La coscienza della comunità internazionale non è uscita indenne da quegli eventi che hanno lasciato in eredità la consapevolezza che esiste una responsabilità collettiva, che invoca l’intervento e la condanna dei popoli. Una triste lezione che, al pari di altre, alimenta il dovere condiviso di prevenire e combattere simili atrocità e condannare con fermezza qualsiasi tentativo di riduzionismo o negazionismo”.

“Lottare contro la diffusione di sentimenti d’odio è responsabilità di ciascuno e di ogni Paese – aggiunge Mattarella -. Attribuire disonore e infamia a intere popolazioni sarebbe errato: al contrario, si tratta di perseguire in ogni sede, a partire da quelle dei tribunali internazionali, una rigorosa e puntuale giustizia che sia terreno fertile per la riconciliazione e per un presente e un futuro di pace e fratellanza. E’ questo lo spirito con cui il 23 maggio 2024, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha voluto proclamare l’11 luglio “Giornata internazionale di riflessione e commemorazione del genocidio di Srebrenica”, per richiamare tutti a questo dovere, onorare le vittime e, preservando il ricordo di quegli avvenimenti luttuosi, iscrivere per sempre nella memoria dell’umanità quel giorno funesto. L’orizzonte europeo, in cui si iscrivono le aspirazioni dei popoli dei Balcani, rappresenta i valori di libertà, democrazia e uguaglianza di diritti che sono alla base del pacifico vivere comune tra i diversi popoli, nel rispetto delle loro specificità”.

“Principi che hanno ispirato i padri fondatori del progetto europeo e che restano profondamente attuali per impedire che tragedie come il genocidio di Srebrenica tornino ad affliggere il nostro continente. Le comunità dei popoli dell’area – Bosnia ed Erzegovina fra queste – stanno faticosamente realizzando percorsi di superamento dei tragici lasciti del passato per consolidare legami di fiducia reciproca attraverso una convinta adesione al progetto europeo. La triste stagione dei nazionalismi, foriera dei peggiori lutti del XX secolo, sia definitivamente consegnata alla storia – conclude Mattarella -. Sarajevo sa di poter contare in questo percorso sul pieno sostegno della Repubblica Italiana e sul sentimento di grande amicizia che unisce i nostri popoli”.

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– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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