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Cronaca

40 ANNI DALLE STRAGI DI BEIRUT, IL REDUCE RENATO FALLER IN AMERICA PER LA COMMEMORAZIONE

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di Emanuele Bottiroli

In occasione del quarantesimo anniversario delle stragi di Beirut del 1983 quest’anno in America, a Jacksonville, in Florida, si terrà una commemorazione internazionale per ricordare i tragici accadimenti di quell’indelebile 23 ottobre. A rappresentare le forze armate italiane al “Memorial Marines Beirut” sarà il vogherese Renato Faller, reduce di quei tragici accadimenti da Marò dello storico Battaglione San Marco. “Gli americani – spiega – hanno pensato d’invitare non solo i loro reduci ma anche coloro che come noi si sono adoperati nelle difficili operazioni di salvataggio. La collaborazione tra le nostre forze armate e quelle statunitensi in terra straniera è sempre stata leale ed efficace e quel giorno non sono morti solo soldati americani ma anche amici che condividevano il nostro stesso inferno”.

Beirut Memorial di Jacksonville

Faller sottolinea: “Sono fiero di rappresentare il mio Paese e sopratutto il mio reparto che ha fatto delle missioni estere una sua specialità. Mi piacerebbe che ci fosse più rispetto e fiducia per le nostre forze armate perché nel mondo siamo benvoluti e rispettati da tutti e non solo per le caratteristiche basiche di un buon militare addestrato, ma anche per quella dose di umanità che solo noi sappiamo portare in ogni situazione, anche sugli scenari più delicati”.

Cosa significa a Beirut il 23 Ottobre 1983? E’ in corso la guerra civile libanese. E’ da poco sorto il sole, quando un camion si dirige verso la caserma abitata da marines americani. Il camion pieno di esplosivo accelera e oltrepassa il filo spinato che si estende intorno al parcheggio. Passa attraverso due posti di guardia ed irrompe nell’ingresso dell’edificio. Una volta dentro viene fatto esplodere ed il palazzo di quattro piani crolla su se stesso. Pochi minuti dopo, a Beirut Ovest, viene fatta esplodere la caserma dove risiedevano i parà francesi. L’azione suicida degli sciiti contro la base delle forze di peacekeeping statunitensi e francesi causa 307 morti. Si sviluppa un nuovo modus operandi, quello dei camion bomba guidati da uomini votati al martirio, una tecnica terroristica che metterà in crisi Washington e Parigi, e da quegli anni diventerà una tattica universale. L’azione giunge dopo diversi attacchi ed il sostegno diretto di Israele da parte degli Stati Uniti, che aiuta durante l’occupazione del Libano nel 1982. Le fazioni filo-israeliane fino a quel momento erano state responsabili di molteplici attacchi commessi contro la popolazione musulmana e i drusi libanesi. Diversi gruppi di militanti sciiti rivendicano l’azione.

“In una delle palazzine colpite aveva sede anche la base dei Marò del Battaglione San Marco – racconta Renato Faller, reduce di quel tragico giorno -. In pochissimo tempo salimmo tutti sui mezzi in tenuta da combattimento incolonnati verso la base dei Marines americani… quello che vedemmo fu indescrivibile perché quasi surreale, i corpi devastati senza vita erano addirittura stampati contro le pareti ancora intatte mentre resti umani sparsi ovunque rendevano difficile la ricerca dei superstiti, era una corsa contro il tempo, da una parte la fretta per salvare qualcuno dall’altra la difesa del perimetro per evitare ulteriori attacchi dall’esterno. Momenti drammatici, incancellabili nelle nostre menti e nei nostri cuori. Momenti da ricordare pensando a chi quel giorno perse la vita nell’adempimento del dovere e a chi ancora lo fa tutti i giorni con valori, abnegazione e senso dello Stato”.

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Al centro Renato Faller nel corso della recente cerimonia a Beirut, presso l’Ambasciata d’Italia in Libano

Cronaca

TG NEWS ITALPRESS – 5 NOVEMBRE 2024

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I fatti del giorno: Elezioni americane, seggi aperti in 32 stati – Meloni influenzata, incontro con i sindacati slitta al 12 Novembre – In Campania passa la legge per il terzo mandato, De Luca sfida Schlein – Il piano Ita-Lufthansa non è stato consegnato alla Ue – Treni, sciopero nazionale di 8 ore dopo accoltellamento capotreno – Il Papa a sorpresa a casa di Emma Bonino – Manovra, Bankitalia: l’economia fatica – La grande nautica italiana al Boat Show di Fort Lauderdale – Previsioni 3B Meteo 6 Novembre.

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Cronaca

Migranti, Salvini “Dev’essere normale espellere chi delinque”

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MILANO (ITALPRESS) – “Se stiamo all’ultimo caso è chiaro che questo disgraziato accoltellatore egiziano secondo qualche giudice non possiamo espellerlo perchè l’Egitto non è un Paese sicuro, quando ci vanno 15 milioni di turisti. Posso anche assumere 1.500 uomini e donne per la sicurezza sui treni, ma quando c’è qualche delinquente senza biglietto che aggredisce e accoltella dobbiamo anche poterlo rimandare a casa sua”.
Così il vice premier e ministro, a margine dell’inaugurazione di Eicma. “Una parte rilevante di queste aggressioni è imputabile ai cittadini stranieri non regolari, che un Paese normale dovrebbe poter espellere. I dati dicono che rispetto all’anno scorso, nei primi dieci mesi di quest’anno c’è un -19% di aggressioni, che sono sempre troppe”, ha aggiunto. “Facciamo ridere se non consideriamo sicuro un Paese” come l’Egitto “dove quasi un milione di italiani va in vacanza. Vorrei sapere se quel giudice prende il treno, l’autobus o la metropolitana, perchè a questo punto non possiamo più espellere nessuno. Se solo in Italia non possiamo espellere in Egitto o in Bangladesh è un problema. Il massimo sarebbe che l’accoltellatore egiziano scontasse la pena nel suo Paese e mi sembra che il ministro Nordio stia lavorando su questo. Il meglio sarebbe che andasse in carcere in Egitto”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Cronaca

Conou porta a Ecomondo le sfide per la sostenibilità

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RIMINI (ITALPRESS) – Il CONOU partecipa anche quest’anno a Ecomondo a Rimini, fiera della green e circular economy.
Il Consorzio è presente nella Hall Sud Stand 103, promuovendo incontri istituzionali e convegni per riflettere sulle sfide legate alla sostenibilità in tutti i suoi aspetti, dalla digitalizzazione, alla qualità dei lubrificanti, dalla ricerca all’ambiente.
CONOU porta al centro del dibattito anche i PFAS: le molecole indistruttibili, altamente inquinanti e cancerogene, usate ovunque, che si diffondono nelle acque potabili di tutto il mondo, mettendo a rischio anche i processi di circolarità.
“Il CONOU è un’eccellenza di economia circolare in Europa e non potevamo mancare ad Ecomondo, l’appuntamento che accende i riflettori sulle sfide della green e circular economy e dell’ambiente. Interverremo agli Stati Generali della Circular Economy e discuteremo, nel nostro stand, di tre temi importantissimi in tre diversi appuntamenti: la cybersicurezza (una sfida per cittadini e imprese di qualunque taglia), la sostenibilità dei lubrificanti in un mondo che si vuole decarbonizzare e i meno noti PFAS, dei quali saremo obbligati sempre più a parlare perche si accumulano nell’acqua e nell’ambiente e sono una minaccia per i singoli e per la stessa specie umana”, dichiara il Presidente del CONOU Riccardo Piunti.
Ecco il programma dei diversi panel organizzati dal CONOU alla 27esima edizione di Ecomondo: mercoledì 6 novembre ore 11:30 – “Ambiente e Digitalizzazione: perchè è sempre più importante parlare di Cybersecurity”, giovedì 7 novembre ore 11:00 – “PFAS: Gli inquinanti eterni. Ostacolo alla Circolarità”, 7 novembre ore 15:00 “Lubrificanti e Ambiente: insostituibili ma sostenibili”- Panel in collaborazione con UNEM.
-foto Italpress –
(ITALPRESS).

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