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Politica

Cuffaro “Il centro rinascerà attorno a Forza Italia e al Ppe”

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Il centro “è uno spazio politico, non geometrico. Con questa parola penso a quell’area dove si è più propensi a essere popolari piuttosto che populisti, democratici piuttosto che sovranisti. Il centro ha il compito di custodire i valori moderati, come quelli espressi dalla dottrina sociale della Chiesa”. Così, in un’intervista a L’Identità, il leader nazionale della nuova Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro. Alla domanda se sia possibile una nuova Dc, risponde: “Ci candidiamo a rappresentare determinati principi, dalla famiglia alla solidarietà”. “I giovani – spiega – ragionano e comprendono che la politica vera è tra la gente, lontana dai talkshow. Oltre il 50 per cento delle persone non va a votare, non solo perchè sfiduciata da una classe dirigente inadeguata o per una legge che dovrebbe essere rivista, ma soprattutto perchè non trova un simbolo che possa rappresentare le proprie idee. Le nuove generazioni, quindi, non possono che guardere di buon occhio a una cultura che ha scritto la storia e si è distinta per fatti, non chiacchiere”.
“Il centro – sottolinea Cuffaro – va oltre i miei interessi, di Rotondi, Mastella, Cesa, Lupi e via dicendo. Il Ppe è il punto di incontro. Forza Italia, nel Paese, ne è l’attore principale. E’, dunque, la guida naturale”. “Berlusconi – aggiunge – ha incarnato i desideri di tantissimi italiani. In un momento difficile è stato in grado di mettere insieme i moderati. La sua assenza è un vuoto difficile da colmare. La maggior parte degli elettori votavano quel movimento per il suo leader”. Chi sarà l’erede “è una scelta di Forza Italia. Sia Tajani che Schifani, con cui ho un rapporto di amicizia e stima, sono profili di altissimo livello”.
“Renzi – prosegue Cuffaro -, sposando Renew e la politica di Macron, è lontano dal Ppe. Pur ritrovandoci su molte questioni, non possiamo dunque stare insieme”. “Con Lombardo siamo stati insieme prima nella Dc e poi nell’Udc. Alle regionali poi, abbiamo intrapreso percorsi differenti. Adesso, invece, ha manifestato la volontà di federarsi con Salvini. Rispetto la sua scelta, ma non la condivido. Probabilmente vuole valorizzare la sua battaglia per l’Autonomia. Quella della Lega, però, a mio parere, va presa con le pinze: divide il Paese e penalizza il Sud”.
“La Sicilia – ricorda Cuffaro – è un popolo che accoglie da oltre 2500 anni. Non dimentichiamo, poi, che quando andavamo in giro per il pianeta a trovare lavoro venivamo chiamati immigrati, proprio come i migranti che sbarcano sulle nostre coste. Capiamo, quindi, le sofferenze. Accogliere non significa chiudere la gente dentro i recinti, ma integrare, dare quella possibilità che è stata data a noi siciliani in America”. “Mi ritrovo con la premier quando dice che non possono arrivare in Italia tante persone senza controllo – aggiunge -, così come quando chiede all’Europa di fare la sua parte”.
“Il Partito Popolare Italiano – sottolinea Cuffaro – è nato in Sicilia nel 1919 con Sturzo, stessa sorte poi è toccata alla Dc. Ecco perchè ho pensato che da questa terra si possa ripartire. L’errore dei partitini democristiani è stato pensare che bastasse una conferenza a riprendere una tradizione. Bisognava, al contrario, ripartire dal basso, dalle comunità. Ho pensato, pertanto, di girare e incontrare tutti i 370 Comuni siciliani, aprendo una sezione in ognuno di essi, proprio come faceva lo scudocrociato”. “La Democrazia Cristiana, senza Cuffaro candidato, correrà col suo simbolo. Il mio auspicio, comunque, è che si possa presentare una lista tutti insieme, sotto il vessillo del Ppe. Se ciò non accadrà, saremo della partita. Siamo solo all’inizio di un percorso”, conclude il leader nazionale della nuova Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Politica

Mattarella in Vaticano per l’incontro con Papa Leone XIV

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato in Vaticano dove si incontrerà con Papa Leone XIV.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Politica

Referendum, Meloni “Non votare è un diritto. Contrarissima a dimezzare i tempi della cittadinanza”

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ROMA (ITALPRESS) – “La polemica me la aspetto su qualsiasi cosa. Ho scelto di dire che andrò al seggio ma non ritiro la scheda perché sono premier ed è giusto dare un segnale di rispetto nei confronti delle urne, ma non condivido i contenuti dei referendum e quando non si condividono i contenuti c’è anche l’opzione dell’astensione perché, come ci insegna un partito serio, non votare al referendum è un diritto di tutti. Ma è un diritto dei lavoratori e non lavoratori solo di sinistra? Nella storia della Repubblica tutti i partiti hanno fatto campagne di astensione ai referendum e penso che i diritti valgano per tutti”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del “Giorno de La Verità”.

“Se le materie del referendum fossero state così dirimenti la sinistra avrebbe potuto modificarle in Parlamento invece che spendere 400 milioni degli italiani per il referendum. E’ una questione che mi pare più interna alle correnti della sinistra – ha proseguito la premier – Si sta montando questa campagna contro chi dice che esiste l’opzione per non dire che c’è un problema interno alla sinistra”.

“Sono contrarissima a dimezzare i tempi della cittadinanza, la legge italiana è ottima, è molto aperta e siamo tra le Nazioni Ue che concede il maggior numero di cittadinanze. Cosa diversa è accelerare l’iter burocratico per ottenerla, è una materia che ci interessa e su cui lavoriamo. Non contribuirò ad aiutare un referendum che vuole portare la concessione della cittadinanza a 5 anni”, ha concluso Meloni.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Papa Leone XIV sente Putin al telefono, “La Russia faccia un gesto che favorisca la pace”

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ROMA (ITALPRESS) – Questo pomeriggio “c’è stata una conversazione telefonica tra Papa Leone XIV e il Presidente Putin”. A darne conferma Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede.

“Nel corso della telefonata, oltre alle questioni di mutuo interesse è stata prestata particolare attenzione alla situazione in Ucraina e alla pace. Il Papa ha fatto un appello affinchè la Russia faccia un gesto che favorisca la pace, ha sottolineato l’importanza del dialogo per la realizzazione di contatti positivi tra le parti e cercare soluzioni al conflitto” ha riferito Bruni, aggiungendo che si è parlato anche “della situazione umanitaria, della necessità di favorire gli aiuti dove necessario, degli sforzi continui per lo scambio dei prigionieri e del valore del lavoro che in questo senso svolge il Cardinale Zuppi. Papa Leone ha fatto riferimento al Patriarca Kirill, ringraziando per gli auguri ricevuti all’inizio del suo pontificato e ha sottolineato come i comuni valori cristiani possano essere una luce che aiuti a cercare la pace, difendere la vita e cercare un’autentica libertà religiosa” ha concluso il direttore della Sala Stampa della Santa Sede.

– foto: IPA Agency –

(ITALPRESS).

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