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Cronaca

Il Torino espugna Lecce, decisiva la rete di Buongiorno

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LECCE (ITALPRESS) – Dopo oltre un mese d’astinenza il Torino è tornato a vincere. I granata di Ivan Juric trionfano 1-0 in casa del Lecce, decisiva la rete di Buongiorno allo scadere del primo tempo: allontanate le nubi, arriva dunque il terzo successo in campionato. Frenano ancora i giallorossi, fermi a quota 13 punti e in decima posizione. Quella del Via del Mare è stata una partita intensa con ritmi elevati sin dai primi minuti. D’Aversa ha schierato il solito 4-3-3, Juric ha risposto col 3-5-2: Ricci in cabina di regia scortato da Linetty e Gineitis, con Sanabria e Pellegri in attacco. Assente Perr Schuurs, il difensore olandese è stato operato ieri dopo aver subito la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Il primo squillo di Banda non ha impensierito Milinkovic-Savic, alla mezz’ora il portiere serbo si è fatto perdonare dopo un rinvio sbagliato intervenendo di piede sulla seconda conclusione del numero 22 giallorosso. Doppia occasione anche per Krstovic, ma a sbloccare il match è stato Buongiorno al 41′ del primo tempo: il difensore granata, dopo un tiro impreciso di Ricci (imbeccato da Linetty), ha trovato la deviazione vincente. Nella ripresa gli ospiti hanno cercato di gestire il possesso, sia Sanabria che Pellegri hanno sfiorato il raddoppio in un paio d’occasioni. I salentini, invece, non sono riusciti a ribaltare l’inerzia negativa della sfida: Piccoli e Sansone hanno dato sicuramente maggiore freschezza all’attacco leccese, ma è stato Lazaro a sfiorare il colpo del definitivo ko a due minuti dal termine.
Entrambe le squadre torneranno in campo nei sedicesimi di Coppa Italia: il Lecce affronterà mercoledì il Parma (18.00) mentre il Torino ospiterà il Frosinone (giovedì ore 21.00). Nel prossimo turno di campionato la squadra di Juric accoglierà il Sassuolo mentre i salentini sfideranno la Roma all’Olimpico.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

Crosetto “Sono schifato da chi scarica Toti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Mi fanno ribrezzo le persone che speculano su vicende di questo tipo, ma so di essere in netta minoranza, anche all’interno del centrodestra. Oggi ho visto le dichiarazioni di un ministro di Forza Italia che, di fatto, scarica Toti, dimenticando la storia del fondatore del suo partito e la persecuzione che subì. Queste cose non riesco a capirle e non le sopporto più”. Così in una intervista a La Stampa il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“In Italia – aggiunge – c’è un clima pesante, preoccupante, che incide in modo intollerabile anche sulla vita personale”. “Provo sempre più disprezzo nei confronti di persone che dicono di volere servire lo Stato e invece spesso servono solo i loro microinteressi personali – sottolinea -. In nessun altro Paese c’è un livello così basso nel rispetto dei ruoli istituzionali e di interessi nazionali, non politici o di parte. Ma ho preso un impegno e resterò al mio posto a fare il mio dovere. Quando finirà il mio compito di ministro, credo che tornerò dove avevo deciso di stare da anni: nella sfera privata”. “Le inchieste sono una parte minima del clima di cui parlo – prosegue -. Il mio viene visto forzatamente come un attacco alla magistratura, ma è solo il tentativo di costruire regole comuni e condivise. Capisco che faccia comodo considerarlo un attacco per continuare a non affrontare i temi in modo serio”.
“Vorrei chiarezza: se vedo che l’indagato non ha ottenuto nessun vantaggio personale e che i suoi atti amministrativi erano legittimi, non capisco come si possa arrivare ad arrestarlo – sottolinea -. Quando l’interesse contestato poggia tutto su una diversità di cultura politica, vuol dire che se il governatore ha le stesse idee del pm, allora ha perseguito un atto giusto e legittimo, se invece sono diverse è reato. Ma questa è politica, non giurisprudenza, e soprattutto non ha nulla a che fare con la legge”. Alla domanda se vede una magistratura politicizzata, risponde: “Ci sono correnti e quindi è politicizzata. Lo constato. L’equilibrio però non è messo in pericolo dalle correnti della magistratura, ma da un potere che non ha più controlli, in cui anche un singolo pm, se arrabbiato con qualcuno, può distruggerlo. Su questo vorrei delle garanzie. Lo suggerisca l’Anm che tipo di controllo serve perchè la giustizia sia terza. Rispondano in modo non corporativo e non mi usino come nemico pubblico numero uno”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Eurovision, vince la Svizzera con Nemo. Italia settima

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ROMA (ITALPRESS) – Lo svizzero Nemo con “The Code” vince l’edizione 2024 di Eurovision Song Contest mettendo d’accordo le giurie e il televoto. “Spero in pace, unità e dignità per tutte le persone” è il messaggio del vincitore alzando al cielo il microfono di cristallo appena conquistato. Niente da fare per Angelina Mango che, dopo la vittoria ad “Amici” e quella al Festival di Sanremo, non riesce ad inanellare il terzo successo della sua giovane carriera fermandosi al 7° posto alla Malmo Arena: era quarta dopo il voto delle giurie che non le hanno mai assegnato il massimo dei punti. Inguainata in una tuta nera con inserti in rosso, accompagnata da 5 ballerine, la cantautrice ha portato all’Eurovision una versione accorciata (il regolamento all’ESC non permette di andare oltre i 3′) di “La noia”, brano scritto con Madame e Dario Faini, scatenando l’entusiasmo del pubblico.
“Sul palco spero di provare un’emozione forte”, aveva detto intervistata dal TG1 appena prima dell’evento ed è stata accontentata. Tra gli ospiti della serata, commentata su Rai1 da Gabriele Corsi e Mara Maionchi, anche gli avatar degli Abba, il gruppo svedese che conquistò la notorietà internazionale dopo la vittoria del 1974 a Brighton con Waterloo interpretato a Malmo da Carola, Charlotte Perrelli e Conchita Wurst. Manifestazione di dissenso prima,durante e dopo l’esibizione dell’israeliana Eden Golan con “Hurricane” all’Eurovision Song Contest. Una lunga serie di fischi ha disturbato la sua interpretazione alla Malmoe Arena.
– foto Ipa Agency-
(ITALPRESS)

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Cronaca

REGIONE LOMBARDIA – ATALANTA, L’INTERVISTA DI 3 ANNI FA AD ANTONIO PERCASSI

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Abbiamo trattato questo tipo di patologie con il professor Gianvincenzo Zuccotti, direttore della Pediatria e del pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Buzzi di Milano.

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