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Cronaca

Il Cagliari vince a Udine al 120′, agli ottavi col Milan

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UDINE (ITALPRESS) – Il Cagliari batte l’Udinese 2-1 dopo i tempi supplementari nel match valevole per i sedicesimi di Coppa Italia 2023/2024 grazie alle reti di Nicolas Viola e Gianluca Lapadula e si qualifica per gli ottavi di finale, dove incontrerà il Milan. La formazione sarda parte con il piede giusto, facendosi subito vedere nella metà campo avversaria con Oristanio, che è il più attivo della prima frazione di gara. Al 13′ è proprio lui a calciare per la prima volta, non trovando lo specchio della porta. La squadra rossoblù al 18′ perde Di Pardo per infortunio, così mister Claudio Ranieri è costretto a sostituirlo mandando in campo Zappa. Qualche minuto più tardi Oristanio, servito da Jankto, ha una grande occasione, ma l’intervento di Okoye salva i suoi. Al 24′ Kamara si mette in proprio e tenta il tiro, ignorando Lucca in una posizione migliore per calciare. Okoye si rivela il migliore in campo dei primi 45′ poichè compie due interventi decisivi tra il 30′ e il 33′, prima su Shomurodov e poi ancora una volta su Oristanio. Le due squadre, quindi, vanno a riposo sul parziale di 0-0, anche se il Cagliari può recriminare per le numerose chance non sfruttate. In apertura di ripresa l’Udinese va in gol con Lucca, ma il direttore i gara annulla per fuorigioco dopo un consulto con il Var. I bianconeri mostrano un approccio diverso rispetto ai primi minuti e al 50′ colpiscono una clamorosa traversa ancora con Lucca. Dopo ripetuti tentativi la compagine friulana sblocca il punteggio al 63′ grazie ad Axel Guessand, che sfrutta un perfetto cross di Thuavin ed infila alle spalle di Radunovic. Il Cagliari spinge alla ricerca del pareggio e lo trova all’80’ grazie alla rete su calcio di punizione di Nicolas Viola, favorito da un errore di Okoye. La partita si protrae a tempi supplementari e, proprio quando sembra il momento dei calci di rigore, Gianluca Lapadula
segna allo scadere e regala la qualificazione al Cagliari.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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Cronaca

M5S, Giuseppe Conte confermato presidente

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ROMA (ITALPRESS) – Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento 5 Stelle con l’89,3% dei voti.
Alle ore 18 di oggi si sono concluse le votazioni degli iscritti.
Su 101.783 iscritti aventi diritto al voto hanno votato in 59.720 pari al 58,67%.
Al quesito “Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione MoVimento 5 Stelle?” hanno votato sì 53.353, hanno votato no 6.367.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “La speranza di pace si estenda dal Medio Oriente all’Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le notizie giunte nei giorni scorsi da Gaza, dopo gli accordi di Sharm El-Sheikh, con i primi passi di intesa tra le parti in conflitto in Medio Oriente e con il rilascio degli ostaggi, ci ricordano che i processi di pace hanno bisogno di perseveranza, di pazienza, di lavoro di mediazione, di assunzione di responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento al convegno internazionale e interreligioso “Osare la pace”, organizzato a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio.
“Istituzioni, diplomazie e numerosi altri “facilitatori di pace”, incluse le comunità religiose, svolgono quest’opera giorno dopo giorno, spesso lontano dai riflettori e senza ambire a superflui riconoscimenti esteriori – ha proseguito Mattarella -. Vorrei qui – anche come viatico per gli sviluppi futuri – richiamare una frase del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayeb che, parlando di pace e di fratellanza interreligiosa, ha ribadito la necessità per tutti di innalzare «lo stendardo della pace, anzichè quello della vittoria, e [sedersi] al tavolo del dialogo». Alla forza della prepotenza va contrapposta la forza tranquilla delle istituzioni di pace. L’auspicio è che la “scintilla di speranza”, come l’ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all’Ucraina, dove le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dalla spietatezza dell’aggressione russa non accennano a diminuire”.
Per il capo dello Stato “quanto avviene ci impone di perseverare in una risposta comune, equilibrata, mossa dal senso di giustizia e di rispetto per la legalità internazionale, dalla vigenza universale dei diritti dell’uomo. Sono i principi in cui si riconosce la Repubblica Italiana”.
“Il contributo dei peace-maker, che costruiscono ponti e tessono relazioni tra comunità in conflitto, e dei peace-keeper, che vegliano sul rispetto dei cessate il fuoco e sulla protezione dei più vulnerabili, è inestimabile: far sorgere un principio di pace anche nei contesti più ostili – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. Il messaggio è chiaro: alla violenza delle armi esiste sempre un’altra strada, un modo diverso e più conveniente per risolvere le contese, sottraendosi a rischi fatali di escalation incontrollate, i cui effetti pongono a rischio la sopravvivenza dell’umanità. Nella memoria dell’uomo rischiano di affievolirsi i ricordi delle tragedie che hanno caratterizzato l’ultima guerra mondiale: abbiamo fra noi Kondo Koko, un’Hibakusha, una sopravvissuta alla bomba nucleare che devastò Hiròshima. Persino quello che fu uno spartiacque nella storia, appare oggi in discussione. Non si può omettere di ricordare che osare la pace include e abbraccia altri aspetti: dalle ampie zone di grande povertà nel mondo, alle sofferenze dei migranti, alla crescente concentrazione della ricchezza in poche mani in luogo della sua diffusione. Di fronte alle guerre e per la pace parlano le religioni, con la forza della loro autorevolezza, con la definizione della pace come “santa”, nell’infaticabile ricerca di quel che unisce gli esseri umani, nella promozione della solidarietà globale”.
“Tutti noi siamo oggi chiamati a rinnovare la nostra fiducia nella causa della pace – ha concluso Mattarella -. Rendiamo comune e condiviso l’appello di questo incontro: continuiamo a osare la pace. Continuiamo a investire in percorsi di dialogo e di mediazione, a sostenere chi soffre, a costruire ponti tra i popoli, per contribuire a un mondo in cui la pace non sia un sogno per illusi, ma una realtà condivisa. Quella realtà in cui, come ricordava Papa Francesco, «si riconosce la dignità di ogni essere umano, quando la fratellanza diventa principio ispiratore di un ordine internazionale più giusto e sostenibile»”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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