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Cronaca

Lombardia, le opposizioni presentano le controproposte al bilancio

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MILANO (ITALPRESS) – Mancanza di attenzioni su temi importanti e assenza di un confronto costruttivo in consiglio regionale. Sono queste le principali critiche rivolte alla giunta e alla maggioranza di Regione Lombardia da parte di tutte le opposizioni, in occasione di una conferenza stampa dove sono state illustrate le critiche e le controproposte al bilancio di previsione 2024-26. Presenti i capigruppo Pierfrancesco Majorino (Partito Democratico), Nicola Di Marco (Movimento 5 Stelle), Michela Palestra (Patto Civico), Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra) e Lisa Noja (Azione – Italia Viva).
Alla base delle critiche delle opposizioni, i numerosi tagli di spesa in diversi settori ai quali si aggiunge una riduzione di spesa pari a circa 70 milioni di euro stabilita dal governo nazionale. Nel dettaglio, la minoranza al Pirellone denuncia un taglio di 250 milioni di euro (circa il 73% in meno) di fondi per le politiche ambientali e per il clima; 109 milioni di euro in meno per le politiche relative a diritti sociali, politiche sociali e famiglia; quasi il 20% di risorse in meno per il diritto allo studio; 7,8 milioni in meno dai fondi destinati alla violenza sulle donne e un calo del 65% per quelli relativi ai beni confiscati alle mafie. “Noi vogliamo che sia cambiata radicalmente la politica di bilancio della Regione – ha dichiarato Majorino – La Regione e Fontana non stanno affrontando i temi riguardanti il trasporto pubblico locale, o le liste di attesa in sanità. Per questo riteniamo che l’occasione di discussione del bilancio debba essere quella in cui c’è questa svolta. Abbiamo proposte molte concrete perchè i tagli che Regione Lombardia fa colpiscono le persone più deboli”.
Ma oltre ai tagli, le opposizioni lamentano una marginalizzazione della discussione. Per Onorio Rosati “con questi emendamenti il nostro obiettivo è ridare dignità al consiglio regionale: si sta ripresentando la stessa storia del bilancio di assestamento dove il consiglio regionale non è riuscito ad esercitare nessun tipo di ruolo o funzione. Si è entrati con un bilancio e si rischia di uscire con lo stesso, per altro con i tagli voluti sia dal governo nazionale sia dalla riduzione dei costi che Regione Lombardia deve imporsi per finanziare il mutuo della Legge 9”. “Regione Lombardia, che chiede ad alta voce l’autonomia differenziata, deve dimostrare di saper svolgere fino in fondo la propria funzione per quanto riguarda oggi i compiti e le funzioni che la Costituzione già gli riconosce”, ha chiosato.
Su quest’ultimo punto, il cosiddetto “Piano Lombardia”, le opposizioni hanno deciso di presentare un ordine per chiedere chiarimenti su questo progetto. “La legge 9 ha impegnato risorse significative per diversi miliardi di euro, ma ad oggi è tutto bloccato. Noi chiediamo una grande operazione trasparenza da parte della Regione: ci dica dove sono finiti quei soldi” ha incalzato Majorino. La capogruppo Lisa Noja ha lamentato che da parte della maggioranza, “c’è stata una chiusura totale appellandosi ad un’eccellenza lombarda che è diventata ormai pura retorica”. Chiediamo che ci sia una programmazione strategica per dar modo anche agli enti locali di programmare a loro volta la spesa sociale e di impedire che si faccia una macelleria di diritti fondamentali sulle persone che oggi stanno subendo più di altri i temi dell’inflazione, del rincaro del costo della vita e il malfunzionamento del trasporto pubblico locale che sta diventando un fattore di diseguaglianza enorme – ha aggiunto – Ci viene detto che le nostre proposte sono buone idee ma da questa dichiarazione ci aspettiamo ci siano dei fatti, differentemente da quanto accaduto con il bilancio di assestamento dove è stato detto no a tutto a prescindere”. Tra le proposte delle opposizioni si chiede una maggiore incentivazione del trasporto pubblico locale ad esempio con abbonamenti gratuiti per gli studenti lombardi fino a 27 anni con ISEE fino a 30mila euro e affrontando i disservizi di Trenord; un impulso più forte alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro con un confronto con organizzazioni sindacali e parti sociali; aumento dei fondi destinati per il diritto allo studio; contrasto al fenomeno mafioso con maggiori risorse per il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie;recupero degli alloggi sfitti di proprietà della regione (stimati in circa 19mila) e una radicale riforma del Sistema Sanitario Regionale. “Come Movimento 5 Stelle assieme agli altri gruppi abbiamo presentato migliaia di emendamenti per cercare di invertire la rotta di questa giunta di centrodestra che ci sembra immobile e soprattutto più interessata a discutere le nomine in campo sanitario” ha puntualizzato Di Marco che su questo punto ha ribadito che “le scelte sui vertici sanitari devono avere al centro merito, competenze e curriculum e non lealtà al leader o al gruppo politico di turno”. La discussione inizierà domani e già si preannuncia alquanto accesa. “Noi siamo pronti a fare ostruzionismo e a lottare in consiglio regionale perchè vogliamo cambiamenti concreti: nel nome di questo siamo pronti a lottare con grande determinazione”, ha affermato Majorino precisando però che “se dalla giunta Fontana ci fosse una disponibilità al dialogo, saremo i primi a coglierla”. (ITALPRESS).

Foto: xh7

Cronaca

Papa, Santa Sede “La notte è trascorsa bene”. Rosari tutte le sere a San Pietro

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ROMA (ITALPRESS) – “La notte è trascorsa bene, il Papa ha dormito”. Lo rende noto la sala stampa vaticana. “Da questa sera, i Cardinali residenti a Roma, con tutti i collaboratori della Curia Romana e la Diocesi di Roma, raccogliendo i sentimenti del popolo di Dio, si raccoglieranno in piazza San Pietro, alle ore 21, per la recita del Santo Rosario per la salute del Santo Padre. La preghiera, oggi, sarà presieduta da Sua Eminenza il Card. Segretario di Stato, Pietro Parolin”, comunica la sala stampa della Santa Sede.

-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Violenze ad anziani inermi in Rsa nel comasco, 7 arresti

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COMO (ITALPRESS) – Dopo circa 6 mesi di indagine i Carabinieri di
Menaggio e Como hanno eseguito un provvedimento cautelare a carico di 7 persone (2 in carcere e 5 arresti domiciliari, cinque donne e due uomini) tutti residenti nell’area dell’Alto Lago di Como e coinvolti in episodi continue percosse, ingiurie e violenze verbali e fisiche a danni di anziani inermi, ospiti di una RSA.
L’inchiesta, partita nel mese di agosto 2024, è stata avviata da un esposto presentato presso la Stazione dei Carabinieri di Centro Valle Intelvi (Como), dove si apprendeva che sin dal 2022 – all’interno della R.S.A. “Sacro Cuore” di Dizzasco (CO) – avvenivano presunti maltrattamenti nei confronti degli anziani ospitati nella struttura e affidati per motivi di cura e vigilanza al personale medico e paramedico dipendente della stessa casa di cura. Dopo l’esposto le indagini hanno permesso di ottenere i primi e concreti riscontri.
Si è proceduto poi a una complessa e ininterrotta attività investigativa, durata sei mesi, condotta dalla Stazione dei Carabinieri di Centro Valle Intelvi con il supporto del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Como.
L’indagine ha acclarato l’esistenza di violenze sistematiche divenute – purtroppo – consuetudini lavorative. A confermare il quadro risultano le reazioni dei pazienti che appaiono evidentemente spaventati e scossi. Alcuni di questi anziani d’istinto si portano subito le mani a protezione del viso per non essere colpiti.
I reati contestati a carico dei 7 operatori riguardano condotte di maltrattamenti in concorso, valutata la loro continuazione, all’indirizzo di una pluralità di pazienti. Azioni crudeli e offensive che hanno creato nelle vittime uno stato di sofferenza morale e psichica mediante continue percosse, ingiurie, denigrazioni. Le umiliazioni, fisiche e psichiche sono state perpetrate nei confronti di persone inermi, anziane e malate, spesso allettate o comunque non autosufficienti. Per un’operatrice, inoltre, è stato contestato anche l’esercizio abusivo della professione di infermiera, non avendo questa alcun titolo riconosciuto. “Mi preme sottolineare che l’attività investigativa è stata svolta in piena condivisione delle strategie da parte della Procura della Repubblica di Como, e ha costituito un impegno importante e prolungato nel tempo. Nel corso delle lunghe indagini, abbiamo potuto documentare numerosi episodi di vessazioni e maltrattamenti da parte di alcuni dipendenti della R.S.A. ‘Sacro Cuorè di Dizzasco (CO) nei confronti di anziani e indifesi ospiti. Persone malate, non auto sufficienti e per questo fragili, costrette a subire quotidianamente violenze fisiche e verbali. L’impegno a tutela delle fasce deboli costituisce una priorità assoluta e costante dell’Arma dei Carabinieri. Questa indagine e i risultati ottenuti ne sono un esempio” afferma il Francesco Spera, Comandante del Reparto Operativo Comando Provinciale Carabinieri Como.
Sono anche intervenuti i Carabinieri del NAS di Milano per accertare la regolarità dei titoli abilitativi del personale sanitario, le condizioni igieniche dei locali nonchè altri specifici accertamenti.

– Foto: ufficio stampa Carabinieri –

(ITALPRESS).

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Cronaca

ZONA LOMBARDIA – 24 FEBBRAIO 2025

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Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

Commentate la diretta oppure scriveteci: info@lombardialive24.it.

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