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Cronaca

“Corri braccia al cielo Gigi”, in 30mila per l’ultimo saluto a Riva

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Un abbraccio collettivo, per salutare un campione che mai potrà essere dimenticato. Per i funerali di Gigi Riva 30.000 persone si sono presentate fuori dalla basilica di Nostra Signora di Bonaria, dove sono stati allestiti due maxischermi per seguire la messa tenuta dall’arcivescovo di Cagliari, monsignor Giuseppe Baturi. Un tributo che ha visto la partecipazione di migliaia di persone arrivate anche da fuori Sardegna, col desiderio di rendere omaggio a chi ha lasciato un segno indelebile non solo nel mondo del calcio. Dentro, fra i 650 presenti in chiesa, la famiglia, i figli Nicola e Mauro con la madre Gianna, i nipoti e gli amici più cari, in primis alcuni compagni del Cagliari che vinse lo storico scudetto del 1970 come Mario Brugnera, Ricciotti Greatti, Adriano Reginato e Beppe Tomasini. “Grazie a tutti e a tutte le persone che sono venute nella camera ardente, in coda al freddo fino a tarda sera: ci hanno sempre detto che era un grande uomo, mi veniva da fare le condoglianze io a loro”, il toccante ringraziamento del figlio Nicola al termine della cerimonia, con un sentito applauso ripetuto due volte da parte dei presenti e del pubblico all’esterno. “E’ andato via non solo mio padre, ma un parente di tutti. Se n’è andato da hombre vertical, decidendo fino all’ultimo cosa fare. Spero con tutto il cuore che ora possa riabbracciare sua mamma, la persona che ha amato di più nella sua vita”. Grande commozione anche nelle parole di monsignor Baturi: “Corri di nuovo, caro Gigi, e tendi ancora quelle tue lunghe braccia al cielo, come dopo la rovesciata al Vicenza e il sinistro di Città del Messico. Corri e guarda in alto: noi oggi preghiamo perchè il Signore ti venga incontro, Dio sia la tua dimora per sempre insieme ai tuoi amati genitori, alla tua amata sorella Fausta e ai tuoi cari”. Il feretro arriva a Bonaria alle 15.06, fa il suo ingresso in chiesa dopo dieci minuti di celebrazioni. Ed esce alle 17.09, in uno dei momenti più commoventi della cerimonia, portato dai campioni del mondo Marco Amelia, Gigi Buffon, Fabio Cannavaro, Simone Perrotta, Angelo Peruzzi e Franco Selvaggi, assieme a Tomasini e Gianfranco Zola.
Con loro presenti il Cagliari Calcio di oggi al completo, dal presidente Tommaso Giulini a Claudio Ranieri passando per prima squadra, giovanili e dipendenti, autorità sportive (Andrea Abodi, Giovanni Malagò, Gabriele Gravina, Giancarlo Abete, Franco Carraro, Matteo Marani fra i tanti) e politiche (il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, per citarne alcuni), fino a Luciano Spalletti, senza contare le corone di fiori che andavano dal presidente della FIFA all’Italia del 2006. All’uscita lo accompagnano le sirene delle navi, poi risuona la canzone “Quando Gigi Riva tornerà” di Piero Marras, seguito dai cori dei tifosi e da un applauso ricco di gratitudine e sentimenti. A seguire, in forma strettamente privata, la sepoltura nell’adiacente cimitero Monumentale, come non accadeva dal 1968: per ora è provvisoria, c’è la volontà di dedicare un’area speciale al Mito. Per una delle infinite celebrazioni che serviranno a tenere vivo il ricordo di un simbolo eterno.
– Foto col/Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

Papa “L’Italia non fa figli, fare entrare i migranti”

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ROMA (ITALPRESS) – “La possibilità c’è, credo sia l’unica”. Lo ha detto Papa Francesco, intervistato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” sul Nove, sulla soluzione per Israele e Palestina di due popoli e due Stati.
“La pace è superiore alla guerra sempre. Per la pace ci vuole coraggio”, aggiunge.
Parlando di immigrazione il Pontefice sottolinea che “il migrante va assunto, accompagnato, promosso e integrato. Nella nostra esperienza argentina, che è un paese di migranti, abbiamo questa esperienza di integrazione. In Italia – aggiunge – l’età media è di 46 anni: non fa figli. Faccia entrare i migranti”.
E su Trump che vuole avviare l’espulsione degli irregolari, il Pontefice dice: “Se è vero, sarà una disgrazia perchè fa pagare ai poveri disgraziati il conto dello squilibrio”.
Papa Francesco annuncia che suor Raffaella Petrini, attualmente vice governatrice, da marzo prossimo diventerà governatrice dello Stato della Città del Vaticano. “Il lavoro delle donne nelle curie è una cosa che è andata lentamente e si è compresa bene. Adesso ne abbiamo tante. Le donne sanno gestire meglio di noi”, afferma.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Inter batte 3-1 l’Empoli con Lautaro, Dumfries e Thuram

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MILANO (ITALPRESS) – A ventiquattro ore di distanza dal successo del Napoli, l’Inter risponde battendo l’Empoli per 3-1, infiammando così il duello per lo scudetto. A San Siro, i gol arrivano tutti nella ripresa e portano le firme di Lautaro, Dumfries e Thuram: “inutile”, invece, la marcatura dell’ex Esposito per il club toscano. L’Inter non brilla fino al gol del vantaggio, per poi accendersi e piegare la formazione azzurra, falcidiata dalle assenze.
Nel primo tempo si gioca praticamente solo nella metacampo dell’Empoli ma l’Inter non riesce a tornare negli spogliatoi in vantaggio. Anche a causa di un giropalla spesso prevedibile, i nerazzurri faticano a scardinare il muro eretto dalla difesa toscana. Nonostante le poche occasioni da rete, Lautaro è il più attivo dei suoi e sfiora il gol in due occasioni. Al 14′ il capitano interista conclude in rovesciata e costringe Vasquez al miracolo. In seguito, sempre il Toro colpisce anche un legno al 26′, non punendo l’errata lettura difensiva di Ismajli. Il secondo tempo ricomincia sulla falsa riga del primo e l’Inter continua a giocare dando poco ritmo alla propria manovra.
A sbloccare, però, un match che rischiava di complicarsi, ci pensa Lautaro con una giocata da fuoriclasse. Dopo dieci minuti della ripresa, infatti, l’argentino si carica la squadra sulle proprie spalle e timbra l’1-0, grazie ad uno stupendo tiro a giro dalla distanza. Al’69’ scende in campo Thuram che sostituisce Taremi, autore dell’ennesima prova impalpabile. All’80’ da calcio d’angolo i nerazzurri raddoppiano con Dumfries, autore di uno stacco imperioso che non lascia scampo a Vasquez. L’Inter è in gestione e la partita sembra chiusa: nel finale, però, il neoentrato Esposito punisce il blackout della difesa interista e fa 2-1. L’Empoli non fa nemmeno in tempo a sognare la rimonta che subito arriva il gol del 3-1, realizzato da Thuram in contropiede. I padroni di casa conquistano così un successo pesante che consente loro di riportarsi a meno tre punti dal Napoli capolista. Continua, invece, la crisi dell’Empoli, capace di conquistare solo un punto nelle ultime sei uscite.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

La Lazio passa a Verona con Gigot, Dia e Zaccagni

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VERONA (ITALPRESS) – La Lazio espugna il Bentegodi travolgendo 3-0 il Verona nel match valevole per la ventunesima giornata della Serie A: a segno Samuel Gigot, Boulaye Dia e Mattia Zaccagni. I biancocelesti ritrovano quindi i tre punti e si confermano al quarto posto della classifica; i veneti sono fermi in terzultima posizione.
La formazione capitolina parte subito con il piede sull’acceleratore e dopo appena due minuti passa in vantaggio grazie alla rete di Samuel Gigot che, sul corner calciato da Zaccagni, anticipa Coppola e di testa batte Montipò. I padroni di casa provano immediatamente a reagire con una conclusione di Tengstedt, che colpisce in pieno Provedel. La Lazio, nonostante il gol di vantaggio, continua a spingere e al 18′ prova a rendersi pericolosa con un tiro dal limite dell’area di Castellanos, che si spegne sul fondo. I tempi sono maturi per il raddoppio degli uomini di Marco Baroni, che al 21′ si portano sul 2-0 con la rete siglata da Boulaye Dia: l’attaccante senegalese, dopo una punizione battuta malissimo dagli avversari, si fa 50 metri palla al piede, salta Bradaric e supera Montipò con il mancino.
Il Verona accusa il colpo e rischia di capitolare al 37′, quando Zaccagni imbecca Isaksen, il quale calcia a botta sicura, ma trova la respinta di Montipò. Buon finale di primo tempo da parte degli scaligeri che, dopo i tiri di Duda e Tengstedt, al 43′ colpiscono una clamorosa traversa con un colpo di testa di Serdar. Si va a riposo sul parziale di 0-2. Nella ripresa Zanetti inserisce Livramento e passa al 4-4-2, che consente alla squadra gialloblù di affacciarsi in maniera convincente nella metà campo avversaria. Al 58′, però, Tchatchoua commette un incredibile errore che innesca involontariamente Dia: il senegalese serve Zaccagni che, a porta quasi completamente sguarnita, deposita in rete per il 3-0. La Lazio, dunque, ha la partita in pungo ma al 64′ va vicina al poker con Castellanos che, su ottimo suggerimento di Nuno Tavares, fallisce una grande occasione. Dopo una girandola di sostituzioni da entrambe le parti, i gialloblù tentano di riaprire la sfida con un’insidiosa conclusione di Bradaric ma l’esterno trova l’attenta risposta di Provedel.
Nel finale i padroni di casa restano in inferiorità numerica in seguito a un’ingenuità di Duda, che viene espulso per doppia ammonizione. I biancocelesti amministrano poi facilmente il largo vantaggio.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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