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A Firenze l’ultimo saluto alla leggenda Kurt Hamrin

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FIRENZE (ITALPRESS) – Si sono svolti questa mattina all’interno della Basilica di San Miniato a Monte i funerali dell’ex attaccante svedese Kurt Hamrin deceduto domenica scorsa all’età di 89 anni. Oltre alla moglie e ai cinque figli, tanti i cittadini comuni, autorità del mondo del calcio e della politica, che hanno voluto portare il loro ultimo saluto all’ex giocatore anche di Fiorentina, Milan, Juventus e Napoli. Fra i presenti, oltre al sindaco Dario Nardella e al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l’assessore allo sport di Palazzo Vecchio, Cosimo Guccione, quella al welfare, Sara Funaro, gli ex calciatori Giancarlo Antognoni, Giovanni Galli, Roberto Galbiati, Claudio Merlo, Moreno Roggi, Furio Valcareggi, figlio di Ferruccio Valcareggi che ha allenato Hamrin per quattro anni a Firenze, e una delegazione della Fiorentina rappresentata dal direttore generale Joe Barone e dal capo della comunicazione, Alessandro Ferrari. Presente anche una delegazione svedese: Jan Bjorklund, ambasciatore di Svezia in Italia, Livia Frescobaldi, console svedese a Firenze, e Sune Hellstromer, già amministratore delegato dell’Aik, la squadra dove Hambrin giocava in Svezia, e già segretario generale dell’Associazione calcistica svedese Svenska.
Al fianco del feretro di Hamrin, su cui sono state posate diverse corone di fiori, una foto da giovane dello stesso calciatore che in viola ha vinto due Coppa Italia e una Coppa delle Coppe, una maglia della Fiorentina di questa stagione con il numero 7 e la scritta Hamrin sulle spalle, una replica della maglia gigliata degli anni ’60 e una serie di sciarpe viola. Presenti all’interno della Basilica di San Miniato a Monte gli stendardi della Fiorentina, delle Glorie Viola, del Museo Fiorentina e del Gonfalone del Comune di Firenze. Al termine della celebrazione funebre i ricordi di Hamrin pronunciati dal pulpito da Giancarlo Antognoni, Claudio Merlo e dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, mentre uno dei figli dell’ex giocatore viola, Piero, si è rivolto al padre dicendo fra le altre cose: “Grazie per non aver insistito a che io diventassi calciatore”, e ha poi ringraziato tutti i club in cui proprio suo papà ha giocato, soffermandosi in particolare sul Milan. “Grazie a patron Rocco che in rossonero è stata la persona decisiva per lo scudetto – ha detto Piero Hamrin -. Quello scudetto che avrebbe volentieri fatto a cambio di vincere a Firenze”.
“Kurt Hamrin è stata una persona straordinaria e un personaggio mitico che ha unito etica ed estetica – ha detto durante l’omelia padre Bernardo Gianni, priore di San Miniato a Monte, che ha officiato quest’oggi la messa funebre -. Un campione che resta e vive nel mondo dello sport e nel mito, che era leggero e volatile nel campo ma anche umile. Dico alla sua splendida famiglia che quest’uomo rimarrà nel mito. Un mito come è Sinner nel tennis, come era e sarà per sempre Kurt Hamrin”. All’esterno della Basilica di Santa Croce, all’uscita del feretro di Hamrin, che è stato salutato da un lungo applauso e che verrà sepolto a Stoccolma, è stato sollevato uno striscione: “Cresciuto fin da bambino con la leggenda dell’Uccellino! Ciao Kurt” firmato Curva Fiesole. Alcuni tifosi gigliati hanno anche acceso dei fumogeni viola per salutare una grande leggenda della Fiorentina.
– Foto xb8/Italpress –
(ITALPRESS).

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Milan, parte l’Allegri-bis “Obiettivo tornare in Champions”

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MILANO (ITALPRESS) – “Iniziamo oggi questa avventura dove cercheremo di toglierci delle grandi soddisfazioni”. Lo ha dichiarato il nuovo allenatore del Milan Massimiliano Allegri durante la conferenza stampa di presentazione. “Abbiamo subito iniziato a lavorare col direttore Tare e con la società – ha aggiunto -, per ottenere risultati alla fine della stagione dobbiamo essere un blocco unico, con la responsabilità che dobbiamo avere davanti a un club importante come il Milan”.

“Credo che bisogna iniziare la stagione con grande entusiasmo, con grande senso di responsabilità ed essere a marzo in una buona posizione. Il primo obiettivo? Il Milan è una squadra di livello mondiale, credo che debba tornare a giocare la Champions League, a marzo bisogna essere in quelle posizioni perché poi si decide la stagione”, ha sottolineato. “Credo che la rosa del Milan sia un’ottima rosa, il direttore sta monitorando tutte le situazioni, l’importante è arrivare al 31 agosto nelle migliori condizioni, ma soprattutto iniziare a lavorare bene nei primi sei mesi, sono molto importanti per creare le basi per marzo”, ha ribadito.

“Quando si lavora al Milan tutti devono avere l’ambizione di ottenere massimi risultati, come detto bisogna iniziare a lavorare con la convinzione. Se a marzo saremo bravi ad essere nelle posizioni migliori ci giocheremo al meglio la stagione. In questo momento non serve a niente dire vinceremo il campionato, bisogna essere responsabili, professionali e concreti”, ha spiegato.

“La mia scelta? Innanzitutto perché il Milan è un club a cui sono molto affezionato. Quando mi è arrivata la telefonata di Tare e Furlani li ho incontrati subito: ero molto entusiasta ed in un’ora abbiamo deciso che avremo cominciato questa avventura insieme. Sono molto contento di questa scelta che ho fatto”, ha confessato.

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“Ibrahimovic non l’ho ancora visto, ci siamo però sentiti appena arrivata l’ufficialità. È stato un giocatore straordinario, che mi ha regalato con gli altri il primo scudetto. È un consulente della proprietà e deve essere d’esempio per tutti i giocatori con la sua mentalità vincente”, ha detto parlando del rapporto con Ibrahimovic.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Donnarumma “Sono molto scosso, non volevo far male a Musiala”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono molto scosso da quanto accaduto, non era sicuramente mia intenzione far male a Musiala”. Gianluigi Donnarumma commenta così, a ‘La Gazzetta dello Sport’, la sua uscita durante il quarto del Mondiale per Club che è costata all’attaccante del Bayern Monaco la frattura del perone e uno stop di almeno 4-5 mesi.

Gigio è arrivato per primo sul pallone e non poteva più evitare il contrasto – spiega il procuratore del portiere campano del Psg e della Nazionale, Vincenzo RaiolaÈ ingiusto pensare che volesse far male a Musiala cui auguriamo che si ristabilisca al più presto per tornare più forte di prima”.

L’ex numero 1 del Milan, accusato dal collega Neuer di essere uscito con troppa foga, non è subito corso dal tedesco per sincerarsi delle sue condizioni: “Non ha voluto far finta di niente – prosegue Raiola a ‘La Gazzetta dello Sport – Gigio è un ragazzo molto sensibile. Non sarebbe stato in grado di sostenere la scena e ha preferito allontanarsi per lasciare che i medici si occupassero al meglio di Musiala”.

“Una volta negli spogliatoi ha persino acceso il telefono. In tanti anni che lavoriamo insieme non l’ha mai fatto. Di solito lo spegne un’ora prima del fischio d’inizio per concentrarsi sulla partita e lo riaccende dopo la gara. Stavolta mi ha mandato un messaggio per dirmi che era scosso e che non l’aveva fatto apposta”. Per quanto riguarda il rinnovo contrattuale con i campioni d’Europa e di Francia, Raiola spiega che “ci stiamo parlando, non è anomala una trattativa così lunga perché si parla del portiere più forte al mondo. Per me, Gianluigi merita il Pallone d’oro. Siamo ottimisti, il Psg è un grande club. Lasciamo passare le ultime partite. In ballo c’è il culmine di una stagione già storica. Poi cercheremo di trovare un accordo in tempi ragionevoli”.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Doppietta McLaren a Silverstone, Norris vince su Piastri. Primo podio per Hulkenberg, 4° Hamilton

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SILVERSTONE (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – E’ doppietta McLaren a Silverstone. Lando Norris vince il Gran premio di Gran Bretagna, dodicesimo appuntamento stagionale del Mondiale di Formula Uno, precedendo il compagno di squadra e leader della classifica piloti Oscar Piastri. Ottava vittoria per Norris, la quarta stagionale dopo Melbourne, Montecarlo e Spielberg e la prima assoluta davanti al suo pubblico. Completa il podio un sorprendente Nico Hulkenberg su Kick Sauber: per il 37enne tedesco è la prima Top3 della carriera.

Quarto posto per Lewis Hamilton con la Ferrari, davanti al poleman Max Verstappen, solo quinto con la Red Bull. Male Charles Leclerc, che con l’altra Rossa chiude al 14esimo posto pagando la scelta di montare le slick partendo dalla pit-lane. Disastro Mercedes: George Russell termina decimo, mentre Andrea Kimi Antonelli esce di scena. Buona prova delle Aston Martin, con Lance Stroll e Fernando Alonso che centrano rispettivamente la settima e nona piazza.

L’ORDINE DI ARRIVO

  1. Lando Norris (McLaren)
  2. Oscar Piastri (McLaren)
  3. Nico Hulkenberg (Kick Sauber)
  4. Lewis Hamilton (Ferrari)
  5. Max Verstappen (Red Bull)
  6. Pierre Gasly (Alpine)
  7. Lance Stroll (Aston Martin)
  8. Alexander Albon (Williams)
  9. Fernando Alonso (Aston Martin)
  10. George Russell (Mercedes)
  11. Oliver Bearman (Haas)
  12. Carlos Sainz (Williams)
  13. Esteban Ocon (Haas)
  14. Charles Leclerc (Ferrari)
  15. Yuki Tsunoda (Red Bull)

DNF Kimi Antonelli (Mercedes)
DNF Isack Hadjar (Racing Bulls)
DNF Gabriel Bortoleto (Kick Sauber)
DNF Liam Lawson (Racing Bulls)
DNF Franco Colapinto (Alpine)

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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