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“L’Aquila 1927” lancia la campagna di equity crowdfunding

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ROMA (ITALPRESS) – L’Aquila 1927, la “Squadra della Gente”, ha lanciato ufficialmente la sua campagna di Equity Crowdfunding dopo aver proposto, negli ultimi cinque anni, un modo rivoluzionario di fare calcio, basato sull’azionariato popolare.
Nella prestigiosa Sala The LVG Plaza a Roma, la società calcistica del capoluogo abruzzese ha presentato il suo progetto, con il quale vuole aprire all’Italia il proprio modello di gestione, attraverso una raccolta fondi con cui appassionati di calcio e tifosi, ma anche appartenenti al mondo imprenditoriale, potranno diventare soci del club. La campagna di Equity Crowdfunding rossoblù è l’evoluzione del progetto nato nel 2018, quando la società è ripartita dalle ceneri della Prima Categoria, grazie all’amore dei suoi tifosi e al contributo dei tanti sponsor raccolti sul territorio. Da allora, grazie ad una gestione pulita, ambiziosa e solida, L’Aquila 1927 ha visto la sua prima squadra vincere tre campionati e tornare in Serie D. Con l’Equity Crowdfunding la società ha l’ambizione non solo di proporre un modello innovativo per il mondo del calcio, ma anche di rendersi protagonista del processo di rigenerazione urbana e territoriale della città, a quindici anni dal sisma del 2009. La campagna per diventare soci inizierà ufficialmente il 21 marzo sulla piattaforma Mamacrowd, leader nel settore per gli investimenti in equity crowdfunding, ed avrà una durata di 4 settimane. “Bisogna innovare il paese e il calcio – le parole del presidente onorario del club, Francesco Ghirelli – Quando si intravede questa possibilità bisogna coglierla. A L’Aquila si è costruito un progetto e il crowdfunding è il momento in cui si radica e si delinea una società sostenibile”. “Un calcio in cui la squadra diventa di proprietà di sceicchi o altri finanziatori esteri non è il calcio che amiamo – ha sostenuto l’economista Carlo Cottarelli – Invece una persona che investe con l’azionariato popolare non vuole un tornaconto economico, vuole piuttosto lasciare al proprio figlio un pezzo della squadra che ama. C’è un progetto chiaro. C’è uno strumento finanziario adeguato e valido”. “Questa iniziativa riporta al centro il rapporto della società con il territorio e con la popolazione – ha detto Giancarlo Abete, presidente LND – Poi c’è il valore del progetto, che dà concretezza al messaggio se fatto con ambizione e coraggio. Qui c’è la possibilità di raggiungere i risultati che ci si è prefissi e questo sarà possibile se ognuno darà il proprio contributo”.
– foto ufficio stampa L’Aquila 1927 –
(ITALPRESS).

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Storica Italia agli Europei di basket femminili, azzurre in semifinale dopo 30 anni

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ROMA (ITALPRESS) – L’Italia femminile di basket ha battuto la Turchia, dopo un tempo supplementare, ed è approdata alle semifinali dei Campionati Europei. Nel match valido per i quarti di finale, al “Peace and Friendship Stadium” de Il Pireo, in Grecia, le azzurre di coach Andrea Capobianco si sono imposte all’overtime per 76-74 sulle rivali turche (dopo il 68 pari dei tempi regolamentari). Venerdì, nella prossima “storica” semifinale continentale, dove l’Italbasket femminile manca da 30 anni, le azzurre sfideranno la vincente del match Belgio-Germania (in scena mercoledì sera).

Oggi la miglior marcatrice azzurra è stata Lorela Cubaj, con 16 punti; in doppia cifra anche Cecilia Zandalasini, con 14 punti, e Jasmine Keys e Costanza Verona, entrambe con 12 punti. Un risultato straordinario per le azzurre, che col successo di oggi si sono anche assicurate l’accesso al torneo pre-Mondiale, che si giocherà a marzo 2026 e che qualificherà al Mondiale (in Germania, dal 4 al 13 settembre 2026).

Nell’altro quarto di finale giocato oggi la Francia ha battuto la Lituania 83-61; domani il programma dei quarti si completa con Spagna-Repubblica Ceca, oltre al match delle possibili rivali delle azzurre, ovvero Belgio-Germania.

Raggiante il presidente della FIP, Giovanni Petrucci:Azzurre commoventi, bravissime e straordinarie. Squadra giovane che ha presente e futuro. Sono felice per questo risultato. Ora ci aspettano partite difficilissime ma non ci vogliamo fermare”. Sulla stessa lunghezza d’onda il coach azzurro, Andrea Capobianco: “Lo dico da settimane, questo gruppo non ha smesso di lavorare con passione e attenzione neanche un giorno. Oggi raccogliamo un risultato importante tornando in semifinale a 30 anni da Brno: sono orgoglioso di questo gruppo e della sua capacità di reagire ai momenti delicati, come successo a Bologna”. “La Turchia è una squadra molto difficile da affrontare, ha stazza e velocità e tanta esperienza ma l’avevamo preparata bene e come sempre quando siamo andati in difficoltà abbiamo reagito di squadra, non solo con le nostre individualità”, ha aggiunto il tecnico azzurro.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Jasmine Paolini vola ai quarti a Bad Homburg, Fernandez battuta in due set

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ROMA (ITALPRESS) – Jasmine Paolini accede al terzo turno del “Bad Homburg Open” (Wta 500 – montepremi 1.064.510 dollari) di scena sui prati della città dell’Assia, in Germania. La 29enne di Bagni di Lucca, numero 4 del mondo e seconda favorita del seeding, è entrata in gara direttamente al secondo turno e si è imposta contro la canadese Leylah Fernandez, numero 29 Wta, con il punteggio di 7-6 (8), 7-6 (6).

Prossima avversaria la vincente della sfida tra l’ucraina Elina Svitolina e la brasiliana Beatriz Haddad Maia, numero 21 del ranking mondiale, che ha battuto la statunitense Ashlyn Krueger 6-1, 6-4.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Luciano Buonfiglio “Nel mio Coni anima aziendale e spirito sportivo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il giorno della cerimonia d’apertura di Montreal ’76 è stato il più bello della mia vita”. Luciano Buonfiglio lo rivela in un’intervista alla Gazzetta dello Sport e chissà che il 26 giugno non possa scalare le classifiche e togliere la vetta alle emozioni olimpiche vissute da canoista. Il numero 1 della Fick (Federazione italiana canoa e kayak), infatti, è uno dei candidati alla presidenza del Coni, ha un passato da atleta, ma anche da alto dirigente di azienda (“Fino a diventare direttore centrale del gruppo Alliance Europa”) e sono esperienze che vuole mettere al servizio del Comitato olimpico. “Allo sport serve una pianificazione aziendale e una grande cura dell’atleta. Io ho portato nel lavoro l’entusiasmo e la determinazione dello sportivo e nello sport l’organizzazione aziendale. Il mio obiettivo è che al Coni tutti sappiano quale sia il percorso da fare e diano il proprio contributo, come avveniva nelle aziende in cui sono stato. Ogni presidente è un imprenditore con competenze specifiche che vanno valorizzate. Dobbiamo metterci a disposizione di tutti per costruire un percorso di crescita, che va verificato periodicamente e che sia misurabile. Dobbiamo essere credibili e affidabili, vicini a federazioni e atleti, sostenendoli per quelle che sono le loro esigenze. Il territorio? Andremo regione per regione portando competenza e sperando nella volontà politica, così che il modello Caivano si possa davvero replicare”.

Il tutto appoggiandosi anche a Sport e Salute. “Se proponiamo cose fatte bene difficilmente ci direbbero di no, come pure la politica. Il Coni ha un brand di altissimo valore, ha un Consiglio e una Giunta fatti di persone preparate, insieme a Sport e Salute si possono fare progetti bellissimi. La rivalità del passato? Dobbiamo giocare nella stessa squadra. Io poi mi ritengo un tessitore di sinergie. La politica? Sta a loro definire le linee guida, assieme a noi – prosegue Buonfiglio -. Il ministro Abodi poi l’ho conosciuto in un modo speciale: nel 2006 gli passai la torcia olimpica di Torino, eravamo tedofori. Poi ci siamo incontrati di nuovo al Credito Sportivo, abbiamo un ottimo rapporto. Tifa per Pancalli? Siamo uomini, ognuno fa come vuole, ma il ministro mi sembra piuttosto laico”.

Il presidente uscente, Giovanni Malagò, si è pubblicamente schierato dalla sua parte. “La mia candidatura nasce in modo autonomo, mi sentivo pronto, ma ho comunque voluto vincolare la mia corsa alla possibile permanenza di Giovanni. È stato un percorso pianificato, stile azienda. Giovanni ha una leadership indiscutibile, ha rapporti con chiunque nel mondo e una capacità straordinaria di occuparsi dei problemi di tutti. Pancalli, con cui ho un ottimo rapporto, ha parlato di discontinuità. Non sono d’accordo, nel mio programma non c’è discontinuità, c’è evoluzione”.

In corsa c’è anche Carraro. “Avrà i suoi motivi per candidarsi. Da lui, Petrucci e Pescante ho imparato tanto, vorrei continuare a farlo: sono persone che hanno fatto la storia”. Da presidente della Fick Buonfiglio sa quanto conti vincere. “Le medaglie sono importanti, sono la nostra mission. Se vogliamo vincere a Brisbane 2032 dobbiamo iniziare ora a lavorare sui ragazzini. Perché dovrebbero votare me come presidente del Coni? Perché sono un uomo di sport e avrò un’unica ossessione: essere all’altezza di rappresentare un mondo che vale tanto”.

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Buonfiglio sa già cosa farebbe nel suo primo giorno da presidente. “Convocherei Consiglio e Giunta per definire le priorità all’interno del programma che abbiamo costruito insieme. E formerò dipartimenti che si occuperanno di situazioni specifiche, con verifiche ogni cinque settimane. Sarà un Coni di partecipazione condivisa e fattiva”. Per la sera della vigilia rivela di avere “invitato gli 80 votanti a una spaghettata, credo sia importante anche divertirci”. La mattina dopo verrà eletto il nuovo presidente del Coni e Buonfiglio l’ultimo atto della sua corsa lo vive così: “Sono uno sportivo, a fine gara mi guarderò a destra e sinistra e scoprirò se la punta della mia canoa sarà davanti alle altre…”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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