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Cronaca

Premiati i 30 vincitori dei bandi promossi da Roche e Fondazione Roche

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MONZA (ITALPRESS) – Si è tenuta oggi la cerimonia di premiazione dei vincitori dell’edizione 2023 di tre bandi promossi da Roche Italia e Fondazione Roche. Sono 30 i vincitori da tutta Italia per un investimento totale di 940mila euro: 8 ricercatori under 40 dal bando ‘Fondazione Roche per la ricerca indipendentè per un investimento totale di 400mila euro; 10 enti dal bando ‘Roche per la ricerca clinica – A supporto delle figure di Data Manager e Infermieri di Ricercà per un totale di 300mila euro; 12 progetti dal bando ‘Roche per i servizi – A supporto di soluzioni innovative in sclerosi multiplà per un totale di 240mila euro. Per garantire la massima trasparenza nell’interazione e nella collaborazione con le strutture ospedaliere e gli enti di ricerca, Roche e Fondazione Roche si avvalgono della collaborazione di tre partner esterni e indipendenti per la selezione e la valutazione delle candidature: Fondazione GIMBE per il bando Roche in ricerca clinica, Fondazione Sodalitas per i progetti in sclerosi multipla e Springer Nature per il bando dedicato alla ricerca indipendente.
Dal lancio dei tre bandi, Roche Italia e Fondazione Roche hanno stanziato complessivamente oltre 6 milioni di euro: più di 4 milioni di euro a supporto di 56 progetti di ricercatori indipendenti under 40, 1 milione 300mila euro per 46 borse di studio destinate a data manager e infermieri di ricerca e 1 milione 130mila euro per 50 progetti innovativi in sclerosi multipla. Allargando il focus a tutti i bandi dedicati all’innovazione in Ricerca e ai servizi in tutte le aree terapeutiche a supporto di enti e Associazioni Pazienti, sono oltre 10 i milioni di euro stanziati dall’Azienda e dalla sua Fondazione negli ultimi anni.
‘La nostra missione è lavorare oggi su ciò di cui i pazienti avranno bisogno domani – ha commentato Anna Maria Porrini, Direttore Medical Affairs & Clinical Operations in Roche Italia – In queste parole c’è l’essenza del nostro impegno quotidiano, fatto da una parte di innovazione, sia essa terapeutica o di servizi, e dall’altra di collaborazione con tutta la rete di interlocutori dell’ecosistema. Queste sono le fondamenta sulle quali costruire per affrontare le sfide di salute dei nostri tempi e per creare beneficio ai pazienti e alle loro famiglie nell’ottica della sostenibilità. Come Roche, lavoriamo da sempre su questi fronti e i bandi sono uno dei modi che abbiamo per rendere concreto questo impegnò.
‘La ricerca scientifica in Italia è da sempre al centro delle attività della nostra Fondazione – ha dichiarato Mariapia Garavaglia, Presidente di Fondazione Roche – perchè siamo certi che tenerla viva sia un investimento per tutto il sistema Paese. Con il bando Fondazione Roche per la ricerca indipendente, che giunge oggi al lancio della sua ottava edizione e che negli anni ha visto oltre 2300 candidature, confermiamo il nostro impegno sostenendo i giovani talenti che, con visione, dedizione e coraggio intraprendono nuove strade per arrivare a traguardi che spesso si traducono in progresso per la scienza e quindi per la salute di tutti noì.
Roche Italia e Fondazione Roche hanno, inoltre, rinnovato il proprio impegno lanciando la nuova edizione dei bandi in ricerca clinica e ricerca indipendente: un investimento di 210mila destinato al bando ‘Roche per la ricerca clinicà per 7 progetti presentabili online fino al 6 settembre 2024 da enti che identifichino altrettante posizioni di data manager o infermieri di ricerca; un finanziamento di 350mila euro per il bando ‘Fondazione Roche per la ricerca indipendentè per finanziare 7 progetti di ricerca indipendente svolta da ricercatori under 40, che potranno essere candidati online fino al 31 luglio 2024.
I 10 vincitori del bando 2023 ‘Roche per la ricerca clinica – A supporto delle figure di Data Manager e Infermieri di Ricercà e relativi borsisti che svolgeranno 12 mesi di attività di ricerca, provengono da: Lombardia (IRCCS Ospedale San Raffaele, vincitore con due progetti; Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori; Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino IRCCS di Pavia); Emilia-Romagna (IRCCS Istituto Scienze Neurologiche di Bologna – Azienda USL di Bologna); Piemonte (Azienda Sanitaria Locale CN2 Alba-Bra; Azienda Ospedaliera SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, che si è aggiudicata il premio per due progetti di ricerca), Toscana (IRCCS Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer) e Lazio (IRCCS Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli).
‘I progetti in lizza sono stati valutati considerando due principali criteri – ha affermato Nino Cartabellotta, presidente Fondazione GIMBE – il primo, che pesa per il 90% del punteggio, è la qualità del progetto. Questa viene definita in base alla rilevanza del quesito di ricerca, al rigore metodologico e al possibile impatto sulla salute e sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Il secondo criterio, corrispondente al 10% del punteggio, riguarda l’attività scientifica dell’Ente, misurata dall’impatto delle pubblicazioni scientifiche dei suoi ricercatori. E’ di cruciale importanza – continua Cartabellotta – sostenere e promuovere il lavoro dei Data Manager e degli Infermieri di ricerca, riconoscendo il ruolo fondamentale che essi svolgono nell’ambito della ricerca e dell’innovazione nel settore sanitario. Il sostegno a queste figure professionali offre l’opportunità di migliorare la gestione degli studi clinici e rendere la ricerca sanitaria un motore di sviluppo per il nostro Paesè.
‘Fare ricerca clinica significa oramai rispettare degli standard qualitativi altissimi, soprattutto con l’avvento della nuova normativa Europea grazie alla quale la competizione con gli altri Stati Membri è divenuta altissima – ha dichiarato Celeste Cagnazzo, presidente Gruppo Italiano Data Manager (GIDM) – Questo vale non solo per la ricerca sponsorizzata ma anche e soprattutto per quella accademica, che richiede oramai una expertise straordinaria e delle infrastrutture forti. Non pensiamo più al data manager come responsabile unicamente della gestione del dato di una sperimentazione, nè all’infermiere di ricerca come ad un infermiere che si occupa dei prelievi dei pazienti arruolati in studio. La posta in gioco è molto alta e le competenze da ricercare – e soprattutto da trattenere con degli inquadramenti contrattuali adeguati – altissime. Normativa, metodologia, aspetti legati alla privacy: non sono più specializzazioni del personale senior ma competenze base da sviluppare fin da subitò.
I 12 progetti vincitori del bando ‘Roche per i servizi – A supporto di soluzioni innovative per la Sclerosi Multiplà, che si avvale del patrocinio di AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla, provengono da: Lombardia (IRCCS Ospedale San Raffaele; Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino IRCCS di Pavia; Grande Ospedale Metropolitano Niguarda), Veneto (Università di Verona – Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento; Università degli Studi di Padova – Dipartimento in Neuroscienze), Calabria (Grande Ospedale Metropolitano ‘Bianchi-Melacrino-Morellì di Reggio Calabria), Toscana (Università degli Studi di Siena – Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze), Campania (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli), Liguria (IRCCS Ospedale Policlinico San Martino), Lazio (IRCCS Fondazione Policlinico Università Agostino Gemelli), Sicilia (AOOR Villa Sofia – Cervello Palermo) e Puglia (Ospedale Antonio Perrino ASL Brindisi).
‘Abbiamo valutato i progetti guardando anzitutto alla loro rilevanza ed efficacia, intese come la capacità di generare benefici significativi per i pazienti – ha concluso Alessandro Beda, Consigliere delegato Fondazione Sodalitas – La selezione ha poi tenuto conto dell’innovatività, ovvero la capacità del progetto di migliorare in modo percepibile gli standard di qualità del percorso diagnostico-terapeutico. Infine, abbiamo preso in considerazione la misurabilità dei risultati attesi, nonchè il fatto che il progetto sia replicabile così da poter generare un’emulazione positiva da parte di altri Centri in diversi territori. Viviamo tempi di grandi cambiamenti, che vedono ampliarsi le disuguaglianze. Alle imprese viene riconosciuto un ruolo centrale per rafforzare la sostenibilità sociale nel Paese: il bando promosso da Roche è un esempio di come assumere questo impegno in modo strategico e contribuire in termini rilevanti a migliorare il benessere delle personè.
‘L’Agenda della Sclerosi Multipla e patologie correlate 2025 che, insieme a tutti gli stakeholder, AISM ha definito, evidenzia la necessità di un unico ecosistema tra ricerca e cura, tra ricerca e salute – ha detto Paola Zaratin, Direttore Ricerca Scientifica Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) e Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM) – Lavoriamo insieme per un mondo libero dalla Sclerosi Multipla, per una piena inclusione e qualità di vita delle persone con SM. Insieme promuoviamo una presa in carico multidisciplinare, sostenuta da una ricerca e servizi innovativi e basata sulla partecipazione attiva dei pazienti e dei loro caregiver’.
Gli 8 ricercatori che si aggiudicano il bando 2023 ‘Fondazione Roche per la ricerca indipendentè provengono da: Lombardia (Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri (IRFMN) IRCCS; Università di Milano Bicocca; Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico; Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS-Università di Brescia), Emilia-Romagna (Università di Bologna), Lazio (Università di Roma Tor Vergata; Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Roma) e Liguria (Center for Synaptic Neuroscience and Technology (NSYN), Neuroscience and smart materials (IIT) di Genova).
‘La pandemia ha posto un forte accento sulla relazione tra il pubblico, la ricerca accademica, l’accessibilità e l’inclusività. – afferma Helena Jensen, Senior Publishing Manager, Springer Nature – In tutto il mondo è stata apprezzata l’importanza della collaborazione globale nella ricerca scientifica e nell’accesso a tutte le sue parti, che si è manifestata in tempo reale mentre venivano sviluppati e resi disponibili i vaccini. Anche l’inclusività dei pazienti è stata significativamente accelerata, con molti finanziatori che hanno introdotto requisiti nella progettazione degli studi. Mentre superiamo i primi anni post-pandemia, diventa sempre più importante assicurare che tutti gli aspetti della ricerca siano aperti, utilizzabili, riutilizzabili e riproducibili, sia da parte di chi fa ricerca che della comunità più ampia. Siamo impegnati a promuovere questo cambiamento da oltre 20 anni e, anche se nel settore sono stati compiuti molti passi positivi per aumentare l’accessibilità della ricerca, c’è ancora molto da fare, come comunità, per garantire che a livello globale si possano continuare a vedere i benefici che la ricerca aperta e l’inclusività possono apportare nell’ affrontare alcuni dei problemi più difficili del nostro mondo. Questo è un aspetto su cui continuiamo a impegnarci e a svolgere un ruolo attivò.
-foto ufficio stampa SEC Newgate –
(ITALPRESS).

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Milano, tra 600 giorni la rinascita della Torre di via Antonini

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MILANO (ITALPRESS) – 600 giorni di lavori a partire da oggi, per un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro. Sono questi i numeri citati oggi in occasione della firma della prima pietra della Torre Seta, l’edificio che andrà a sostituire la Torre del Moro di Via Antonini a Milano distrutta in un incendio il 29 agosto 2021. Da allora più di 80 famiglie hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. Alla cerimonia dal forte valore simbolico hanno posto la loro firma tra le autorità il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il prefetto Claudio Sgaraglia. Ad introdurre la presentazione Mirko Berti, inquilino della ex Torre del Moro e portavoce del Comitato Rinascita Antonini. Il progetto, sviluppato dallo Studio Marco Piva, oltre al rifacimento della facciata e delle balaustre del corpo torre e delle villette adiacenti, interviene per ripristinare e migliorare le aree verdi della corte interna, il fit-out degli appartamenti e l’atrio del palazzo gravemente danneggiati. I punti deboli del precedente progetto sono stati eliminati non solo attraverso soluzioni architettoniche alternative, ma anche attraverso la conferma di materiali non combustibili: è il caso del sistema di isolamento termico in lana di vetro Saint-Gobain a marchio Isover che aveva già limitato la propagazione dell’incendio. Inoltre tra i nuovi materiali selezionati è presente l’alluminio presso piegato verniciato a polvere per la facciata, completamente riciclabile, per minimizzare l’impatto ambientale del progetto e garantire una maggiore sostenibilità nel lungo periodo. Attraverso alcuni interventi dei professionisti incaricati alla ricostruzione verranno focalizzate le aree di maggior importanza del progetto: rigenerazione facciata, sostenibilità e sicurezza.
“Finalmente dopo tre anni fuori casa a nostre spese, partiamo con la ricostruzione del nostro edificio, abbiamo ancora diversi problemi da risolvere, Assicurazioni e Banche in primis, ma oggi è un nuovo inizio per tutta la nostra comunità”, ha dichiarato Berti durante la cerimonia. E proprio sulle difficoltà ancora da superare, Berti ha voluto spiegarsi con la stampa presente.
“Una grande banca ha abbonato 3,2 milioni di euro a un imprenditore che ha avuto grossissimi problemi solo perchè fa parte di una dinastia tra le più importanti d’Italia. Ma noi con questa banca non riusciamo a chiudere le nostre cose – racconta – Siamo sotto sfratto da tre anni, stiamo sostenendo delle spese importanti e ne avremo altre perchè una parte delle demolizioni è in carico nostro. E poi abbiamo le spese delle case in cui viviamo. In una situazione come questa le banche si permettono di prendersi mesi e mesi per rispondere. E questo è francamente imbarazzante”. In aggiunta a queste difficoltà “stiamo pagando i mutui: sono stati bloccati per un periodo, ma non c’è un blocco di default perchè non c’è una norma. Quindi ogni anno dobbiamo far scrivere la lettera al prefetto. Non solo: queste banche avevano anche le Polizze assicurative che sono corresponsabili della chiusura del sinistro. E chiaramente queste polizze sono basse dal punto di vista dei massimali ed è questo il problema”. “Noi su questo non abbiamo risposte: non abbiamo chiesto di toglierci i debiti, ma abbiamo chiesto molto di meno”, conclude Berti.
“Dopo tre anni dall’evento incredibile che ancora ricordiamo, dove grazie al cielo non ci sono state vittime, riparte tutto. Io credo sia stato un evento che ha dimostrato la capacità dei cittadini, degli inquilini, di mettersi insieme, di essere coesi, di cercare di affrontare i problemi in maniera intelligente. E credo ci sia stata anche una buona collaborazione da parte delle istituzioni che hanno ciascuno fatto la loro parte”, ha dichiarato il governatore Fontana. Il sindaco ha parlato di “tempi lunghi, ma adesso ci siamo. E’ stata una tragedia evitata anche grazie agli abitanti di questo palazzo che si sono attivati e poi i pompieri hanno fatto la loro parte. Il progetto è buono. Speriamo che facciano in fretta”. Sala ha poi accennato alle indagini sulle responsabilità dell’incendio: “nessun giustizialismo, ma tutti vogliamo la verità su quanto successo. C’è la magistratura che se ne sta occupando e ne rispettiamo il lavoro”.(ITALPRESS).

Foto: xh7 Studio Marco Piva

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Fonseca “Non ho chiuso un occhio, affronto i problemi”

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MILANO (ITALPRESS) – “L’Udinese è una buona squadra che sta facendo un bell’inizio di campionato: gioca bene, è aggressiva e molto motivata. Noi dovremo esprimerci al massimo del nostro livello per poter vincere, sarà una gara molto intensa e difficile”. Lo ha detto il tecnico del Milan, Paulo Fonseca, alla vigilia della sfida di campionato del ‘Meazzà con i friulani. Per quanto riguarda la sosta, arrivata dopo il ko con la Fiorentina, “il primo giorno non ho visto nessuno, ero arrabbiato ed è stato un bene che tanti siano andati in nazionale – sottolinea il mister portoghese in conferenza stampa – Ieri abbiamo parlato di quanto successo, i problemi ci sono sempre e vanno affrontati. Non ho chiuso un occhio, se abbiamo qualche problema non mi frega un c…o del nome del giocatore. Bisogna parlarne subito e in faccia con i giocatori che hanno sbagliato, ed è quello che ho fatto. Se qualcuno che ha sbagliato a Firenze verrà punito domani? Vedremo – spiega Fonseca – per me lo spirito di squadra è più importante del singolo, e se qualcuno non ce l’ha per me diventa difficile”. “Non avrei in mano lo spogliatoio? Non ostento la mia leadership, non sono un attore. Nel calcio oggi c’è tanta necessità di farsi vedere, io invece sono così, dal primo giorno. Fate questa domanda ai calciatori, se sono stato così dal primo giorno o meno”, aggiunge l’ex coach della Roma. Che poi si sofferma su qualche singolo: “Musah? Ho la fortuna di avere un calciatore che può giocare in diverse posizioni. Giocare da esterno in questo momento non mi sembra una possibilità. Può giocare in altre posizioni. Se domani toccherà ad Okafor? E’ una possibilità ma non so se giocherà”. Contro l’Udinese c’è il rebus della fascia di capitano, viste le assenze di Calabria e Theo: “Sono arrivato qui e il Milan aveva già tre capitani: Calabria, Theo e Leao. Posso essere o meno d’accordo con questo, ma ho rispettato questa scelta. Quello che penso è che questa squadra ha bisogno di più leadership. Non è importante chi va in campo ed usa la fascia, ma è importante avere nello spogliatoio due-tre giocatori che condividano questa leadership. Non è leader solo chi ha la fascia – conclude Fonseca – abbiamo altri giocatori che possono esserlo”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Svelata la nuova Kia Niro Tri-Fuel, la prima ibrida con il Gpl

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TORINO (ITALPRESS) – Debutta in Italia la nuova Kia Niro Tri-Fuel. L’ultima arrivata della casa coreana porterà sul mercato una grande novità: sarà la prima auto full hybrid alimentata anche a Gpl. Questa versione della Niro, infatti, è stata realizzata grazie alla storica partnership con Westport Fuel System Italia/BRC, azienda d’eccellenza nella realizzazione di impianti a gas con sede a Cherasco, in provincia di Cuneo. Spinta dal motore Smartstream GDI da 1,6 litri ad alta efficienza da 90 cavalli, che si sommano ai 43,5 cavalli del motore elettrico, la Niro Tri-Fuel eroga una potenza massima combinata di 126 cavalli, garantendo così una grande riduzione di emissioni, e di costo del pieno, con una potenza pressochè invariata rispetto alle precedenti versioni. Per chi si mette al volante della nuova Niro, quindi, non cambia l’esperienza di guida, grazie anche al cambio automatico a doppia frizione a sei marce coadiuvato dalle sospensioni anteriori di tipo MacPherson e posteriori a quattro bracci multilink.
“Il Tri-Fuel – ha dichiarato Giuseppe Bitti, Presidente e Ceo di Kia Italia – racchiude due eccellenze tecnologiche che rappresentano la storia di Kia in Italia. Da un lato c’è la Niro, un crossover che è nato ibrido, ulteriormente sviluppato con le motorizzazioni plug-in hybrid ed elettrica ed è il nostro alfiere sulla mobilità elettrificata. E poi abbiamo una tradizione nel Gpl da tanti anni che ci permette di offrire questa alternativa con questo livello di tecnologia. Abbiamo deciso di fare quindi qualcosa in più perchè entrambe le motorizzazioni hanno un trend in crescita in Italia. Il Tri-Fuel parte oggi con Niro ma è una gamma che vedremo nel futuro con nuovi modelli perchè ogni volta che Kia presenterà un modello full-hybrid ci sarà anche la versione Tri-Fuel”. Kia garantisce che con la versione Business si possono percorrere nel ciclo combinato circa 1.600 km con un pieno di carburante, calcolando che il serbatoio a benzina ha una capacità di 42 litri e quello a Gpl di 40 litri. Un altro grande vantaggio della Niro Tri-Fuel, rispetto a un impianto Gpl montato dopo l’acquisto, è che l’allestimento a gas non fa decadere la garanzia di Kia di 7 anni o 150.000 chilometri. Secondo il listino Kia, il prezzo per i tre allestimenti della Niro Tri-Fuel è di 34.450 euro per la versione Business, 37.200 euro per la versione Style e di 39.200 euro per la versione Evolution. In caso di accesso agli incentivi statali e scegliendo il finanziamento, il prezzo può scendere a 26.200 euro. Il design del crossover coreano è ispirato alla filosofia “Opposites United” e al concetto di “Joy for Reason”. Il montante si fonde con i fanali posteriori a forma di boomerang, ma svolge anche la funzione di convogliatore del flusso d’aria per incrementare il coefficiente aerodinamico. Le luci diurne a LED “heartbeat” sul frontale incrementano la sicurezza e al tempo stesso aumentano la riconoscibilità. Gli interni sono stati progettati per offrire ancora più spazio ai passeggeri ed ogni sedile è dotato di presa USB-C. Due schermi da 10,25 pollici mostrano le informazioni sul veicolo e sulla navigazione, mentre attraverso un display touch multimodale si comandano le varie funzioni dell’infotainment e del climatizzatore. La tecnologia di riconoscimento vocale permette agli occupanti di comandare i sistemi più frequentemente utilizzati come la temperatura e le impostazioni audio e con il sistema Multi-Command i passeggeri possono controllare più funzioni con un solo comando.
Solida anche l’offerta dei sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida intelligenti DriveWise di Kia (ADAS). Il Forward Collision-Avoidance Assist vigila sul pericolo di collisioni con gli altri utenti della strada e con i pedoni e, nelle evenienze più pericolose, può intervenire direttamente sull’impianto frenante. In prossimità degli incroci, l’utilizzo dell’indicatore di direzione attiva la funzione Junction Turning. Nel caso in cui il sistema emetta un avviso sonoro e il conducente non intervenga, il sistema azionerà automaticamente i freni per evitare il potenziale impatto. La telecamera frontale di Niro e il sistema di navigazione integrato operano congiuntamente per visualizzare il limite di velocità vigente sulla strada che si sta percorrendo. Il sistema Intelligent Speed Limit Assist visualizza la velocità di marcia e proietta un avviso visivo in caso di superamento del limite. Altre funzioni ADAS sono state introdotte per tutelare la sicurezza, tra cui Lane Keeping Assist, Lane Following Assist, Highway Driving Assist, Driver Attention Warning, High Beam Assist, Navigazione basata sullo Smart Cruise Control-Curve, Blind-Spot Collision-Avoidance Assist, Rear View Monitor e Rear Cross-Traffic Collision-Avoidance Assist.

– foto xb4/Italpress –

(ITALPRESS).

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