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LA VOCE PAVESE – 25 APRILE, A PAVIA IL RICORDO DELLA LIBERAZIONE

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LA VOCE PAVESE – 25 APRILE, A PAVIA IL RICORDO DELLA LIBERAZIONE
Giovedì 25 aprile la città di Pavia si unirà alle celebrazioni del 79° Anniversario della Liberazione, un’occasione per ricordare la fine della Seconda Guerra Mondiale e onorare i caduti che hanno combattuto per la libertà e la democrazia. Il Comune di Pavia, in collaborazione con il Comitato Cittadino e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, ha organizzato un ricco programma di eventi per commemorare degnamente questa importante ricorrenza. La giornata inizierà alle ore 9.45 con la deposizione di una corona al “Sacrario dedicato ai Caduti della 2° Guerra mondiale” al Cimitero Maggiore. Seguirà un momento di raccoglimento e preghiera con il Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti, in memoria dei caduti in guerra. Alle ore 10.30, il corteo si radunerà in Piazzale Ghinaglia per deporre una corona al cippo intitolato a Ferruccio Ghinaglia. Il corteo proseguirà poi verso Piazza del Carmine, accompagnato dal Corpo Bandistico “S. Cecilia” di Belgioioso.
Alle ore 11, si terrà la Santa Messa nella Chiesa del Carmine, celebrata da Don Daniele Baldi. Alle ore 11.45, il corteo si ricomporrà e si dirigerà verso Piazza Italia.
Alle ore 12 in Piazza Italia, si svolgerà la cerimonia ufficiale: alzabandiera, deposizione delle corone, saluto del Sindaco, Mario Fabrizio Fracassi, e orazione ufficiale tenuta dalla professoressa Anna Ferrando, docente in storia transnazionale della cultura nell’Italia contemporanea all’Università di Pavia.
Nel pomeriggio, in ciascuna delle Associazioni di Promozione Sociale della città, si terranno le commemorazioni delle figure cui i Centri stessi sono intitolati. La giornata si concluderà alle ore 17.30 con l’ammaina bandiera.
Oltre al programma ufficiale, in città si terranno anche altre iniziative commemorative, come concerti, mostre e proiezioni di film. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito web del Comune di Pavia o contattare l’Ufficio Cultura.

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PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 FEBBRAIO

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Le previsioni del tempo in Lombardia, sempre aggiornate con Arpa Lombardia sul nostro sito prontometeo.it.

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI
Il nuovo software installato da Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò, continua a dare frutti. Lui è stato l’artefice del cambio di paradigma e di modello strategico sia all’interno dell’azienda che su scala territoriale tra meritocrazia, competenza e riorganizzazione generale. L’obiettivo? Creare valore, sostenibilità economica e nuovi mercati. Il “reset” di Callegari è stato di respiro territoriale, sebbene pesino ancora le scelte sbagliate e i conti da pagare per gli scivoloni del passato. Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese il 20 febbraio ha approvato due riforme decisive che segnano un punto di svolta dopo anni di divisioni interne. Dopo lunghe controversie tra cooperative e cantine private, nonché tra i vari attori della filiera, è stato adottato un nuovo statuto che ridefinisce il sistema di rappresentanza all’interno del Consorzio. In particolare, la nuova normativa prevede che ogni socio abbia diritto a un minimo di 10 voti, indipendentemente dalla propria capacità produttiva, al fine di dare maggior peso ai piccoli produttori, numericamente più numerosi ma tradizionalmente con minor influenza decisionale, senza però compromettere il criterio di proporzionalità basato sui dati produttivi. Parallelamente è stato introdotto un nuovo disciplinare per lo spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, che si chiamerà “Classese” per evidenziare la sua identità storica e la qualità distintiva. Le modifiche sono state accolte con grande consenso: lo statuto ha ottenuto il voto favorevole di oltre il 98% dei presenti, mentre il nuovo disciplinare ha visto l’approvazione di oltre il 93% dei partecipanti. Queste riforme non solo mirano a valorizzare il prodotto di punta della denominazione, ma rappresentano anche un passo fondamentale per rilanciare l’intera filiera produttiva dell’Oltrepò Pavese, un territorio rinomato per la coltivazione del Pinot nero e altre importanti varietà come Croatina, Riesling e Pinot grigio. In sostanza, grazie a queste innovazioni, il Consorzio si prepara a un futuro più armonizzato e competitivo, superando le tradizionali divisioni interne e promuovendo una filiera unificata e maggiormente rappresentativa.

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TURISMO, LA REGIA CHE MANCA

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LA VOCE PAVESE – TURISMO, LA REGIA CHE MANCA
L’Oltrepò Pavese potrebbe offrire un contesto unico, in cui il turismo diventerebbe un motore di sviluppo integrato. Se si puntasse su questo settore, le eccellenze locali – dal patrimonio enogastronomico ai paesaggi naturali e culturali – verrebbero valorizzate attraverso la creazione di una rete collaborativa e di una regia centralizzata. Tale approccio consentirebbe di coordinare risorse, competenze e iniziative, offrendo ai visitatori esperienze autentiche e sostenendo una crescita economica duratura nel territorio. Da dove partire? L’Amministrazione Provinciale di Pavia ci sta provando e questo è un buon segnale ma…

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