Cronaca
Sequi “L’Europa non può più trascurare l’Africa”
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1 anno fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Conoscere e far conoscere l’Africa, le sue opportunità in termini di sviluppo, ma anche le sue necessità, come quelle sanitarie e formative. Questa la mission di Ecam – European Corporate Council on Africa and the Middle East – e del suo segretario generale, Ettore Sequi, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress, per fare il punto sui progetti in via di sviluppo nei vari Paesi africani e fornire un quadro completo fatto di opportunità, criticità e sfide in seno allo stesso continente. Uno sviluppo, quello portato avanti da Ecam, che parte da lontano, andando a coinvolgere le fondamenta di Stati in cui situazioni di profonda criticità interna – sotto molteplici ottiche – rendono preziose anche delle opportunità che in Europa potrebbero essere concepite come scontate o di facile accesso. “Conoscere Ecam significa capire quali opportunità porta con sé il continente africano. Ecam è un’organizzazione no profit di carattere privato, che si occupa di rapporti tra Europa, Italia e Paesi dell’area Africana e del golfo. Il nostro obiettivo è quello di promuovere la conoscenza di aree facenti parte dell’est Africa e non solo, favorendo il loro sviluppo. Tutto ciò si deve all’intuizione di un uomo d’affari e filantropo di grande successo, Kamel Ghribi, che ha avuto questa idea geniale che sta portando avanti con impegno e successo”.
“La cooperazione tramite soggetti quali l’Europa, nord e centro Africa e il golfo ha in sè una serie di opportunità, dallo sviluppo del business agli aspetti riguardanti salute, agricoltura e formazione. Ecam ha una vocazione naturale per favorire dialogo e conoscenza, con le proprie risorse rivolte al settore umanitario, fondamentale per assistere popolazioni spesso colpite in maniera grave – parlando della situazione a Gaza -. Dal punto di vista sanitario abbiamo raggiunto risultati importanti. E’ stato creato un importante centro di cardiochirurgia infantile in Tunisia, dove abbiamo anche fornito ossigeno e ventilatori. Quando vi fu il terremoto che colpì Turchia e Siria – ha proseguito Sequi – abbiamo inviato attrezzature di emergenza, ambulanze, medicinali e kit sanitari di assistenza per la popolazione”.
Diversi, infatti, i progetti a sostegno di settori come la sanità e la formazione nei Paesi africani, il tutto nella piena “interazione e cooperazione” con piccole e medie imprese italiane, oltre che Ospedali e Istituti: “In questo senso – ha proseguito Sequi – abbiamo sviluppato un progetto che garantisce la formazione di giovani cardiochirurghi che a Milano imparano a svolgere operazioni delicate per bambini con dei cuori creati da una stampante 3D. Sotto la direzione di un’equipe medica italiana, questi ragazzi si specializzano nell’affrontare patologie che nei Paesi di origine sarebbe complicato trattare. Ancora, in Costa d’Avorio ci stiamo occupando in quanto Ecam di un progetto per fornire, tramite piccole e medie imprese italiane, macchine e tecnologie per la commercializzazione del cacao. Opportunità del genere – ha evidenziato il segretario generale – passano sempre attraverso la formazione, e in questo senso è calzante l’esempio dell’accordo con l’istituto Garibaldi di Roma, attraverso il quale forniamo delle borse di studio a giovani africani in materia agricola e direzione di piccole imprese, contribuendo a creare un certo tipo di stabilità sia in Italia che in Africa qualora questi stessi ragazzi dovessero tornare nei loro Paesi d’origine”.
Il lavoro di Ecam passa tuttavia attraverso situazioni geopolitiche di non semplice risoluzione, con effetti di influenza non solo evidenti nel nord del continente, “ma spesso originati da tutto ciò che accade nel centro Africa”, ha continuato Sequi, osservando la competizione costante portata da Stati come Russia e Cina: “Questi potenze mondiali sono ben presenti in Africa per l’acquisizione di materie prime fondamentali – ha chiosato Sequi -. Basti pensare che dal punto di vista militare la presenza russa è intensa, sia nel Sael che che nell’area mediterranea, dalla Siria alla Libia, fino a Tunisia e Sudan. L’Europa – sottolinea – sta cominciando a comprendere anche i rischi di trascurare l’Africa. Quanto sta capitando nel Mar Rosso – conclude – ha un impatto proprio su piccole e medie imprese, che possono scaricare meno i costi, assicurativi, in termini di carburante e di tempistiche, rispetto a grandi imprese che sono capaci di attutire eventuali perdite dovute a tali conflitti”.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Medicina di genere, le professioni sanitarie per l’equità delle cure
Pubblicato
16 minuti fa-
30 Ottobre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Si è svolto oggi, giovedì 30 ottobre 2025, il convegno accreditato “Gender medicine: a multidisciplinary path toward equality”, organizzato dall’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio con il patrocinio dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio.
L’evento ha visto inoltre il supporto del Vicepresidente dell’Ordine, Moreno Zanardo, in qualità di moderatore, e del Gruppo di Lavoro per l’Equità di Genere dell’Ordine. “Con l’evento odierno, ideale prosecuzione del congresso organizzato in occasione dello scorso 8 marzo, l’Ordine riconferma la sua attenzione al tema della medicina di genere e dell’equità delle cure” dichiara il Presidente, Diego Catania. “Abbiamo ritenuto importante concedere il nostro patrocinio e il nostro pieno sostegno all’iniziativa, consapevoli del fatto che le fondamenta di un sistema salute davvero inclusivo si costruiscono a partire dalla formazione dei Professionisti Sanitari”.
Il convegno, organizzato dai Responsabili Scientifici Silvia Bargeri e Tiziana Rumi, richiama fin dal titolo la sinergia tra professioni diverse, e ha visto il patrocinio anche dell’Ordine dei Fisioterapisti di Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza Brianza, Sondrio e Varese e dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano, Lodi e Monza Brianza, oltre che dell’Associazione Italiana di Fisioterapia e del Gruppo Italiano Salute e Genere (GISeG). Nel corso della mattinata di formazione, introdotta dai saluti di Melanie Hyde, Referente del programma di Uguaglianza di Genere, Equità delle Cure e Diritti Umani dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’approccio multidisciplinare ha trovato espressione in una molteplicità di interventi e di punti di vista, in grado di illuminare il tema dell’equità delle cure da diverse prospettive.
Dalle considerazioni sullo stato dell’arte in Italia al punto di vista delle Società scientifiche, al ruolo della donna nei ruoli istituzionali e dirigenziali, fino alle sfide e alle opportunità dell’IA e alle misure di contrasto alla violenza, la prima parte del convegno ha offerto una visione trasversale delle criticità da affrontare e dei punti di forza su cui puntare. La sessione è stata moderata dal Vicepresidente Zanardo e dal Prof. Giuseppe Banfi, Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica presso Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio. “Gli studi di genere stanno acquistando, giustamente, una rilevanza sempre maggiore nel definire le direttrici future del sistema salute” osserva il Prof. Banfi. “Le Professioni Sanitarie devono assumere un ruolo centrale nel cambiamento in atto, e l’istituzione di gruppi di lavoro dedicati, in seno all’Ordine, è lo strumento ideale per favorire tale responsabilizzazione”.
La seconda parte del convegno, moderata da Rossella Tomaiuolo e da Elena Bottinelli, si è incentrata su diversi approfondimenti di taglio clinico, mettendo in evidenza la necessità di considerare le variabili di genere nella diagnostica e negli approcci di cura, adottando sistemi e strumenti flessibili e inclusivi. A fronte delle molteplici sfide poste in rilievo dalla giornata formativa, l’Ordine lancia un’esortazione all’impegno comune per un equo diritto alla salute. “Il richiamo all’equità di genere, senza un opportuno investimento di tempo, risorse e formazione, rischia di ridursi a una formula vuota” precisa Fabio Corbino, Referente del Gruppo di Lavoro per l’Equità di Genere dell’Ordine. “Ben vengano, dunque, le iniziative che consolidano la sinergia tra istituzioni e società scientifiche, creando le reti e le risorse necessarie per favorire un cambiamento concreto nel Servizio Sanitario Nazionale”.
– Foto ufficio stampa Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio –
(ITALPRESS).
Cronaca
Operazione “Barona”, 19 arresti per spaccio di sostanze stupefacenti a Milano
Pubblicato
2 ore fa-
30 Ottobre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Nelle prime ore della mattinata odierna, il personale del Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri, del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa di Reclusione di Milano Opera, del Nucleo investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria, con la collaborazione del personale del Comando Provinciale Carabinieri Milano e del Commissariato di Milano Ticinese, hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 19 soggetti, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia meneghina.
L’operazione antidroga, coordinata dalla Procura di Milano, rappresenta l’epilogo di una corposa e meticolosa attività di indagine svolta dalla Polizia Penitenziaria della Casa di Reclusione di Milano – Opera ed ha riguardato una piazza di spaccio legata all’organizzazione criminale della nota famiglia criminale dei Calaiò, che aveva base operativa all’interno del quartiere Barona ed esercitava la propria attività anche al di fuori del territorio milanese, organizzata e diretta da una donna ritenuta tra le figure di vertice della medesima organizzazione. La donna non era stata interessata dai provvedimenti limitativi della libertà personale durante l’esecuzione delle precedenti misure cautelari a carico degli uomini del clan dei Calaiò eseguite nell’aprile 2023 e febbraio 2024.
Di fatto, immediatamente dopo l’esecuzione dei provvedimenti di fermo operati dai Carabinieri del Ros nell’aprile del 2023 e gli arresti della Polizia Penitenziaria del febbraio del 2024, è stata avviata un’attività tecnica di intercettazione ambientale in carcere a seguito della quale sono stati acquisiti elementi che, oltre a confermare la piena appartenenza della donna al sodalizio criminale dei Calaiò, destinataria dell’odierna misura cautelare e capo della piazza di spaccio, ha consentito di acclarare il collegamento attivo tra i vertici della famiglia Calaiò detenuti e la donna stessa, che gestiva la piazza di spaccio per loro conto con struttura verticistica e attribuzione di ruoli e compiti ben definiti (approvvigionamento stupefacente, confezionamento, trasporto e distribuzione). Da qui gli approfondimenti investigativi che hanno portato all’emissione della misura cautelare oggi eseguita nei confronti della donna e del suo gruppo di accoliti, tutti operanti prevalentemente nel territorio della Barona.
– Foto Carabinieri Ros –
(ITALPRESS).
Cronaca
USA-Cina, Trump “Concordati molti punti con il presidente Xi”
Pubblicato
3 ore fa-
30 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Ho avuto un incontro davvero fantastico con il Presidente cinese Xi. C’è un enorme rispetto tra i nostri due Paesi, e questo non potrà che essere rafforzato da quanto appena accaduto. Abbiamo concordato su molti punti, e altri, anche di grande importanza, sono prossimi alla risoluzione”. Lo afferma su Truth il Presidente statunitense Donald Trump, commentando l’incontro con il presidente cinese Xi Jinping a Busan, in Corea del Sud. “Sono stato estremamente onorato dal fatto che il Presidente Xi abbia autorizzato la Cina ad avviare l’acquisto di ingenti quantità di soia, sorgo e altri prodotti agricoli. I nostri agricoltori saranno molto felici! Infatti, come ho già detto durante il mio primo mandato, gli agricoltori dovrebbero immediatamente acquistare più terra e trattori più grandi. Vorrei ringraziare il Presidente Xi per questo! Inoltre, la Cina ha accettato di continuare il flusso di terre rare, minerali essenziali, magneti, ecc., apertamente e liberamente. E’ molto significativo che la Cina abbia affermato con fermezza che collaborerà” conclude Trump.
Foto: IPA Agency
(ITALPRESS).

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