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Cronaca

Unpli, nasce la Rete Nazionale delle Infiorate

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ROMA (ITALPRESS) – Promuovere e valorizzare l’Infiorata, una ricorrenza in grado di legare le comunità locali alle proprie tradizioni: nasce la prima Rete Nazionale delle Infiorate e delle Composizioni di Arti Effimere promossa dall’Unpli, l’Unione nazionale Pro Loco d’Italia, e presentata al ministero della Cultura.
“La costituzione della Rete rende strutturale la volontà di riunire tutte le Pro Loco, che rendono omaggio a questa suggestiva ricorrenza e che le vede impegnate direttamente o in collaborazione con tutte le organizzazioni delle comunità locali, come le parrocchie” ha detto il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina. “La Rete nazionale delle Infiorate e delle Composizioni di Arti Effimere – aggiunge – si impegnerà a coordinare le attività legate alla loro realizzazione, compresa la pianificazione degli eventi, la promozione e la comunicazione, garantendo che le attività degli aderenti alla Rete rispettino gli standard qualitativi delle infiorate organizzate e facilitino lo scambio di conoscenze, esperienze e risorse tra le associazioni presenti al suo interno.
Uno degli appuntamenti che sicuramente ci impegneremo a portare avanti, con energie e risorse, è l’Infiorata delle Pro Loco d’Italia che dal 2018 riunisce di fronte alla Basilica di San Pietro un gruppo nutrito di volontari da tutta la Penisola, che porta avanti questo inestimabile patrimonio culturale immateriale, offrendo uno spettacolo di colori unico che adorna e profuma il sagrato durante il giorno dei santi patroni della Capitale. Una ricorrenza che affonda le sue radici proprio a Roma, dove la Pro Loco Roma Capitale organizza da 13 anni l’Infiorata Storica della Capitale”.
Costituita da 74 Pro Loco, la rete ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare l’Infiorata, una ricorrenza in grado di legare le comunità locali alle proprie tradizioni, facendole avvicinare ad un rito con oltre quattro secoli di storia, attraverso la creatività e la passione di artisti e volontari che utilizzano le tecniche e i materiali più disparati dai petali, ai trucioli, fiori all’uncinetto, sale, sabbia o legumi.
Eventi sentiti e rievocati in molte regioni d’Italia, le infiorate sono legate, in alcuni casi, alla celebrazione del Corpus Domini, in altri al solstizio di primavera, ma negli ultimi anni- grazie anche all’impegno delle Pro Loco – da evento a carattere religioso, sono diventate dei veri e propri momenti di attrazione e promozione per tanti borghi italiani.
“E’ la prima rete nazionale che attraverso il centro studi della Fondazione stiamo promuovendo” le parole di Fernando Tomasello, Presidente del Centro Studi per il Patrimonio Culturale-Fondazione Pro Loco Italia ETS. “Saranno molte reti – aggiunge- un momento straordinario di coordinamento a livello nazionale di realtà che fino ad oggi non si sono parlate o si sono parlate parzialmente. La Fondazione dell’Unpli intende fare il lavoro di coordinamento ma soprattutto di valorizzazione, promozione e salvaguardia di questi patrimoni straordinari che l’Italia ha”.
Alla Rete possono aderire le infiorate di tutte le Pro Loco iscritte a UNPLI e alla Fondazione Pro Loco Italia ETS che si occupano dell’organizzazione e della realizzazione delle composizioni nel territorio di competenza e operanti nel rispetto dei principi contenuti della Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.
Le Pro Loco aderenti alla Rete Nazionale delle Infiorate e delle Composizioni di Arti Effimere sono: Pro Loco di Carsoli (AQ), Pescasseroli (AQ), Magliano dei Marsi (AQ), Gissi (CH), Pollutri (CH), San Giovanni Teatino (CH), San Salvo (CH), Villamagna (CH), Torricella Sicura (TE), Bernalda (MT), Bella (PZ), Castelsaraceno (PZ), Marsico (PZ), Rotonda (PZ), Ruvo del Monte (PZ), Sant’Angelo le Fratte (PZ), Tramutola (PZ), Paola (CS), Circello (BN), Cusano Mutri (BN), Paduli (BN), Casamicciola Terme (NA), Ferentino (FR), Itri (LT), Arsoli (RM), Genazzano (RM), Genzano di Roma (RM), Roma, Valmontone (RM), Acquapendente (VT), Gallese (VT), San Marcello (AN), Ortezzano (FM), Servigliano (FM), Cagli (PU), Fermignano (PU), Mercatello sul Metauro (PU), Piobbico (PU), Cercepiccola (CB), Guglionesi (CB), Riccia (CB), Ruvo di Puglia (BA), Candela (FG), Serracapriola (FG), Volturino (FG), Patù (LE), Santa Maria di Leuca (LE), Tortolì (OG), Arzachena (SS), Acquaviva Platani (CL), Acireale (CT), Sant’Alfio (CT), Nicosia (EN), Castroreale (ME), San Pier Niceto (ME), Baucina (PA), Caltavuturo (PA), Giardinello (PA), Vicari (PA), Noto (SR), Calatafimi Segesta (TP), Ceretto Guidi (FI), Fucecchio (FI), Scarperia e San Piero (FI), Sorano (GR), San Miniato (PI), Piancastagnaio (SI), Riva del Garda (TN), Tenna (TN), Assisi (PG), Cannara (PG), Granze (PD), Pontelongo (PD) e Noale (VE). Nel corso dell’evento, moderato da Beppe Convertini, sono intervenuti il presidente ICH NGO Forum Robert Baron, il Dirigente del servizio III-Relazioni internazionali del Ministero della Cultura Mariassunta Peci, il dirigente del servizio II- Ufficio UNESCO del ministero della Cultura Stefano Musco, il responsabile del Dipartimento Cultura ANCI Vincenzo Santoro, il Presidente dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale Leandro Ventura e il Presidente ISTO Europa Gianluca Pastorelli.
-foto xc3 Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella “Rafforzare l’impegno per la sicurezza sul lavoro”

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LATINA (ITALPRESS) – “Quella delle morti del lavoro è una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione. Non sono tollerabili nè indifferenza nè rassegnazione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Latina dopo la visita all’azienda Bsp Pharmaceuticals, in occasione delle celebrazioni della Festa del Lavoro.
“E’ evidente che l’impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato. Riguarda le istituzioni, le imprese, i lavoratori – ha aggiunto Mattarella -. Ringrazio Cgil, Cisl e Uil per aver scelto la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro come tema di un Primo maggio unitario”.
“Tra due giorni celebreremo la data simbolo del 1° maggio: la festa del lavoro – ha detto il capo dello Stato -. Un lavoro che non può consegnare alla morte, ma sia indice di sviluppo, motore di progresso, sia strumento per realizzarsi come persona. Il lavoro non può separarsi mai dall’idea di persona, dall’irriducibile unicità e dignità di ogni donna e di ogni uomo”.
“Per quanto ci riguarda si registrano, in questo periodo, segnali incoraggianti sui livelli di occupazione. Permangono, d’altro lato, aspetti di preoccupazione sui livelli salariali, come segnalano i dati statistici e anche l’ultimo Rapporto mondiale 2024-2025 dell’Organizzazione internazionale del lavoro – ha proseguito il presidente -. L’Italia – nota il documento – “si distingue per una dinamica salariale negativa nel lungo periodo, con salari reali inferiori a quelli del 2008″, nonostante l’avvenuta ripresa a partire dal 2024. Questo mentre, a partire dal 2022, la produttività è cresciuta”.
“Sappiamo tutti come le questioni salariali siano fondamentali per la riduzione delle disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall’innovazione, dal progresso – ha aggiunto il capo dello Stato -. Tante famiglie non reggono l’aumento del costo della vita. Salari insufficienti sono una grande questione per l’Italia. Incidono anche sul preoccupante calo demografico, perchè i giovani incontrano difficoltà a progettare con solidità il proprio futuro. Resta, inoltre, alto il numero di giovani, con preparazione anche di alta qualificazione, spinti all’emigrazione. Questi fenomeni impoveriscono il nostro “capitale umano””.
“Nessuno deve sentirsi scartato o escluso. La Repubblica è fondata sul lavoro. Il lavoro è radice di libertà, ha animato la nostra democrazia, ha prodotto eguaglianza e, dunque, coesione sociale. Il progresso civile, la effettiva esistenza dei diritti, la sostenibilità del nostro modello sono legati, al tempo stesso, all’efficacia delle istituzioni e all’attività degli attori economici e sociali – ha detto ancora Mattarella -. Il lavoro richiama e sollecita la corresponsabilità, la solidarietà. Il lavoro è stato il vettore più potente di giustizia, di mobilità sociale, di costruzione del welfare. Il futuro del lavoro è già cominciato. Non è un caso che l’OIL abbia posto, al centro del suo impegno nella Giornata del 28 aprile, il tema della intelligenza artificiale e della digitalizzazione, per porre in guardia dai rischi per le condizioni di lavoro, che si accompagnano alle grandi opportunità offerte”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Energia solare, per Inicio nuovo round di finanziamento da 4 mln di euro

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MILANO (ITALPRESS) – Inicio, start-up francese specializzata nell’originazione di progetti solari e agrivoltaici, ha appena concluso un nuovo round di finanziamento da 4 milioni di euro. Questo aumento di capitale ha riunito diversi investitori di rilievo, tra cui EDF Pulse Ventures e Cap Horn, che si uniscono ai partner storici della società, come ISAI e Kima Ventures.
Fondata nel 2022, “Inicio mette a disposizione degli sviluppatori solari i terreni più adatti alla loro attività, rispettando al contempo l’ambiente locale, grazie a un algoritmo di identificazione unico – si legge in una nota -. Questo permette di identificare le aree idonee per l’installazione di pannelli solari, valutare i rischi associati al progetto e rendere disponibili i terreni per gli sviluppatori. Questa iniezione di capitale permetterà a Inicio di moltiplicare le opportunità fondiarie a disposizione dei propri clienti, rafforzando così la sua posizione di leader nel mercato francese e accelerando l’espansione internazionale. Inicio sta già consolidando la sua offerta in Italia e in nuove geografie europee dove prevede di estendere le proprie attività nel corso dell’anno – prosegue la nota -. Per rispondere sempre meglio alle esigenze dei propri clienti, Inicio sta inoltre continuando il miglioramento della propria piattaforma e del proprio algoritmo di intelligenza artificiale, in grado di prevedere i principali rischi legati allo sviluppo dei progetti, in particolare la futura capacità di connessione alla rete elettrica. Questo strumento sarà disponibile per i clienti nelle prossime settimane”.
«Questo investimento è un’ottima notizia per Inicio e ci permetterà di continuare a sviluppare le nostre competenze in tutta Europa. Realizzare questo nuovo round di finanziamento con i nostri investitori storici e attori di riferimento del settore testimonia sia la loro rinnovata fiducia nell’azienda sia l’unicità della nostra offerta», afferma Thomas Moulia, CEO di Inicio.
«L’investimento di EDF nella start-up Inicio è perfettamente in linea con la strategia aziendale, che punta in particolare allo sviluppo della produzione di elettricità decarbonizzata – sottolinea Julien Villeret, Direttore dell’Innovazione del gruppo EDF -. La piattaforma progettata da Inicio rappresenta un acceleratore essenziale per il dispiegamento dei progetti fotovoltaici del Gruppo. Partecipando a questo round di finanziamento, EDF rafforza concretamente la sua posizione nel mercato delle energie rinnovabili e accelera il proprio percorso verso gli obiettivi climatici».
«Siamo felici di continuare a sostenere lo sviluppo di Inicio ed essere affiancati in questa avventura da EDF Pulse e Cap Horn. Abbiamo particolarmente apprezzato la capacità dei fondatori di attrarre manager di grande talento e di far evolvere significativamente l’offerta per rispondere ai bisogni del mercato», evidenzia Francois Collet, General Partner presso ISAI.
«Siamo stati immediatamente convinti dalla qualità del team fondatore di Inicio, dalla sua impressionante capacità di esecuzione e dalla sua visione strategica in un settore dove l’individuazione fondiaria rappresenta ancora un vero punto critico. Il loro approccio, basato su una forte combinazione di tecnologia e presenza sul territorio, risponde a un bisogno cruciale degli sviluppatori solari – spiega Alexandre Pelletier, Partner presso Cap Horn -. E’ proprio questo il tipo di modello unico, scalabile e ad alto impatto che cerchiamo di sostenere da Cap Horn. Abbiamo subito voluto far parte di questa avventura».

– Foto ufficio stampa Inicio –

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Cronaca

A Milano raddoppiano le aree a sfalcio ridotto e i prati fioriti

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MILANO (ITALPRESS) – Raddoppiano a Milano le aree a sfalcio ridotto: le aree verdi in cui l’erba sarà mantenuta più alta passano da 54 a 111, distribuite in tutti i Municipi per un totale di circa 1,8 milioni di metri quadrati sui 19 milioni di metri quadrati di verde urbano gestiti direttamente dal Comune.

Una scelta che l’Amministrazione conferma, dopo la sperimentazione avviata lo scorso anno, per promuovere la sostenibilità ambientale, anche alla luce dei preziosi risultati in termini di aumento di biodiversità riscontrati proprio in alcune di queste aree monitorate dalla nature tech-company 3Bee e dall’Università degli Studi Milano-Bicocca.

In particolare, il team dello ZooPlantLab del dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze della Bicocca ha osservato un aumento della biodiversità di insetti nelle zone non sfalciate con picchi del 30% rispetto a quelle sfalciate frequentemente, arrivando anche ad un aumento del 60% nelle aree con maggiore ricchezza di fiori e specie.

Le nuove superfici a sfalcio ridotto sono state selezionate dopo un’analisi delle informazioni raccolte durante la sperimentazione avviata nel 2024 sulle prime 54 aree da tecnici, Municipi, cittadini e cittadine. Le aree sono state individuate secondo diversi criteri, in modo da non incidere sugli usi pubblici o sulla fruizione per il gioco, il relax, lo sport, per creare connessioni ecologiche e per valorizzare i servizi ecosistemici del prato, riducendo anche l’effetto isole di calore.

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Tra le aree con nuove zone a sfalcio ridotto ricordiamo, ad esempio, Parco Papa Giovanni Paolo II (Municipio 1), Parco Adriano (Municipio 2), Parco Lambro (Municipio 3), Parco Forlanini e Parco Monluè (Municipio 4), il parco che circonda il depuratore di Nosedo (Municipio 5); e ancora Parco Andrea Campagna (Municipio 6), Parco delle Cave (Municipio 7), Parco Monte Stella (Municipio 8) e Parco Walter Chiari (Municipio 9).

Con gli stessi obiettivi di tutela e sviluppo della biodiversità, aumentano anche i prati fioriti che saranno oltre 60, circa il doppio rispetto all’anno precedente, in cui si troveranno diverse specie tra cui: papaveri, ranuncoli, fiordalisi, millefoglie, calendula, campanule, solo per citarne alcune.

La biodiversità sarà il focus anche di Orticola 2025 – come ricorda anche il titolo di questa edizione ‘Bio bio bio, in giardino c’è vita!’ – che sabato 10 maggio alle ore 15, alla Mostra-Mercato Orticola presso i Giardini Montanelli, dedicherà alla biodiversità in città un convegno a cui partecipano, oltre a rappresentanti dell’Amministrazione, anche Filippo Pizzoni, vice Presidente di Orticola di Lombardia, Laura Gatti, agronomo, paesaggista e docente all’Università degli Studi di Milano, Massimo Labra, docente all’Università degli Studi di Milano – Bicocca.

“Quest’anno aumentiamo le aree a sfalcio ridotto e i prati fioriti in città: sono un vero laboratorio di biodiversità, come dimostrano i monitoraggi condotti nelle aree a sfalcio ridotto nel 2024 dall’Universita Bicocca, e una delle soluzioni capaci di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici nell’ambiente urbano. Un progetto che condividiamo con i Municipi, insieme ai quali abbiamo scelto sia le aree a sfalcio ridotto che quelle a prato fiorito, e che siamo certi diventerà un laboratorio continuo sugli ecosistemi urbani, creando al tempo stesso benessere per le persone e bellezza”, ha detto l‘assessore all’Ambiente e Verde Elena Grandi.

– Foto Ufficio stampa Comune di Milano –

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