Seguici sui social

Cronaca

IL SUCCESSO DI GIOVANNA ED ALESSANDRA NEL CONCERTO A PORANA E LA PRECISAZIONE DELLA FONDAZIONE COMUNITARIA

Pubblicato

-

Condividi

Una calda sera d’estate ha visto l’inaugurazione del nuovo impianto luci a led del piazzale della Chiesa di Porana, gioiello del neogotico pavese, unitamente all’illuminazione del campanile e al nuovo impianto che garantisce, dopo mesi di stop, il ritorno del battito delle ore e il carillon all’Ave Maria del mattino, mezzogiorno e sera, grazie alle offerte raccolte in memoria di Silvana Dosi Bianchi, Maria Elisa Fontana Bianchi e Angelo Zanin e tutte le vittime sul lavoro. Un evento nell’evento, dato che protagoniste di questa serata di inaugurazioni sono state le cantanti nonché socie onorarie di Porana Eventi Giovanna Nocetti e Alessandra Ferrari, arrivate nel borgo oltrepadano per deliziare il pubblico presente con “Candle Light”, una serata revival al chiaro di luna, proprio sul sagrato della chiesetta, che andava dalle canzoni di Gabriella Ferri (nel ventesimo anniversario della scomparsa) a quelle di Mina, passando per le più belle melodie napoletane. La serata ha visto anche l’esibizione con la fisarmonica e la voce di Mirko Briguglio, che poi ha dato anche un saggio delle potenzialità del nuovo impianto per campane. Chi non ha preso parte al concerto ma volesse comunque dare il proprio contributo per il recupero e la messa in sicurezza delle sei campane di Porana, il preventivo ammonta a 20.000 euro: per un bonifico l’iban dell’associazione, appoggiato presso Unicredit Casteggio, è IT 34 N 02008 55730 000041221246.
Dunque tutti felici per la serata o quasi. Perché da un lato la Parrocchia di S. Crispino a Porana di Pizzale, grazie ad Associazione Porana Eventi ha potuto raccogliere i primi fondi per poter avviare i lavori per il restauro conservativo della cella campanaria, danneggiata da infiltrazioni, umidità e dai nubifragi della scorsa primavera. Dall’altro lato, invece, la Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, a seguito del nostro comunicato del lancio del concerto “Serata al chiaro di luna”, tramite la direttrice Anna Tripepi, ci ha inviato una lunga mail, sottolineando diffamatorio dell’operato della Fondazione scrivere che la stessa “ha preferito privilegiare altri lavori in altre Chiese del Pavese”. Pertanto ha chiesto una precisazione da pubblicare qui, specificando, Treccani alla mano, che “Privilegiare” significa “Accordare un privilegio, un favore o un vantaggio particolare….”. E per questo precisa: “Noi non privilegiamo nessuno i nostri fondi vengono erogati nel massimo rispetto delle regole. Garanzia, trasparenza e fiducia sono le nostre parole d’ordine. I nostri bandi prescrivono in maniera chiara ed esaustiva le modalità per accedere ai contributi. La richiesta presentava una inammissibilità formale in quanto priva della documentazione obbligatoria secondo le prescrizioni del bando p.3 e p.6 del regolamento”. La Fondazione, precisa ancora la direttrice, “opera in conformità ai principi etici della Carta della Donazione promossa dall’Istituto Italiano della Donazione: il nostro operato è in linea con standard riconosciuti a livello internazionale e risponde a criteri di trasparenza, credibilità e onestà”. Noi aggiungiamo che nessuno aveva messo in dubbio questi criteri nell’articolo in questione. Quanto alla parola ”Privilegiare” si usa nel linguaggio comune, per indicare una strada o un percorso da seguire rispetto ad un altro. Di fatto, inserendo alcune opere finanziabili rispetto ad altre, si creano (indirettamente) privilegi a chiunque possa contare su questi fondi rispetto ad altri. Nessun intento polemico strumentale, solo il significato della lingua italiana che ogni tanto è bene precisare affinchè non venga travisato anche da chi si appella alla Treccani.

Cronaca

Milano, albero cade su marciapiede per il vento. Nessun coinvolto

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Nonostante il vento forte, per ora si segnala un solo intervento di rilievo dei Vigili del Fuoco a Milano. Si tratta di un albero staccatosi, a causa delle forti raffiche, dal cortile della Chiesa Sacro Cuore di Gesù in via Cittadini e andando a finire sul marciapiede pedonale. Fortunatamente in quel momento nessuno transitava. I Vigili del Fuoco hanno provveduto a rimuovere l’albero e a mettere in sicurezza l’area.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Vigili del Fuoco Milano

Leggi tutto

Cronaca

Professioni sanitarie Milano “Mototerapia è solo attività complementare”

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – E’ stata approvata lo scorso 20 novembre in Senato la proposta di riconoscimento della mototerapia come terapia complementare. La pratica, ideata dal campione di motocross Vanni Oddera, prevede il coinvolgimento dei pazienti in attività ludiche con l’uso di moto elettriche, che allevierebbero le difficoltà legate all’ospedalizzazione per i bambini o altre categorie fragili. Dal commento del Ministro della Disabilità Alessandra Locatelli, si apprende che tale ‘terapià contribuirebbe a “garantire quella dimensione umanizzata e più dignitosa della cura e […] l’unicità della persona a partire dalle sue emozioni e dal suo diritto di essere felice, anche in contesti ospedalieri”. Replica l’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio. “La ‘mototerapià, anche rispetto ad altre ‘terapie complementarì legate ad attività ludiche, ad esempio musicoterapia, arteterapia o clownterapia, non ha solidi fondamenti scientifici a comprovarne l’efficacia, come ha giustamente rilevato la Senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo” afferma il Presidente dell’Ordine, Diego Catania. “In generale, tali attività possono essere, sì, affiancate alle cure ufficiali, ma non devono essere confuse con percorsi terapeutici e riabilitativi riconosciuti da linee guida e documenti di indirizzo. In caso contrario, possono crearsi false aspettative negli assistiti e nelle loro famiglie, già in una condizione di vulnerabilità e sofferenza”. L’Ordine comprende tante Professioni dell’area della riabilitazione, fra le quali si annoverano i Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, i Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica, i Terapisti Occupazionali, gli Educatori Professionali e i Logopedisti, tutti operanti a supporto di individui fragili sotto vari punti di vista, come l’età, la disabilità fisica o psichica o la ridotta autonomia e vulnerabilità psicologica conseguente a gravi patologie. Gli ambiti in cui tali Professionisti svolgono la loro attività, come reparti di oncologia, centri diurni o residenze per persone con disabilità, sono proprio i contesti a cui potrebbe essere applicato l’uso della ‘mototerapià o di altre attività complementari. Dichiarano i Presidenti delle Commissioni d’Albo interessate: “Il rischio è che possano essere approvate dal Parlamento proposte di terapia che dovrebbero, invece, essere validate dalla comunità scientifica. Occorre seguire l’iter della medicina basata sull’evidenza, che prevede confronti e processi a garanzia dell’efficacia dell’intervento, nonchè il coinvolgimento di tutti i Professionisti della cura”. “Le Professioni Sanitarie basano la loro attività su solidi fondamenti deontologici e precise competenze, grazie a percorsi universitari specifici che includono gli aspetti psicologici e relazionali necessari a garantire il pieno rispetto della dignità e unicità dell’individuo” aggiunge il Presidente Catania. “Mi lascia perplesso, dunque, che la ‘mototerapià e altre pratiche similari siano elette a baluardo della ‘dimensione umanizzata […] della curà, come se l’operato di Professionisti qualificati non fosse sufficiente a garantirla. Sarebbe prioritario, invece, dare più riconoscimento e margine d’intervento alle risorse umane già presenti nel nostro Servizio Sanitario Nazionale, così da mettere i Professionisti nelle condizioni di attuare al meglio le terapie riconosciute e scientificamente provate, a maggior tutela dei soggetti fragili e delle loro famiglie”. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa e Comunicazione Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio

Leggi tutto

Cronaca

Colpita base Unifil in Libano, 4 militari italiani feriti

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Quattro militari italiani sono rimasti leggermente feriti a seguito dell’esplosione di due razzi da 122 millimetri che hanno colpito la base UNP 2-3 di Shama, nel sud del Libano, che ospita il contingente italiano e il Comando del settore ovest di Unifil. “Ho immediatamente contattato il comandante del contingente, generale di Brigata Stefano Messina, per sincerarmi delle condizioni dei quattro militari, che non destano preoccupazioni. Ho anche contattato la mia controparte libanese ribadendo che il contingente italiano di Unifl permane nel sud del Libano per offrire una finestra di opportunità alla pace e non può diventare ostaggio degli attacchi delle milizie. E’ intollerabile che ancora una volta una base di Unifil sia stata colpita”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Cercherò di parlare con il nuovo ministro della Difesa israeliano, cosa che è stata impossibile dal suo insediamento ad oggi, per chiedergli di evitare l’utilizzo delle basi Unifil come scudo. Ancor più intollerabile è la presenza di terroristi nel Sud del Libano che mettono a repentaglio la sicurezza dei caschi blu e della popolazione civile”, ha aggiunto il ministro.
Da una prima ricostruzione, due razzi, hanno colpito un bunker della base e un locale nei pressi della polizia militare internazionale, provocando danni alle infrastrutture circostanti. Alcuni vetri, a causa dell’esplosione si sono frantumati colpendo i quattro militari.
“Apprendo con profonda indignazione e preoccupazione la notizia dei nuovi attacchi subiti dal quartier generale italiano di Unifil nel sud del Libano, che hanno causato anche il ferimento di alcuni nostri militari impegnati in missione di pace. Desidero esprimere la solidarietà e la vicinanza mia e del Governo ai feriti, alle loro famiglie e sincera gratitudine per l’attività svolta quotidianamente da tutto il contingente italiano in Libano”, afferma in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Ribadisco ancora una volta che tali attacchi sono inaccettabili e rinnovo il mio appello affinchè le parti sul terreno garantiscano, in ogni momento, la sicurezza dei soldati di Unifil e collaborino per individuare in tempi brevi i responsabili”, aggiunge.

– Foto di repertorio IPA Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano