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Cronaca

Italia vola a quota 54 nel medagliere, con 16 ori superata Tokyo

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di Sonia Arpaia
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – L’Italia non smette di scrivere la storia ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024 e nell’ottava giornata di gare arrivano emozioni intense con ben otto medaglie di cui tre preziosissimi ori che consentono alla spedizione azzurra di superare gli ori Tokyo, quando mancano ancora tre giorni alla cerimonia di chiusura. In Giappone tre anni fa l’Italia portò a casa 14 ori, a Parigi sono già 16. Tre trionfi che arrivano da tre discipline diverse: atletica, nuoto e tiro con l’arco. Il primo è arrivato con Oney Tapia, campione paralimpico nella finale F11. Il lanciatore italiano, dopo un argento e un bronzo di specialità, ha conquistato il metallo più prezioso. “Questa vittoria è per le mie figlie che dopo la gara nel getto del peso hanno pianto e invece oggi possono gioire con me, ma è anche per ispirare tutti i giovani, che sono fragili e si abbattono ma che da risultati come questo possono imparare che nella vita tutto è possibile e sono loro i padroni del loro destino”, ha detto l’azzurro. Un altro oro è arrivato dal nuoto, unica medaglia di giornata dalla disciplina, ma pesantissima al collo di Antonio Fantin che si è confermato campione paralimpico nei 100 stile libero S6. “Sono molto contento di essermi riconfermato, non è mai semplice, soprattutto perchè tra Tokyo e Parigi sono passati tre anni ed è cambiato tutto per quanto mi riguarda. Ma mi sono riconfermato e per me questo era importante. Peccato non aver fatto anche il record del mondo, sarebbe stato bello ripetere oro e record, però l’importante è far suonare l’inno per la dodicesima volta in questa piscina, e speriamo sia di buon auspicio”. Il terzo oro, storico e voluto con forza e grinta, è del tiro con l’arco con il ricurvo open nel mixed team ed di Stefano Travisani ed Elisabetta Mijno. L’azzurra, dopo il terzo posto nell’individuale, riesce a mettersi al collo il metallo più prezioso, dopo due argenti e due bronzi in carriera, assieme a Stefano Travisani, anche lui al primo oro. Dai quarti contro l’Indonesia, battuta 5-3 alla semifinale con l’India, superata 6-2, gli arcieri italiani non hanno mai lasciato agli avversari la possibilità di raggiungerli. Fino alla finalissima contro la Turchia, con la vittoria per 6-2. In lacrime Elisabetta Mijno ha commentato: “Finalmente è arrivata questa medaglia d’oro. Mi sono tolta un’enorme soddisfazione al termine di una giornata quasi perfetta”. “Arrivare in fondo è stato tosto – ha aggiunto Travisani -. Non è facile mantenere il focus fino alla fine, perchè alla lunga la testa inizia a vagare per il campo. In più, dopo la mia gara individuale, non mi aspettavo di riuscire a capovolgere la situazione in questa maniera”. E in una giornata ricca di emozioni, altre due donne portano sul podio l’Italia. In serata Martina Caironi conquista l’argento nel salto in lungo T63. Nonostante un inizio di gara complicato, l’azzurra fa una gara in rimonta e si prende la piazza d’onore per la terza volta consecutiva. “E’ stata una gara un pò complicata perchè non sono riuscita a spingere ed entrare bene in gara fin dal primo salto. Ma poi ho tirato fuori la grinta che ho e mi sono presa questa medaglia d’argento, anche se in realtà valgo molto più di 5 metri”. L’altra azzurra è lei, Bebe Vio, che chiude la sua Paralimpiade bissando il bronzo di ieri anche nella gara a squadre, trascinando le compagne del fioretto sul terzo gradino del podio. La campionessa azzurra porta, così, a quota 6 il suo personale medagliere paralimpico, e anche se le medaglie conquistate non sono del metallo più prezioso, saluta Parigi consapevole di aver dato il massimo. “E’ bellissimo, bellissimissimo, tutto bello, bello, bello. Siamo molto felici, siamo molto felici di questa squadra e siamo molto felici di tutto lo staff che ci ha effettivamente creato”, ha detto a fine gara. Un tris di bronzo, infine, è arrivato ancora dal ciclismo su strada. In apertura di giornata, sotto la pioggia che oggi ha bagnato costantemente Parigi, Luca Mazzone si è preso il bronzo nella categoria H1-2. Risultato bissato nel pomeriggio da Ana Maria Vitelaru, che con il bronzo nella categoria H5 ha relagato alla spedizione azzurra del ciclismo la prima medaglia al femminile. A chiudere i giochi ci ha pensato Mirko Testa nella prova in linea della categoria H3, conquistando il terzo posto. Il medagliere azzurro segna così quota 54 e, mentre il record di Tokyo si avvicina, a Casa Italia per festeggiare gli azzurri anche il presidente della Figc Gabriele Gravina e il capodelegazione Gigi Buffon, a Parigi per assistere alla sfida di Nations League di domani al Parco dei Principi che metterà di fronte la Nazionale di Spalletti alla Francia.
– Foto CIP/Andrea Alegni –
(ITALPRESS).

Cronaca

Ucraina, massiccio attacco aereo russo nella notte. Due bambini uccisi

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ROMA (ITALPRESS) – Questa notte la Russia ha effettuato un massiccio attacco combinato con missili e droni sull’Ucraina, terrorizzando civili ucraini. Finora 8 civili sono stati uccisi, tra loro due bambini e un adolescente, decine sono rimasti feriti.(ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

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Amministrative, 117 comuni alle urne. Si vota anche domani

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MILANO (ITALPRESS) – Urne aperte dalle 7 di questa mattina per le elezioni amministrative 2025, con l’elezione diretta del sindaco e il rinnovo dei consigli comunali in 117 comuni delle regioni a statuto ordinario e in nove comuni commissariati della Sicilia. Sono quasi due milioni gli italiani chiamati alle urne per il primo turno delle elezioni amministrative, che si svolgeranno oggi fino alle 23 e domani dalle 7 alle 15. I riflettori sono puntati soprattutto su Genova, un vero e proprio test per il ‘campo largò: il centrosinistra si è compattato sulla candidatura di Silvia Salis, vicepresidente vicaria del CONI ed ex martellista, che sfiderà Pietro Piciocchi, attuale sindaco facente funzioni dopo che l’ex primo cittadino Marco Bucci è stato eletto a presidente della Regione. Oltre al capoluogo ligure, sono chiamati al voto anche i cittadini di Ravenna, Taranto e Matera: qui il centrodestra schiera Antonio Nicoletti, mentre il centrosinistra si divide tra l’ex sindaco del M5S, Domenico Bennardi, decaduto lo scorso ottobre per le dimissioni di 17 consiglieri comunali su 32, e il dem Roberto Cifarelli, che scende in campo però con una lista civica. A sfidare i due ‘big’ saranno i civici Luca Prisco e Vincenzo Santochirico. A Ravenna sono sette i candidati a prendere il posto di Michele De Pascale, eletto alla presidenza della Regione Emilia-Romagna: il centrosinistra converge sul segretario provinciale del Pd Alessandro Barattoni, appoggiato anche da M5S e AVS. Il centrodestra invece si presenta diviso: Forza Italia e Fratelli d’Italia puntano su Nicola Grandi, la Lega su Alvaro Ancisi. Democrazia Cristiana sceglie Giovanni Morgese, l’area comunista sostiene invece Marisa Iannucci e la lista civica La Pigna punta sulla capogruppo in Consiglio comunale, Veronica Verlicchi. Altrettanto frammentato è lo scenario a Taranto, dove gli aspiranti sindaci sono sei: l’ex presidente del consiglio comunale Piero Bitetti è sostenuto dal Pd, mentre i pentastellati hanno presentato la candidatura della giornalista Annagrazia Angolano. Nel centrodestra, Luca Lazzaro ha il sostegno di Forza Italia e Fratelli d’Italia. A correre per la carica di sindaco di Taranto, con il sostegno di sette liste civiche, è l’avvocato Francesco Tacente. Mirko Di Bello corre per la coalizione Adesso, mentre Mario Cito è sostenuto dalla lista At6-Lega d’Azione Meridionale. Una sfida che appare aperta e che potrebbe facilmente portare al ballottaggio, in programma domenica 8 e lunedì 9 giugno, insieme ai referendum su lavoro e cittadinanza.
(ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

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Schifani “Vado avanti, non sono tornato in Sicilia a svernare”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Non mi lascerò intimidire”. Così, in una lettera al quotidiano “Il Giornale di Sicilia”, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, è voluto tornare sulle intimidazioni subite. Telefonate anonime, lettere minatorie, episodi che lo stesso governatore definisce “il solito copione vile e codardo di chi si sente minacciato nei propri interessi illeciti”. Per Schifani, episodi come questi “rafforzano la mia determinazione ad andare avanti, con senso dello Stato e nel pieno rispetto delle regole, per portare a compimento progetti strategici per la Sicilia, a cominciare da quello dei termovalorizzatori”. Per garantire “la massima trasparenza, il pieno rispetto delle norme ambientali e la tracciabilità di ogni singolo passaggio procedurale” nella realizzazione dei termovalorizzatori, l’amministrazione regionale ha scelto di affidare l’iter a Invitalia. Ulteriori misure per assicurare “condizioni di massima trasparenza e a prevenire ogni rischio di infiltrazione di interessi illeciti e mafiosi nelle procedure e nei cantieri” includono la firma dell’intesa di vigilanza collaborativa con l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e dei protocolli di legalità sottoscritti con i prefetti di Palermo e Catania. Nella lettera, Schifani ripercorre anche le motivazioni che lo hanno spinto ad assumere l’incarico. La sua candidatura alla Presidenza della Regione è nata da una “scelta unanime dei leader del centrodestra nazionale e regionale nell’agosto del 2022”.Dopo aver ricoperto il ruolo di Presidente del Senato, ha accettato di tornare in Sicilia non per “svernare” o per “occupare una poltrona”, ma per “mettersi al servizio dei siciliani, con senso di responsabilità, spirito di sacrificio e passione politica”. Il Presidente affronta quotidianamente “dossier complessi, annosi, spesso incancreniti da decenni di ritardi e incertezze”, lavorando “con impegno costante” insieme a una “coraggiosa squadra di collaboratori”. Sottolinea che “Non ci sono scorciatoie nè bacchette magiche”, ma solo una rotta chiara da seguire: “quella della trasparenza, della legalità, dello sviluppo sostenibile”. Schifani è consapevole che “ogni passo in avanti può toccare equilibri consolidati, infastidire chi ha tratto vantaggio da una Sicilia ferma e ricattabile, e generare reazioni scomposte”. Tuttavia, afferma con decisione che “non è con la paura che si costruisce il futuro. E nemmeno con il silenzio o con l’ambiguità”. La strada è quella della “verità e con il coraggio delle scelte”. Infine, il presidente sottolinea di non avere “interessi personali da difendere nè rendite di posizione da tutelare”, ma solo “la volontà di rendere la Regione più efficiente, più capace di liberarsi da vincoli antichi”. Conclude riaffermando la volontà di “Andremo avanti. Senza paura. Ora più che mai”.(ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

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