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Sinner vola in finale a Pechino e sfida Alcaraz

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PECHINO (CINA) (ITALPRESS) – Continua la corsa di Jannik Sinner a Pechino. L’azzurro è approdato alla finale del “China Open”, torneo Atp 500 dotato di un montepremi complessivo pari a 3.891.650 dollari in scena sul cemento dell’Olympic Green Tennis Center di Pechino (combined con un Wta 1000). Il 23enne di San Candido, numero uno del mondo e del tabellone, si è imposto in semifinale sul 22enne cinese Yunchaokete Bu, 96 del ranking Atp, in gara grazie a una wild card, col punteggio di 6-3 7-6(3). Match non semplice per l’azzurro, soprattutto nel secondo set, vinto al tie-brak, il 17esimo terminato a braccia alzate dall’altoatesino negli ultimi 18 giocati. Un dato incredibile, che conferma la solidità del numero uno del mondo nei momenti cruciali delle varie sfide. Per Sinner domani sarà la 21esima finale della carriera, la settima del 2024. Fino a ora l’azzurro ne ha vinte 16, con sei successi sugli altrettanti atti conclusivi giocati quest’anno. Nel match che vale il titolo Sinner, campione in carica a Pechino, affronterà lo spagnolo Carlos Alcaraz, numero 3 del mondo e secondo favorito del seeding, che nell’altra semifinale ha sconfitto il russo Daniil Medvedev, 5 del ranking Atp e terza testa di serie del tabellone, col punteggio di 7-5 6-3. Anche per il 21enne di El Palmar si tratta della 21esima finale in carriera, la quinta del 2024. Fino a oggi Alcaraz ha conquistato 15 trofei, tre dei quali quest’anno. Nei nove precedenti fra i due è in leggero vantaggio lo spagnolo: cinque vittorie per lui, quattro per Sinner. In questa annata ha vinto due volte Alcaraz: nella semifinale del Roland Garros al quinto set e nella semifinale di Indian Wells al terzo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Pellegrini squalificato, Spalletti convoca Zaniolo

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo il pareggio di ieri con il Belgio nella terza giornata di Nations League, attenzione rivolta alla sfida di lunedì con Israele. Una novità nel gruppo azzurro. Il ct Luciano Spalletti, infatti, ha convocato l’attaccante dell’Atalanta Nicolò Zaniolo. Il calciatore è atteso a Coverciano nel corso del pomeriggio e integrerà il gruppo azzurro in virtù della squalifica di Lorenzo Pellegrini. Oggi in programma una sessione di allenamento a porte chiuse con inizio alle ore 16.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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L’Argentina annaspa in Venezuela, si rilancia il Brasile

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CARACAS (VENEZUELA) (ITALPRESS) – Il ritorno di Leo Messi non basta e l’Argentina frena 1-1 all’Estadio Monumental de Maturin contro il Venezuela. Nella nona giornata del girone sudamericano di qualificazione ai Mondiali 2026, la Seleccion campione del mondo la sblocca al 13° con Otamendi, lesto a ribattere la palla in rete sugli sviluppi di una punizione calciata da Messi, al rientro in nazionale dopo l’infortunio dello scorso luglio nella finale di Coppa America contro la Colombia. Ma sotto un’incessante pioggia – il calcio d’inizio è slittato di mezz’ora – la Vinotinto riesce ad acciuffare il pari al 65° con un’incornata di Rondon. Nel finale Scaloni butta dentro Paredes e Lautaro ma non basta. “E’ stata una brutta partita, non riuscivamo a fare due passaggi di fila perchè la palla restava impantanata – si è lamentato Messi – E’ difficile giocare in queste condizioni, il campo non ha aiutato”. L’Argentina resta comunque in testa con 19 punti davanti alla Colombia (16), che incassa la prima sconfitta di queste qualificazioni a El Alto: nonostante il rosso a Cuellar dopo 20 minuti, la Bolivia riesce infatti a spuntarla 1-0 trovando il gol vittoria con Miguelito al 58°. Agganciato l’Ecuador a quota 12 e bloccato sullo 0-0 dal Paraguay, mentre si rilancia il Brasile. A Santiago il Cile va subito avanti dopo due giri di lancette con Vargas ma i verdeoro, seppur in una versione tutt’altro che brillante, riescono a ribaltarla con le reti di due giocatori del Botafogo: Igor Jesus trova il pari nel recupero del primo tempo, Luiz Henrique completa la rimonta all’89°. In campo per tutta la partita lo juventino Danilo, che con Motta non trova spazio ma nella Selecao resta un titolare imprescindibile. Il Brasile sale così al quarto posto con 13 punti, due in meno dell’Uruguay, in campo nella notta a Lima contro il Perù.
– foto Ipa Agency –
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Rimonta red devils con gli azzurri in 10, Italia-Belgio 2-2

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ROMA (ITALPRESS) – In 10 uomini l’Italia subisce la rimonta del Belgio dal 2-0 al 2-2 allo stadio Olimpico di Roma nella terza giornata di Nations League, ma riesce comunque a conservare il primo posto in solitaria del girone A2 con un punto di vantaggio sulla Francia e tre sugli uomini di Domenico Tedesco, rientrati in partita a fine primo tempo con l’espulsione di Pellegrini, dopo che gli azzurri avevano trovato il doppio vantaggio con i gol di Cambiaso e Retegui. La nazionale di Spalletti conferma così solo per 40 minuti gli ottimi segnali mostrati contro Francia e Israele, ma riesce anche a lasciarsi alle spalle il problema dell’approccio alla gara, manifestatosi agli Europei e nello scorso mese. Contro Albania e Francia gli azzurri subirono gol dopo un minuto, ma stavolta sono gli uomini di Spalletti a finire dopo pochi secondi sul tabellino dei marcatori. L’azione del vantaggio è da manuale e parte da una sponda di Retegui e si sviluppa sui piedi di Pellegrini. Il resto lo fa Dimarco con un cross basso per il tocco in rete di Cambiaso.
L’asse da quinto a quinto funziona e al 24′ è un cambio gioco del solito Dimarco per l’autore del primo gol ad ispirare il 2-0: Cambiaso arriva alla conclusione col sinistro, Casteels respinge in tuffo ma non può fare nulla sul tap in vincente di Retegui. La gara cambia al 41′. Un intervento di Pellegrini sul tendine d’Achille di Theate è punito in un primo momento col giallo dall’arbitro Eskas, ma l’analisi al Var spinge il direttore di gara norvegese ad estrarre il rosso all’indirizzo del romanista. Nel giro di un minuto l’Italia rimane in 10 e subisce gol. Lo schema sulla punizione di Tielemans coinvolge Trossard, bravo ad ammortizzare il pallone per la conclusione potente di De Cuyper, che non lascia scampo a Donnarumma. Al 62′ il Belgio pareggia sempre su palla inattiva: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Faes fa sponda di testa per Trossard che da due passi in volèe batte il portiere italiano. Nell’ultima mezz’ora c’è spazio per un episodio da moviola (contatto tra Bastoni e Openda in area azzurra) e per l’esordio azzurro di Pisilli. Il pareggio alla fine lascia rimpianti ad entrambe le squadre. L’Italia tornerà in campo il 14 ottobre contro Israele allo Stadio Friuli di Udine.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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