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Economia

Via libera al decreto che riapre i termini del concordato fiscale

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la riapertura dei termini di adesione al concordato preventivo biennale e disposizioni finanziarie per la gestione delle emergenze. Lo rende noto Palazzo Chigi nel comunicato diffuso dopo il Cdm.
Le norme intervengono al fine di riaprire il termine, inizialmente fissato al 31 ottobre 2024, entro i quali i soggetti che applicano gli indici di affidabilità fiscale (ISA) possono aderire al concordato preventivo biennale. In particolare, la possibilità di aderire al concordato, presentando apposita dichiarazione dei redditi integrativa, sarà riconosciuta, fino al 12 dicembre 2024, ai contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il termine del 31 ottobre 2024 e, pur avendone i requisiti, non hanno aderito.
L’adesione sarà possibile a condizione che nella dichiarazione integrativa non siano indicati un minore imponibile, un minore debito d’imposta o un maggiore credito rispetto a quelli riportati nella dichiarazione presentata entro il 31 ottobre.
Ai fini del regime di ravvedimento di cui all’articolo 2-quater del decreto-legge n. 113 del 2024 (che consente ai contribuenti che hanno applicato gli ISA e aderiscono al CPB entro il 31 ottobre 2024 di usufruire di uno speciale regime di ravvedimento per le annualità ancora accertabili, consistente nell’applicazione di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e relative addizionali e dell’IRAP), l’adesione al concordato preventivo biennale si intende avvenuta entro il 31 ottobre 2024. Conseguentemente anche tali soggetti potranno aderire allo speciale regime di ravvedimento.
Inoltre, si amplia la platea dei beneficiari del cosiddetto “bonus Natale”, aggiuntivo rispetto alla tredicesima mensilità.
Infine, il provvedimento destina al Fondo per le emergenze nazionali 44 milioni di euro derivanti da altrettanti risparmi di spesa nell’ambito del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Romano Rossi è il nuovo presidente di Confindustria Serbia

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BELGRADO (SERBIA) (ITALPRESS) – Romano Rossi è il nuovo Presidente di Confindustria Serbia. E’ stato eletto dall’Assemblea dei soci riunita a Belgrado e guiderà l’associazione degli imprenditori italiani per il mandato 2024-2028, succedendo a Patrizio Dei Tos, che ha retto il timone di Confindustria Serbia per cinque anni.
Romano Rossi, imprenditore perugino, presente in Serbia dal 1990, inizialmente come GM della multinazionale americana calzaturiera Intershoe inc, nel 2001 insieme al frattello Enrico costituisce la società Progetti d.o.o, che si occupa della produzione di scarpe e parti di scarpe per i brand di lusso in tre stabilimenti (Vladimirci, Sombor, Knjazevac), che impiega più di 1.000 dipendenti.
Fondatore in joint venture con importante casa di moda italiana della F.lli Rossi Shoes d.o.o. in Sombor, nata da uno spin-off della Progetti Sombor (ad oggi impiega circa 650 persone con piani di sviluppo futuri significativi).
Ha ricoperto inoltre il ruolo di VP vicario di Confindustria Serbia dal 2015.
“L’elezione al massimo ruolo di una cosi prestigiosa Associazione mi gratifica e mi rende particolarmente felice. Rappresentare più di 200 associati sarà compito stimolante e complesso ma come ogni imprenditore non mi sottrago a nuove sfide. Agirò nell’interesse assoluto delle aziende associate di tutte le dimensioni e sono certo che, insieme al mio team, otteremo importanti risultati”, ha detto il nuovo presidente eletto.
In sede d’Assemblea Rossi ha anche nominato i tre vice presidenti che insieme al presidente compongono il Consiglio di presidenza: Erich Cossutta, Presidente di Dragon Maritime Group, quale Vicepresidente Vicario Simone Apolloni, Senior Partner e Amministratore dell’azienda Systema Group; Francesco Masci, Presidente del Consiglio Esecutivo “DDOR Novi Sad” a.d.o. Novi Sad Membro attivo del Consiglio Generale rimane anche il past President Patrizio Dei Tos, mentre Antonio Schiro è membro del Consiglio generale di particolare importanza per l’Associazione nominato dal Presidente.

– foto ufficio stampa Confindustria Serbia –
(ITALPRESS).

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Economia

Notre-Dame de Paris, Mapei partecipa all’opera di restauro

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MILANO (ITALPRESS) – Mapei partecipa al progetto di restauro della cattedrale di Notre-Dame de Paris, colpita da un grave incendio il 15 aprile 2019. Collaborando con le due imprese esecutrici Lefèvre e CCR (gruppo BALAS), che hanno vinto le gare d’appalto lanciate dall’istituto pubblico Rebàtir Notre-Dame de Paris, ente committente, l’azienda ha fornito soluzioni per il restauro delle volte del transetto, dei due bracci del transetto e della navata (Lefèvre) oltre che del coro (CCR).
La riapertura al pubblico della Cattedrale è prevista per il prossimo 8 dicembre, in occasione della celebrazione dell’Immacolata Concezione, anche se non tutte le operazioni saranno completate.
Per questo progetto Mapei ha messo in pratica le proprie conoscenze e competenze più avanzate nel campo del rinforzo strutturale. I lavori di ricostruzione delle volte hanno avuto inizio durante la primavera 2022, dopo la formazione di muratori e scalpellini sul corretto utilizzo della soluzione scelta da parte di Mapei. I lavori si sono svolti ogni giorno nel massimo rispetto del patrimonio e con la competenza di diversi esperti nel campo del restauro di monumenti storici.
Con l’obiettivo di ripristinare la situazione precedente all’incendio, per il restauro della cattedrale è stata utilizzata una malta premiscelata, a base di calce idraulica naturale (NHL) ed Eco-Pozzolana, fornita da Mapei e rinforzata con la rete di fibra di vetro: una soluzione specificatamente sviluppata per il consolidamento di opere storiche, e approvata da una èquipe di tre architetti specializzati in monumenti storici e responsabili del progetto: Philippe Villeneuve, Rèmi Fromont e Pascal Prunet con la collaborazione, per le strutture, dell’architetto italiano Carlo Blasi. La soluzione proposta da Mapei è stata oggetto di un anno di test, con numerosi esperimenti condotti in laboratorio e in situ, prima di essere definitivamente approvata dai tre architetti.
“Questo intervento strutturale, agendo come un vero e proprio guscio, restituisce alle volte in muratura la loro originaria forma e resistenza – dichiara Thomas Briac, ingegnere addetto ai lavori dell’azienda Lefèvre – mitigando gli effetti di futuri movimenti ed evitando fratture nei giunti con le adiacenti zone ricostruite. Il ricorso alle tecnologie più innovative è di grande aiuto perchè un progetto sul patrimonio non è per questo un progetto fuori dal suo tempo”.
“E’ stata molto apprezzata la lunga esperienza che Mapei può vantare relativamente alle malte impiegate nei lavori di restauro e consolidamento – dichiara Carlo Blasi, Consulente per la direzione dei lavori di rinforzo strutturale della Cattedrale di Notre Dame -. Mapei è stata in grado di dimostrare che i suoi materiali erano stati testati, sottoposti a varie prove e possedevano anche certificazioni relative alle loro resistenze”.
-foto ufficio stampa Mapei-
(ITALPRESS).

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Economia

Per Natale consumi in ripresa, spesa media 207 euro

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ROMA (ITALPRESS) – “Con l’inflazione sotto controllo, il buon andamento dell’occupazione e tredicesime in crescita i consumi di Natale dovrebbero mostrare una maggiore vivacità rispetto all’anno scorso. Questa prospettiva, confermata anche dal buon andamento del Black Friday, fa sperare in una crescita più robusta nel 2025”. Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, commenta l’analisi dell’Ufficio Studi della Confederazione su tredicesime e consumi di Natale presentata oggi. Secondo l’analisi, infatti, ci sarà un buon mese di dicembre per gli acquisti e i consumi, con traino per tutto l’ultimo trimestre del 2024 (+6,6% dal conto delle 13esime), i consumi medi da tredicesima per famiglia di 1.906 euro rispetto ai 1.788 del 2023. Cresce il volume delle tredicesime per aumento occupati (+420mila sul 2023 e +848mila sul 2019 nei primi 10 mesi), nuovi pensionati entrano con migliori storie contributive, mantenimento decontribuzione anche nel 2024 (vale 1,3 miliardi di euro correnti sulle 13me come effetto netto), circa 400 milioni di euro di bonus straordinario, fine dell’inflazione.
“Ci aspettiamo una crescita del volume delle tredicesime sia lordo che netto, ci aspettiamo una crescita dei consumi medi da tredicesima sia da dipendenti che da autonomi. Non si può negare che potenzialmente abbiamo un volume d’affari importante”, spiega Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi, ricordando che esiste “uno stretto legame tra la dinamica dei consumi, Pil e raggiungimento o fallimento rispetto ai target di finanza pubblica, i consumi dipendono molto dal mese di dicembre e, qualora andasse bene, ci permetterebbe di entrare in un positivo trascinamento statistico nel 2025”.
Inoltre, gli italiani hanno speso 4,1 miliardi per il Black Friday con una crescita del +2,5%. Sulla base delle ricerche di mercato più autorevoli, consideriamo coinvolto circa il 40% degli italiani adulti: pertanto poco meno di 20 milioni di italiani avrebbero acquistato spendendo a testa 220-230 euro; le stime derivano da una correzione al ribasso delle autodichiarazioni di acquisto (in crescita dal 60% al 67%) e spesa media, secondo le valutazioni ex post realizzate in passato; la metà dei suddetti acquisti sarebbero anticipazioni di spese natalizie (soprattutto regali in senso proprio); nonostante l’effetto “sostituzione” una buona black week è di ottimo auspicio per i consumi di dicembre. Cresce la spesa media pro capite per i regali di Natale che si attesta a 207 euro rispetto ai 186 dello scorso anno. La spesa totale si attesta a 9,8 miliardi per il 2024 contro gli 8,1 miliardi del 2023.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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