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Cronaca

A PAVIA SI PREMIANO I BENEMERITI, MAURO REPETTO METTE LA PAROLA FINE ALLE VOCI SU DISSAPORI CON MAX PEZZALI

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Ora saremo tutti più sereni e tranquilli, dopo le voci circolate nei giorni scorsi, e già messe a tacere una volta da Max Pezzali e Mauro Repetto, con una bella foto davanti a due boccali di birra in un bar pavese che frequentavano fin dai tempi degli 883. Oggi lo stesso Mauro Repetto ha fatto un breve discorso, ricevendo la benemerenza di San Siro dal sindaco Michele Lissia, (per portare alto il nome di Pavia in Italia con lo spettacolo “Alla ricerca dell’Uomo Ragno) che non lascia più spazio a illazioni: “Voglio parlarvi di due entità spirituali, due icone che mi hanno accompagnato sempre a casa e che mi hanno permesso di uscire nonostante la canicola, il freddo, la nebbia – ha raccontato – Ogni giorno c’erano due cose, tutte e due con una certa genialità, tutte e due ovattavano e nello stesso tempo mi permettevano di sperare di andare via, in luoghi come Beverly Hills, cosa che ho fatto. Tutte e due queste cose mi hanno portato fuori o con le scarpe di Versace, o con le infradito o le espadrillas. Tutte e due hanno significato tantissimo per me e per Pavia. Una è un viale, si chiama viale della Libertà. L’altro è una persona eccezionale, il mio miglior amico, e si chiama Max”.
Repetto ha voluto dedicare il riconoscimento “a tutti quelli che continuano a seguirmi, a sostenermi e a credere nella forza delle storie, della musica e dei ricordi. Pavia sarà sempre casa”.
Le Benemerenze Civiche di San Siro sono un evento che celebra le persone che, con il loro impegno, talento e dedizione, hanno lasciato un segno indelebile a Pavia. I Benemeriti premiati quest’anno sono stati:
Fabrizio Fracassi (sindaco uscente)
Antonella Campagna
Corrado Ferri (alla memoria)
Luigi Ciampi (alla memoria)
Lina Fortunato
Luca Dinatale
Gianfranco Manenti
Greta Riccardi
Francesco Svelto
Luisa Trumellini
Vittorio Vaccari
Mauro Repetto
Durante il suo intervento, il Sindaco Michele Lissia ha voluto sottolineare l’importanza di questa giornata, dedicata a chi ha saputo contribuire al bene della comunità con passione e altruismo: “La città è fatta di persone, di storie, di passioni. Le persone che premiamo oggi ne sono l’esempio più alto. Ma ognuno di voi, con il proprio impegno quotidiano, contribuisce a rendere Pavia un posto migliore”. Il Sindaco ha inoltre illustrato le visioni future per la città, riassunte nelle tre direttrici fondamentali:
Pavia International City of Science: fare rete tra istituzioni, università e centri di ricerca per diventare un punto di riferimento scientifico a livello internazionale.
Pavia Città della Storia e della Cultura: valorizzare il patrimonio storico, artistico e architettonico, riscoprendo le radici romaniche e longobarde uniche nel loro genere.
La Sostenibilità come Driver per il Futuro: trasformare il progetto Waterfront e riqualificare le aree urbane per coniugare natura, architettura e innovazione.

Fine delle premiazioni, ora si torna al lavoro, per fare crescere Pavia con poche chiacchiere e fatti concreti.

Cronaca

Italia-Usa, Meloni “Con Trump pronti a lavorare insieme”

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ROMA (ITALPRESS) – “Bella serata con Donald Trump che ringrazio per l’accoglienza. Pronti a lavorare insieme”. Così sulla sua pagina Facebook il premier Giorgia Meloni, che pubblica anche una foto con il presidente eletto degli Stati Uniti.

– Foto pagina Facebook Giorgia Meloni –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Papa Francesco “C’è bisogno di speranza, di luce e di pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “C’è bisogno di speranza, di luce e di pace”. Lo dice Papa Francesco durante l’Angelus a Piazza San Pietro commentando il Vangelo di oggi. “Dio ci invita sempre a fare il primo passo” ha aggiunto, quindi ha rivolto il pensiero a tutte le regioni martoriate dalla guerra. “Continuiamo a pregare per la pace in Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Siria, Myanmar, Sudan. La comunità internazionale agisca con fermezza perchè nei conflitti sia rispettato il diritto umanitario. Basta colpire i civili, le scuole, gli ospedali, i luoghi di lavoro. Non dimentichiamo che la guerra è sempre una sconfitta” ha aggiunto il Santo Padre.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Cronaca

Supercoppa, Conceicao “Testa e ambizione per vincere”

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RIAD (ARABIA SAUDITA) – La febbre sta passando, conseguenza di giornate ricche di stress dopo l’arrivo in un momento burrascoso e la partenza immediata per l’Arabia Saudita. Ma Sergio Conceicao non è tipo da farsi fermare dall’influenza, prova ne è il fatto che dopo pochi minuti contro la Juventus si è tolto il giaccone e ha iniziato a guidare i suoi da bordo campo a suon di urlacci. Come quelli che non ha risparmiato nell’intervallo della semifinale, chiave di volta per girare la gara e prendersi la finale contro l’Inter: “Spero che la squadra stia meglio di me – ha detto Conceicao in conferenza -. Stiamo preparando la partita, l’Inter è una squadra forte, abituata a vincere, con lo stesso allenatore, con giocatori che giocano insieme da tanto tempo. E’ una bella cosa per loro, noi dobbiamo pensare a noi stessi: è tutto difficile, ma nelle difficoltà dobbiamo essere uomini tutti, non possiamo dimenticare che ci guardano tanti tifosi. Non possiamo neanche dimenticare di avere 4-5 giocatori che non sono al top. Se sento la gara contro una mia ex squadra? No, io ho rispetto per tutte le squadre con cui ho giocato. Il sentimento è uguale a prescindere dall’avversario: i sentimenti li ho per i miei giocatori, ho tanta voglia di preparare bene le cose, perchè loro possano battere una squadra forte. E’ la cosa più importante che abbiamo in testa, la base deve essere la nostra ambizione. Ci sono due partite per vincere un titolo, abbiamo fatto un passo e dobbiamo fare l’altro: speriamo che vada bene, abbiamo fiducia”.
Che l’aria nello spogliatoio sia cambiata è evidente, la gestione è diversa e i giocatori lo hanno capito fin da subito. Al Milan serve togliersi di dosso le scorie di una prima parte di stagione vissuta tra alti e bassi, e i segnali nel secondo tempo contro la Juventus sembrano andare in quella direzione. Il derby resta una gara speciale, con l’Inter favorita e il Milan che sogna di rovinarle la festa. Scontro tra due ex compagni di squadra come Conceicao e Inzaghi, che l’ultima volta (era marzo 2023) non si salutarono nemmeno dopo il pareggio di Oporto (0-0 con due legni colpiti dai padroni di casa nel recupero) che promosse i nerazzurri ai quarti di Champions: “Se stavolta ci stringeremo la mano? Sicuramente – ha assicurato Conceicao -. Ci sono episodi che capitano in partita, ma c’è sempre rispetto: siamo uomini di calcio, abbiamo giocato insieme e ci vogliamo bene. Sarà mio amico sia prima che dopo la partita”.
Soltanto allora si capirà se il Milan ha davvero svoltato, anche se il cambio di atteggiamento e la voglia mostrata contro la Juventus sono stati incoraggianti. Come emblematico è stato il cerchio dei giocatori dopo la partita per ascoltare le parole di Bennacer (“Le finali non si giocano, si vincono”, ha gridato l’algerino): “Ma lo spirito c’è sempre stato – ha spiegato Reijnders -, penso che dobbiamo guadagnare sempre più fiducia, e battere la Juve ci ha dato una bella spinta in tal senso. Dobbiamo sentirci come una famiglia e quello è stato un bel segnale. Nel primo tempo contro la Juve non siamo stati abbastanza aggressivi nel pressing e non prendevamo rischi con la palla. Nella ripresa abbiamo dimostrato che potevamo fare di più, creando più occasioni. Domani abbiamo una grande opportunità, sarebbe il mio primo successo al Milan e devo giocare come se fosse la mia ultima partita. Non capita spesso di poter vincere un trofeo, poi dovremo pensare al campionato e alla Champions League, è una buona possibilità di cambiare le cose”.
Quella svolta che troppe volte sembrava arrivata e che poi non è stata tale. Fino a Conceicao, uno che anche con la febbre a 39 non molla di un centimetro. Proprio quello che chiede ai suoi giocatori, che contro l’Inter hanno l’esame più difficile da affrontare, quello che dovrà dire se davvero il Milan ha voltato pagina.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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