Cronaca
Lombardia, Fontana “Nel 2025 lavoriamo per Autonomia e sanità migliore”
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12 mesi fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – La battaglia politica per l’autonomia differenziata. L’obiettivo di migliorare la sanità lombarda grazie alla progressiva introduzione di nuovi medici e di nuovi infermieri. Ma anche la prospettiva di una Lombardia che possa offrire ai giovani un futuro lavorativamente soddisfacente, ed essere all’altezza della competizione economica con gli altri Paesi europei e con il resto del mondo. Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha concesso a Italpress una lunga intervista dove vengono affrontate alcune delle sfide del 2025. Partendo da una notizia positiva, che non riguarda direttamente la politica regionale, ma che coinvolge temi come la democrazia, la libertà di stampa e il valore, necessario, della buona diplomazia. Quella della liberazione della giornalista Cecilia Sala, arrestata venti giorni fa in Iran. “Sono molto contento che sia tornata in libertà questa ragazza, che ha passato giorni terribili in questo carcere iraniano che dimostra che ci sono delle differenze sostanziali tra le democrazie e i regimi autoritari. Credo che si debba riconoscere un grandissimo merito al nostro governo che ha operato in maniera perfetta, in modo silenzioso, senza fare proclami e senza rispondere alle provocazioni di chi lo accusava di non essere in grado di gestire la situazione. E invece in modo perfetto ha dato una risposta eccellente, consentendo la liberazione di Cecilia Sala. Il governo e la premier Meloni hanno dimostrato in questa occasione di avere una credibilità internazionale”. Per la sua Lombardia e per il Nord, l’auspicio più grande è che il 2025 sia l’anno definitivo dell’autonomia differenziata. Ma non mancheranno ostacoli da affrontare, come la possibile pronuncia della Corte Costituzionale relativa all’ammissibilità di un referendum abrogativo. “I partiti della maggioranza faranno le loro valutazioni, ma probabilmente l’astensione sarà la scelta migliore. Voglio evidenziare come l’autonomia sia fondamentale ancora di più rispetto a qualche mese fa. Non possiamo dimenticare le difficoltà che il tessuto produttivo lombardo sta attraversando. La nostra Regione e tutto il Nord devono competere con il resto dell’Europa e con il resto del mondo ad armi pari. Oggi non competiamo ad armi pari, abbiamo una serie di lacci burocratici e amministrativi, di limitazioni della possibilità decisionale, che ci mettono nella posizione di dover fare miracoli per competere. Per il bene della Lombardia, per il bene del Nord e del Paese, abbiamo la necessità di consentire a questa parte del Paese di correre più veloce”. Con l’autonomia differenziata, “i vantaggi saranno di tutto il Paese, non solo della Lombardia e del Nord, perchè la ricchezza verrà distribuita su tutto il territorio. L’autonomia è una sfida anche per le regioni del Sud che hanno tante capacità individuali, individuando però gli amministratori che sono in grado di sfruttare queste opportunità: è chiaro che per alcuni amministratori è più semplice rimanere nello status quo, senza dover mettere la propria persona in discussione e dimostrare la capacità di gestire certe sfide. Però questo può essere utile per capire che forse bisogna cambiare una parte della classe dirigente”, ha evidenziato il governatore, che ha ricordato che la riforma costituzionale fu fatta nel 2001 da un governo di centrosinistra. “L’approvazione di questa modifica fu fatta dal governo Amato e si trattò di una modifica giusta. Gli articoli 116 e 117 prevedono esplicitamente la possibilità che una serie di competenze di alcune materie individuate dalla Costituzione medesima possano essere delegate alle Regioni. Chi chiede l’applicazione dell’autonomia non chiede una nuova funzione o qualcosa di diverso da quanto previsto, ma che si applichi la Costituzione. Chi è contrario sta cercando di confondere le acque ai cittadini per evitare di portare a compimento tutto questo. Se la nostra Costituzione è la più bella del mondo, lo è anche nella parte in cui si parla dell’autonomia”. Fontana ha affrontato anche uno degli aspetti della sua gestione più criticati dai suoi avversari politici: la sanità pubblica. “La sanità è un problema di tutto il Paese, si riferisce a tutte le Regioni, non è solo della Lombardia. Deriva dal fatto che i governi che si sono succeduti dal 2011 in poi hanno continuato a tagliare le risorse destinate alla sanità, e hanno sbagliato la programmazione in merito alle lauree e alle specializzazioni dei medici: andavano in pensione più medici di quelli che venivano immessi sul mercato. In Italia mancano circa 75mila tra medici e infermieri ed è un dato di fatto a cui non si può dare una risposta nell’immediato, ma che necessita una risposta in tempi medio-lunghi”. Per il Presidente, però la Lombardia sta già dando grandi risposte: “Abbiamo immesso risorse importanti sia nel 2023 che quest’anno; abbiamo immesso nuove risorse che ci hanno consentito di rispettare nel 95,4 per cento le richieste avanzate dal governo nel suo piano per l’abbattimento delle liste d’attesa. Abbiamo poi cercato di favorire l’appropriatezza delle richieste: molti esami, molte attività mediche, sono richieste in modo inappropriato e così si perdono tempo e risorse. Inoltre, stiamo lavorando per utilizzare meglio i medici di cui disponiamo, facendo in modo che ci sia maggiore collaborazione tra le diverse ASST e in modo che se c’è minor pressione i medici di quella ASST possano dare aiuto a chi si trova sotto pressione. E poi stiamo cercando di andare a recuperare professionalità anche al di fuori del nostro territorio. Ad aprile abbiamo raggiunto un accordo con Argentina e Uruguay: sono iniziati ad arrivare i primi medici e i primi infermieri, ed è chiaro che adesso stiamo cercando di sottoporli a percorsi di formazione che ci consentano di introdurli sul mercato”. Una delle sfide più attese dai cittadini lombardi (e veneti) è quella relativa alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Una manifestazione sportiva destinata a scrivere un pezzo di Storia. Ma non mancano polemiche e timori sulla sua organizzazione. Fontana però ha dato rassicurazioni, a partire dalle discussioni sulla sicurezza delle piste da sci: “Sulla pista di Bormio si fanno delle polemiche incredibili: da decine di anni si corre la discesa libera della Coppa del Mondo, e nessuno ha mai obiettato nulla sulla sua sicurezza. Chiaramente, migliorando ed essendo sempre più performanti gli strumenti utilizzati per fare questo genere di gare, aumentano le velocità e i rischi. Ma questa pista viene valutata ogni anno all’inizio della Coppa del mondo dalle persone incaricate di valutare la pericolosità, ed è sempre stata omologata: certamente è una pista difficile, come ce ne sono altre nella Coppa del Mondo. Ma gli atleti amano questa pista perchè vengono a galla le capacità tecniche. Se poi ci dovranno essere valutazioni difformi da parte dei comitati tecnici saremo sempre disponibili ad ascoltare. Se ci diranno che dovremo fare delle modifiche sicuramente le faremo, ma mi sembra difficile dato che non è stato detto niente in tutti questi anni. “Nessuna ansia neppure per quanto riguarda le tempistiche dei lavori da ultimare. “Siamo assolutamente in tempo. Sono convinto che organizzeremo le Olimpiadi di Milano Cortina nel modo migliore e che si stia facendo un ottimo lavoro. Mi sembra di poter dire che anche le situazioni che apparivano più preoccupanti si stiano risolvendo”. Un pensiero del governatore lombardo è rivolto anche ai conflitti che stanno sconquassando gli equilibri globali, in Ucraina e in Medio Oriente: “La guerra è l’errore peggiore che l’umanità possa commettere. Mi sembra di poter dire, anche se non sono un esperto di questioni geopolitiche, che si stiano creando le condizioni per arrivare a un cessate il fuoco, in Ucraina e anche in Palestina. Credo che si stiano verificando condizioni positive, e la nomina di Trump va in questa direzione. Ho letto che ci sono disponibilità più volte affermate sia da parte di Putin che di Zelensky. Sono ottimista nell’auspicare che si possa arrivare a una soluzione”. Per quanto riguarda l’attuale leadership della Lega, il suo partito, Attilio Fontana ha evidenziato la posizione salda del leader Matteo Salvini: “Non c’è nessuno all’interno della Lega che io conosca che lo abbia messo in discussione. All’interno di un movimento ci sono varie sensibilità, e io mi sono permesso di esprimere una sensibilità che va nella direzione che io ritengo giusta per gli interessi della Lombardia e del Nord”. A proposito dell’eventualità futura di una nuova figura centrale nel partito, Fontana non si è sbilanciato ma ha sottolineato che il nuovo segretario della Lega Lombarda, Massimiliano Romeo, è “una persona capace, un vero leghista che sa svolgere molto bene il suo lavoro”. Infine, il Presidente ha lanciato un messaggio ai giovani lombardi, in procinto di affrontare un mondo del lavoro sempre più complesso: “I dati sull’occupazione stanno migliorando in tutto il Paese, e in Lombardia in modo particolare. Il messaggio da lanciare ai ragazzi è di non lasciarsi abbagliare dalle troppe notizie negative che vengono diffuse. Non bisogna lasciarsi angosciare. Credo che si debba dare ai nostri giovani un pò di ottimismo e di sostegno, ribadendo che il futuro è nelle loro mani. E che riusciranno a creare un mondo e una Lombardia migliori di quelli che siamo riusciti a creare noi. Tarpare le ali a tanti giovani eccellenti, bravi, capaci e pieni di buona volontà è un delitto che non dobbiamo continuare a commettere. Il mio messaggio che gli rivolgo è di avere fiducia nel futuro”.(ITALPRESS).
Foto: xp2
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Colpo esterno del Torino, un rigore di Vlasic stende il Sassuolo
Pubblicato
35 minuti fa-
21 Dicembre 2025di
Redazione
REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Gran colpo esterno del Torino, che centra la sua seconda vittoria consecutiva. Gli uomini di Marco Baroni espugnano il Mapei Stadium, stendendo 1-0 il Sassuolo nel match valevole per la sedicesima giornata di Serie A: decide un calcio di rigore trasformato da Nikola Vlasic. Dopo appena 7′ i padroni di casa si ritagliano una grande chance con Cheddira che, da due passi, centra la traversa: l’azione, pero, viene poi annullata per fuorigioco. I ritmi di gara non sono altissimi e le due squadre preferiscono mantenere un approccio piuttosto cauto. Al 22′ Calzavara assegna un calcio di rigore ai granata per un fallo di Doig su Adams. Il direttore di gara, però, viene richiamato al Var e dopo la revisione revoca il penalty per un precedente fallo di Tameze su Matic. Nonostante il rigore cancellato, il Torino sfiora ugualmente il vantaggio al 30′ con una conclusione di Zapata che, su cross di Pedersen, spara alto. Nel finale di primo tempo il gioco risulta spezzettato a causa di diversi falli, dunque, le due squadre vanno a riposo sul parziale di 0-0.
In apertura di ripresa il Sassuolo costruisce subito un paio di buone chance con due conclusioni Volpato, ma la prima termina di poco a lato e la seconda viene agevolmente bloccata da Paleari. Al 53′ il Torino si divora un gol con Lazaro che però, in caso di realizzazione, sarebbe stato annullato per un precedente fallo di Adams. Cheddira, in ombra per tutta la gara, si fa vedere al 62′ con un tiro che si spegne fuori dallo specchio. I ragazzi di Marco Baroni continuano a spingere con più convinzione rispetto agli avversari e al 66′ conquistano un calcio di rigore, in seguito ad un intervento in ritardo di Doig ai danni di Simeone: sul dischetto si presenta Nikola Vlasic, che realizza la rete dell’1-0. Dopo la girandola di sostituzioni effettuata da Fabio Grosso, i padroni di casa vanno vicini all’1-1 con un tiro a colpo sicuro di Konè, che viene murato da Maripan. Nel finale Muric compie due grandi parate sullo stesso difensore cileno e su Ngonge, tenendo in partita i suoi. Lo sforzo finale dei neroverdi, però, non basta per evitare la quarta sconfitta stagionale casalinga: i granata passano 1-0 al Mapei Stadium e centrano il secondo successo consecutivo. In seguito a questo risultato il Torino balza a 20 punti e si allontana dalla zona calda della classifica, avvicinandosi al Sassuolo che resta a quota 21. Gli emiliani torneranno in campo domenica 28 dicembre alle 18 per affrontare il Bologna al Dall’Ara; i piemontesi, invece, ospiteranno il Cagliari all’Olimpico Grande Torino sabato 27 dicembre alle 15.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Cina, il più grande giacimento offshore registra una produzione record di petrolio e gas
Pubblicato
35 minuti fa-
21 Dicembre 2025di
Redazione
PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Il più grande giacimento petrolifero offshore della Cina, il Bohai Oilfield, ha prodotto oltre 40 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio nel 2025, stabilendo un record storico, come ha annunciato domenica la China National Offshore Oil Corporation (CNOOC).
Essendo il principale giacimento offshore del Paese sia per produzione sia per dimensioni, la produzione record fornirà un solido supporto alla sicurezza energetica nazionale e allo sviluppo economico e sociale di alta qualità, secondo la CNOOC.
Il Bohai Oilfield, che attualmente gestisce più di 60 giacimenti di petrolio e gas, ha registrato una produzione cumulativa di greggio superiore a 600 milioni di tonnellate. Secondo la CNOOC, negli ultimi cinque anni la sua produzione di petrolio e gas è cresciuta del 5% annuo.
La società ha affermato che il Bohai Oilfield sta inoltre portando avanti la trasformazione digitale e verde e che sono stati compiuti progressi nella localizzazione delle apparecchiature chiave, tra cui l’implementazione del primo sistema di produzione sottomarino in acque basse sviluppato a livello nazionale in Cina. Nel frattempo, oltre l’80% dei giacimenti del Bohai Oilfield è stato collegato a fonti di alimentazione elettrica sulla terraferma.
-Foto Xinhua-
(ITALPRESS)
Cronaca
Il Napoli sfida il Bologna, Conte “La mia stagione più complessa”
Pubblicato
3 ore fa-
21 Dicembre 2025di
Redazione
RIYADH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – “Non dobbiamo dimenticare da dove arriviamo, ovvero da uno scudetto straordinario dopo un decimo posto. Ed è qualcosa che non viene sottolineato abbastanza”. Antonio Conte ha tracciato la linea, il Napoli arriva alla finale di Supercoppa italiana contro il Bologna in una stagione complessa, tra infortuni e sconfitte che hanno segnato il cammino. Ma la squadra è riuscita a rialzarsi, come sottolineato più volte dal tecnico: “Lo avevo già detto che sarebbe stata un’annata complessa visto che sono entrati nove nuovi giocatori, non è che li trapianti e basta. Io sapevo che sarebbe stata la mia stagione più complessa, ma alla fine in campionato siamo dove dovremmo essere. Siamo venuti a giocarci la Supercoppa e siamo in finale. Abbiamo la possibilità di vincere un titolo e andare avanti nelle altre competizioni. Nonostante le complessità, tanti si dimenticano che abbiamo avuto infortuni seri di giocatori importanti. E’ inevitabile che ci sia un’incidenza, ma a volte si fa finta di non vedere”. Conte ha poi aggiunto: “Bologna-Napoli, in campionato, non è stata positiva. Nel secondo tempo hanno meritato, hanno messo qualcosa in più rispetto a noi. Quando c’è una sconfitta devi essere bravo ad analizzare, noi l’abbiamo fatto in maniera onesta, da Bologna siamo ripartiti. E’ inevitabile che quando giochi ogni tre giorni non è semplice, soprattutto quando i ragazzi sono sollecitati. Stiamo preparando bene questa partita, come dico sempre ai ragazzi è bello arrivare in finale, ma ci si ricorda sempre di chi ha vinto, così sarà in futuro”. Sarà dunque necessario giocare con attenzione e gestire un avversario che arriva alla sfida con un entusiasmo differente: “Loro hanno più fame di noi? Se dovesse accadere questo sarebbe una colpa nostra. Il Bologna può alzare la coppa, ma deve dimostrare di essere più bravi di noi, ma non sulla fame e la voglia, quella come minimo la dobbiamo pareggiare”. Il tecnico del Napoli ha poi parlato di Vincenzo Italiano: “Posso parlarne soltanto bene, ha fatto gavetta, come l’ho fatta io, dove è andato ha sempre fatto bene, si vede la determinazione che ha, noi allenatori non possiamo pensare di fermarci. E’ uno di quegli allenatori che ha fame di arrivare”. Durante la conferenza è intervenuto anche l’attaccante azzurro Matteo Politano: “Il nostro è un gruppo che è stato sempre unito, ci siamo sempre detti le cose in faccia, ci siamo aiutati sia dentro che fuori al campo. E’ un Napoli forte sia fuori che dentro al campo. Sicuramente sarà una partita con grande intensità, con molti duelli. Dobbiamo andare forte su tutti i duelli. Sarà una gara aperta, ma noi vogliamo portare a casa questo trofeo. Mi aspetto una gara tosta dove entrambe vorranno imporre il loro gioco”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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