Cronaca
AlSubousi “Tra Italia ed Emirati Arabi rapporto forte e dinamico”
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2 mesi fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Il rapporto tra Italia ed Emirati Arabi Uniti è forte e dinamico, fondato su interessi comuni e sostenuto dalla visione e dall’impegno delle leadership, la Premier Giorgia Meloni e Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Zayed. Nel corso degli anni, entrambi i Paesi hanno sviluppato solide partnership che spaziano dal commercio, agli investimenti, alla cultura, all’innovazione”. Lo afferma Abdulla Ali AlSubousi, ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Italia, intervistato da Claudio Brachino per Diplomacy Magazine, format tv dell’agenzia Italpress.
“Abbiamo avuto numerose visite negli ultimi anni, l’ultima delle quali, lo scorso febbraio, è stata la visita di Stato di Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Zayed, Presidente degli Emirati Arabi Uniti: è stata una visita simbolo della forza delle relazioni tra Emirati Arabi Uniti e Italia. Abbiamo firmato oltre 40 protocolli d’intesa e accordi. Centinaia di aziende italiane ed emiratine si sono riunite al forum commerciale a margine della visita di Stato. Lo Sceicco ha annunciato 40 miliardi di dollari di investimenti in Italia – spiega -. Il nostro commercio bilaterale continua a crescere, c’è una significativa cooperazione in ambito energetico, infrastrutturale e tecnologico avanzato che rafforza il nostro impegno comune per il progresso e la prosperità reciproca. Le relazioni tra Emirati Arabi Uniti e Italia hanno registrato una crescita significativa in un’ampia gamma di settori, con il commercio non petrolifero tra Emirati Arabi Uniti e Italia, e con le relazioni tra Emirati Arabi Uniti e Italia in costante crescita, a dimostrazione dei solidi legami commerciali che sostengono l’occupazione, stimolano l’innovazione e alimentano la crescita economica”.
Per l’ambasciatore “questo scambio sottolinea quanto siano profondamente interconnesse le nostre economie. Le innovazioni tecnologiche sono aree di grande interesse, in particolare in settori come l’intelligenza artificiale, il fintech e la trasformazione digitale. Tutti questi settori dimostrano di avere un grande potenziale e credo che le aziende italiane pioniere nelle tecnologie sostenibili e nelle soluzioni di energia verde possano beneficiare di ciò che gli Emirati Arabi Uniti possono offrire in termini di supporto a questi investimenti. Esistono anche potenti strumenti di cooperazione internazionale, abbiamo molti interessi comuni in questo campo – prosegue -. All’inizio di gennaio abbiamo firmato un accordo trilaterale del valore di un miliardo di euro con Italia, Albania ed Emirati Arabi Uniti”.
Anche “l’agroalimentare e l’acqua sono molto importanti. Gli Emirati Arabi Uniti, all’inizio del 2024, hanno lanciato la Mohammed bin Zayed Water Initiative, con l’obiettivo di sensibilizzare sulla gravità della sfida idrica globale, in particolare favorendo lo sviluppo dell’innovazione nella regione nel suo complesso. Stiamo lavorando in tandem per creare opportunità che diano potere alle comunità africane garantendo al contempo uno sviluppo sostenibile. Inoltre, gli Emirati Arabi Uniti e l’Italia sono stati in prima linea nel processo di Roma, un quadro multilaterale dedicato allo sviluppo sostenibile, alla sicurezza e alla crescita economica in tutta l’Africa – spiega AlSubousi -. L’iniziativa sottolinea l’impegno a promuovere una cooperazione economica a lungo termine tra Italia, Emirati Arabi Uniti e i Paesi africani, con particolare attenzione allo sviluppo infrastrutturale, alle energie rinnovabili e al trasferimento tecnologico”.
“Come hub internazionale per l’innovazione, il commercio e gli investimenti, gli Emirati Arabi Uniti sono una delle economie in più rapida crescita al mondo e prevedono un’espansione del loro ruolo globale in una varietà di aree critiche, con particolare attenzione al rafforzamento delle partnership con Paesi come l’Italia – prosegue -. In primo luogo, gli Emirati Arabi Uniti stanno consolidando la loro posizione di attore centrale nei mercati e nell’economia globali: siamo una calamita per i capitali, un polo logistico e un collegamento vitale tra Oriente e Occidente. Questa centralità economica ci conferisce una leva e un’influenza significative nell’economia globale: nell’ambito di una strategia a lungo termine per diversificare i propri legami economici e sviluppare solidi strumenti internazionali, gli Emirati Arabi Uniti hanno concluso 25 accordi di partenariato economico globale con partner strategici di tutto il mondo”.
Inoltre “abbiamo un solido rapporto con l’Unione Europea, con particolare attenzione al rafforzamento delle partnership con Paesi come l’Italia” che “migliorano le opportunità economiche basate sul commercio digitale e tradizionale, garantendo un accesso più rapido e semplice alle merci scambiate via mare, terra e cielo, sbloccando al contempo il potenziale inesplorato del commercio digitale, dei flussi di dati transfrontalieri e delle blockchain. In secondo luogo, l’attenzione strategica degli Emirati Arabi Uniti su settori chiave cruciali per il presente e il futuro è il fondamento della nostra crescente forza. Stiamo investendo massicciamente in sostenibilità, energie rinnovabili, digitalizzazione e tecnologie artificiali”.
“Questi investimenti lungimiranti non solo diversificano la nostra economia, ma ci posizionano anche come leader nell’innovazione e partner essenziale nell’affrontare sfide globali come il cambiamento climatico e il cambiamento tecnologico. Infine, crediamo che le soluzioni collaborative siano la strada per risolvere i problemi globali e collaboriamo con gli alleati, come l’Italia, per promuovere la pace, la stabilità e la prosperità”, sottolinea l’ambasciatore, che sul tema dell’intelligenza artificiale spiega: “Credo che la sfida più grande in questo momento sia quella di tenere il passo con la velocità e il dinamismo di tutti questi cambiamenti. E’ fondamentale investire in istruzione, ricerca e strategie universitarie per stare al passo. Stringere relazioni e accordi internazionali in questo senso consente ad aziende, ricercatori e investitori in questo settore di avere un rapporto continuo e sostenibile”.
– Foto Italpress –
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Tajani “L’Iran sieda al tavolo per arrivare a de-escalation”
Pubblicato
33 minuti fa-
22 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Adesso ci auguriamo che dopo questo attacco, che è stato un danno enorme alla produzione dell’arma nucleare che rappresentava un pericolo per tutta l’area, ora si possa arrivare a una de-escalation e che l’Iran si sieda a un tavolo delle trattative. Adesso la nostra priorità in questo momento è la sicurezza dei nostri connazionali. Ho parlato con la nostra ambasciata a Teheran, a Tel Aviv, il consolato a Gerusalemme, e si sta facendo tutto il possibile per far partire gli italiani che lo vogliono il prima possibile. Oggi da Sharm el Sheikh partirà un volo con connazionali che arrivano da Gerusalemme e Tel Aviv, e continuiamo lavoriamo per accompagnare in Azerbaigian gli italiani che vogliono lasciare l’Iran”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in collegamento con l’edizione straordinaria del Tg1.
Secondo Tajani “Teheran pensa di tenere una linea dura e non sedersi al tavolo, vediamo se dopo l’attacco di questa notte cambieranno idea. Eravamo pronti anche ad accogliere a Roma una riunione diretta tra americani e iraniani, senza intermediazioni. Siamo con tutte le nostre forze al lavoro per favorire una soluzione diplomatica. Speriamo che l’Iran accetti di sedersi a un tavolo dopo questa azione, che punta a impedire la creazione di una bomba atomica iraniana perchè rappresenterebbe un pericolo per tutta l’area medio orientale”, ha concluso il ministro.
-Foto: Farnesina-
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Cronaca
Premio Ischia, consegnati i riconoscimenti tra attualità e spettacolo
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34 minuti fa-
22 Giugno 2025di
Redazione
LACCO AMENO (NAPOLI) (ITALPRESS) – Si è chiusa con la consegna dei premi la 46° edizione del Premio Ischia di giornalismo, una serata dove l’informazione e il modo di comunicare sono stati al centro della serata. Ad aggiudicarsi il premio internazionale Anton Troianovski, direttore della sede di Mosca de “The New York Times”, premiato dall’ambasciatore Giampiero Massolo, mentre il premio Ischia europeo è stato assegnato alla redazione del sito “Politico.eu”. A ritirare il premio dalle mani del vicepresidente della regione Campania, Fulvio Bonavitacola, è stata la vicedirettrice, Laura Greenhalgh.
Nina Palmieri, inviata de “Le Iene” è stata scelta come giornalista italiana dell’anno, a premiarla Valeria Speroni Cardi, direttrice comunicazione interna di Menarini. Nina Palmieri ha dedicato il suo premio a Nadia Toffa che 10 anni fa vinse il Premio Ischia. A “La Domenica sportiva”, la trasmissione più longeva d’Italia, il premio Ischia per il giornalismo sportivo, il premio è stato ritirato da Simona Rolandi conduttrice della trasmissione,premiata da Beniamino Quinteri presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo.
Premi speciali alla carriera a Emilio Giannelli, storico vignettista del Corriere della Sera premiato da Stefano Porro, direttore relazioni esterne Mundys. Giannelli ha ricordato alcune delle sue più iconiche vignette, svelando che ha sempre misurato la riuscita della vignetta rispetto a l’arrabbiatura del protagonista, più ricevevo telefonate di protesta più ero soddisfatto. Premio all’Agenzia per gli 80 anni, il premio è stato ritirato da Stefano Polli, vicedirettore dell’Ansa.
Greta Cristini è si è aggiudicata il premio speciale “Opening New Ways of Journalism”, ed è stata premiata dal direttore della comunicazione del gruppo Unipol, Vittorio Verdone. Barbara Stefanelli ha vinto il Premio per la “Comunicazione Sostenibile” ha dedicato il suo premio a Maria Grazia Cutuli sua collega agli esteri e uccisa in Afghanistan nel 2001, è stata premiata da Carlotta Ventura direttore Comunicazione e sostenibilità di A2a.
Sul versante della comunicazione istituzionale sono stati assegnati i premi “Comunicatori dell’anno” a Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede premiato da Antonio Funiciello del Dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri e a Jacopo Gasparetti, per la sezione under 30 dedicata a Mario Bologna.
-Foto: ufficio stampa Premio Ischia-
(ITALPRESS).
Cronaca
Gli Usa attaccano l’Iran, colpiti tre siti nucleari
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34 minuti fa-
22 Giugno 2025di
Redazione
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Un’operazione militare di grande successo in Iran. Questo è un momento storico per gli Stati Uniti d’America, Israele e il mondo. L’Iran deve ora accettare di porre fine a questa guerra”. Così, intorno alle 2 di questa notte ora italiana, il presidente americano Donald Trump, ha annunciato l’attacco Usa a tre basi nucleari iraniane. Decine di Stealt2 hanno bombardato la base sotterranea realizzata nelle viscere della montagna di Fordow, mentre 30 missili Tomahawk sono stati lanciati contro gli altri due siti nucleari Natanz ed Esfahan. “Abbiamo completato con successo il nostro attacco ai tre siti nucleari in Iran, tra cui Fordow, Natanz ed Esfahan. Tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano. Un carico completo di bombe è stato sganciato sul sito principale, Fordow. Tutti gli aerei stanno rientrando sani e salvi”, ha scritto Trump sul suo social Truth. Prima dell’annuncio dell’attacco, Trump aveva dichiarato che avrebbe valutato l’intervento diretto degli Stati Uniti nel conflitto in Medio Oriente nell’arco delle prossime due settimane. La decisione di coinvolgere direttamente gli Stati Uniti nella guerra arriva dopo oltre una settimana di attacchi israeliani contro l’Iran, che hanno sistematicamente smantellato le difese aeree e le capacità missilistiche offensive del Paese, danneggiandone al contempo gli impianti di arricchimento nucleare. Nel corso di una conferenza stampa, annunciata dallo stesso Trump, il presidente americano ha definito l’Iran “il bullo del Medio Oriente”, parlando della possibilità di ulteriori attacchi nel caso in cui non ci dovesse essere una pace in Medio Oriente: “Se non lo facessero, gli attacchi futuri sarebbero molto più grandi e più facili”. Trump ha descritto l’attacco come una risposta a un problema che si annidava da tempo, anche se l’obiettivo principale era quello di impedire all’Iran di sviluppare armi nucleari: “Per 40 anni l’Iran ha dichiarato morte all’America, morte a Israele”, ha affermato Trump -. Hanno ucciso la nostra gente, facendo saltare loro le braccia, facendo saltare loro le gambe con bombe piazzate ai lati delle strade”. Trump ha affermato di aver lavorato “in squadra” con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sottolineando che nessun esercito al mondo, a parte quello statunitense, avrebbe potuto portare a termine un attacco simile.
Lo stesso Netanyahu ha elogiato la decisione di Trump di attaccare i siti nucleari dell’Iran tramite un videomessaggio pubblicato su X, indirizzato al presidente americano: “La vostra coraggiosa decisione di colpire gli impianti nucleari iraniani, con la straordinaria e giusta potenza degli Stati Uniti, cambierà la storia”, ha affermato Netanyahu, ribadendo che gli Stati Uniti “hanno fatto ciò che nessun altro Paese al mondo avrebbe potuto fare”. Il presidente degli Stati Uniti ha avvertito nel suo discorso che non esiterà a colpire altri obiettivi in Iran se la pace in Medio Oriente non dovesse arrivare rapidamente: “O ci sarà la pace o ci sarà una tragedia per l’Iran, molto più grande di quella a cui abbiamo assistito negli ultimi otto giorni”, ha affermato. Secondo il leader Usa “restano ancora molti obiettivi: Se la pace non arriverà rapidamente, colpiremo gli altri obiettivi con precisione, velocità e abilità”.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-


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