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Politica

Meloni al vertice Nato “Gli impegni assunti sulla difesa sono sostenibili per l’Italia”

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L’AJA (PAESI BASSI) (ITALPRESS) – “Salutiamo con soddisfazione l’avvio di un cessate il fuoco nella crisi tra Israele e Iran. Un tema su cui bisogna continuare a lavorare è arrivare ad un accordo sul nucleare iraniano tra Iran e Stati Uniti. Ne ho parlato con il presidente Trump e nel corso dell’assemblea plenaria ho ribadito che la stessa determinazione serve per arrivare ad altri due cessate il fuoco: in Ucraina, dove la Russia non sembra voler fare passi in avanti, e a Gaza dove la situazione è insostenibile”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine del vertice Nato.

“Tutti quanti si rendono conto che un cessate il fuoco a Gaza è necessario e che oggi sia più facile ottenerlo. Penso che tutti capiscano che questo è il momento in cui bisogna cercare di ottenerlo”, ha aggiunto la premier.

“Questo è un vertice importante anche per gli impegni che vengono assunti. Sono impegni significativi e sostenibili per l’Italia. Si tratta di spese necessarie per rafforzare la nostra difesa e la nostra sicurezza in un contesto che lo necessita, ma in una dimensione che ci consente di assumere questi impegni sapendo già che non distoglieremo un euro dalle altre priorità del Governo a difesa e a tutela degli italiani”, ha sottolineato in riferimento all’impegno di aumentare le spese della difesa fino al 5% del Pil.

“Abbiamo portato al vertice alcune questioni che sono molto importanti per l’Italia: in particolare, l’attenzione sul fianco sud dell’alleanza, dove io ho cercato di spiegare ai colleghi anche quali sono le minacce”, ha precisato. “Vediamo una Russia che oggi si proietta sempre di più nel Mediterraneo, dopo aver perso la sua proiezione navale che era data dalla sua influenza in Siria. Ci sono molte minacce ibride e molti attori ostili che lavorano sul fianco sud dell’alleanza: è una delle questioni che ci stanno più a cuore”, ha aggiunto.

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“Ho sentito molti numeri dati in questi giorni, un po’ dalla stampa e un po’ dal Parlamento, che mi sembrano molto distanti dalla realtà. Dopodiché noi abbiamo ovviamente fatto i nostri calcoli per il 2026 e non riteniamo che ci serva utilizzare la escape clause. Poi chiaramente per gli anni a venire si valuterà sulla base di quella che è la situazione economica”, ha detto rispondendo a una domanda su un eventuale ricorso allo scostamento di bilancio per soddisfare gli impegni sull’aumento delle spese per la difesa. “C’è però un elemento che secondo me è importante e che soprattutto chi si occupa di economia conosce bene: chiaramente una parte importante di queste risorse, se noi siamo bravi, verrà utilizzato per rafforzare imprese italiane. Quando quella parte di risorse importanti viene utilizzata per rafforzare imprese italiane, questo crea una politica economica espansiva che produce risorse. Quindi è un circolo virtuoso, se lo sappiamo utilizzare bene”, ha aggiunto.

“Sono contenta che il vertice confermi il sostegno pieno all’Ucraina da parte di tutti gli alleati. Avremo tra poco qui una riunione con il presidente Zelensky e credo che questo sia un messaggio molto importante”, ha spiegato.

Infine, sui dazi “la discussione continua ad andare avanti. Sono abbastanza ottimista sul fatto che si riuscirà” ad arrivare ad un accordo. Sull’ipotesi di un accordo al 10% tra Stati Uniti ed Unione Europea come quello siglato tra Washington e Londra, Meloni ha risposto di essere “abbastanza d’accordo perché la misura del 10% non era per noi particolarmente impattante. Penso inoltre che una decisione al 10% ci permetta di continuare a lavorare anche su questioni che ci stanno particolarmente a cuore rispetto anche ad alcune contestazioni che gli Stati Uniti ci muovono”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Mattarella “La triste stagione dei nazionalismi sia consegnata alla storia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Commemoriamo oggi il trentesimo anniversario del genocidio di Srebrenica. Una tragedia che, a dispetto delle migliori speranze, fu emblematica degli orrori indicibili in cui poteva sprofondare nuovamente l’Europa, sulla scorta di azioni che riprendevano l’orrendo vessillo della “pulizia etnica” sotto il pretesto di affermazioni nazionalistiche, in un’area – i Balcani – caratterizzata da sempre dall’essere crogiolo di incontro e convivenza tra i popoli e le culture”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Gli anni trascorsi da quella terribile strage non attenuano l’urlo di dolore delle vittime, che continua a risuonare attraverso le testimonianze dei familiari che sono loro sopravvissuti – prosegue il capo dello Stato -. La coscienza della comunità internazionale non è uscita indenne da quegli eventi che hanno lasciato in eredità la consapevolezza che esiste una responsabilità collettiva, che invoca l’intervento e la condanna dei popoli. Una triste lezione che, al pari di altre, alimenta il dovere condiviso di prevenire e combattere simili atrocità e condannare con fermezza qualsiasi tentativo di riduzionismo o negazionismo”.

“Lottare contro la diffusione di sentimenti d’odio è responsabilità di ciascuno e di ogni Paese – aggiunge Mattarella -. Attribuire disonore e infamia a intere popolazioni sarebbe errato: al contrario, si tratta di perseguire in ogni sede, a partire da quelle dei tribunali internazionali, una rigorosa e puntuale giustizia che sia terreno fertile per la riconciliazione e per un presente e un futuro di pace e fratellanza. E’ questo lo spirito con cui il 23 maggio 2024, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha voluto proclamare l’11 luglio “Giornata internazionale di riflessione e commemorazione del genocidio di Srebrenica”, per richiamare tutti a questo dovere, onorare le vittime e, preservando il ricordo di quegli avvenimenti luttuosi, iscrivere per sempre nella memoria dell’umanità quel giorno funesto. L’orizzonte europeo, in cui si iscrivono le aspirazioni dei popoli dei Balcani, rappresenta i valori di libertà, democrazia e uguaglianza di diritti che sono alla base del pacifico vivere comune tra i diversi popoli, nel rispetto delle loro specificità”.

“Principi che hanno ispirato i padri fondatori del progetto europeo e che restano profondamente attuali per impedire che tragedie come il genocidio di Srebrenica tornino ad affliggere il nostro continente. Le comunità dei popoli dell’area – Bosnia ed Erzegovina fra queste – stanno faticosamente realizzando percorsi di superamento dei tragici lasciti del passato per consolidare legami di fiducia reciproca attraverso una convinta adesione al progetto europeo. La triste stagione dei nazionalismi, foriera dei peggiori lutti del XX secolo, sia definitivamente consegnata alla storia – conclude Mattarella -. Sarajevo sa di poter contare in questo percorso sul pieno sostegno della Repubblica Italiana e sul sentimento di grande amicizia che unisce i nostri popoli”.

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– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Ucraina, Mattarella “Cruciale che Kiev avverta che non è sola in questa guerra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi è più che mai cruciale che Kiev avverta che non è sola in questa guerra”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiudendo la prima giornata della Conferenza sulla Ricostruzione dell’Ucraina.

 “E’ stato un esercizio coinvolgente aver organizzato insieme all’Ucraina questa conferenza – ha proseguito il Capo dello Stato –  È uno sforzo ampiamente condiviso che ha visto tanti Paesi lavorare in maniera corale. Crediamo convintamente in questa iniziativa insieme ai partner internazionale che hanno sostenuto in questi anni e sostengono, saldamente, il popolo ucraino e a impostare il processo di ripresa e di ricostruzione del loro Paese”.

“L’elevato livello di partecipazione all’evento di oggi, dimostra la vicinanza della comunità internazionale a Kiev. Non possono essere cinismo e indifferenza a guidare i comportamenti delle Nazioni. Per questo rendiamo omaggio alla determinazione e al coraggio con cui il popolo ucraino difende di determinare liberamente il proprio destino”, ha aggiunto Mattarella.

-Foto ufficio stampa Quirinale-
(ITALPRESS).

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Politica

Meloni “Vogliamo un’Ucraina ricostruita, libera e prospera”

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ROMA (ITALPRESS) – “I numeri impressionanti di questa Conferenza raccontano di quale futuro tutti insieme vediamo per l’Ucraina e con quale convinzione crediamo in questo futuro”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento all’Ukraine Recovery Conference.

“Vogliamo lanciare un messaggio importante: ognuno di noi è qui per fare la sua parte per un obiettivo comune, quello di guardare oltre l’ingiustizia inflitta al popolo ucraino e saper immaginare l’Ucraina ricostruita, libera e prospera”, ha sottolineato Meloni, che ha spiegato: “Il piano era tentare di piegare gli ucraini con il buio, il freddo, la fame e la paura. Questo piano è fallito perchè tutti hanno imparato quanto gli ucraini siano più tenaci di ogni aspettativa e perchè la comunità si è schierata contro questo scempio”.

“Non abbiate paura di investire, di costruire e ricostruire in Ucraina perchè non è un azzardo ma un investimento in una Nazione che ha mostrato resilienza, è investimento su pace, sulla sicurezza dei nostri cittadini e sull’Europa intera”, ha detto ancora il premier. Per Meloni “la sfida” della ricostruzione “richiede il massimo sforzo ma è una partita che possiamo vincere. Il sistema Italia può fare la differenza”.

“L’Italia vuole giocare un ruolo da protagonista e può farlo perchè fin dall’inizio si è schierata dalla parte giusta della storia senza mai tentennare”, ha concluso.

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– Foto screenshot da video Presidenza del Consiglio –

(ITALPRESS).

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