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Politica

Pnrr, al 31 dicembre raggiunti 40 obiettivi su 55

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ROMA (ITALPRESS) – Si è svolta a Palazzo Chigi la seconda riunione della Cabina di regia sul Pnrr, coordinata dal ministro per gli Affari Europei la Coesione Territoriale e il Pnrr, Raffaele Fitto, per monitorare lo stato di attuazione degli obiettivi del Piano con particolare riferimento alla prossima scadenza del 31 dicembre 2022. Nel dettaglio, dopo il serrato confronto di questi giorni con tutti i ministeri interessati, su 55 obiettivi da conseguire al 31 dicembre 2022, ne sono stati pienamente raggiunti 40. I restanti 15 sono stati tutti avviati e in corso di finalizzazione. Alla riunione hanno preso parte i ministri e i rappresentanti di tutti i ministeri coinvolti, che hanno illustrato lo stato di attuazione di ciascun target e milestone di propria competenza. Lo scopo è quello di raggiungere i restanti obiettivi nel pieno rispetto dei tempi previsti.
“La riunione della Cabina di regia – si legge in una nota – è servita per un puntuale aggiornamento sulla situazione in vista di un nuovo confronto con la Commissione Europea in programma per la prossima settimana, dopo le numerose interlocuzioni già avute nei giorni scorsi”.
Il ministro Fitto – ringraziando tutti i partecipanti per il grande lavoro – come metodo per il futuro ha suggerito di concentrarsi su valutazioni complessive che abbraccino una visione di tutto l’arco di Piano al 2026.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Politica

Mattarella “Tutela ambientale e salvaguardia idrogeologica sono alleate”

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ROMA (ITALPRESS) – “La salvaguardia degli assetti idro-geologici e la tutela ambientale sono alleate. Sono amiche delle persone.
Occorre essere consapevoli delle conseguenze di comportamenti umani che, nei secoli, concorrendo alla trasformazione dei territori con la realizzazione di infrastrutture, hanno accentuato e accentuano la violenza d’urto di alcuni fenomeni atmosferici, ad esempio delle correnti di piena nel caso della regimentazione delle acque. Si sono talvolta violati equilibri secolari che andavano difesi, ottenendo risultati opposti a quelli previsti. Sanare i dissesti, correggere le storture accumulatesi nel tempo, richiede anzitutto evitare interventi inappropriati che li aggravino”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 30^ anniversario
dell’alluvione che colpì Alessandria e altri comuni del Piemonte.
“L’occupazione, in pianura, di zone di espansione dei corsi d’acqua, con insediamenti di diverso genere, crescenti nel tempo, ha aumentato i pericoli. Insistere nel pretendere di ridurre i fiumi a canali si è rivelato ad alto rischio. In termini più generali, ridurre, anzichè regolare, il deflusso delle acque ha contribuito, inoltre, a fenomeni di desertificazione delle aree più prossime alla immissione nei mari, con impatto negativo sulle produzioni agricole”, ha aggiunto il capo dello Stato.
“Le alluvioni, le catastrofi, manifestano i loro effetti negativi, psicologici, economici, ambientali, anche ben oltre l’emergenza. La sicurezza dei cittadini va tutelata anche dopo gli interventi dispiegati nell’immediatezza per salvare vite. Quando l’eco degli avvenimenti drammatici scompare dalle cronache non vi devono essere pause o intervalli nel porre in sicurezza i territori e così garantire fiducia e serenità alle popolazioni, per sospingere la ripresa della vita. Il rilancio delle zone colpite è interesse di tutto il Paese”, ha sottolineato Mattarella.
“‘Addomesticarè l’ambiente è una prova, una sfida affascinante. Ma, se si interviene alterando l’ordine naturale del territorio, senza cautele, si va incontro a eventi imprevedibili. Così come nel caso di incuria nei confronti di territori, che non possono essere abbandonati – ha detto ancora il presidente della Repubblica -. Anche sotto questo aspetto, le aree interne, rurali, collinari, di montagna, richiedono molta più attenzione. Non esiste una natura ‘naturalmentè ostile. Vi è un confronto di elementi che, se costruttivo, conduce al progresso, se mal condotto, provoca devastazione. Esiste un profilo ulteriore, rispetto al quale, fortunatamente, è cresciuta la consapevolezza: le risorse del pianeta non sono infinite. Sotto tutti questi aspetti l’intervento dell’uomo è determinante nei due sensi”.
“Il confronto nell’ambito della comunità internazionale ne sta dando altamente conferma. Non solo per la inadeguata consapevolezza di quel che sta accadendo nel mondo, con siccità, carestie conseguenti, migrazioni climatiche, ma anche perchè, il clima di scontro, determinato dalle guerre, accantona la preminenza dei problemi reali delle persone, dei popoli, a vantaggio di antistoriche logiche di potenza, prive di qualsiasi valore, allontanando la condivisione di obiettivi a favore del benessere dell’umanità. Anche sotto questo aspetto la guerra, si conferma – come sempre – quel che è: nemica dell’umanità”, ha concluso Mattarella.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Politica

A Casasco il riconoscimento “Illustre garante dei diritti delle donne”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente Emerito di Confapi e della confederazione europea delle PME, deputato di Forza Italia, Maurizio Casasco, è stato insignito oggi dall’Associazione 6libera del riconoscimento di “Illustre garante dei diritti delle donne”, durante il Convegno “Ripartiamo dai Diritti” organizzato al CNEL, con la seguente motivazione: “Per il suo straordinario impegno a favore dell’empowerment femminile e della parità di genere, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. Con la sua autorevole posizione istituzionale oggi rivestita in Parlamento e, la sua straordinaria guida per oltre un decennio della Confederazione delle Piccole e Medie Industrie, ha saputo proiettare l’Italia all’avanguardia nel dibattito sull’inclusione delle donne nel mondo del lavoro. La sua visione lungimirante ha posto le PMI al centro di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale, più equo e sostenibile, dove le donne possano esprimere appieno il loro potenziale. Il suo impegno si è concretizzato in azioni che hanno portato a risultati tangibili. Un ruolo di primo piano nel dibattito politico: ha saputo far sentire la voce delle PMI nelle più importanti sedi istituzionali, contribuendo a plasmare politiche a livello nazionale e europeo a favore delle donne imprenditrici e delle imprese in generale; pioniere nella lotta alle molestie e alle violenze sul lavoro: ha sostenuto e promosso la nascita del primo Osservatorio contro le molestie e le violenze sulle donne, “6libera.org”, dando concreta attuazione all’intesa sottoscritta durante la Sua Presidenza, da Confapi, CGIL, CISL e UIL nel 2018”. “Sono orgoglioso e grato per questo riconoscimento prestigioso, che non è solo un onore personale, ma un incoraggiamento a proseguire con ancora maggior forza e convinzione su un cammino che è ancora lungo e pieno di sfide”, ha commentato Casasco. “Ogni giorno – ha proseguito – tante donne combattono per la propria libertà, la propria dignità, e per il riconoscimento dei loro diritti fondamentali. I dati sono allarmanti, c’è ancora molto da fare per sensibilizzare, educare, promuovere una cultura di parità e rispetto. Le famiglie, la scuola, le imprese, le istituzioni: tutti dobbiamo essere al fianco delle donne in questa battaglia”, ha concluso.
– foto ufficio stampa Maurizio Casasco –
(ITALPRESS).

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Politica

Studio Swg-Giornaliste Italiane, maschi giovani insofferenti su parità

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ROMA (ITALPRESS) – La diffusione di stereotipi di genere tra gli italiani è sempre più bassa, ma i maschi più giovani sembrano mostrare una netta insofferenza verso la parità che si esplicita in un atteggiamento generale di richiamo della centralità del ruolo maschile, anche all’interno di spazi storicamente più percepiti come al femminile. E’ quanto emerge dalla ricerca “Violenza di genere: percezione e opinione della popolazione
italiana”, realizzata da SWG per Giornaliste Italiane.
Rispetto alla violenza di genere l’atteggiamento di fondo degli italiani evidenzia da un lato la responsabilità piena e incontrovertibile attribuita a chi la violenza la agisce, soprattutto se la vittima non è in condizioni di opporsi, dall’altro la necessità che una donna debba comunque sempre rimanere in guardia ed evitare situazioni che potenzialmente possano metterla in pericolo. E per 4 italiani su 10 alcune donne si mettono in pericolo da sole.
Anche in questo caso l’opinione dei giovani uomini è decisamente più assolutoria nei confronti del genere maschile, mentre tra le giovani donne sono ritenute inaccettabili tutte le forme che ne limitano la libertà.
Anche l’identikit dell’autore di violenza sulle donne è profondamente diverso tra giovani maschi e giovani femmine: per i primi corrisponde alle caratteristiche del soggetto ai margine della società, con precedenti penali e problemi psichici; tra le giovani femmine assomiglia molto di più al vicino di casa.
E se per 8 italiani su 10 una donna che ha subito violenza dovrebbe sempre presentare denuncia, questa certezza cala al 74% tra le giovani donne e al 63% tra i giovani uomini.
Sulla questione educativa, invece, l’accordo è decisamente più trasversale: genitori e scuola hanno la responsabilità di lavorare per trasmettere una corretta dimensione dei rapporti di genere.
L’indagine è stata condotta tramite interviste online con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview) su un campione composto
da 837 cittadini italiani maggiorenni, rappresentativi della popolazione italiana per genere, età, zona geografica di provenienza, titolo di studio e partito votato alle ultime elezioni. Le interviste sono state somministrate dal 13 al 15 novembre 2024.

– Foto SWG –

(ITALPRESS).

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