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Moto3, in Thailandia è Rueda il primo vincitore della stagione

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BURIRAM (THAILANDIA) (ITALPRESS) – Jose Antonio Rueda (Ktm) è il primo vincitore stagionale della classe Moto3. Lo spagnolo, infatti, stravince con un margine di circa sette secondi il Gran Premio di Thailandia, in scena sul circuito di Chang. Il podio parla tutto spagnolo ed è composto anche dal rookie Alvaro Carpe (Ktm, +7″276), al secondo posto, e da Adrian Fernandez (Honda, +7″341), al terzo. Vicinissimo ai primi anche Stefano Nepa (Honda, 7″590), quarto e migliore degli italiani. Bene anche il poleman Matteo Bertelle (Ktm, 10″242) al quinto posto: chiude, invece, sesto Dennis Foggia (Ktm, +11″644) al ritorno nella categoria dopo i due anni passati in Moto2. Seguono, nell’ordine, David Almansa, Riccardo Rossi e Joel Esteban. Decimo posto per Luca Lunetta, vittima di un duro contatto sotto bandiera gialla ad opera di David Munoz (poi penalizzato con un long lap).

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Sci, Brignone “Io portabandiera a Milano-Cortina? Mi manca un’emozione del genere”

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ROMA(ITALPRESS) – “È stata la ciliegina sulla torta del weekend. Sono state tre gare molto positive, nelle due discese sono andata molto vicina al podio in una pista dove pensavo di poter fare abbastanza bene, ma consideravo il podio qualcosa di speciale. Ieri invece è stata tosta, tutte abbiamo fatto degli errori, io sono arrivata giù scuotendo la testa. A fine gara ho cacciato un urlo di frustrazione, perché alcuni passaggi volevo farli in un certo modo e non avevo fatto il mio top. Ma il superG ieri aveva una tracciatura talmente complessa, con dossi molto difficili, che nessuno è riuscito a fare la manche perfetta. Pensavo di aver buttato via la gara e invece è stato difficile per tutti”. Così ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’, su Rai Radio 1, la campionessa di sci Federica Brignone, sempre più in testa in classifica generale dopo il trionfo nel SuperG di ieri a Kvitfjell, in Norvegia. Ora i punti di vantaggio sulla svizzera Lara Gut-Behrami sono 251.

“Sono un’appassionata di sport, sul calcio sono da sempre milanista, come tutta la mia famiglia – ha confessato la fuoriclasse valdostana, che ai recenti Mondiali di Saalbach ha conquistato due medaglie – Ma non siamo malati, siamo tifosi e simpatizzanti. Il mio giocatore preferito è sempre stato Maldini. La crisi del Milan? Non saprei, faccio uno sport individuale, è molto difficile immedesimarsi in uno di squadra”.

Alberto Tomba è nel mirino, mancano otto podi per raggiungerlo: “Sarebbe qualcosa di incredibile. Lui ha fatto solo gigante e slalom e ha 50 vittorie, per me rimarrà sempre il migliore, non dipenderà dai numeri”. Quanto sarebbe bello e importante chiudere il discorso Coppa del mondo in casa a La Thuile è presto detto: “L’appuntamento a La Thuile sarà per me una delle cose più emozionanti, è veramente casa mia, è a un quarto d’ora da casa. Ho tutti i miei amici che faranno parte dello staff e dell’organizzazione. Abbiamo tre gare, due superG e una discesa, spero di riuscire a tenere a bada l’inevitabile emozione. Quest’anno sono stata molto brava in queste occasioni: a Cortina, dove avevo sempre patito, ai Mondiali e a Sestriere, ma è comunque la cosa più difficile da fare, riuscire ad esprimersi in gara al 100% e in questo sport se non lo fai non vinci le gare”.

Brignone potrebbe essere portabandiera azzurra ai Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026: “Manca alla mia carriera sportiva provare un’emozione del genere. Mi merito una candidatura, ma ci sono tantissimi altri sportivi che hanno vinto medaglie olimpiche e mondiali, per cui so di essere in una buona compagnia. Al momento sono concentrata su questa stagione – ha concluso Brignone – a Milano-Cortina penserò l’anno prossimo”.

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-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Lakers vincono derby coi Clippers, Boston torna a sorridere

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ROMA (ITALPRESS) – Sono i Lakers a trionfare nel derby di Los Angeles, uno dei match più attesi andati in scena nella notte italiana della regular-season dell’Nba. Sul parquet della Crypto.com Arena, di fronte a quasi 19mila spettatori, la franchigia guidata in panchina da coach Redick si è imposta sui ‘cuginì dei Clippers per 108-102 nonostante i 33 punti messi a segno da Leonard, top-scorer dell’incontro; tra i padroni di casa è decisivo l’ultimo arrivato Doncic, che ne realizza 29. Sono invece due le gare che hanno bisogno di un supplementare per decretare vincitori e vinti. I Cleveland Cavaliers hanno la meglio sui Portland Trail Blazers per 133-129 in virtù, innanzitutto, dei 32 punti siglati da Hunter, che si aggiudica il duello a distanza con l’israeliano Avdija, che non va oltre i 30. New York in versione corsara sul campo di Miami: passano i Knicks, che mettono in ginocchio gli Heat per 116-112 con 31 punti di Brunson, il più prolifico della serata (30 di Adebayo per il quintetto della Florida). Boston, campione in carica, torna a riassaporare il piacevole gusto del successo: i Celtics sfruttano l’impianto amico per sconfiggere i Denver Nuggets per 110-103 sebbene, tra gli ospiti, Murray e Braun infilano, rispettivamente, 26 e 24 punti. Nesmith trascina gli Indiana Pacers alla vittoria: con 27 punti, l’idolo di casa contribuisce a mettere ko i Chicago Bulls per 127-112. Toronto in versione corsara: i Raptors conquistano in volata il match con Orlando Magic, un 104-102 contrassegnato dai 24 punti di Quickley, uno in meno del beniamino locale Wagner. E fanno festa lontano dai propri supporters anche Oklahoma City, New Orleans e Minnesota: i Thunder si impongono per 146-132 sui San Antonio Spurs, i Pelicans vincono per 128-121 su Utah Jazz e i Timberwolves violano il parquet dei Phoenix Suns per 116-98.
– Foto Ipa Agency –
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Il Milan crolla in casa, vince 2-1 la Lazio di rigore

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MILANO (ITALPRESS) – Un rigore di Pedro in pieno recupero regala alla Lazio la vittoria per 2-1 sul campo del Milan, rimasto in 10 uomini a mezzora dalla fine. Sono Zaccagni e l’attaccante spagnolo a firmare il successo della squadra di Baroni, con Chukwueze autore dell’unica rete dei 7 volte campioni d’Europa, al terzo ko di fila (in otto giorni). La partita inizia con la curva rossonera vuota per il primo quarto d’ora in segno di protesta nei confronti della società, poi contestata sonoramente anche dopo il rientro dei tifosi sugli spalti. Dopo poco più di due minuti gli ospiti costruiscono una grande opportunità quando Rovella manda in porta Dia con una bella verticalizzazione, ma Maignan gli sbarra la strada con i piedi deviando in corner. Quattro minuti dopo, Tavares sfonda a sinistra ed entra in area, mettendo in mezzo un tiro cross che Pavlovic rischia di deviare nella propria porta. I biancocelesti giocano meglio e al 28′ passano in vantaggio. Tchaouna serve in area Marusic che va al tiro, trovando Maignan pronto al salvataggio in tuffo, ma è Zaccagni il più veloce di tutti a ribattere in rete sulla respinta, firmando così l’1-0. In pieno recupero il capitano ospite va vicino al raddoppio con un destro al volo che esce di un soffio alla destra del palo. Si va al riposo sull’1-0.
Nella ripresa, la squadra di Conceicao si fa vedere al 6′ quando Joao Felix, subentrato a Musah già nel corso del primo tempo, calcia alto da buona posizione. La gara subisce una nuova svolta al 22′, quando l’arbitro estrae il rosso diretto a Pavlovic, autore di un fallo su Isaksen che si era involato verso la porta partendo dalla destra, lanciato in ripartenza da Guendouzi. Maignan e compagni rimangono così in 10. I laziali sembrano gestire la superiorità numerica senza problemi ma al 40′ arriva il quasi insperato pareggio dei padroni di casa. Leao crossa sul secondo palo dalla sinistra, Tavares si perde in marcatura il neo entrato Chukwueze, che di testa trafigge Provedel per 1-1. La partita sembra indirizzata verso l’1-1 ma all’ultimo respiro è Isaksen a procurarsi un calcio di rigore per atterramento in area commesso da Maignan, giudicato falloso dopo una rapida revisione al Var. Dal dischetto si presenta il neo entrato Pedro, che spiazza il portiere rossonero e regala la vittoria alla Lazio.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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