Cronaca
Cop26, a Glasgow un “parco giochi” dove si respira aria più pulita
Pubblicato
3 anni fa-
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Redazione
GLASGOW (SCOZIA) (ITALPRESS) – L’inquinamento atmosferico è considerato la più grande minaccia alla salute ambientale del mondo, con un impatto importante soprattutto su coloro che ne hanno meno responsabilità: i bambini, tra i soggetti più vulnerabili. Sono loro che, inalando più aria rispetto al loro peso corporeo a causa di un respiro più veloce, ed avendo un sistema immunitario ancora in via di sviluppo, subiscono le maggiori conseguenze legate all’inquinamento dell’aria. Secondo l’OMS, infatti, il 93% dei piccoli nel mondo respira ogni giorno aria inquinata. Un problema cui non si sottrae l’Italia, in cui si trovano quattro delle città più inquinate d’Europa. Secondo l’ultima classifica dell’Agenzia europea dell’ambiente, l’aria peggiore la respirano gli abitanti di Novy Sacsz in Polonia, seguiti da Cremona, Slavoniski Brod in Croazia e Vicenza. Poco salubre anche l’aria respirata a Pavia e Brescia. Inoltre, nella mappa dello smog che analizza la qualità dell’aria urbana di 323 città europee, Milano è al 303° posto.
Il naso è una delle prime linee di difesa quando si tratta di filtrare le particelle inquinanti dall’aria che respiriamo.
Per questo motivo GSK Consumer Healthcare, azienda che vanta nel suo portfolio prodotti leader nella salute nasale come Otrivin, e, in Italia, Rinazina, e Narhinel, ha lanciato un progetto architettonico con finalità educative unico, un “parco giochi” che utilizza la biotecnologia per purificare l’aria, un’isola felice all’interno degli ambienti urbani inquinati. Il progetto è stato realizzato grazie alle competenze degli architetti italiani Claudia Pasquero e Marco Poletto, co-fondatori di ecoLogicStudio.
L’installazione fa tappa a Glasgow, una delle città più inquinate del Regno Unito, dopo essere stata testata a Varsavia, in Polonia, Paese che ha il primato europeo per inquinamento. Utilizzando microalghe per filtrare attivamente e ri-metabolizzare le particelle di inquinamento e l’anidride carbonica in un ambiente interattivo appositamente progettato, Otrivin Air Bubble Varsavia ha portato ad una riduzione dell’80% dei livelli di particolato (PM2.5) in media raggiungendo livelli di qualità dell’aria più salubri e permettendo ai bambini di vivere l’insolita esperienza di respirare un’aria più pulita.
“L’inquinamento atmosferico è un problema di salute globale devastante in costante peggioramento ed è inaccettabile che i bambini ne sopportino il peso non avendo alcuna responsabilità diretta – afferma Farhad Nadeem, Global Brand Director di Otrivin -. Otrivin esiste per aiutare le persone a respirare meglio, e con l’Air Bubble vogliamo rendere tutti consapevoli della possibilità di purificare l’aria che respiriamo, sottolineando anche che se tutti ci attiviamo ora possiamo sperare in un futuro in cui l’aria sarà più pulita. Otrivin Air Bubble fa parte della nostra campagna ‘Actions to Breathe Cleaner’ e fornisce una soluzione interattiva per educare i visitatori sul tema dell’inquinamento dell’aria. Actions to Breathe Cleaner aiuta i bambini a scoprire attraverso una ‘ricerca investigativà la qualità dell’aria che respirano, le semplici azioni quotidiane che possono mettere in pratica, come trovare un percorso meno inquinato per andare a scuola, o semplicemente lavarsi il naso, la prima linea di difesa”.
Otrivin Air Bubble è un’installazione educativa sviluppata grazie alla collaborazione con ecoLogicStudio, studio specializzato nello sviluppo di soluzioni architettoniche modulari basate sulla natura per ambienti urbani, affrontando l’imminente impatto del cambiamento climatico.
“Air Bubble Glasgow è un’architettura biotecnologica composta al 99% di aria, acqua e colture di alghe viventi, avvolte in una sottile membrana di TPU trasparente e riciclabile al 100% – ha sottolineato Marco Poletto, co-fondatore di ecoLogicStudio -. Ha 24 bioreattori che ospitano colture di alghe viventi fotosintetiche Chlorella sp, che ‘mangianò attivamente le molecole inquinanti e catturano l’anidride carbonica per poi rilasciare ossigeno fresco e pulito. Air Bubble è alimentato principalmente da due fonti di energia rinnovabili e illimitate: la luce del sole e la spinta istintiva dei bambini ad interagire e imparare. In questo modo crea un microclima purificato, una vera bolla d’aria pulita”.
Per tutta la durata della COP26, i visitatori che si recheranno alle mostre della Green Zone saranno invitati a immergersi negli elementi interattivi della Otrivin Air Bubble per comprendere la scienza, la biotecnologia e le soluzioni innovative per il regno urbano.
“Come azienda che si occupa di salute, sappiamo bene che per stare in salute le persone devono vivere in un mondo sano. Le due cose sono intimamente connesse – ha spiegato Sarah McDonald, VicePresident Sostenibilità di GSK Consumer Healthcare -. La gente ha bisogno di aria pulita da respirare, acqua pulita da bere, cibo nutriente da mangiare, e purtroppo il cambiamento climatico sta avendo un impatto su tutto questo. Speriamo che la campagna Actions to Breathe Cleaner ispiri le persone e le incoraggi a mettere in pratica alcune delle azioni più facili da adottare, che possono aiutarle a respirare in modo più pulito, come cambiare il loro percorso per andare a scuola, aumentare la ventilazione a casa, monitorare la qualità dell’aria e prendersi cura della salute nasale”. Oltre a Air Bubble, durante la COP26 più di 1.000 bambini delle scuole britanniche parteciperanno alla creazione di un movimento per essere i giovani agenti del cambiamento.
(ITALPRESS).
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RedazioneROMA (ITALPRESS) – Sostenere la realizzazione, la riqualificazione e gli interventi di efficientamento energetico dell’impiantistica sportiva pubblica con finanziamenti a tasso d’interesse completamente abbattuto. E’ questo l’obiettivo di Sport Missione Comune, il bando dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, realizzato in collaborazione con Anci.
Fino al 30 settembre, i Comuni, le Unioni di Comuni, i Comuni in forma associata, le Città Metropolitane, le Province e le Regioni potranno presentare le istanze per usufruire attraverso i mutui agevolati dei contributi in conto interessi deliberati dal Comitato di Gestione dei Fondi Speciali ICS a fronte degli stanziamenti dedicati nella legge di bilancio 2025. L’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale mette a disposizione oltre 150 milioni di euro per mutui a tasso fisso da stipulare entro il 31 dicembre 2025 con il totale abbattimento degli interessi con durate fino a 10 anni o con la possibilità di utilizzare il contributo per durata fino a 25 anni. Sport Missione Comune 2025 finanzia la costruzione, l’ampliamento, il miglioramento, l’efficientamento energetico degli impianti sportivi; le maggiori spese dovute alle variazioni di prezzo conseguenti all’aumento dei costi dei materiali di costruzione; la copertura delle spese per perizie suppletive o maggiori spese per prescrizioni e adeguamento a norme; la copertura della quota di contributo regionale o nazionale o europeo in conto capitale ridotto dall’ente concedente successivamente all’appalto delle opere.
Il bando ha permesso di attivare finanziamenti per oltre 1 miliardo di euro con ritorni sociali (SROI) per i territori e le comunità di oltre 6 miliardi di euro con ricadute positive su indicatori chiave, quali salute, occupazione, istruzione, lotta alla criminalità. I numeri presentati confermano che lo Sport rappresenta un potente motore di inclusione sociale favorendo la partecipazione attiva, l’abbattimento delle barriere e la creazione di opportunità per tutti.
– foto ufficio stampa ICSC –
(ITALPRESS).
Cronaca
Migranti, Piantedosi “Lavorare a livello Ue per aumentare rimpatri”
Pubblicato
2 ore fa-
25 Marzo 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha incontrato oggi al Viminale il Ministro per l’Immigrazione e l’Integrazione della Danimarca Kaare Dybvad Bek.
“Pieno sostegno – ha dichiarato Piantedosi – alla prossima presidenza di turno danese della UE, prevista nella seconda parte del 2025″. “La strada da percorrere – continua il titolare del Viminale – è quella tracciata nella lettera, di cui la Danimarca è stata uno dei principali promotori, che abbiamo indirizzato insieme ad altri 13 Stati Membri alla Commissione europea. In questo senso dovremmo creare le condizioni giuridiche e operative affinché sia possibile effettuare rimpatri anche in Paesi terzi vicini a quelli di origine degli immigrati, ma anche lavorare per la creazione di veri e propri hub per i rimpatri in Paesi terzi”.
“Dobbiamo lavorare a livello europeo – ha concluso il Ministro Piantedosi – per incrementare il tasso di rimpatri e guardiamo con fiducia alla proposta di regolamento in materia di rimpatri e, in particolare, al contenuto dell’articolo 17 che apre la strada alla possibilità di fare accordi con Paesi terzi per costituire hub per i rimpatri”.
– Foto: Ipa Agency
(ITALPRESS).


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