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Cronaca

Elezioni, Faraone “Voto al Terzo polo per riportare Draghi al Governo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Gli imprenditori sono preoccupati per i costi delle bollette e del carburante, non sapendo quando finirà è un grosso problema e dobbiamo risolverlo prioritariamente”. Lo ha detto il senatore di Italia Viva, Davide Faraone, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Verso il voto” dell’agenzia Italpress. Sul tema dell’energia, il Terzo polo propone “tre cose: il tetto al prezzo del gas in ambito europeo. Se avessimo avuto un governo autorevole probabilmente lo avremmo già ottenuto. Poi serve l’autonomia energetica dell’Italia, con la realizzazione di tutte le infrastrutture necessarie: i rigassificatori, i termovalorizzatori, le rinnovabili. E infine, dividere il costo dell’energia prodotta dal gas da quello delle altre fonti energetiche”. Poi “bisogna intervenire sugli extraprofitti, per redistribuirli a famiglie e imprese”.
Faraone ha scelto di candidarsi in Sicilia: “E’ la mia terra, dove sono cresciuto, dove ho studiato. Tanti hanno deciso di essere ‘paracadutatì, io ho deciso di essere candidato dove faccio politica e dove si può avere un riscontro del mio lavoro”, spiega. “Temo l’astensionismo: se una donna come la Brambilla, di Lecco, viene ricandidata dal suo partito in un collegio che non è il suo, in Sicilia, prende i voti e scappa: questo è un fenomeno che allontana gli elettori dalla politica”, così come fanno “le promesse a go go che vengono fatte in campagna elettorale”. Bisogna puntare “sulla coerenza: il centrodestra e il centrosinistra sono due coalizioni litigiosissime che non potranno mai stare insieme, mentre il terzo polo mette insieme uomini e donne coerenti. Il voto al Terzo polo serve a riportare Draghi al governo del Paese”.
A prescindere da chi vincerà le elezioni, comunque, “non credo che la democrazia sarà in pericolo” ma “spero tanto che si riesca a dare un segnale a Conte, che andrebbe denunciato per danni all’immagine del popolo del sud che invece ce la vuole fare da solo e ce la può fare da solo”, ha detto rispondendo poi a una domanda sul reddito di cittadinanza. Un tema prioritario da risolvere al sud “è il lavoro: l’immagine che stiamo dando del sud in questa campagna elettorale è devastante e lo imputo al Movimento 5 Stelle. Resto convinto che serva uno strumento per la povertà: tutti coloro che ne hanno bisogno devono essere sostenuti, con assistenza fino a quando non avranno una pensione degna. Per chi può lavorare, credo che lo Stato debba tagliare le tasse, in modo che si possa lavorare senza avere stipendi da fame” e non “lasciare a casa i ragazzi che possono lavorare con una paghetta”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Inter batte l’Atalanta 2-0 e prova la fuga in vetta

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BERGAMO (ITALPRESS) – L’Inter vince 2-0 lo scontro diretto contro l’Atalanta e tenta la fuga in vetta alla classifica della Serie A, sfruttando anche il pareggio del Napoli contro il Venezia: decisive le reti messe a segno nel secondo tempo da Carlos Augusto e da Lautaro Martinez. Quella di Bergamo è stata una gara dai ritmi intensi, elevati sin dai primi minuti. Gian Piero Gasperini ha scelto il trequartista, con Pasalic alle spalle di Lookman e Retegui (De Ketelaere è partito dalla panchina). Inzaghi ha scelto invece il solito 3-5-2, marchio di fabbrica della sua gestione: Calhanoglu in cabina di regia, con Lautaro e Thuram come coppia d’attacco. Il francese ha creato subito problemi ai padroni di casa colpendo un palo interno dopo appena sette minuti di gioco. I bergamaschi hanno sofferto il possesso avversario, la prima risposta è arrivata al 18′ quando Pasalic, su invenzione di De Roon, ha spaventato Sommer. Qualche minuto più tardi, al 22′, Ederson ha tentato la conclusione dalla distanza, il brasiliano però non ha trovato lo specchio della porta.
Nella ripresa il gioco è stato interrotto per sei minuti circa a causa di un malore di uno spettatore del settore ospiti. Dagli sviluppi del calcio d’angolo successivo alla ripresa del gioco è arrivato il gol di testa di Carlos Augusto, su assist di Calhanoglu. L’Atalanta ha fatto fatica a costruire gioco – al 36′ è arrivato il rosso a Ederson per doppia ammonizione, entrambe per proteste -, l’Inter ha sfruttato il momento no dei bergamaschi e al 42′ Lautaro Martinez in contropiede ha segnato la rete del 2-0 (espulso anche Gasperini per proteste). Da quel momento in poi i nerazzurri hanno dominato il gioco, in pieno recupero (11 i minuti totali) è stato espulso anche Bastoni.
Inter in vetta, a più tre sul Napoli e a più sei sull’Atalanta.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Marc Marquez vince in Argentina precedendo il fratello, Bagnaia 4°

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TERMAS DE RIO HONDO (ARGENTINA) (ITALPRESS) – Marc Marquez, in sella alla Ducati Lenovo, vince il Gran Premio di Argentina, in scena sul circuito di Termas de Rio Hondo. Dopo aver passato gran parte della corsa dietro al fratello Alex, come successo a Buriram, Marc si è preso di prepotenza il primato a cinque giri dal termine. L’otto volte iridato ha sin qui vinto tutte le gare disputate in stagione (le due Sprint e le due gare “lunghe”). Inoltre, con questo successo eguaglia Angel Nieto per numero di vittorie in tutte le classi (90). Secondo Alex Marquez (Ducati Gresini). Dopo tre podi identici a rompere la monotonia ci pensa Franco Morbidelli che chiude terzo e ritrova così un podio in top class che gli mancava da Jerez 2021. Si deve accontentare della quarta piazza Pecco Bagnaia. Quinto, invece, Fabio Di Giannantonio, in ripresa dopo l’infortunio alla spalla. Nell’ordine, completano la top ten Johann Zarco, Brad Binder, Ai Ogura, Pedro Acosta, Joan Mir. Da segnalare la caduta in avvio di Marco Bezzecchi, andato lungo alla partenza e scontratosi con la ruota posteriore di Fabio Quartararo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Bosio riconfermato presidente del Centro Sportivo Italiano

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ASSISI (ITALPRESS) – Vittorio Bosio è stato riconfermato presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano. La guida dell’Associazione per il quadriennio olimpico 2024-2028 gli è stata riconosciuta dall’Assemblea nazionale elettiva del CSI, tenutasi ad Assisi. Il bergamasco Bosio – 73 anni, al terzo mandato da presidente del CSI, dopo l’elezione del 2016 avvenuta a Campi Bisenzio e quella on line del 7 marzo 2021 a Bergamo – ha raccolto 10.590 voti sui 10.901 attribuiti ai 122 delegati votanti, con la percentuale del 97,15%. Dalle urne è fuoriuscito anche il rinnovamento dell’organo di governo associativo, il Consiglio Nazionale del CSI, che dopo essersi insediato ha nominato i componenti della Presidenza Nazionale e i Coordinatori di Area. Nominati vicepresidenti nazionali, come vicario Andrea De David (CSI Bologna) e Marco Calogiuri (CSI Lecce). Nell’anno del Giubileo, la speranza immaginata dal numero uno ciessino è quella che scaturisce dallo stesso tema assembleare “Protagonisti del domani”. «Per garantire futuro occorrono responsabilità crescenti sulla scia delle nuove normative. Serve una formazione che sostenga i dirigenti sotto molteplici aspetti: la visione cristiana dello sport e dell’uomo; le competenze e le conoscenze per essere protagonisti nello scenario sportivo; la motivazione per promuovere il bene comune. Si tratta di elementi a cui non possiamo rinunciare e che appartengono all’identità del CSI». Significativo il passaggio chiave quello sull’essere Associazione. «Siamo nati come Associazione e lo siamo ancora. Dobbiamo dare al CSI la possibilità di avere tutti gli strumenti utili, consentendoci di poter testimoniare i valori dell’accoglienza, dell’inclusione, della solidarietà, in tutti i settori strategici». Quindi, fresco della rielezione, Bosio ha annunciato alla platea dei delegati territoriali la prima importantissima data da segnare nel calendario associativo: sabato 4 ottobre, quando presso l’Auditorium Conciliazione, di fronte alla sede storica della Presidenza Nazionale del Csi, a due passi dal Vaticano si celebreranno i festeggiamenti degli 80 anni di vita del CSI. Il dibattito associativo nel corso dell’Assemblea ha visto ben 30 interventi da parte dei dirigenti accreditati presenti alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. «Lo sport fa parte della Chiesa, anima la Chiesa e la Chiesa deve abitare lo sport – lo spunto dell’assistente ecclesiastico nazionale, don Luca Meacci – chi vive l’esperienza sportiva come il Centro Sportivo Italiano e la Chiesa il valore dello sport come occasione educativa, come spazio, come tempo in cui ragazzi, bambini e persone anche meno giovani vivono l’esperienza sportiva da protagonisti mettendoci tanta passione ed è proprio in quel contesto lì che è possibile educare ma è possibile anche annunciare il Vangelo».
– foto ufficio stampa CSI –
(ITALPRESS).

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