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Cronaca

Università, studenti disabili quintuplicati in 10 anni in Lombardia

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MILANO (ITALPRESS) – Nell’ultimo decennio in Lombardia sono quintuplicati gli studenti con disabilità e Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) iscritti alle università regionali. Un risultato notevole in termini di inclusività di chi ‘fa più faticà e, ciononostante, resta agganciato a un percorso formativo, garanzia di un ‘postò in società. Tuttavia, gli atenei lombardi mirano a fare ancor di più per promuovere il successo accademico per tutti gli studenti, nessuno escluso. Se ne è discusso, in coincidenza con la giornata internazionale delle persone con disabilità, nel corso del convegno ospitato dall’Università di Milano-Bicocca, dedicato al Coordinamento degli atenei lombardi per la disabilità e i disturbi specifici dell’apprendimento (Cald). Riuniti nell’aula magna dell’Università Rettori e delegati hanno fatto il punto sui primi dieci anni di attività del Cald e sulle prospettive future della propria mission, a partire dalle esperienze maturate sul campo, dalle riflessioni scientifiche e dalle progettualità operative dei 13 atenei che lo compongono.
Il confronto ha preso avvio dall’analisi dei numeri. In Lombardia, negli ultimi dieci anni, il numero degli studenti universitari con disabilità e Disturbi dell’apprendimento (Dsa) è più che quintuplicato, passando dai 1.928 del 2011 ai 10.201 del 2021. Nello specifico, gli studenti con disabilità iscritti nei tredici atenei aderenti al Cald sono passati da 1.632 nel 2011 a 3.086 nel 2021. Gli studenti con Dsa iscritti sono passati da 296 dieci anni fa a 7.115 oggi. Da questo dato è così partito un progetto condiviso e multidisciplinare di formazione sulla didattica inclusiva rivolto al personale docente e mirato a promuovere un impegno attivo di tutta la comunità accademica verso la costruzione di contesti universitari utili a tutti.
Il progetto mira a rispondere con cura e competenza ai profili, ai bisogni e alle attese delle studentesse e degli studenti, nel quadro delle scelte didattiche complessive degli Atenei del Cald. Alla rilevanza numerica si associa una sfida culturale e metodologica che l’esperienza della pandemia ha posto all’attenzione di tutti: la necessità di trovare approcci, strategie e soluzioni didattiche innovative che sappiano integrare diverse modalità di costruzione, condivisione e fruizione dei contenuti della conoscenza, all’interno degli insegnamenti disciplinari nelle università.
La scelta di utilizzare una molteplicità di canali, di linguaggi e di modalità di presentazione delle informazioni può permettere di uscire dall’attuale dilemma “in presenza/a distanza” in modo evolutivo e coerente, costruendo comunità di apprendimento sempre più accoglienti, attente ai temi dell’inclusione e della partecipazione sociale. Le molteplici attività dei Servizi e dei professionisti che accompagnano i percorsi delle studentesse e degli studenti più a rischio di insuccesso accademico e di esclusione sociale costituiscono, infatti, una risorsa preziosa per la formazione alla didattica inclusiva dell’intero corpo accademico.
Del Cald fanno parte i delegati dei rettori per la disabilità di: Humanitas University, Liuc – Università Cattaneo, Politecnico di Milano, Università Bocconi di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi di Brescia, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università degli Studi di Pavia, Università Iulm di Milano e Università Vita-Salute San Raffaele.
(ITALPRESS).

Cronaca

Fiorentina-Juve 1-1: Mandragora risponde a Kostic

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FIRENZE (ITALPRESS) – Fiorentina e Juventus si dividono la posta in palio (1-1) al termine di una partita non certo spettacolare in cui alla fine a recriminare sono forse più gli ospiti visto che ancora una volta non capitalizzano l’iniziale vantaggio e pagano l’ennesima prova incolore del proprio attacco. Per gli uomini di Vanoli secondo consecutivo piccolo passo in avanti in fatto di crescita ma manca la prima vittoria stagionale. La posta in palio per le due squadre era altissima fin dal fischio iniziale con i sogni Champions dei bianconeri e quelli di salvezza dei gigliati che hanno condizionato gli interi 90′. Non è un caso che bisogna aspettare quasi un quarto d’ora per registrare la prima emozione, con Vlahovic che brucia in area Pablo Marì su una palla vagante, e poi viene atterrato da quest’ultimo. Il direttore di gara Doveri assegna il calcio di rigore ma Guida al Var fa correggere la decisione ravvisando una trattenuta iniziale del serbo sullo spagnolo prima di finire a terra. La risposta della Fiorentina al 25′ con un’azione trascinante di Kean che parte da destra palla al piede, sfida da solo l’intera difesa bianconera, scarica il destro in porta ma centra la traversa. Vlahovic, duramente fischiato ed anche oggetto di alcuni cori di stampo razzista, che portano Doveri anche a sospendere la gara per un minuto, al 35′ ha un’occasione incredibile per passare in vantaggio presentandosi solo davanti a De Gea ma nella circostanza l’attaccante serbo perde il tempo della battuta e su di lui recupera provvidenzialmente Pongracic. L’uno zero ospite arriva al tramonto del primo tempo con una conclusione da 30 metri di Kostic. I padroni di casa potrebbero sgonfiarsi ma l’inizio della ripresa vede subito la Fiorentina pareggiare con una conclusione mancina di Mandragora, anche lui da fuori area. Poco dopo l’ora di gioco Vanoli e Spalletti si giocano le loro prime carte dalla panchina: dentro Ndour e Gudmundsson da parte, Miretti e Cabal dall’altra. Gli ospiti però per risvegliarsi dal loro torpore devono attendere l’ingresso di Conceicao che non a caso è l’uomo che serve l’assist a McKennie per un colpo di testa che chiama De Gea ad un colpo di reni provvidenziale per mettere palla in angolo. Si arriva al triplice fischio finale senza ulteriori sussulti, e alla fine la Fiorentina si consola almeno con gli applausi dei propri tifosi.
– foto Image –
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Cop30 approva l’accordo, no riferimenti a combustibili fossili

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BELEM (ITALPRESS) – Approvata la “Global Mutirao”, il documento finale della Cop30 di Belem promosso dalla presidenza brasiliana. Dopo lo stallo di ieri avvenuto a causa dell’assenza dei combustibili fossili nella bozza, ritenuta da molti al ribasso, e con lo slittamento dei lavori dovuto anche a causa dell’incendio all’interno della sede del vertice, i quasi 200 Paesi, assenti gli Usa, dopo due settimane di trattative hanno votato all’unanimità il testo. Nel testo approvato non c’è il riferimento alle fonti fossili, nonostante l’Europa avesse chiesto maggiore coraggio per la loro eliminazione graduale. Il documento introduce nuovi spazi di trattativa per uno sforzo ulteriore sulle emissioni con il “Belem Mission to 1,5°”; il documento, inoltre, propone di triplicare la finanza per l’adattamento entro il 2035. Si tratta di un testo di compromesso che dà una prima risposta in un contesto geopolitico non semplice. “I temi erano” diversi. “C’è un tema politico con il mondo che è cambiato tantissimo, anche solo rispetto a un anno fa, con un quadro di posizioni e di equilibri a livello internazionale che incidono fortemente su quelle che sono le posizioni politiche nell’ambito delle scelte climatiche”, afferma il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine del voto in plenaria.
“L’assenza degli Stati Uniti ha un significato, la posizione di alcuni gruppi, anche legate all’assenza degli Usa può avere un significato. Poi c’è stata la discussione di merito che ci ha portati ad avere vari obiettivi. L’Unione europea è sempre stata la più ambiziosa – spiega – ma può definirsi soddisfatta. Abbiamo fatto 20 riunioni di coordinamento con posizioni anche articolate perchè siamo Paesi diversi e con guide politiche anche diverse, ma alla fine abbiamo supportato quella che è la proposta finale, alla quale abbiamo contribuito, e lo abbiamo fatto perchè mantiene quello che era il percorso già approvato nelle Cop precedenti e quindi mantiene l’obiettivo”, assicura.
-foto xb1/Italpress-
(ITALPRESS).

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Coppa Davis, Spagna batte Germania e vola in finale contro l’Italia

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Sarà la Spagna a sfidare domani l’Italia nella finale della Coppa Davis 2025 sul cemento indoor di Bologna. La squadra iberica ha battuto la Germania grazie al successo nel doppio, dopo l’1-1 dei singolari: Marcel Granollers e Pedro Martinez hanno superato in tre set Kevin Krawietz e Tim Puetz col punteggio di 6-2 3-6 6-3.

Gli spagnoli fanno subito la voce grossa: si portano sul 4-0, poi cancellano le due palle break (5-1) che avrebbero riaperto la contesa e vanno a chiudere sul 6-2 in poco più di mezz’ora. La reazione di Krawietz e Puetz è immediata: c’è un solo break nel secondo set e porta la firma dei tedeschi. Nel terzo però c’è un’altra svolta di marca spagnola con il break a zero nel quarto game (3-1). La Spagna si difende ai vantaggi (4-1). Granollers e Martinez cancellano con un ace la palla break sul 5-3 e sempre con la prima si guadagnano il match point che porta alla chiusura della sfida.

Questi i risultati dei singolari: Pablo Carreno Busta (Esp) b. Jan-Lennard Struff (Ger) 6-4 7-6 (6); Alexander Zverev (Ger) b. Jaume Munar (Esp) 7-6 (2) 7-6 (5).

Sarà Italia-Spagna a Bologna, domani, per la conquista dell’Insalatiera. Le due Nazionali dei primi due tennisti al mondo, anche se prive dei rispettivi big, Alcaraz (oltre a Davidovich Fokina) da una parte e Sinner (oltre a Musetti) dall’altra, si contenderanno l’ambito trofeo.

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Per gli azzurri di Filippo Volandri, in caso di successo, sarebbe uno storico tris, dopo i successi del 2023 e dello scorso anno.

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(ITALPRESS).

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