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Cronaca

Lara Gut vince Super-G St.Moritz, Goggia seconda

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ST.MORITZ (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Lara Gut-Behrami trionfa sulle nevi di casa nel Super-G di St. Moritz, gara valida per la Coppa del Mondo femminile di sci alpino 2021/2022. L’elvetica taglia il traguardo con il tempo di 1’19″82, conquistando così la prima vittoria stagionale. Seconda posizione per Sofia Goggia, che paga solo 18 centesimi, nonostante le peggiori condizioni di visibilità trovate. Mikaela Shiffrin completa il podio chiudendo terza ad 1″18 da Gut. Grande prova dell’Italia, che piazza in top-10 anche Elena Curtoni (sesta), Federica Brignone (settima) e Marta Bassino (nona). Più indietro invece le altre azzurre: Francesca Marsaglia (25esima), Karoline Pichler (28esima), Nadia Delago (30esima), Roberta Melesi (38esima) e Nicol Delago (42esima).
“Sono molto contenta del risultato di oggi. Sono consapevole di non aver sciato tecnicamente così bene, forse ero troppo inclinata in ogni curva. Ogni tanto, quando non vedo bene, anzichè mettermi più in sicurezza vado un pò dentro alle curve. Però sono scesa in un momento in cui la visibilità era molto piatta e sono veramente contenta di aver preso solo due decimi su una pista del genere da una Lara che qui è tanta roba”. Così Sofia Goggia commenta ai microfoni di Rai Sport il secondo posto ottenuto nel Super-G di St. Moritz, a soli 18 centesimi dalla vincitrice, la svizzera Lara Gut-Behrami. “Oggi c’eravamo prefissati delle linee dalla quinta porta in poi ed ero un pò in ritardo – spiega Goggia -, perchè nel primo salto sono atterrata quasi alla seconda porta e poi continuavo ad andare lunga. Ma in una maniera o nell’altra ho corretto e sono molto orgogliosa di questo podio, anche se sono consapevole che la strada è ancora lunga e so sciare ancora meglio”. Un ottimo avvio di stagione per la bergamasca, che però non vuole pensare troppo alla Coppa del Mondo generale: “Oggi arrivo seconda e domani c’è un’altra gara. I conti si fanno alla fine”.
(ITALPRESS).

Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

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MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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