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Cronaca

Quirinale, Zaia “Draghi è bene che resti premier”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il presidente del Consiglio sta dando uno standing unico al nostro Paese, riconosciuto anche da Angela Merkel: i discepoli, a volte, superano i maestri. E dico due cose. La prima da governatore: la libertà d’azione che hanno avuto le Regioni e la stabilità di questo periodo sono merito dela figura del premier. Draghi porta un valore aggiunto che altri non avrebbero. La seconda cosa la affermo da uomo del popolo: ho la percezione che la sua tifoseria voglia che resti lì dov’è, anche oltre il 2023”. E’ quanto afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia in una intervista a “Repubblica” confermando quanto già detto nei giorni scorsi dal leader della Lega Matteo Salvini. “Solo Draghi sa cosa vuole intimamente. Può decidere di non candidarsi per il Colle. E allora punto. Ma se si candidasse di certo avremmo due scenari: i partiti dovrebbero garantirgli un’elezione al primo scrutinio, perchè una soluzione diversa equivarrebbe a una bocciatura da parte della sua maggioranza. Lo scrutinio segreto non è irrilevante nel nostro Parlamento, al di là dei bei discorsi. Draghi rischia di entrare in conclave da Papa e uscirne da parroco di campagna. Nè capo di Stato nè premier. Con pregiudizio per l’Italia” aggiunge Zaia.
Con Mario Draghi nuovo inquilino del Quirinale, per il governatore veneto sorgerebbe un serio problema: “Ci troveremmo senza premier nel bel mezzo di una pandemia. La situazione è delicata e a Draghi, cui è stato chiesto un sacrificio in piena pandemia, va il massimo rispetto. Mi spiace se nei suoi progetti c’è veramente il Quirinale. Ma nessuno, un anno fa, avrebbe pensato che il voto per il Colle sarebbe coinciso con una nuova ondata di Covid”. Sulla ventilata candidatura di Silvio Berlusconi, conclude: “Queste sono dinamiche che verranno valutate all’interno del centrodestra. Mi rimetterò alle decisioni della coalizione. Mi auguro che il prossimo Presidente sia garante della Costituzione nela parte in cui riconosce le autonomie. Detto ciò, mi lasci aggiungere che spero che il centrodestra guidi il percorso di scelta verso una figura condivisa, che non venga fuori con un margine risicato dopo molte votazioni, come accaduto in passato»”.
(ITALPRESS).

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PRONTO METEO – PREVISIONI PER IL 1 GIUGNO 025

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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Inter travolta 5-0, Psg mette in bacheca la Champions League

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BAYERN MONACO (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Paris Saint-Germain travolge l’Inter 5-0 e vince la prima Champions League della sua storia. Decisive le reti di Hakimi, Douè (doppietta), Kvaratskhelia e Mayulu, l’Inter perde la seconda finale con Simone Inzaghi in panchina. Per Luis Enrique è la seconda Champions League in carriera da allenatore dopo quella vinta nel 2014/15 alla guida del Barcellona, quando i catalani si imposero contro la Juventus (3-1). Quella di Monaco di Baviera è stata una partita a senso unico. Simone Inzaghi si è affidato ai fedelissimi, con Calhanoglu in cabina di regia e la coppia Lautaro-Thuram in attacco. Il PSG ha risposto col solito 4-3-3, davanti spazio a Dembèlè – autore di 8 gol in Europa -, supportato da Douè e l’ex Napoli Kvaratskhelia. La squadra di Luis Enrique ha praticamente dominato i primi 45 minuti, la prima vera occasione è stata costruita da Dembèlè, ma il tiro è stato bloccato da Sommer. Al 12′ si è concretizzato il dominio dei parigini: Vitinha ha imbucato per Douè, il 19enne ha pescato Hakimi, ex di turno, praticamente solo nell’area piccola. Otto minuti più tardi è arrivata la seconda rete, su un contropiede – pallone perso da Barella che stava cercando di conquistare un angolo – ancora Douè, grazie a una deviazione di Dimarco, ha superato nuovamente il portiere nerazzurro. L’impatto ha imballato le gambe di un’Inter incapace di abbozzare la benchè minima reazione, soltanto Thuram al 37′ ha spaventato Donnarumma, ma il colpo di testa dell’attaccante francese si è spento sul fondo. Poco prima del duplice fischio, Dembèlè ha sfiorato il tris da posizione defilata. Il secondo tempo è scivolato via sulla falsariga della prima metà, Kvaratskhelia ha avuto due occasioni per calare il tris, ma il georgiano non ha inquadrato lo specchio della porta. Inzaghi ha provato ad affidarsi ai cambi, dopo 8 minuti dal suo ingresso in campo Bisseck è stato costretto ad uscire per un problema muscolare. Al 18′ ancora Douè ha segnato la terza rete con una conclusione chirurgica sul primo palo. L’Inter ha spento totalmente la luce, dieci minuti più tardi Kvaratskhelia, solo davanti a Sommer, ha trovato il colpo di precisione per il quarto gol. La prima occasione del secondo tempo è arrivata con Thuram, il diagonale rasoterra è stato però respinto da Donnarumma. La quinta rete è arrivata invece al 42′ quando Mayulu, da poco entrato, ha sfruttato l’assist di Barcola segnando la rete per il passivo più pesante in una finale di Champions League.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Fedez “La salute mentale è il tema dei prossimi 15 anni”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ho toccato varie periferie e ho cercato di restituire un pò degli ‘achievement’, dei risultati raggiunti nella mia vita, alla periferia che mi ha formato. Insieme al sindaco abbiamo cercato di capire quali potessero essere i progetti da finanziare e in prima battuta a Rozzano ho donato la ristrutturazione di tutto il parco. Abbiamo fatto uno skate park, un campo da basket”. Lo ha detto il rapper Fedez, al congresso nazionale di Forza Italia Giovani, a Roma. “La mia personalissima visione di quello che manca alle periferie è una calendarizzazione di eventi che possano portare il confronto tra le persone e cercare di evitare i grandissimi eventi al centro di Milano. Vi parlo di Milano perchè è la mia città”, ha aggiunto.
“Ormai sono cinque e forse più anni che conduco podcast. Ho maturato una personalissima esperienza statistica – ha detto Fedez, che sul palco ha tenuto un dibattito con Giuseppe Cruciani -. Negli anni non mi sono mai sottratto al confronto e al dibattito con persone con idee diverse dalle mie. Devo constatare che ogni volta che invito persone con posizioni di destra, la controparte di sinistra, l’antagonista, si rifiuta sempre di sedersi al tavolo e di dibattere”.
Il rapper si è poi soffermato sulla salute mentale: “E’ il tema per i prossimi 15 anni. La salute mentale non può essere un lusso, e ad oggi purtroppo lo è. Il bonus psicologo non riesce ad accontentare le richieste che sono enormi – ha aggiunto -, addirittura la distribuzione di psicologi che abbiamo sul territorio non riesce ad esaudire la richiesta che vi è. C’è un lavoro fondamentale da fare, il problema è che al centro del dibattito politico non ho mai sentito parlare di salute mentale, sta a voi secondo me portare al centro questo tema”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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